Under 19
15 Febbraio 2025
BAVENO STRESA-BIELLESE • In foto da sinistra Simeone, Zanoia, De Giovannini ed Arrighi.
Quando tocchi il fondo c'è solo un modo per rialzarsi, con una vera e propria reazione d'orgoglio e cuore. Tra Baveno Stresa e Biellese tanti pensieri comuni: due squadre in piena crisi di risultati nel Girone A di Under 19 regionale, ma alla inestimabile ricerca di punti preziosi per i rispettivi obiettivi Playoff e Coppa Piemonte. A spuntarla sono i lacuali, che con una bella rimonta vincono 2-1 e tornano a mettere in ghiaccio il secondo posto utile per rientrare nella Final Eight. Al vantaggio iniziale di Santo Bevilacqua hanno risposto prima Mattia Zanoia su rigore e poi Gianpiero Simeone, con le sette pezze messe dal portiere Elia De Giovannini che hanno conservato una vittoria cruciale per dare uno strappo sul Settimo terzo.
I borromaici in piena emergenza si affidano nel 4-2-3-1 di partenza alla rocciosa coppia centrale formata da Arrighi e Castrigno: dalla prima squadra arrivano Cautiero e Matteo Cattaneo, che vanno a rimpolpare le fila di un centrocampo lacuale orfano di Gatti e che si affida al talento di Hilali. Cagnini prende il posto di capitan Christian Cattaneo, mentre lì davanti mister Mersini schiera la coppia Zanoia-Simeone. I bianconeri invece scendono in campo con un 4-4-2 che ruota intorno all'estro del numero dieci Velcani ed alla velocità di Calefato e Bottone. Nel reparto difensivo da segnalare Mechmech, che prende il posto dell'assente Caramori: l'assenza più pesante in casa Biellese è però quella del bomber Stella, costretto ai box per più di due mesi a causa della maxi squalifica rimediata contro il Volpiano.
Ad iniziare la partita con il piglio giusto sono proprio i ragazzi di mister Sperotto, che fin dai primi minuti si fanno sotto e cercano di sfruttare una fase difensiva poco rodata dei lacuali. I bianconeri, in particolare, fanno rabbrividire la formazione di casa al 7' con un lancio lungo che coglie Calefato tra le linee biancoblu, con il numero 11 che si presenta a tu per tu con De Giovannini: tuttavia il numero uno si gonfia tanto quanto basta per chiudergli lo specchio della porta e la sfera del possibile vantaggio biellese si spegne di poco a lato del palo. Sotto l'egida di Velcani la Biellese continua a spingere e, come nel match d'andata, ad aprire le marcature al dodicesimo è Bevilacqua: il numero 8 si ritrova smarcato su un calcio d'angolo e, dopo che la sfera rimbalza docilmente davanti a lui, si gira e scarica un diagonale preciso su cui De Giovannini può ben poco.
La rete del vantaggio è seguita da un quarto d'ora a tinte bianconere, con la compagine di Sperotto che continua a spingere in fase offensiva e tempesta il centro dell'area lacuale. Una parata poco bella da vedere ma efficace di De Giovannini su Bottone al 26' è il campanello d'allarme definitivo per i biancoblu, che da quel momento crescono e non si guardano più indietro. La seconda parte di primo tempo, complice anche il passaggio ad un più solido 4-4-2, favorisce i borromaici che tornano a macinare gioco grazie proprio a Cautiero ed un ritrovato Hilali. Finalmente l'asse Cautiero-Simeone si accende ed il numero 6 serve la punta in profondità: il centravanti, al primo vero pallone giocabile della sua partita, taglia la difesa avversaria come burro e riceve in una situazione di uno contro uno con Biundo, salta il portiere bianconero con uno spostamento di palla preciso e nel farlo viene steso a terra in area proprio dal numero uno. Si presenta così sul dischetto Zanoia, che freddamente incrocia la sua conclusione e spiazza Biundo, confermando la sua infallibilità nei rigori e rimettendo tutto in parità al 40'. In chiusura di tempo c'è un ultimo brivido per la formazione bianconera, con Hilali che imbastisce un sontuoso contropiede e dopo un'elegante cavalcata serve Cautiero a pochi passi dalla porta, ma la sua conclusione si schianta sulla perfetta scivolata di capitan Biassoli, che salva i suoi e lascia il risultato di pari invariato.
