Under 17
05 Marzo 2025
GOLD CUP UNDER 17 • La festa del Lascaris dopo il trionfo finale sul Chisola
Una gara al cardiopalma, un tempo giocato bene per entrambe ma alla fine quei 3 minuti di fuoco sono bastati al Lascaris per aggiudicarsi la primissima finale della “Champions delle giovanili”, la Gold Cup. Lodevole la reazione del Chisola che già dopo un minuto della ripresa ha accorciato le distanze con il rigore di Chessa.
Primo tempo
Un inizio scoppiettante dove le due squadre non tardano ad affrontarsi a viso aperto.
Verso il 3’ la difesa del Lascaris si apre e Messina si invola verso la porta ma Castaldi di pugni respinge. L’azione successiva è ancora a favore del Chisola con Garbellini che punta Quattrocchi e calcia col mancino ma la palla esce a lato di poco. Poco dopo Castaldi fallisce un rinvio, Chessa fa sua la palla e serve al limite Marini ma la conclusione esce di poco alla destra di Castaldi. Al 21’ Garbellini pennella in area per Messina, che vince il contrasto con Bruno ma a pochi passi non centra la porta, la risposta del Lascaris è immediata con Fabbrini che calca la corsia di sinistra e mette la palla bassa in mezzo verso Halip ma l’intervento a contrasto di Parisotto è cruciale per evitare l’1-0. Cinque minuti dopo si verifica la stessa azione ma dalla parte opposta, questa volta è Raviola a sfondare da destra ma Mazzone evita il peggio intervenendo su Rizza in anticipo. I bianconeri dopo un lungo giro palla ritentano la giocata che per adesso ha creato più grattacapi ai vinovesi: Cattalano dispensa un gran lancio per vite esterne per Raviola che mette palla in mezzo per Rizza ma Mazzone interviene ancora provvidenzialmente. Il Lascaris trova meritatamente la via del gol: corner battuto corto verso Rizza che carica un destro impressionante, un bolide, una saetta, ci sarebbero tanti modi per descrivere una conclusione di tale potenza e bellezza, fatto sta che i bianconeri vanno avanti. All’intervallo arriva l’ulteriore conferma per i bianconeri con l’ennesima sgroppata di Fabbrini che premia Raviola a porta vuota. I giochi sono quasi fatti ma l’ennesima prova di sangue freddo dei Cocino&co sta facendo ancora una volta la differenza.
Secondo tempo
Un 2-0 a fine primo tempo ammazzerebbe il morale a chiunque, invece il Chisola con un’ azione di Garbellini si guadagna un calcio di rigore, penalty che Chessa trasforma incrociando il tiro. Poco dopo Chessa si mette in proprio con una discesa sulla destra ma il tiro viene poi murato da Bruno. All’11’ il Lascaris si fa rivedere con Fioccardi che guadagna un pericoloso calcio di punizione dal limite: battuta poi presa in carico da Rizza che cerca il tiro rasoterra di potenza, deviato da Rigaldo. I vinovesi si rifanno vivo con un tiro al volo di Marini, che esce alto di poco, mentre poco dopo la falcata di Curri e il suo passaggio finale non trovano nessuno in area di rigore. Al 24’ si mette in evidenza Chessa con un tiro incredibile ma salvato da un altrettanto incredibile salvataggio in volo di Castaldi. La gara rimane in equilibrio, i bianconeri si difendono e ripartono mentre il Chisola gioca all’attacco ma senza riuscire a trovare il 2-2. Una piccola rivincita per il Lascaris che aveva il dente avvelenato per la finale regionale persa nella scorsa stagione.
CHISOLA-LASCARIS 1-2
RETI (0-2, 1-2): 42' Rizza (L), 45' Raviola (L), 2' st rig. Chessa (C).
CHISOLA (4-2-3-1): Rigaldo 6.5, Cammarata 6 (1' st Picca 7), Giachello 6.5 (29' st Paneghini 6.5), Coco 6.5 (41' st Scarangella sv), Mazzone 7, Parisotto 7.5 (19' st Siclari 6.5), Garbellini 7.5, Marini 6.5, Messina 6.5 (1' st Calamita 7), Nanni 6.5 (1' st Curri 7), Chessa 7.5. A disp. Maiocchi, Franzè, Lampitelli. All. Moschini 6.5. Dir. Bevilacqua.
LASCARIS (4-3-3): Castaldi 10, Quattrocchi 8.5, Amorosi 7.5, Destefano 7.5, Bruno 7.5, Cattalano 7.5, Raviola 8.5 (43' st Ciliberti sv), Halip 7.5 (30' st Camino 7), Fioccardi 7.5, Rizza 9.5 (29' st Caglioti 7), Fabbrini 9. A disp. Micheletti, Rocchietti. All. Cocino 8. Dir. Castaldi.
