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Under 16

Una prova di carattere per allontanarsi dalle zone calde: i rossoblù portano a casa tre punti

Dopo il vantaggio borgomanerese nel primo tempo, la seconda frazione è ricca di gol e spettacolo

Una prova di carattere per allontanarsi dalle zone calde della classifica: i rossoblu sono cinici e portano a casa i tre punti contro un'avversario di grande caratura

ACCADEMIA BORGOMANERO-FULGOR CHIAVAZZESE R.V. 3-2•In foto i marcatori per i rossoblu, da sinistra Strada, Pisani e Zaretti.

Quasi due mesi di imbattibilità ed un successo per due a uno sulla pretendente al titolo Bulè Bellinzago: questo è l'impressionante tabellino di marcia della Fulgor Chiavazzese, che si presenta alle porte di Santa Cristinetta per continuare a rimanere attaccati al trenino delle prime tre, che pur vedendo Gozzano e Volpiano ancora distanti presenta proprio i novaresi del Bulè a tre punti di distanza. Vietato sbagliare, anche per il numero di squadre rinchiuso in così pochi punti: ma dall'altra parte c'è l'Accademia Borgomanero, che tra le mura amiche scende in campo per riscattare il capitombolo in esterna contro la Biellese e trovare tre punti che la porterebbero lontani dalla zona playout. Padroni di casa che non intendono fare da vittima sacrificale per la rincorsa al campionato degli ospiti, passando infatti in vantaggio ad inizio match con un ottimo stacco di Zaretti, alla nona rete stagionale: una Fulgor nervosa fatica a trovare lucidità ed il primo tempo si chiude con i rossoblù avanti. Ma i cambi aiutano gli ospiti ed in uscita dagli spogliatoi i blu cremisi trovano il pareggio, con l'incornata del subentrato Roldo che risponde a quella del numero dieci avversario. Ma i ragazzi di mister Talarico non ci stanno e,sugli sviluppi di un calcio d'angolo, è Strada che con una conclusione ravvicinata sancisce il vantaggio per la formazione novarese. Ci pensa poi un super capitan Pisani, oggi in formato MVP, a chiudere i conti con una perla su punizione: il forcing finale degli ospiti vede la girata di Mercandino finire in rete, ma al triplice fischio il punteggio sancisce il risultato di tre a due per l'Accademia, che li porta così a pari punti con la Novaromentin ed invece inguaia la Fulgor, ora a cinque punti dal quarto posto.

LA PARTITA

ZARETTI VOLA PIU' IN ALTO DI TUTTI

Il match promette di non essere avaro di emozioni ed il primo minuto è la perfetta rappresentazione di ciò: su un lancio innocuo, Bacchetta pasticcia con la sua difesa ed il pallone viene perso in fase di uscita, con il numero dodici agognino che cerca disperatamente di recuperare i pali; ma, sulla palla persa, il primo ad avventarsi è Moglia, con il numero sette della Fulgor che riesce ad anticipare l'estremo difensore avversario e scarica verso la porta. Porta che viene però sbarrata da Pisani, che con un intervento stoico salva sulla linea ed evita ai suoi grossi guai. Neanche il tempo di far calmare i nervi per l'occasione sfumata, la Fulgor vede svilupparsi sotto i suoi occhi una scena da incubo: su un pallone recuperato in mediana, Strada viene innescato in profondità e capitan Sella si stacca dalla linea per andare a coprire il numero quindici avversario, che però riesce a guadagnarsi il fondo e scaricare verso il centro. Un incubo che si trasforma in una vera tragedia quando, sul cross, da solo salta Zaretti, che dal centro dell'area piccola indirizza il pallone quanto basta per portare i suoi in vantaggio dopo soli tre minuti.