La seconda frazione di gioco si apre come si era chiusa la prima: il Baveno Stresa cavalca l'onda dell'entusiasmo e torna a fare suo il gioco, con Cattaneo che trova più spazi e Zanoia che riesce finalmente ad agire liberamente come riferimento in profondità; ma il giocatore che sale in cattedra è proprio Hilali, che torna a dettare il gioco borromaico e si prende le redini della partita. Proprio il numero 7, al 6' di gioco, sfrutta le lunghe leve per una discesa dalla trequarti, che lo porta a saltare i suoi diretti marcatori: il fantasista biancoblu si invola con un dribbling elegante e serve in profondità un pallone che coglie di sorpresa la retroguardia bianconera, già in fase di transizione. Ed a mordere di nuovo è Simeone, che al secondo pallone giocabile riceve di nuovo in profondità e questa volta non aspetta nemmeno di arrivare davanti a Biundo: il numero 9 in un fazzoletto di campo apre il piattone e mette la palla sotto l'incrocio opposto per il 2-1.
La Biellese non ci sta e vuole trovare subito il gol del pareggio, trovando forze fresche e tornando ad orbitare intorno all'area lacuale. Gli ospiti si fanno vedere già al 10', quando solo un miracoloso De Giovannini toglie il gol del pareggio ad un già esultante Velcani, con il numero uno che si supera sulla punizione del numero 10 e devia in angolo. Dieci minuti dopo è di nuovo De Giovannini a salvare tutto, prima con una parata da distanza ravvicinata e poi con una super uscita bassa sui piedi dell'attacco biellese per fermare la conclusione in porta; sul ribaltamento di fronte Cautiero sfrutta un cross di Hilali e lascia partire una conclusione al volo potentissima, che termina però la sua corsa sul palo e fa tremare tutti i legni della porta di Biundo. Gli ospiti continuano ad attaccare e la pressione si alza, ma è di nuovo il numero uno di casa a salire in cattedra, prima con un intervento di riflesso puro su un'incornata di Secco che viene magistralmente alzata sopra la traversa, poi con due ottime uscite in calcio d'angolo tra le teste della Biellese.
De Giovannini non può permettersi di rifiatare nemmeno per un secondo e così, dopo aver bloccato una conclusione da dentro l'area di Bevilacqua, al 33' viene colto di sorpresa da una palla che supera la difesa del Baveno Stresa, ferma a reclamare un fuorigioco. Ma il portiere rimane nell'azione e con una deviazione soprannaturale alza la palla sopra la traversa sulla conclusione di prima intenzione indirizzata verso i suoi pali. Si supera poi con i piedi su una conclusione di Velcani e di nuovo rinnova il duello con il numero dieci sopite, rispondendo presente all'insidiosa conclusione scagliata dal fantasista avversario al 34'. Dopo un'altra doppietta di interventi, prima su Mosca e poi nuovamente su Velcani, la sua prestazione è chiusa da una temeraria uscita bassa in mezzo alle gambe bianconere, con il pallone che si spegne tra le sue braccia accompagnato dai tre fischi del direttore di gara. Il Baveno Stresa porta così a casa i tre punti e De Giovannini si prende i meritati applausi del pubblico: i padroni di casa ripartono dalla vittoria contro una diretta rivale e si godono il loro numero uno.
BAVENO STRESA-BIELLESE 1902 2-1
RETI (0-1, 1-1, 2-1): 12' Bevilacqua (BI), 40’ rig. Zanoia (BS), 6’ st Simeone Baveno (BS).
