Under 15
02 Marzo 2025
Under 15 • Gioele Benevento, Riccardo Corsini e Federico Zanna sono i 3 Mvp nella vittoria dell'Alpignano nel derby contro il Lascaris per 1-0.
Cuore, grinta e tanta qualità! Si può riassumere così la vittoria per 1-0 dell'Alpignano nel derby di vetta del Girone B contro il Lascaris, che abbandona la propria imbattibilità in campionato dopo 21 giornate. A dire il vero si può riassumere così l'intera stagione strepitosa fino ad ora degli alpicelesti che si trovano, dopo questo trionfo, ad essere la capolista a +2 dai bianconeri e a +3 dalla Pro Eureka. La squadra di Alessandro Grungo continua a sorprendere con prestazioni da lacrime agli occhi negli scontri diretti che evidenziano l'incredibile fame di questo gruppo, apparso in quasi tutti gli scontri diretti sempre un pizzico più determinato rispetto all'avversario.
In questa vittoria di misura sulla corazzata della categoria ci sono tutti gli ingredienti che stanno rendendo questa cavalcata indelebile nella storia della stagione: gol e miracoli decisivi dei soliti Riccardo Corsini e Gioele Benevento; letture tattiche della partita perfette di Grungo che modifica la propria fase difensiva per adattarsi alla perfezione al sistema di gioco degli avversari, bloccando tutti i punti di forza bianconeri; tanto sacrificio da parte di tutti i giocatori in campo che non si risparmiano mai; la qualità illuminante sulla trequarti del "folletto alpiceleste" Emanuele Bergamini e per ultimo, ma non per importanza, un mercato di riparazione intelligente che ha portato ad Alpignano, tra gli altri, un attaccante come Federico Zanna dai provinciali (giocava nella Strambinese) capace di sfornare prestazioni di livello altissimo nell'élite del calcio regionale.
Al comando ora c'è l'Alpignano e il destino è nelle loro mani, calcolando che al Lascaris manca solo l'ultimo scontro diretto settimana prossima contro la Pro Eureka, ultima avversaria tra le Big Four anche per gli alpicelesti. La vittoria del campionato, in attesa poi di disputare la fase finale per il titolo, sarebbe già un traguardo meraviglioso e impensabile ad inizio stagione.

I due allenatori confermano gli schieramenti abituali delle ultime partite: 4-2-3-1 per il Lascaris e 3-4-1-2 per l'Alpignano con Bergamini alle spalle della coppia Corsini-Zanna. Nei primi minuti sono i padroni di casa ad avere il pallino del gioco e a farsi vedere dalle parti di Cordero, ma l'occasione più promettente viene sventata dal ripiego puntuale di Di Corleto che impedisce a Corsini di calciare verso la porta. Dopo una decina di minuti di assestamento anche il Lascaris inizia a prendere campo e a proporsi in avanti, svelando il piano tattico di Grungo che in fase difensiva dispone i suoi centrocampisti a triangolo con il vertice basso Tonin a uomo sul pericolo numero 1 di questo Lascaris, il trequartista con la 10, Sfregola. Al 18' l'Alpignano ha una grande occasione per il vantaggio: Cordero svetta in area sul cross dalla destra e sulla sua respinta di pugni Hrincu colpisce di testa scavalcando tutti tranne Dimasi, appostato davanti alla linea di porta per salvare lo 0-0. La risposta del Lascaris non si fa attendere con il traversone perfetto di Sfregola che trova da solo in area Cammarata, ma la sua incornata grazia clamorosamente Benevento da pochi passi. L'azione, in ogni caso, era stata fermata dal fischio dell'arbitro per un fuorigioco difficile da segnalare, ma che sembrava effettivamente corretto segnalare. I bianconeri sono ancora pericolosi con l'iniziativa personale di Sfregola terminata con un mancino fuori misura e con la conclusione dal limite di Nastasi che non impensierisce minimamente il portiere. L'Alpignano in fase difensiva è molto organizzato variando il proprio 3-4-1-2 in funzione degli avversari: Grungo dispone i suoi con una sorta di 4-5-1 in fase difensiva in cui Garis si abbassa nella posizione di terzino destro occupandosi di Di Corleto e Corsini che segue il terzino sinistro bianconero Leone, lasciando Zanna a ballare in pressione tra i due centrali Dimasi e Ursu; interessante anche