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20 Febbraio 2025
Mano pesante del Giudice Sportivo dopo il derby di Juniores Regionale. Al termine della gara tra Ovadese e Pozzomaina, valevole per la 19ª giornata del girone D di Under 19 Regionale, è stata caratterizzata da una gara e da un post partita decisamente rovente, con una vera e propria pioggia di squalifiche per la società di Ovada. Infatti, durante la partita, sono stati espulsi due calciatori, Giovanni Sultana e Filippo Bottero, ma non è stata l'unica situazione rovente accaduta durante i 90'. Il finale di partita è stato caratterizzato da una lite tra le due squadre, come confermato dal referto arbitrale del Signor Fetto di Alessandria, durata per circa 10'.
Secondo il Comunicato Regionale del 20 febbraio, nel post partita, c'è stata una discussione accesa tra i dirigenti dell'Ovadese e l'arbitro, con il fischietto che sembrerebbe aver avuto la peggio. Infatti, l'Ovadese ha ricevuto un'ammenda di 400 euro e la squalifica per una gara del campo di casa, per via della «Condotta aggressiva, minacciosa ed ingiuriosa dei propri Dirigenti e tesserati nei confronti dell'arbitro, sia durante la partita che al termine della stessa. Nel corso della gara il giocatore Sig. Giovanni Sultana insultava e minacciava l'arbitro e giungeva con lui a contatto fisico, pur senza causargli alcun danno fisico, in reazione al pareggio degli avversari. Inoltre, nel proprio supplemento di referto il Direttore di gara riferisce di essere stato aggredito fisicamente da due dirigenti della Società Ovadese al rientro negli spogliatoi, ovverosia il Sig. Marcello Sultana (padre del calciatore espulso), che lo afferrava per la divisa e lo insultava, ed il Sig. Edwar Guio, che lo spingeva con il proprio corpo, facendolo sbattere con una spalla contro lo stipite della porta, oltre a minacciarlo e insultarlo».
«Inoltre, dopo essere entrato nel proprio spogliatoio, l'arbitro sentiva dall'esterno diversi tesserati della Società di casa che colpivano la porta con calci e pugni, insultandolo e rivolgendogli minacce, tanto da dover richiedere l'intervento dei Carabinieri che, giunti all'impianto, lo scortavano all'auto. Il Direttore di gara, persistendo il dolore alla spalla, si recava al Pronto Soccorso di Ovada, dal quale veniva dimesso con diagnosi "contusione scapola/spalla destra" e prognosi di tre giorni salvo complicazioni. La sanzione è altresì comminata per il comportamento di un gruppo di tifosi della Ovadese che, negli ultimi minuti di gara, indirizzava all'arbitro insulti e minacce. Negli appositi paragrafi si assumono le squalifiche di giocatori e Dirigenti per quanto in atti».
Coinvolti nelle squalifiche 3 tesserati dell'Ovadese, a cui si aggiungono anche un'altra multa di 200 euro legata alla partita del 12 febbraio contro la Novese, sempre in casa. Il motivo è Per il comportamento dei propri spettatori, che nel corso della partita - anche su istigazione dell'allenatore espulso, Sig. Nildo Biato - intonavano cori offensivi nei confronti dell'arbitro, e dei propri tesserati, che al termine dell'incontro davano vita ad una lite con gli avversari nel corridoio comune degli spogliatoi, con reciproci spintoni ed insulti, lite che durava circa 10 minuti ed alla quale prendeva parte anche il già nominato Sig. Biato».
Oltre alla multa è arrivata anche la sanzione al tecnico Nildo Biato, che sarà out fino al 16 maggio 2025, «Espulso per somma di ammonizioni per proteste, alla notifica del provvedimento reagiva in modo aggressivo ed offensivo nei confronti dell'arbitro, urlandogli in faccia ingiurie. Il Sig. Biato reiterava tale condotta anche dopo aver preso posto in tribuna tra gli spettatori, continuando per tutta la partita a inveire contro il Direttore di gara ed incitando i tifosi a rivolgergli cori di scherno. Non pago, il Sig. Biato al termine della partita accedeva senza autorizzazione alla zona degli spogliatoi per prendere parte alla lite scoppiata tra i tesserati di ambo le Società. La sanzione comminata tiene conto della complessiva condotta del tesserato e del disvalore della stessa».
Questi invece i tesserati squalificati:
IL DIRIGENTE GUI GARAY EDWAR LEONCIO, OUT FINO AL 20 FEBBRAIO 2029
«Per condotta violenta ai danni del direttore di gara, con conseguente lesione personale attestata da referto medico. Secondo quanto riferito dall'arbitro nel proprio supplemento di rapporto, dopo il termine della partita il Sig. Guio, in distinta come Dirigente Ufficiale della Ovadese, raggiungeva il direttore di gara nello spazio antistante lo spogliatoio e lo spingeva con il proprio corpo con violenza, facendolo sbattere contro lo stipite della porta con la spalla destra. Nel contempo, gli rivolgeva insulti e minacce, al pari del massaggiatore Sig. Marcello Sultana. Il Direttore di gara accusava da subito un forte dolore alla spalla, ma riusciva comunque a entrare nello spogliatoio ed a chiudersi dentro; egli inoltre chiedeva l'intervento dei Carabinieri, temendo per la propria incolumità. All'arrivo delle Forze dell'Ordine, l'arbitro veniva scortato all'autovettura e, persistendo il dolore alla spalla, decideva di farsi accompagnare dalla propria madre - in quanto minorenne - al P.S. di Ovada, dal quale veniva dimesso dopo gli accertamenti del caso con la diagnosi di "contusione scapola/spalla destra" e prognosi di tre giorni salvo complicazioni».
IL DIRIGENTE MASSAGGIATORE MARCELLO SULTANA, OUT FINO AL 13 GIUGNO 2025
«Per condotta gravemente irriguardosa nei confronti del Direttore di gara, concretizzatasi in un contatto fisico, al limite dell'aggressione. Riferisce l'arbitro che al termine della partita il Sig. Sultana lo raggiungeva nello spazio antistante lo spogliatoio e, con fare aggressivo ed intimidatorio, lo afferrava per la divisa all'altezza di una spalla, insultandolo per aver espulso il figlio (Giovanni Sultana) e per aver, a suo avviso, favorito il pareggio della Società avversaria. Il Sig. Sultana lasciava subito la presa, senza arrecare danno fisico all'arbitro, ma ciò non attenua il disvalore della condotta, soprattutto tenendo conto del fatto che la stessa è stata diretta ai danni di un ragazzo minorenne ed ancor più giovane del suo stesso figlio».
IL CALCIATORE GIOVANNI SULTANA, OUT PER 8 GIORNATE
«Per condotta gravemente irriguardosa nei confronti del Direttore di gara, concretizzatasi in un contatto fisico. Nello specifico il Sig. Sultana, dopo il pareggio degli avversari, si scagliava contro l'arbitro con ingiurie e gesti minacciosi. Il giocatore si avvicinava sempre di più, sino a spingere l'arbitro con il proprio petto contro il suo con forza, facendolo indietreggiare pur senza causare alcun danno fisico. Alla notifica del provvedimento di espulsione reiterava insulti e minacce all'arbitro, sino a che non veniva portato via dai propri compagni di squadra».