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Trofeo Annovazzi

Due gol perfetti per avvisare la Juventus: i campioni in carica dell'Inter vogliono un altro trofeo

Catania e Sanogo non lasciano scampo al Renate, nonostante la parata miracolosa di Argenti su rigore

INTER, UNDER 14: Catania e Sanogo

INTER, UNDER 14: Catania e Sanogo

2-0, pulito pulito. È il dato che aspettano tutti. Ma attenzione, perché a dare troppa corda ai numeri ci si perde tutto il vero spettacolo. Lo spettacolo di un’Inter bellissima (fisica e tecnica, cosa chiedere di più?), lo spettacolo di un Renate che para pure un rigore, anche se alla fine si inchina. Non bastano le sgasate di Pigniatiello (eppure così vicino al gol a fine secondo tempo!) per impensierire questi fenomeni nerazzurri osservati in lungo e in largo in tutta l'Italia. E adesso la sfida si preannuncia epica: i campioni in carica del torneo sfideranno la Juventus dei fuoriclasse in semifinale. C’è già puzza di magia…

CUORICINI

Sulle tribune si intona «Cuorcini» dei Coma_cose. Nostalgie sanremesi? Forse, ma i coricini sono davvero quelli che trovi al posto degli occhi quando guardi Rayan Sare che amministra il pallone. Cinque minuti, giusto il tempo di scaldare i muscoli. Forse nemmeno quello (in via Cazzaniga c’è freddo, c’è il Lambro che passa vicino). Cinque minuti e già il numero 7 fa vibrare la traversa. È magistrale Argenti a metterci il guantone e a sospingere la sfera sul ferro, ma che brividi lato Renate. Paura giusta? Giustissima: davanti c’è l’Inter dei campioni in carica. E infatti, i brividi tornano al 22’, questa volta ancora più gelidi. E c’è sempre lo zampino di Sare: è lui che appoggia alla grande per Catania, il quale è glaciale e spara in rete con un tiro perfetto. 1-0, dunque: poco altro da aggiungere. C’è ancora una svirgolata di Sanogo a consacrare l’Inter, che si dimostra più che intenzionata a portarsi a casa subito la partita. Non sortisce gli effetti sperati, è vero (ma quanto è forte Argenti tra i pali??), ma questi nerazzurri non hanno proprio nessuna intenzione di perdersi in convenevoli. 

PIETRA SOPRA

Onore però al Renate. Renate caparbio, Renate battagliero. E Renate che si aggrappa con tutte le sue forze a uno svantaggio che - in linea teorica - potrebbe ancora essere recuperabile. Lo fa innanzitutto con la parata indimenticabile del solito Argenti, ‘sta sera definitivamente in vena di miracoli, sul rigore di Catania. Fa tutto il numero 9 al 7’ della ripresa: prima si guadagna il penalty per un’uscita proprio di Argenti, poi si incarica della battuta. Ma il tiro - angolatissimo, sia ben chiaro - non trae in inganno il portierone di Renate. Parata, dunque: che sia l’incipit della rimonta? Spoiler: no. Perché cinque minuti più tardi Sanogo ci mette la più classica delle pietre sopra. Scavetto clamoroso dopo che la new entry Montalbano aveva recuperato palla sulla tre quarti. Nulla di più bello, nulla di più poetico. E Inter avanti per 2-0. C’è comunque ancora tempo per un’occasione di Pignatiello, che viene chiuso dalla difesa di via Sbarabaro giusto un secondo prima che il tiro potesse trasformasi in un vero pericolo. Insomma, il dato ora è certo. È un’Inter perfetta quella di via Cazzaniga: Juventus, sei avvisata.

IL TABELLINO 

RENATE-INTER 0-2
RETI: 22' Catania (I), 11' st Sanogo (I).
RENATE: Argenti, Corciulo, Verrusio, Bevilacqua, Sala, Piazza, Arveda, D'Apice, Pignatiello, Longo, Iannace, Salvati, Nicotra, Bestetti, Sala, Buzzoni, Papalia, Parravicini, Riva. All. Falcinelli. 
INTER: Gualdi, Ottaviani, Pietraru, Mazza, Ferrario, Grigioni, Sare, Sanogo, Catania, Broinas, Montalbano, Beretta, Handanovic, Torre, Barattieri, Pozzoni, Pittito, Fall. All. Sala.
ARBITRO: Ferrara di Milano. 

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