BAVENO STRESA(4-2-3-1): De Giovannini 8, Cagnini 6.5 (9' st Anchisi 6.5), Vittone 6.5, Castrigno 7, Arrighi 8, Cautiero 7.5(29' st La Mura 6), Hilali 7.5, Albertalli 6 (1' st De Giorgis 7), Simeone 8, Cattaneo 7 (19' st Palamara 6.5), Zanoia 7.5 (40' st Vidoli sv) A disp. Tosoni, Albanese e Bonetti All. Mersini 7.5.
BIELLESE 1902(4-4-2): Biundo 6, Mechmech 6 (19' st Secco 6), Castiglioni 6.5, Gaida 6, Biassoli 6.5, Guglielminotti 6.5, Foglia Taverna 6 (28' st Mosca 6), Bevilacqua 7.5, Bottone 6, Velcani 7, Calefato 6.5 (14' st Barbotti 6.5) A disp. Maglione, Coda Cap, Sani, Magaraggia, Savciuc, Finati All. Speradotto 6.5.
AMMONIZIONI: 40' Biundo (BS), 36' st Mosca (BI), 38' st Castiglioni (BI), 38' st Hilali (BS).
ARBITRO: Rochira di VCO 7.
BAVENO STRESA
De Giovannini 8 I tre punti hanno “De Giovannini” scritto dappertutto : il numero uno del Baveno é di gran lunga il migliore in campo e le argomentazioni a suo favore sono i sette interventi salva-risultato. Il classe duemilasette para in tutti i modi: su calcio d’angolo, su punizione, in uno contro uno, su tiri da fuori. Di piedi, di mani, di corpo, di spalla
il risultato non cambi: De Giovannini non lascia gonfiare la rete della sua porta. É perfetto tecnicamente nel tuffo plastico che gli fa togliere la punizione di Velcani da sotto l’incrocio ed è altrettanto perfetto nell’alzare sopra la traversa l’incornata di Secco. L’estremo difensore arriva dappertutto ed urla come un indiavolato per tutto il secondo tempo, aiutando i suoi anche moralmente. La Biellese si abbatte come una tempesta su di lui, ma De Giovannini è stoico nel
resistere fino all’ultimo minuto, quando noncurante del pericolo si lancia di testa in mezzo ad una giungla di gambe biellesi per far spegnere l’ultima palla pericolosa della partita tra le sue braccia: il Baveno Stresa ringrazia il suo numero uno e si gode la sua prestazione monstre.
Cagnini 6.5 Il numero due cresce con il passare dei minuti, anche se nei primi fatica molto
sui numerosi lanci che lo scavalcano: ma a poco a poco prende le misure e sbaglia poco e niente, soffrendo la velocità biellese ma mettendoci sempre una pezza. E' importante nel chiudere le vie aere sulle fasce, facendo così demordere i lanci lunghi della Biellese dalla propria metà campo.
9' st Anchisi 6.5 Il classe 2008 entra per aiutare i compagni e lo fa al meglio: testa bassa e pedalare il suo motto per la partita. Il numero ,quattordici fa a testare con chiunque cerchi di involarsi sulla sua fascia, dimostrando grande maturità nell’occupare lo spazio e nello scivolare sempre in maniera precisa; insomma da grande tranquillità ai suoi ed il suo aiuto è fondamentale per preservare il risultato.
Vittone 6.5 Il numero tre porta la fascia al posto di Cattaneo e ne sente il peso, ma non si spaventa : gioca una partita che passa in sordina per le prestazioni del suo reparto, ma è pulito in fase di copertura e sempre preciso nel chiudere la sua fascia; gli interventi sono puliti ed ordinati, mentre nel secondo tempo lasciano spazio ad una grinta ed una fame da far paura.
Castrigno 7 Il numero quattro condivide un’iniziale fatica sul suo lato con Cagnini, ma a poco a poco riesce a prendere le misure: sfrutta le sue lunghe leve per chiudere bene gli spazi centrali e non si fa mai sorprendere dai lanci avversari. Nonostante subisca molto la velocità della fase offensiva bianconera, riesce sempre a mettere una pezza sopratutto sui numerosi cross che partono dalle fasce: offre quindi ai suoi una prestazione solidissima.