I biellesi si ritrovano in svantaggio a sopresa, ma sembra comunque che l'orgoglio prevalga sulle difficoltà: infatti dopo un minuto Moglia conclude rabbiosamente verso la porta da posizione defilata, ma solo un super Bacchetta gli nega il gol del pareggio; ma questa occasione non è altro che un fuoco di paglia, con gli ospiti che si sciolgono sotto la luce del sole che batte sul sintetico di Santa Cristinetta e nei minuti successivi faticano a trovare il ritmo giusto sia difensivamente che offensivamente. La parte centrale di tempo è tutta rossoblu, con da una parte la retroguardia che si chiude a riccio e ben figura contro un attacco ospite di fatto inesistente mentre dall'altra il centrocampo domina in mediana e di fatto prosciuga il gioco biellese. Al dodicesimo è Masala a cogliere il solito Strada con un lancio preciso, ma la provvidenziale uscita di piedi di Pellegrino sventa il pericolo: pericolo che si ripresenta quattro minuti dopo, quando stavolta è Zaretti a scaldare i guantoni del numero uno blu cremisi con una punizione da un'ottima mattonella, su cui però l'estremo difensore è ineccepibile e devia in rete. Dal ventesimo in poi il copione si ripete, senza particolari azioni degne di nota e che non vedono nessuna delle due squadre creare chiare occasioni da gol: i biellesi subiscono in difesa il forte pressing dell'Accademia e faticano ad impostare, mentre l'attacco non gira a causa di un gioco macchinoso e lento a causa del grande numero di giocatori in maglia rossoblu negli ultimi venti metri di campo. 

BOTTA E RISPOSTA, MA AD AVERE L'ULTIMA PAROLA E' L'ACCADEMIA

Il secondo tempo si apre con una girandola di cambi per i biellesi, con mister Gomar che tenta di riaccendere lo spirito vitale dei suoi e cambiare il corso del match nel giro di pochi minuti, essendo solo uno il gol di scarto: evidentemente l'intervallo ha fatto bene ai blu cremisi, che dopo il fischio dell'arbitro tornano a macinare il campo ed alzano il ritmo ad un livello che durante il primo tempo era parso lontani anni luce. I cambi portano fiato e lucidità, con i biellesi che a poco a poco stringono la morsa sui rossoblu, che però nel frattempo non stanno a guardare ed anzi fanno tremare gli ospiti: nel momento migliore della compagine avversaria infatti, al sesto Guidetti coglie una traversa amarissima per i suoi. Lo spavento è il tassello che manca ai ragazzi di Biella per trovare il pareggio, che arriva tre minuti dopo: su calcio d'angolo, il subentrato Roldo stacca con decisione al centro dell'area ed incorna verso la porta, prendendo così Bacchetta in controtempo e vedendo la sfera finire la sua corsa in rete per il gol che rimette tutto in parità.

Gli animi si infiammano e la partita ora è divertente come non mai: i botta e risposta sono continui sia a livello di giocate personali che soluzioni difensive, con le due squadre che fanno testa a testa per trovare il gol del vantaggio. Al quindicesimo Parla, numero nove della Fulgor, taglia la linea difensiva rossoblu come il burro e discende trionfalmente in area, trovando però la precisa opposizione di Bacchetta sulla sua conclusione di sinistro: sul ribaltamento di fronti prima Zaretti e poi Strada impegnano Pellegrino, con il numero uno che si fa trovare pronto. I primi però a mettere il muso davanti sono i padroni di casa, facendolo quando sul cronometro dell'arbitro si arriva esattamente a metà secondo tempo: al ventesimo i ragazzi di mister Talarico battono un calcio d'angolo, che cade sui piedi dell'accorrente Panizza; il numero sedici non ci pensa due volte e libera un destro rasoterra verso la porta, su cui Pellegrino si supera. Ma il numero uno biellese, pur riuscendo a deviare un pallone così insidioso, smanaccia la sfera al centro dell'area ed il più lesto di tutti ad avventarsi su di essa è il sempre pronto Strada, che ringrazia e da pochi passi ribadisce in rete.