l'organizzazione tattica dei 3 difensori alpicelesti con Iacobone che si preoccupa di Nastasi e Barbarello che aiuta centralmente D'Andrea a imbrigliare Cammarata. Quando mancano 5 minuti alla fine i padroni di casa riescono a passare in vantaggio al termine di una tripla occasione iniziata e terminata da due giocate stupende del 10 alpiceleste: lancio con il contagiri di Corsini per Bergamini che addomestica la sfera con un controllo da capogiro e calcia di punta con il secondo tocco, Cordero respinge di piede, ma il pallone arriva a Zanna che calcia nuovamente verso la porta trovando Ursu ad immolarsi per ribattere; la terza volta è quella buona con Corsini che raccoglie la sfera sul centrodestra e dopo aver saltato un avversario verso l'interno fa partire un mancino all'incrocio dei pali che non permette replica a Cordero. 1-0 meritato per la grinta dimostrata nel primo tempo, e poi riproposta anche nella ripresa, dalla squadra di Grungo che si è difesa molto bene e ha avuto le occasioni più pericolose finora. Negli ultimi 5 minuti prima del duplice fischio il Lascaris riesce semplicemente a lanciare un paio di palloni in area di rigore, ma le uscite puntuali di Benevento e un intervento coraggioso con il petto di Barbarello blindano il risultato: 1-0 per l'Alpignano all'intervallo.
Al rientro in campo i due allenatori confermano i 22 giocatori del primo tempo, con Malagrinò che modifica l'assetto tattico passando ad un 3-4-1-2 con Leone quinto a destra e Ciliberti che si aggiunge ai due centrali difensivi (con l'ingresso di Piovano sarà lui a fare il quinto per poi ritornare braccetto con il cambio di Dimasi). La prima squadra ad avere l'occasione per il gol è ancora l'Alpignano con Zanna che si presenta al limite e calcia verso il secondo palo, trovando la grande parata di Cordero uscito vistosamente dai pali per chiudergli lo specchio della porta con successo. Poco dopo i padroni di casa sono ancora pericolosi con il tiro di controbalzo dal limite di Bergamini respinto con il braccio da un difensore, tocco giustamente non considerato falloso dall'arbitro perché attaccato al corpo. Il Lascaris inizia con il passare dei minuti a prendere campo e a servire qualche pallone in area a Cammarata, ingabbiato benissimo dalla retroguardia avversaria che però inizia a faticare nel risalire il campo. Per questa ragione Malagrinò effettua qualche cambio inserendo Piovano e Peuto per Leone e Dimasi. Soprattutto Peuto-Dimasi è il cambio che porta l'Alpignano ad abbassare il proprio baricentro per contenere la spinta offensiva bianconera che, però, continua a faticare nel trovare spazi e si affida a qualche guizzo dei singoli come le conclusioni improvvise di Sfregola e Peuto che non trovano fortuna. Ci provano anche Buffone e Ciliberti dal limite dell'area, trovando però i giocatori alpicelesti ad immolarsi per evitare il gol e a rilanciarsi in contropiede con grande spirtito di sacrificio. Al 26', infatti, un esausto Zanna si lancia in campo aperto, rallenta per attendere il supporto dei compagni e serve Bergamini che non riesce a trovare il tempo per il tiro. La stessa cosa accade qualche minuto più tardi a Corsini che perde il tempo per servire Garis ed è poi costretto, dopo aver mancato il tiro, ad appoggiare a rimorchio per il subentrato Castagno che non impatta bene con il pallone. Negli ultimi minuti, più i 4 addizionali concessi dal direttore di gara, il Lascaris tenta il forcing finale e ha l'occasione a dir poco clamorosa per pareggiare i conti: da una rimessa laterale battuta direttamente a centro area, la sfera carambola e arriva a Nastasi che da solo a circa 5 metri dalla linea di porta calcia di prima intenzione, trovando il riflesso prodigioso di Benevento che d'istinto "lancia" il suo braccio verso l'alto e trova il pallone che alza sopra la traversa. Dopo questo miracolo, seguito dall'esultanza dei giocatori alpicelesti che festeggiano Benevento come se avesse segnato un gol, i bianconeri non riescono a creare altre opportunità per il pareggio e la partita si chiude con il rilancio lungo dal fondo di D'Andrea.
