Trofeo Italo Galbiati
05 Marzo 2025
TROFEO ITALO GALBIATI: Tommaso Divitini
Il pallone che corre sul sintetico. Velocità non definita, direzione chiara ma irraggiungibile. E la porta, la rete, la gloria, si avvicinano. È la visuale ravvicinata dalla prospettiva del campo, con la Giana Erminio a guidare la telecamera. Quel rasoterra di Divitini è tutto quello che serve per indirizzare, condurre e chiudere il gran film che va in onda in via Don Calabria. 1-0 contro l’Enotria (un’Enotria che se la gioca fino alla fine, ma che non riesce nell’impresa). Il gran regista della serata è Gandaglia, la star il suo numero 10. E adesso toccherà all’Olginatese…
Alla fine la palla è rotonda. È un po’ come un terno al lotto, come una roulette russa. Puoi impostare la partita alla grande, puoi giocartela per 20 minuti contro una squadra di Serie C, ma alla fine la palla resta rotonda. E come tutte le cose rotonde, gira. Al 21’ del primo tempo, nella fattispecie, gira in favore della Giana Erminio. No, quel tiro di Divitini appena fuori dall’area Tegenu proprio non se lo aspettava. Il rasoterra è insidioso anche se non velocissimo, e riesce nell’intento di paralizzare la difesa rossoblù. Dunque sì, questa palla si esprime a favore della Giana.
Che poi, non è chiaramente solo questione di roulette. Sul sintetico di via Don Calabria la Giana scende compatta e intelligente, impostando il gioco con un occhio particolare al fraseggio in mezzo al rettangolo verde. Tutto bellissimo, ma è anche vero che la prima vera occasione del primo tempo l’aveva avuta l’Enotria, con quel gran tiro di Morano che finisce alto al 13’. Nulla di fatto, e intanto la palla - quella maledetta palla - gira. Dunque il fatto è presto detto: 1-0 Giana, tutti negli spogliatoi.
Ma l’intenzione pare proprio quella di costringere la palla a girare dal lato giusto per i ragazzi di Catera. Lo dimostra ancora una volta il solito Morano, che sembra avere un conto in sospeso con la porta dopo l’occasione creata nel primo tempo. Il cross di Vannuccini ha l’aria di potersi trasformare in un assist clamoroso, ma il tiro del numero 8 è troppo centrale per impensierire davvero Pambianchi.
E quella sassata di Brucato al 19’? Tanta, tanta roba. E quel tentativo volante di Habeb al 20’? Sì l’Enotria ci prova fino all’ultimo. È che la difesa di questa Giana, tra Pambianchi, Manzoni e Aloe proprio non vuole farsi superare. E nel mentre, il tacco di Aucone riesce quasi a fare il miracolo nell’area opposta: manca giusto un po’ di potenza, ma quel no look con il retro dello scarpino sarebbe passato alla storia. Non va a buon fine (come neppure quella rovesciata di Brucato poco dopo, altro gran peccato), ma poco importa: il risultato piace alla Giana, che ora troverà ai quarti una miracolosa Olginatese, nel frattempo passata contro la Cremonese.
ENOTRIA-GIANA ERMINIO 0-1
RETE: 21' Divitini (G)
ENOTRIA: Tegenu, Veraldi, Menniti, Caruli, Babic, Tranchellini, Leveni, Morano, Telloli, Baroni, Caprotti, Zambianchi, Finardi, Grimoldi, Brucato, Fluato, Habeb, El Hariri, Klai, Vannuccini. All. Catera.
GIANA ERMINIO: Pambianchi, Pizzati, Aucone, Pelegrini, Manzoni, Aloe, Lombardi, Tognolo, Seferi, Divitini, Re Cecconi, Pontelli, Cosentino, Cerato, Diani, Barzaghi, Casazza, Crivellin, Ranieri, Lini. All. Gandaglia.
ARBITRO: Fabbrica di Milano.