Dopo il gol subito, i blu cremisi sembrano ricadere nell'incubo del primo tempo, faticando a trovare lucidità e sicurezza per superare la diga alzata dai novaresi; diga che si apre al ventiseiesimo con un' incornata da pochi passi degli ospiti, che si spegne però tra le braccia di Bacchetta. I rossoblu leggono il timore avversario e se ne nutrono, tornando a macinare gioco nella trequarti avversaria e portando non poco nervosismo alla fase difensiva ospite, nervosismo che si traduce in una punizione dal limite proprio per gli agognini. Al ventottesimo quindi si presenta capitan Pisani sulla sfera, con il numero sei che lascia partire un missile terra-aria: la sua conclusione si incunea perfettamente tra palo e portiere, con la sfera che segue una traiettoria velenosissima e gira all'ultimo secondo per punire Pellegrino sul suo palo. Il gol del tre ad uno sembra scavare definitivamente la fossa ai biellesi, che si lanciano in uno sterile assalto alla porta di Bacchetta per cercare di accorciare le distanze: al trentasettesimo due spunti capitano tra le mani dei biellesi, ma in un perfetto riassunto della loro prestazione gli ospiti tutte e due le volte sprecano per questioni di incomprensione. Ma l'ultimo cambio di mister Gomar si rivela azzeccato e, nel momento in cui tutto sembrava perso, al trenottesimo Mercandino gira morbidamente in area un pallone scodellato dalla fascia, la traiettoria lenta ma insidiosa del pallone che soprende Bacchetta e riporta la Fulgor ad un solo gol di distanza: ma gli sforzi dei blu cremisi saranno vani, con capitan Pisani che prende in mano le redini della difesa e la conduce negli ultimi minuti di gioco, sventando gli ultimi assalti degli avversari e portando a casa tre punti che per gli agognini valgono come l'oro.

IL TABELLINO

ACCADEMIA BORGOMANERO-FULGOR CHIAVAZZESE R.V. 3-2

RETI (1-0; 1-1; 3-1; 3-2): 3' Zaretti (A), 9' st Roldo (FC), 20' st Strada (A), 28' st Pisani (A), 38' st Mercandino (FC)

ACCADEMIA BORGOMANERO(4-3-3): Bacchetta 7, Bellomi 6.5, Masala 7, Pisani 8.5, Gioia 6.5 (17' st Neve 6.5), Zaretti 7.5, Guidetti 6.5, Vogrig 6, Strada 8, Panizza 7 (31' st Cavallo sv), Zaltron 6 (24' st Colombo 6) A disp. Longato, Duelli, Cozzi e Fruggeri All. Talarico 7

FULGOR CHIAVAZZESE R.V.(4-3-1-2): Pellegrino 6, Gomar 6.5, Perino 6 (1' st Roldo 7), Sella 7, Ramella 6 (1' st Coda Zabetta 6.5), Albertini 6.5 (21' st Botto Fiora 6), Moglia 6 (1' st Campanella 6), Stecca 6 (28' st Mercandino 6.5), Parla 6, Acquadro 6 (1' st Crepaldi 6), Fasson 6 (1' st Rossi 6) A disp. Poma e Gulmini All. Gomar 6

ARBITRO: Cucchiara di Biella 6.5

PAGELLE 

ACCADEMIA BORGOMANERO

Bacchetta 7 Il numero dodici può ben poco sul primo gol subito, con l’incornata che arriva di sorpresa e grazie ad un bello stacco che lo coglie in controtempo: sul secondo invece si fa trovare a gambe larghe ma, dopo n ottanta minuti ad alta intensità, la stanchezza nelle gambe si fa sentire. Tuttavia chiude ottimamente la porta quelle poche volte che è chiamato in causa dai biellesi, dimostrandosi tranquillo nella gestione della palla tra i piedi ed,apparte qualche insicurezza iniziale, anche nelle uscite sui numerosi lanci che spiovono in area, compiendo anche un’ottima parata nel primo tempo che permette ai suoi di mantenere il vantaggio.

Bellomi 6.5  Il numero tre di casa, complice un attacco biellese ben ispirato, non fatica in fase di marcatura e gioca una partita di grande tranquillità, distinguendosi per la pulizia negli anticipi che li portano a staccarsi dalla linea difensiva e dalla fame con cui si attacca alle caviglie del marcato. 

