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Rappresentative

Il gol del figlio di una leggenda del Milan, la reazione, la vittoria: «E da adesso nessun alibi»

La seconda uscita della Rappresentativa sorride a Daniele Tacchini: le foto della partita con la Pro Patria e le parole dell'allenatore

Il gol di Piazza per la Rappresentativa, quello di Brocchi - figlio di Cristian, più di 100 presenze con la maglia del Milan e poi allenatore delle giovanili e della prima squadra rossonera - che rimette in carreggiata la Pro Patria, infine la stoccata di Galbiati a ristabilire il vantaggio della selezione della Lombardia. Un'estrema sintesi asettica, fredda, minimale, dentro a qualcosa di molto più grande. La marcia di avvicinamento al Torneo delle Regioni continua, la temperatura sale sempre di più, il secondo test match dei classe 2008 - dopo l'1-1 contro il Como a Lazzate - termina con una vittoria firmata dai due talenti della Vigor Milano. Insomma, il 2-1 con cui i ragazzi di Tacchini piegano la nuova Pro Patria di Franceschina (che ha appena preso in mano la squadra dopo la promozione di Massimo Sala chiamato a salvare la Serie C) fa ben sperare per il futuro.

«RISULTATO CHE DÀ MORALE»

Così Daniele Tacchini, allenatore della Rappresentativa, al termine del match: «Aldilà del risultato, che in questo momento conta relativamente poco se non per il morale dei ragazzi, sono soddisfatto: abbiamo sfruttato questa seconda uscita per andare avanti nel lavoro di strutturazione della squadra. Rispetto alla partita con il Como, fatte le dovute proporzioni tra le due squadre, abbiamo creato più occasioni e anche la fase difensiva è stata buona: il gol preso è stato casuale, abbiamo poco da rimproverarci in questo senso. Per il momento in cui siamo, siamo andati bene: chiaro che nelle prossime partite dovremo spingere un po' di più e migliorare i particolari, che poi al Torneo delle Regioni possono essere determinanti». 

«GLI ALIBI FINISCONO OGGI»

Qual è l'aspetto che è piaciuto di più a Tacchini? «Mi è piaciuto lo spirito, i ragazzi hanno giocato come se fosse una partita vera sapendo che per qualcuno poteva già essere un dentro o fuori. Come è normale che sia, non per cattiveria: porteremo in Sicilia quelli che riterremo essere i calciatori più pronti rispetto a quello che abbiamo intenzione di proporre. Il fatto che abbiano giocato tutta la partita al massimo, reagendo dopo l'1-1 e continuando a creare palle gol è un segnale sicuramente positivo. Al Torneo delle Regioni la componente motivazionale può valere anche più di quella tecnica, quindi è importante giocare sempre con la testa giusta anche perché di fronte avremo avversari che sotto questo punto di vista saranno prontissimi». Non tutto è andato perfettamente, come normale che sia dopo appena due amichevoli nelle gambe: «Ma bisogna sempre tendere alla perfezione pur sapendo che la perfezione non è raggiungibile. Ho visto qualche sbavatura di troppo in fase di costruzione, di chiusura e di uscita e dobbiamo migliorare in termini di comunicazione in campo. Bisogna parlarsi di più, e l'alibi di non conoscersi termina oggi: dalle prossime partite non varrà più».

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