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Trofeo Italo Galbiati

Due gol di testa perfetti per prendersi Milano! Il Sarnico fa sul serio: Alcione, ora tocca a te

L'Ausonia deve cedere il passo nel prestigioso torneo

CLIVIO E OWUSU, UESSE SARNICO

UESSE SARNICO, TROFEO ITALO GALBIATI

Teste dure. Teste durissime. Di quelle che non hanno paura di farsi male. Ma in fondo, vuoi mettere? Cos’è una leggera cervicale al confronto della gloria del gol? Niente, né per Clivio, né per Owusu. Sono loro gli eroi di via Don Calabria contro l’Ausonia, sono loro che portano il Sarnico al prossimo turno del Trofeo Italo Galbiati con una capocciata magistrale ciascuno. Cosa sarà mai un leggero mal di testa? Proprio niente, il 2-0 guadagnato sul campo è la Tachipirina che fa passare tutti i dilemmi. 

EQUILIBRIO

«Calcia!». Consiglio spassionato di Campelli dalla panchina dell’Ausonia. In campo, il diktat è raccolto subito. Pugliisi infatti calcia. Eccome se calcia. Il risultato? Esultanza sulla tribuna neroverde, con la prospettiva che trae in inganno i tifosi. La palla finisce dietro la rete, ma sì, sembrava dentro: che brividi per il Sarnico. E pensare che siamo solo all’inizio, al 7’ per l’esattezza. Solo tre minuti prima che Bisaccia facesse correre un altro scossone lungo la schiena della difesa blues con un rasoterra da appena fuori area. Di nuovo, la fortuna non sorride all’Ausonia, ma i ragazzi di Campelli ci sono e si fanno vedere. 

Lato Sarnico? I bergamaschi non sono scesi fino a via Don Calabria per una semplice passeggiata di piacere, neanche un po’. Avvisa tutti Clivio al 10’, con un calcio di punizione insidiosissimo; rincara la dose Sidibe, con quel dribbling magico che ispira Vigani (peccato che il tiro sia troppo centrale e che Fumagalli ci arrivi con prontezza). E poi vabbè, c’è anche quella fantasia di Cattaneo che impegna di nuovo Fumagalli. La ribattuta finisce sugli scarpini di Cirelli, ma l’11 blues calca largo (33’). Insomma, occasioni, alcune più nitide altre meno. Di fatto però, le bocce rimangono ancora ferme. 

CHIUDERLA

Altro tempo, altri brividi. A partire da subito, e questa volta lato Sarnico. Quell’inserimento di Poiatti su sviluppi di calcio d’angolo lancia un messaggio be chiaro ai milanesissimi: «Ci siamo, eccome se ci siamo». Scritto, spedito, recapitato. Scritto da Poiatti (e di lui abbiamo detto), spedito da Cirelli (la traversa che becca al 5’ è iconica), recapitato da Clivio (suo il gol che sblocca la partita). Il numero 8 bergamasco approfitta del ferro beccato dal compagno e la butta dentro con una capocciata che passerà alla storia. Basta così? No, c’è anche la ricevuta di ritorno. Questa volta se ne incarica Owusu: gol di testa, di nuovo, questa volta al 13', e Ausonia definitivamente colpita. 

Anche affondata? Mh, no, almeno non del tutto. Perché se è vero che i bergamaschi sono ossa dure da masticare, è altrettanto vero che l’aria che si respira in via Bonfadini è di quelle che fortifica i polmoni. Lo dimostra la corsa di Dell’Orto al 28’ della ripresa: il suo tentativo è ammirabile - a certificazione di un’Ausonia che ancora ci crede - ma si infrange contro l’uscita sicura di un ottimo Ortellli. Alla porta si affaccia anche Homma, ma la verità è che la linea difensiva del Sarnico non ha proprio nessuna intenzione di lasciarsi spostare. E dunque sì, ora ufficiale: Ausonia colpita e affondata. Alla grande sfida contro l’Alcione ci va il Sarnico.

IL TABELLINO (In aggiornamento)

SARNICO-AUSONIA 2-0

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