Masala 7  Il numero quattro é camaleontico e gioca due partite completamente diverse: nel primo tempo viaggia a suon di giocate e fantasia, sfruttando le corte leve nello stretto e per impostare passaggi precisi e chirurgici, nel secondo tempo cala in fase di creazione preferendo lanci lunghi: ma combatte in trincea con i compagni e nella mediana recupera diversi palloni pericolosi. 

Pisani 8.5 Capitan Pisani é l’MVP della partita, con il numero sei che fa un po’ di tutto: non solo aiuta i suoi a mettere in cassaforte il risultato e chiude la via della porta alla Fulgor, ma ha anche la personalità e la bravura di scaricare alle spalle di Pellegrino una vera e propria bordata. Un difensore che gioca una partita ai limiti della perfezione, chiudendo lo spazio aereo sopra la propria area e salvando sulla linea la conclusione di Moglia al primo minuto, per poi chiudere la partita: ed allora fai tutto tu! 

Gioia 6.5 Il numero otto, pur facendosi vedere poco negli ultimi venti metri, soprattutto nel primo tempo e dopo il gol del vantaggio é di valore indispensabile alla manovra dei rossoblu: infatti il classe duemilanove morde e scalcia a centrocampo, agendo da incontrista tra le file avversarie e muovendosi a suo agio tra di esse, grazie anche ad un buon dribbling ed abilità nello stretto.

17'st Neve 6.5 Il numero cinque é un cambio difensivo, che porta lucidità alla causa dell’accademia e blocca diversi palloni diretti in profondità altrimenti pericolosi per i suoi compagni, risultando di grande valore alla causa degli agognini ed aiutando i compagni a mantenere il vantaggio con una grande prestazione.

Zaretti 7.5 Il numero dieci torna al gol dopo un lungo digiuno e lo fa nel modo migliore: con uno stacco di testa che porta i suoi in vantaggio. Ma oltre al gol la sua è una prestazione a tuttotondo, che lo vede scavare solchi nella sua zona di competenza fin dal primo minuto: Zaretti dribbla, inventa e conclude verso la porta. Il fantasista rossoblu nel secondo tempo scema in zona offensiva, ma il suo apporto in mediana e come uomo aggiunto in difesa e altrettanto importante.

Guidetti 6.5 In una giornata in cui sono Zaretti e Strada a prendersi le redini dell’attacco rossoblu, il numero undici non ha problemi ad accettare il ruolo ridotto e lo fa nel modo migliore: da una parte é protagonista di diverse sponde per i compagni ed, in occasione del primo gol, é bravissimo nel fare un contromovimento che attira due marcatori e gli permette di lasciare Zaretti libero di incornare; dall’altra ha fame necessaria per ritagliarsi un paio di volte la conclusione, come quella che finisce sulla traversa quasi ironicamente e gli nega la
gioia del gol. 

Vogrig 6 Il numero tredici gioca una partita anonima, ma non per colpa sua: infatti l’attacco biellese é di fatto etereo nel primo tempo ed i pochi palloni che arrivano nella parte finale di campo rossoblu finiscono sulla fascia opposta alla sua: il terzino però si fa sempre trovare presente quando chiamato in causa, intervenendo in maniera pulita su Moglia e Acquadro per poi offrire anche soluzioni offensive ai compagni. 

Strada 8 Il seminatore di panico per eccellenza, Strada gioca una partita di grande talento e divertimento, sia suo che del pubblico: che la partita ed il suo risultato passassero da lui si era già capito dall’inizio, con il numero quindici che sfida il capitano avversario per poi pennellare un pallone perfetto che Zaretti appoggia in rete. Ma Strada non demorde e continua a lottare su ogni pallone, dribblando senza difficoltà il suo marcatore e facendo venire gli incubi alla difesa biellese grazie al suo tiro: tutti i suoi sforzi verranno ripagati nel secondo tempo, quando la sua reattività e la voglia di lasciare un segno indelebile sulla partita lo portano ad essere il più veloce di tutti sulla ribattuta di Panizza e scaricare una conclusione secca sottoporta. 