Il triplice fischio fa esplodere di gioia giocatori e tifosi alpicelesti, numerosi sulla tribuna del campo di casa per assistere ad un derby più che importante. La festa per la conquista della vetta di un Girone B difficilissimo prosegue in campo tra cori e foto per una giornata che rimarrà indelebile nella storia di questo campionato: vince l'Alpignano 1-0.
RETI: 30' Corsini (A).
ALPIGNANO (3-4-1-2): Benevento Gio. 8.5, Barbarello 7.5, Iacobone 7 (36' st Campagnaro sv), Vito 7.5 (19' st Silvestri 7), D'Andrea 7.5, Tonin 8, Garis 7.5, Bergamini 8, Zanna 8.5 (28' st Castagno 6.5), Corsini 9, Hrincu 7 (25' st Mascolo 7). A disp. Bruscolini, Iacovo, Gennarino, Becchio. All. Grungo 8.5. Dir. Vito Nazzareno - Castagno.
LASCARIS (4-2-3-1): Cordero 7, Ciliberti 7, Leone 6 (9' st Piovano 6.5), Dimasi 6.5 (15' st Peuto 6.5), Buffone 6.5, Ursu 6, Nastasi 6.5, Ordisci 6 (27' st Tealdo sv), Cammarata 6, Sfregola 6.5, Di Corleto 6. A disp. Zannini, Abrate, De Marino, Bruno, Gemisto. All. Malagrinò 6. Dir. Bruno - Nastasi.
ARBITRO: Burbulia di Collegno 8.
AMMONITI: 16' Buffone (L), 35' Ordisci (L), 37' Barbarello (A), 15' st Tonin (A), 36' st Peuto (L).

Benevento 8.5 Con il miracolo su Nastasi allo scadere regala la vittoria ai suoi compagni che esultano con lui come se fosse un gol. Effettivamente questo intervento è importante tanto quanto la rete di Corsini e va a coronare una prestazione impeccabile del portiere ex-Lascaris che come all’andata è uno dei migliori in campo della gara. Oltre alla parata finale infonde sicurezza al reparto con tante uscite in presa alta e respinte con i pugni nel corso dei 70 minuti.
Barbarello 7.5 Perfetto nei raddoppi su Cammarata in aiuto a D’Andrea e su Di Corleto per supportare Garis. Disputa una gara perfetta da braccetto concentrandosi maggiormente sulla fase difensiva e non rischiando nulla in fase di impostazione
Iacobone 7 Non gioca come quinto, posizione più abituale, ma ricopre il ruolo di braccetto per sostituire l’assente Burcea. Annulla nel primo tempo Nastasi e dà l’anima sacrificandosi per la squadra e accettando più volte l’uno contro uno nella ripresa, pur andando in un paio di situazioni in leggera sofferenza (36' st Campagnaro sv)
Vito 7.5 Gioca in una mediana a due con Tonin, ma in fase difensiva ricopre il ruolo di mezzala alzandosi in pressione sul centrocampista centrale destro del Lascaris recuperando tantissime seconde palle e favorendo l’avvio di ripartente pericolose degli alpicelesti con tocchi di qualità nello stretto.