Arrighi 8 Il numero cinque si presenta con qualche acciacco alla partita, ma la sua prestazione dimostra tutto il contrario: il centrale gioca una partita semplicemente perfetta, un camaleonte che si adatta all’andamento della partita. Nel primo tempo è ordinato e preciso, dettando il ritmo ai suoi ed aiutando tutta la linea difensiva a trovare lucidità: nel secondo invece indossa i panni del mastino rabbioso, agendo quasi da libero e ringhiando rabbiosamente su qualsiasi pallone che gli capita attorno. I suoi interventi sono di un peso specifico fondamentale e dove i palloni scottano c’è sempre lui: Arrighi gioca una partita super.
Cautiero 7.5 Che talento ce ne fosse lo sapevano tutti, ma il classe duemilaotto della prima squadra fuga con la prestazione di oggi qualsiasi dubbio: nei primi minuti di grande difficoltà dei borromaici lui é il migliore, aiutando i suoi ad evadere il pressing avversario. E non a caso il passer é proprio colui che serve un pallone d’oro a Simeone, leggendo lo scivolamento della difesa bianconera perfettamente e bucandola con un passaggio preciso. Nel secondo tempo abbassa la testa e lotta insieme ai suoi, perdendo precisione e lucidità con il tempo ma dando tutto per i suoi, sgomitando su ogni pallone possibile: il centrocampo lacuale ringrazia dunque il suo maestro d’orchestra.
29' st La Mura 6 Il numero tredici ha un impatto pressoché nullo sulla partita, ma non per colpa sua: la sua fascia non viene considerata offensivamente dal Baveno. Ma invece in fase difensiva é importante in fase di raddoppio, inoltre aiutando il giropalla lacuale e facendo respirare Vittone.
Hilali 7.5 ll numero sette gioca una prima mezz’ora molto lontana dai suoi standard: poco preciso e tanti palloni persi. Ma anche lui si dà una svegliata e con il passare dei minuti è tutto un crescendo: grazie alle lunghe leve torna a dettare calcio ed a volteggiare tra le file degli ospiti, tornando a dettare il ritmo per i suoi con Cautiero. É semplicemente perfetto nel secondo tempo, con una girandola da fuoriclasse che gli permette di superare la pressione avversaria ed un passaggio da fantasista puro che beffa tutta la Biellese. Anche lui, come Cautiero, é poi capace di indossare i panni del lottatore e si sacrifica per la squadra, lottando a testa passa su qualsiasi pallone.
Albertalli 6 Il numero otto fatica molto a prendere le misure e gioca una partita connotata da davvero poca tranquillità: ma ai tocchi poco precisi risponde con tanta abnegazione e voglia di fare, raddoppiando in difesa e sputando sangue per i compagni.
1' st De Giorgis 7 l numero quindici entra in campo bene e ravviva la fase offensiva lacuale, aiutandola nel secondo tempo a trovare continuità e nuovo carburante per premere sull’acceleratore. Gioca una partita pressochè perfetta in entrambe le fasi, rispondendo sempre presente con ottime giocate quando chiamato in causa e lottando fino all'ultimo secondo per salvaguardare il risultato.
Simeone 8 Il numero nove agisce in silenzio: si muove lentamente tra le linee biellesi e, quando è il momento, morde. Questo è il riassunto della sua prestazione: gli unici veri due palloni giocabili che riceve in tutto il match diventano oro nei suoi piedi. Prima con un inserimento ben calcolato ed un dribbling preciso che costringe Biundo a stenderlo in area, poi con un contro movimento che lascia il suo marcatore su due piedi e lo lascia libero di scatenare un tiro velenosissimo, che permette al Baveno di affondare i denti nel collo della preda.
Cattaneo 7 Se a sedici anni si hanno due gol in tre presenze in prima squadra, un motivo ci sarà: Cattaneo torna tra le mura amiche dopo l’eroica prestazione contro la Pro Eurka e, seppur con un minutaggio ridotto, mette in mostra la sua qualità. La difesa avversaria lo individua come nemico pubblico numero uno, giocando alta sulle sue caviglie e ricorrendo a numerosi falli per fermarlo. Ma il numero dieci non ci sta e quando si accende é difficile fermarlo: nell’uno contro uno non ha rivali e sue sono le occasioni più pericolose del primo tempo. Insomma, talento ne ha e ne ha da vendere.