Panizza 7 Il numero sedici non si distinguerà forse per il suo dribbling o per il controllo palla, ma la sua fame e la sua grinta sono innegabili: il terzino é il valore aggiunto della difesa borgomanerese non solo per la capacità di chiudere efficientemente la sua zona di interessa, ma per i diversi chilometri che macina ed il suo apporto anche in fase offensiva. Il suo valore si capisce con l’azione del gol del due a uno dei padroni di casa, che nasce da un suo pallone recuperato in difesa e termina con un tap-in proprio su una sua ottima conclusione al volo che costringe Pellegrino ad una parata difficilissima e propizia il gol di Strada.

31'st Cavallo sv

Zaltron 6 Il numero diciassette é spesso scavalcato dal gioco borgomanerese e tocca pochi palloni in fase di impostazione, ma nella mediana la sua presenza é fondamentale insieme a quella di Masala per arginare l’exploit biellese nel secondo tempo: diversi sono i palloni recuperati ed il numero diciassete fa testa a testa con Gomar per tutta la partita, rimanendo lucido e presente nonostante le provocazioni nervose dell'avversario.

24'st Colombo 6 Il numero nove gioca una partita di grande sacrificio: lì davanti palloni non ne arrivano più per l’Accademia, soprattutto nella sua zona di competenza, ma é rimarcabile il modo in cui si mette al servizio dei compagni ed offre loro tanto fiato e cattiveria agendo come uomo aggiunto in difesa.

FULGOR CHIAVAZZESE

Pellegrino 6 L'estremo difensore ospite può ben poco sull'incornata di Strada, ma nel primo tempo è bravissimo a chiudere la porta proprio al numero quindici con un'ottima uscita e poi un volo plastico ma spettacolare sulla punizione di Zaretti: sul gol di Strada è vero che devia erroneamente in mezzo all'area, ma lo fa superandosi in controtempo su una conclusione rasoterra di Panizza e che gli richiede una parata dall'alto coefficiente di difficoltà. Sulla punizione di Pisani si fa trovare con le gambe larghe e si fa bucare sul suo palo, un po' per mancanza di attenzione un po' per la bravura del numero sei: ma nonostante ciò opera ancora un paio di ottimi interventi in chiusura di partita.

Gomar 6.5 Nel primo tempo il numero due spinge molto in fase offensiva finché ha gas, poi si limita a chiudere bene la fascia dato anche che l’accademia preferisce quella opposta: nel secondo il copione é inverso, con il terzino che si riversa in avanti per aiutare i suoi a trovare il gol del pareggio e poi del vantaggio, dato che la sua zona di interesse non viene più battezzata dal gioco agognino. 

Perino 6 Il numero tre é la vittima numero uno di un ispiratissimo Strada, con il numero quindici avversario che gli dà filo da torcere per tutta la partita: non sempre infatti il terzino biellese riesce ad arginarlo, facendosi saltare sul fondo per lasciargli lo spazio per crossare. Ma anche lui, come il resto della difesa, cresce con il passare dei minuti e riesce poi nel secondo tempo a mettere qualche pezza sull’esplosivita dell’attacco rossoblu. 

1'st Roldo 7Il numero tredici entra per spaccare la partita e ci riesce senza problemi: il gol é l’attestato di tutta la sua fame, la cattiveria che lo porta a volare più in alto di tutti e dove osano solo le aquile: il risultato é il gol del pareggio biellese, che porta la sua firma e che lo vede sfornare una prestazione a tuttotondo.

Sella 7 Il numero quattro tiene a galla la difesa ospite con fame e cattiveria, tanta solidità e colpi di testa: il capitano, volendo subito dimenticare il cross che Strada pennella sopra la sua testa al terzo minuto, sale in cattedra ed aiuta tutta la fase difensiva biellese ad uscire dal sonno in cui tutta la squadra era caduta. Se il passivo non è più pesante all’intervallo é soprattutto grazie a lei, che unisce un ottimo senso della posizione ad una grande pulizia nei contrasti ed efficacia negli interventi di testa, che gli permettono di stroncare sul nascere alcuni azioni agognine.  