ARBITRO: Fiorin di Nichelino 7.
AMMONITI: 37' Destefano (L), 22' st Bruno (L), 39' st Cattalano (L), 48' st Marini (C).
LASCARIS (A cura di Gabriele Mannina)
Castaldi È uno dei migliori in campo ogni volta che gioca. Le sue doti non sono più un segreto, ma ogni volta riesce ad esaltarsi e ad esaltare il pubblico con i suoi interventi. Guida la difesa e i compagni da dietro e la sua voce si sente dalla tribuna. Dimostra di avere sempre un grande senso della posizione che gli permette di effettuare più facilmente le varie patate. Si distingue dai primi minuti con un paio di interventi su Gabellini. Nel secondo tempo si prende la scena con la parata più spettacolare del torneo e delle tre finali con un Chessa già pronto ad esultare: le mani nei capelli e le urla della tribuna sono state un segnale forte di quanto quella parata sia stata incredibile. Ha tolto la palla dall'incrocio compiendo un vero miracolo: una parata che non deve passare in sordina, questa sua parata è il "gol" più bello della serata.
Quattrocchi Prestazione difensiva di livello altissimo. Concede giusto un paio di occasioni a Garbellini ad inizio primo tempo poi gli prende le misure e lo limita in maniera importante. Bravo ad accorciare e anticipare in generale grazie ad una buona intelligenza tattica. Sfrutta al meglio le sue doti fisiche e tecniche sia con la palla sia senza. Può essere sembrato che la sua partita sia passata in sordina viste le grandi giocate degli attaccanti e le parate dei due portieri, ma sulla quella fascia destra si è imposto con grande personalità e qualità.
Raviola Ad uno come lui basta veramente poco per lasciare il segno. È sempre uno dei più attesi e anche in questa finale non delude le aspettative. Non riceve tanti palloni puliti o giocabili e in generale non ha molte occasioni per mettersi in mostra, ma quelle poche volte riesce a mettere in difficoltà la difesa del Chisola che va in apprensione, non sempre però fa la giocata giusta. Capisce e intuisce Fabbrini dall'altra parte e anticipa il proprio marcatore segnando la rete del 2-0 a fine primo tempo.
Rizza I campioni sono così: in una situazione di equilibrio fanno la giocata che stravolge tutto. Fino a quel momento la difesa del Chisola sembrava ed era impenetrabile e, infatti, lui non ha bisogno di entrare in area per accendere i riflettori sulla gara. Le giocate di Rodrygo, Brahim Diaz e Julian Alvarez della sera prima in Champions League nel derby di Madrid gli hanno dato l'ispirazione per quello che è il gol più bello del torneo e delle tre finali. Il suo tiro potentissimo e preciso dai 20-25 metri con la palla che entra sotto l'incrocio è solo la punta dell'iceberg delle sue qualità tecniche. Occhio però perché non va trascurata la sua dinamicità e l'occupazione degli spazi che gli consente di ottimizzare il gioco di squadra con movimenti incontro e in profondità.
Fabbrini Nel primo tempo è l'unico che dà la sensazione di poter fare male alla difesa avversaria e anche quando non ci sono occasioni clamorose riesce a fare trattenere il fiato ai tifosi perché sembra sempre che dai suoi piedi possa nascere qualcosa di pericoloso. Dai suoi piedi nasce una delle azioni più pericolose con il tiro di Halip murato all'ultimo. Nel finale del primo tempo dimostra di essere il più pericoloso in campo con un'altra galoppata a sinistra dove riesce a penetrare in area e, nonostante un palese fallo subito, riesce a passare palla in mezzo dove Raviola raccoglie e fa 2-0.
CHISOLA (A cura di Francesco De Carlo)
Giachello Molto buono in fase di copertura, gioca in continuo duello con l’esterno avversario e lotta egregiamente per recuperare il pallone.
Mazzone Al 27’ effettua un intervento miracoloso a pochi passi dalla porta, ed effettua la stessa cosa al 40’. Diversi interventi difensivi interessanti e importanti giocate difensive.
Parisotto In difesa effettua contrasti eccellenti che spesso e volentieri mettono in sicurezza il reparto difensivo e, soprattutto, Rigaldo da situazioni pericolose.
Garbellini Nel primo tempo si dimostra il più ispirato, tra dribbling, cross e passaggi perfetti si dimostra essere il più pericoloso dei vinovesi nella prima frazione. Nel secondo tempo effettua diverse galoppate che portano anche al rigore.
Chessa Grande spirito di sacrificio, torna spesso e volentieri ad aiutare la difesa. Si intende alla grande con Cammarata effettuando diversi scambi e trame. Dopo il rigore diventa uno tra gli uomini più pericolosi.