19' st Silvestri 7 Subentra per aggiungere freschezza alla mediana dei padroni di casa e in più occasioni rinvia con decisione senza fronzoli per rischiare il meno possibile in un momento in cui il Lascaris stava aumentando i giri del motore. Bravo anche a schermare la sua difesa al limite dell’area formando insieme a Tonin una seconda linea davanti alla barricata difensiva a 5 degli alpicelesti.
D'Andrea 7.5 Come cliente delle sua partita ha Cammarata, ma è bravissimo in marcatura concedendogli il meno possibile per tutta la partita. Si incarica anche di rinviare da fondo calciando sempre con precisione verso le punte, ad eccezione di un errore nella ripresa che non ha conseguenze tragiche. Bravo anche ad intercettare i numerosi cross nella ripresa provenienti soprattutto dalla destra.
Tonin 8 Il suo allenatore gli affida il compito più difficile, cioè incollarsi al giocatore del momento, il fantasista ex-Torino Sfregola. Prende alla lettera l’indicazione e non lo molla per un secondo limitandone le giocate con aggressività e facendo valere le sue qualità fisiche.
Garis 7.5 Gioca una gara di sacrificio abbassandosi sulla linea dei difensori per limitare l’esuberanza offensiva di Di Corleto, ma non si limita alla fase difensiva. Riesce infatti ad essere anche pericoloso in avanti dimostrando grande rapidità nel ribaltare l’azione e nel condurre o accompagnare le ripartenze alpicelesti. Nel finale viene alzato come punta, ma continua a sacrificarsi ripiegando all’indietro per dare una mano a contenere il forcing bianconero.
Bergamini 8 Il “folletto alpiceleste” con una serie di guizzi di qualità illumina le ripartenze dei padroni di casa. C’è il suo zampino nel gol dell’1-0 con un controllo perfetto e la conclusione parata da Cordero, a cui segue quella di Zanna e l’ultima e decisiva di Corsini. Anche nella ripresa in ripartenza si rende pericoloso calciando verso la porta, ma trovando la ribattuta del difensore. Cosa insolita per un trequartista di qualità come lui, però, contribuisce anche con tanti ripiegamenti difensivi che aiutano la squadra a rifiatare.
Zanna 8.5 Una prestazione del genere da un giocatore che solo due mesi fa giocava nei provinciali con la Strambinese è assolutamente inaspettata. L’attaccante dell’Alpignano mette in seria difficoltà la retroguardia avversaria entrando nell’azione del gol e creando numerosi pericoli attaccando con successo la profondità. Viene sostituito a pochi minuti dalla fine poco dopo aver condotto con lucidità una ripartenza molto promettente avviata da lui stesso con un recupero a metà campo, nonostante fosse già da qualche minuto completamente e comprensibilmente esausto.
28' st Castagno 6.5 Entra nel finale per dare freschezza la centrocampo alpiceleste. Si impegna tantissimo per la causa in fase difensiva e ha anche una grande occasione per chiudere la partita, ma nonostante fosse fresco fisicamente colpisce malissimo con il mancino dal limite dell’area.
Corsini 9 Prestazione monumentale del 10 dell’Alpignano che ha il merito principale di aver messo la firma sul match con un gol bellissimo di mancino a 5 minuti dalla fine del primo tempo. Gioca in coppia con Zanna, ma in fase difensiva scala sulla linea dei centrocampisti per contenere le spinte offensive del terzino sinistro Leone dimostrando uno spirito di sacrificio da leader. Recupera tantissimi palloni anche nella ripresa e ne gestisce moltissimi sulla propria trequarti smistandoli con qualità e guadagnando punizioni vitali per far rifiatare i compagni.
Hrincu 7 Insieme a Iacobone forma una coppia sulla sinistra molto arcigna da superare. Pur non essendo un giocatore con caratteristiche prettamente difensive, infatti, sposa la causa insieme alla squadra e si sacrifica moltissimo contenendo Ciliberti e a volte raddoppiando sull’ala offensiva Nastasi. Per questa ragione gli si può scusare la mancata brillantezza in avanti, giustificata anche dalla buona prestazione di Ciliberti in fase difensiva.