19' st Palamara 6.5 Il numero diciassette tocca pochi palloni offensivamente ma quei pochi che tocca sono importanti: infatti li trasforma in cavalcate che permettono ai suoi di respirare. Si intestardisce nel dare tutto quello che ha e nei pochi minuti giocati aiuta anche i suoi in difesa, aiutando i suoi e digrignando i denti su ogni pallone.
Zanoia 7.5 Un numero undici atipico ma che alla fine fa sempre il suo: Zanoia fatica a trovare spazio nel primo tempo, con pochi palloni che lo raggiungono ed una difesa bianconera che chiude bene nello stretto. Ma questo non lo fa demordere ed è glaciale nella realizzazione del rigore: da lì in poi è tutto in discesa. A poco a poco prende sempre più spazio, intestardendosi in cavalcate che lo portano a sfidare a viso aperto tutta la retroguardia avversaria. Alza il baricentro della squadra con Palamara e fa respirare i suoi, prendendo metri importantissimi e rischiando di trovare la doppietta in un paio di occasioni (40' st Vidoli sv).
BIELLESE 1902
Biundo 6 Il numero uno può fare ben poco sui dribbling di Simeone: dopo un’incertezza in uscita quello è l’unico modo per impedire al numero nove di rifinire in rete, anche se il fatto che Zanoia lo spiazzi gli lascia ancora di più l’amaro in bocca. Risponde presente con interventi ordinati alle poche conclusioni lacuali, ma non può nulla sulla conclusione perfetta del numero nove biancoblu.
Mechmech 6 Il numero due difensivamente non soffre affatto lo scontro con Cattaneo dopo che il numero dieci lacuale cambio lato, offensivamente é in difficoltà nel trovare la giocata giusta per lanciare i compagni. Offre comunque una prestazione solida fino al momento della sua uscita dal campo, per meri motivi tattici.
19' st Secco 6 Il numero quattordici difensivamente é perfetto anche per i pochi palloni toccati, mentre in fase offensiva è ancora più di valore per i suoi centimetri: sui calci piazzati é pericolosissimo e si deve arrendere solo ad una parata monstre dell’estremo difensore avversario.
Castiglioni 6.5 Come Mechmech, il numero tre anche con qualche fallo di troppo riesce ad arginare il fiume in piena Cattaneo. Chiude bene la su fascia di competenza ed è ottimonel gioco aereo, spesso sovrapponendosi in fase offensiva e risultando importante per il giropalla dei suoi. Una prestazione di grande solidità e che conferma la qualità del terzino biancinero, distintosi per la precisione negli interventi pe rla capacità di occupare sempre lo spazio giusto.
Gaida 6 Il numero quattro è di fatto insuperabile nell’uno contro uno, chiudendo più volte Zanoia e Simeone soprattutto nel
primo tempo. Ma l’attacco borromaico nota la sua difficoltà sui palloni in profondità e lo colpisce con quello: il pallone di Cautiero lo beffa. Gioca comunque una partita tranquilla senza particolari errori e senza particolari interventi miracolosi, con l’unica macchia le disattenzione in fasi di scivolamento.
Biassoli 6.5 Il capitano é il cuore dei suoi e rimane costante per tutta la partita, sbraitando e caricando la Biellese dal primo all’ultimo minuto: suoi sono gli interventi di spessore sia su Hilali che su Cattaneo nel primo tempo, sventando quelle poche occasioni che capitano ai borromaici. Magistrale é la scivolata con cui nega il gol a Cautiero, un intervento in corsa su cui si immola e che lo porta ad una chiusura perfetta e che gli vale gli applausi del pubblico, Nel secondo tempo poco può fare sull’imbucata subita al lato opposto rispetto al suo di competenza, ma rimane concentrato e dirige la fase difensiva ospite fino all’ultimo.
