Under 19
20 Febbraio 2025
Un altro cambio di panchina, il secondo per la società in questa stagione, a sole otto partite dal termine. È successo nel Girone C dell'Under 19 Provinciale di Torino, precisamente a Leinì. La guida della squadra gialloblù non sarà più affidata a Silvio Cerrato, tecnico arrivato a gennaio dopo l'addio di Giovanni Mazzaccaro. L'impatto di Cerrato è stato più che positivo, con quattro vittorie consecutive nelle prime quattro partite. L’ufficialità del suo addio è arrivata dopo l’ultima gara, sebbene non sia chiaro se si tratti di un esonero o di dimissioni volontarie. L’incontro era contro il Gassino, società che nel frattempo ha riabbracciato Andrea Baraldo sulla panchina rossoblù.
L'avventura di Silvio Cerrato sulla panchina gialloblù inizia con le dimissioni di Giovanni Mazzaccaro ed è preceduta da una breve parentesi di Alessio Negro, allenatore della Prima Squadra. Dopo cinque sconfitte consecutive, la "cura Cerrato" ha un effetto immediato: il tecnico, affrontando avversari di media-bassa classifica, ottiene quattro vittorie di fila, portando la squadra a metà classifica. L'ultima vittoria, contro il Rebaudengo, e la rissa scoppiata nei minuti finali hanno ripercussioni anche sulle partite successive. Il livello degli avversari si alza, l'assenza pesante del portiere titolare Andrea Bili si fa sentire e il 4-3-3, ormai rodato dal tecnico, crolla per tre gare consecutive. L'ultima giornata si rivela fatale: il Leinì affronta il Gassino, terzo in classifica. La partita inizia nel migliore dei modi con il gol di Simone Di Battista, ma il Gassino pareggia subito e, poco dopo, rimane in dieci per un’espulsione. Il Leinì prova a conquistare i tre punti, ma la gara si chiude in parità.
Guardando la classifica e considerando le diverse ambizioni stagionali, il pareggio potrebbe sembrare un punto d’oro, soprattutto alla luce del 2-0 subito all’andata. Tuttavia, dopo il triplice fischio, le strade tra la società e il tecnico si separano. Il vicepresidente Franck Pulitanò dichiara che non c'è stato alcun esonero: è stato lo stesso Cerrato a rassegnare le dimissioni, e la società ha scelto di accettarle. Il tecnico Silvio Cerrato, però, sostiene il contrario:
Mi hanno comunicato l'esonero negli spogliatoi, subito dopo la partita. La motivazione? Perchè non abbiamo vinto con l'uomo in più, loro pensavano ai tre punti. Anche a me spiace di non aver ottenuto i 3 punti, loro si sono chiusi in difesa mentre noi abbiamo condotto il gioco rispetto alle ultime partite. Mi dispiace anche perchè si era creato un ottimo legame con lo spogliatoio.
Un esonero? Dimissioni volontarie? L'unica certezza è che Cerrato non sarà più l'allenatore dei Leinì, con la società gialloblù già all'opera per trovare il suo sostituto.
Il destino ha voluto che Leinì-Gassino fosse la partita di un addio, ma anche di un ritorno. Dopo la separazione da Danilo Borgese, il Gassino ha infatti riaccolto in panchina Andrea Baraldo. La sua storia ricorda quella di Claudio Ranieri che, dopo aver annunciato il ritiro, ha scelto di tornare "a casa", alla Roma. Anche Baraldo aveva deciso di lasciare, dopo otto anni consecutivi in società, durante i quali aveva allenato diverse categorie. Poi, però, è arrivata la chiamata del Presidente, e ogni dubbio è svanito:
Dopo tanti anni consecutivi avevo scelto di fermarmi e andare "in pensione". Mi ha chiamato il Presidente e quando la famiglia è in difficoltà devo dire presente. Ho la nomea del "cattivo", uno di quegli allenatori che fanno lavorare tanto. Lo spogliatoio ha reagito in modo positivo, anche perchè alcuni giocatori li avevo già nei primi anni al Gassino, altri all'Eureka.
Il figlio, Lorenzo Guasco Baraldo, lo affiancherà in panchina con un obiettivo chiaro: consolidare un posto tra le prime quattro e continuare a puntare alle prime posizioni.