25' st Mascolo 7 Subentra nel finale per rinforzare la fascia sinistra dell’Alpignano che stava subendo un calo fisico drastico. Il Lascaris ne stava approfittando, ma il suo ingresso riequilibra il divario di brillantezza che si stava creando sull’out di destra in cui Ciliberti e Nastasi stavano iniziando a spingere con decisione.
All. Grungo 8.5 La descrizione della partita disputata dai suoi ragazzi è facilmente sovrapponibile con la descrizione dell’intera stagione dell’Alpignano: strepitosa. Ciò che stupisce maggiormente è la fame con cui l’Alpignano approccia questo tipo di partite decisive per il campionato. La si nota ad ogni contrasto vinto seguito da una mini esultanza dai giocatori in campo che si incitano fra loro, fino alla panchina, allenatore, dirigenti e giocatori non scelti nell’11 titolare inclusi. Non è un caso che, nonostante le formazioni nei big match non siano sempre uguali, il risultato in termini di prestazione non cambi con tutti i giocatori coinvolti che dimostrano lo stesso spirito di sacrificio. Si potrebbe dire tantissimo sull’impatto di Grungo sulla stagione di questo Alpignano che si sta superando gara dopo gara, e il coro con cui i genitori lo accolgono sotto la tribuna nel post partita è forse il miglior modo per descrivere questa unione, al di là di ogni discorso tattico.

Cordero 7 Non inizia benissimo la sua partita con un’uscita un po’ a vuoto, ma cresce nella prestazione con il passare dei minuti e arriva a compiere interventi importanti. Il più difficile e determinante è quello con cui nega il 2-0 a Zanna ad inizio ripresa con un tuffo rapido a terra e una parata a mano aperta.
Ciliberti 7 Tra i migliori nei bianconeri, sia perché dal suo lato Hrincu non riesce quasi mai a sfondare direttamente nell’1vs1, sia perché fornisce supporto alle azioni offensive del Lascaris da terzino destro, ma anche da braccetto nella difesa a 3, arrivando anche un paio di volte al limite per tentare la conclusione.
Leone 6 Protagonista di alcune progressioni di qualità verso il centro del campo che però non trovano sbocchi pericolosi negli ultimi metri di campo. Inoltre, grazie al ripiegamento costante di Corsini, non trova molti spazi sulla fascia e più di una volta il duello con il vice-capitano avversario lo mette in difficoltà, costringendolo spesso a rifugiarsi in rimessa laterale.
9' st Piovano 6.5 Entra con la giusta convinzione come braccetto di sinistra e prova a dare nuova linfa vitale alle manovre bianconere sovrapponendosi a Di Corleto e ravvivando il possesso lento del Lascaris con passaggi diretti e precisi sulle punte. Compie però qualche imprecisione in difesa permettendo all’Alpignano di recuperare la palla a metà campo e ripartire in contropiede.
Dimasi 6.5 Nel primo tempo sul risultato di 0-0 salva il risultato opponendosi sulla linea di porta al colpo di testa a palombella dell’ex compagno di squadra Hrincu. Non perfetto, però, con il pallone tra i piedi in impostazione in cui commette alcuni errori che si porta dietro nel corso della partita. Anche in fase difensiva, infatti, non è il solito pilastro difensivo dei bianconeri e della Rappresentativa.
15' st Peuto 6.5 Subentra in occasione di un cambio molto offensivo e si affianca a Cammarata. Nei primi minuti a sua disposizione si muove molto per ricevere il pallone e arriva al tiro in un’occasione con una rasoiata potente che non trova lo specchio della porta. Dopo questa conclusione non trova più spazi per rendersi pericoloso, contribuendo però a minacciare il vantaggio avversario nel forcing finale con la sua prestanza fisica in area di rigore.
Buffone 6.5 Fatica parecchio a contenere le ripartenze dell’Alpignano che con Bergamini sfonda più volte centralmente. Paga un reparto non ben assortito che lascia tanti spazi e lo costringe a lunghe rincorse all’indietro che l’ex-Toro compie con grande sacrificio. Nella ripresa è uno dei pochi che riesce a calciare con pericolosità verso la porta avversaria, trovando però dei giocatori avversari ad immolarsi e a ribattere le conclusioni.