Guglielminotti 6.5 Il numero sei é l’incarnazione dello spirito combattivo del Biella: da incontrista fatto e finito si lancia su ogni pallone, sgomitando con la mediana lacuale e recuperando diversi palloni importanti in fase di impostazione. Sfrutta il suo ottimo tempismo in diversi anticipi, scemando di precisione più si avvicina all’area ma rimanendo comunque una pedina fondamentale per la fase offensiva dei suoi, soprattutto nel secondo tempo.
Foglia Taverna 6 Il numero sette condivide il problema del suo marcatore Vittone: pochissimi palloni arrivano dalle sue parti ed è costretto a tirarne fuori il meglio in ogni occasione. Tuttavia non si spaventa e sfrutta il buon dribbling per autoinnescarsi in qualche occasione, non riuscendo però a trovare la via della porta. Lascia partire qualche cross ed anche nel secondo tempo rimane pericoloso, aiutando Velcani ad aumentare la pressione sulla retroguardia biancoblu fino alla sua uscita dal campo.
28' st Mosca 6 Il numero diciassette entra e dice la sua , sfruttando la sua ottima abilità nello stretto e un controllo palla maestrale per aiutare i suoi nel forcing finale, seppur creando poche occasioni davvero pericolose.
Bevilacqua 7.5 Il numero otto sblocca il match di ritorno così come aveva fatto all’andata: con un gol al dodicesimo. Insieme a Velcani é il più ispirato dei suoi, sia in fase di impostazione che in quella di realizzazione: non solo il gol, ma anche la pericolosa serpentina in area bloccata da De Giovannini dimostrano la sua qualità. Gioca una partita solida, rinunciando a giocate spettacolare in funzione di giocate efficaci e che permettono ai suoi di guadagnare metri, rischiando di trovare la
doppietta in un paio di occasioni, dovendosi arrendere ad un super estremo difensore avversario.
Bottone 6 Il numero nove è molto acceso nei primi minuti, ascoltando perfettamente gli ordini di mister Sperotto e portando un pressing alto magistrale, recuperando così diversi palloni. Riesce spesso a saltare l’uomo ed a crossare in mezzo, risultando una spina nel fianco della difesa biancoblu. Tuttavia scema con il passare del tempo, faticando dopo che la difesa prendere le misure ma comunque aiutando i suoi con giocate precise e non spettacolari per impostare il giropalla e cogliere Velcani al centro del campo.
Velcani 7 l numero dieci é il capo spedizione delfi ospiti, forte di una qualità fuori categoria e degli attributi fisici fuori dal comune. Le lunghe leve gli permettono di arrivare su qualsiasi pallone, senza però limitarlo nel dribbling. Nei primi quaranta minuti crea ed inventa gioco per i suoi, a volte manca nella lucidità di scegliere l’ultima giocata in fase di ripartenza ma riesce sempre a mettere una pezza con scarichi sulle fasce: é l’ultimo che smette di credere alla rimonta e la sua punizione perfetta si schianta sui guantoni di un De Giovannini strepitoso. Nel secondo tempo tutti i palloni passano da lui ed il dieci inventa e si rende pericoloso, confermandosi come l’arma numero uno dei bianconeri ed uno dei centrocampisti più talentuosi della
categoria.
Calefato 6.5 Il numero undici cambia lato ma sembra non accorgersene neanche: si muove tra le linee lacuali e dà sempre fastidio, toccando molti palloni e risultando sempre pericoloso. Godo di un buon dribbling e qualità nello stretto, riuscendo sempre a liberarsi per crossare: anche se con il passare del tempo mette meno in mostra la sua di qualità per metterla al servizio della squadra, anche nel forcing del secondo tempo risulta uno dei più pericolosi tra i suoi.
14' st Barbotti 6.5 Il numero diciotto entra bene in partita ed aiuta i suoi nella fase offensiva, andando ad infoltire le fila biellesi in area seppur toccando pochi palloni. E' fondamentale nel fare numero nella mediana borromaica e recupera diversi palloni importanti, oltre che guadagnarsi calci piazzati pericolosissimi al limite dell'area.