Ursu 6 Tra Corsini e Zanna fatica parecchio a contenere la grinta offensiva della coppia alpiceleste, sia in fase di impostazione quando viene sempre pressato con determinazione, sia quando deve andare a duello fisico e in velocità. Alcune sue imprecisioni, infatti, permettono agli avversari di ripartire con decisione verso la porta difesa da Cordero.
Nastasi 6.5 Nel primo tempo viene praticamente annullato da Iacobone, ma nella ripresa, prima come punta, e poi largo come quinto a destra, riesce a smarcarsi più volte e a rendere quella fascia la fonte di pericoli maggiore per il Lascaris. È sua, inoltre, la zampata nel finale a botta sicura che avrebbe potuto regalare un punto fondamentale ai bianconeri, se solo non ci fosse stato il miracolo strepitoso di Benevento a negargli la gioia del gol.
Ordisci 6 Gioca in una mediana a due con Buffone, ma non riesce mai ad essere particolarmente incisivo con il pallone tra i piedi. Difensivamente parlando, invece, tiene abbastanza la posizione, ma da ex-trequartista si trova in difficoltà a correre all’indietro per difendere le ripartenze rapide condotte da Bergamini, Hrincu o Garis, soprattutto nel primo tempo. Una prestazione non memorabile in una partita che, per come si è configurata fin da subito, non è mai stata nelle sue corde. (27' st Tealdo sv)
Cammarata 6 Il centravanti della Rappresentativa viene ingabbiato da Grungo che gli attacca D’Andrea e Barbarello addosso, due clienti che si rivelano scomodissimi. Protegge qualche pallone guadagnando un paio di falli per far salire la squadra e nella ripresa tenta una rapida conclusione in girata che, però, viene ribattuta dal muro difensivo. Partita veramente difficile per il capocannoniere dei regionali.
Sfregola 6.5 Il trequartista ex-Torino aveva avuto da gennaio un impatto strepitoso sul campionato e sul Lascaris, e non sarà certo una prestazione un po’ più opaca a cambiare il giudizio sulla sua parentesi al Lascaris. Detto questo è innegabile che dal n° 10 bianconero ci poteva aspettare di più. Un paio di conclusioni, o ribattute o fuori misura, e una serie di cross insidiosi, da corner o punizione, che non trovano fortuna sono troppo poco e riassumono una prestazione resa complicata da una marcatura asfissiante a uomo di Tonin.
Di Corleto 6 Si presenta alla partita benissimo con un ripiego difensivo molto generoso con cui evita il tiro da buonissima posizione di Corsini. Dopo questo acuto positivo non riesce a trovare spazi per inserirsi nella retroguardia avversaria, ben marcato da Garis e all’occorrenza raddoppiato da Barbarello. Nella ripresa come quinto di sinistra trova qualche spazio in più, approfittando anche della crescente stanchezza degli avversari, ma non riesce mai ad incidere significativamente. È un altro dei punti di forza del Lascaris bloccato dal piano tattico degli avversari
All. Malagrinò 6 La sua squadra non approccia benissimo un derby e uno scontro diretto tra prima e seconda per la vetta della classifica. È evidente la differenza di fame tra le due squadre in campo, almeno per quello che viene dimostrato dall’atteggiamento dei giocatori in campo, poco propositivi e un po’ troppo sconsolati alle prime difficoltà. Il Lascaris, pur avendo cambiato marcia nella ripresa, ha comunque più volte rischiato di subire il secondo gol, e l’occasione clamorosa allo scadere non è abbastanza per pretendere almeno un punto. Non sarebbe stato uno scandalo il pareggio, ma per la qualità della rosa dei bianconeri è lecito aspettarsi di più, già a partire dalla finale di Gold Cup di mercoledì e dal prossimo match cruciale di campionato contro la Pro Eureka.