Ramella 6 ll numero cinque lavora in coppia con capitan Sella e chiude bene vie centrali, essendo però poco presente in fase di scivolamento e di impostazione: non è esente da colpe sul gol di Strada e lui più di tutti fatica a contenere il pressing rossoblu. Ma anche lui con lo svilupparsi della partita trova ritmo ed il suo cambio all’intervallo sembra più dettato da motivi tattici. 

1'st Coda Zabetta 6.5  In fase difensiva dopo la sua entrata in campo é pulito e riesce a limitare Strada, dando fiato ai suoi sulla fascia e spingendo insieme ai compagni in fase offensiva agendo come uomo aggiunto: risulta così importante nella fase migliore dei biellesi, dando sicurezza alla retroguardia.

Albertini 6.5 Il numero sei tocca davvero pochi palloni nel primo tempo ma in gergo fa davvero tanta “legna”, giocando una partita nell’ombra ma evitando alcuni problemi nella mediana: nel secondo tempo cresce e fa da filtro a centrocampo, dimostrando che quando necessario non ha problemi nemmeno a prendersi le luci della ribalta; se la Fulgor ha una speranza di rimonta, é soprattutto grazie al suo lavoro egregio in mediana ed ai tantissimi palloni da lui recuperati.

21'st Botto Fiora 6 Il più anonimo dei cambi operati da mister Gomar, il numero sedici tocca pochi palloni e sembra fuori dal gioco biellese, soffrendo una difesa agognina che si chiude bene su di lui e gli impedisce di gestire i pochi palloni che gli arrivano. 

Moglia 6 Il numero sette é nel primo tempo il più propositivo dei suoi, sfiorando il gol in un paio di occasioni e dovendosi arrendere solo ad un super Pisani: si infiamma nello scontro con il suo marcatore ed in svariate occasioni riesce a superarlo, peccando di lucidità sotto porta. Poi un giallo a dir poco inutile e tanto nervosismo mettono la parola fine alla sua partita, con Moglia che viene sostituito all’intervallo e lascia il campo con l’amaro in bocca per una prestazione altalenante. 

1'st Campanella 6  Il numero quindi invece porta fiato e tanta voglia di combattere, ma tocca pochi palloni in fase offensiva: anche lui aiuta nel fare numero negli ultimi venti metri agognini ed organizza il giropalla nelle retrovie, alla ricerca dello spiraglio giusto per servire i compagni. 

Stecca 6 Nel primo tempo annaspa alla ricerca di tocchi con risultato variabile: nel secondo si allarga ed aiuta i subentrati creando spazi da riempire e pennellando diversi cross, crescendo esponenzialmente non appena gli agognini allentano la pressione su di lui. 

28'st Mercandino 6.5Il numero diciannove é il tentativo disperato di mister Gomar per accorciare le distanze ed è una scommessa vinta dal mister biellese: Mercandino, quando tutto sembrava finito, si gira in mezzo all’area e scarica alle spalle di Bacchetta una conclusione docile ma precisa, riportando i suoi a una lunghezza di distanza ed alimentando le ultime speranze della Fulgor.

Parla 6 Nel primo tempo il numero nove é la vittima numero uno di un gioco biellese completamente assente, non ricevendo un pallone giocabile e limitandosia dei timidi colpi di testa nel tentativo di fare sponda ai compagni: nel secondo invece cresce, trovando la voglia e le energie per ritagliarsi un paio di volte la conclusione e facendo spaventare la retroguardia rossoblu con sull’uomo personali dall’indubbia qualità. 

Acquadro 6 Il numero dieci può fare poco e niente nel primo tempo, costretto naso all’aria a guardare i lanci che partono dalla difesa dei biellesi e che lo superano senza possibilità per lui di intervenire: i palloni toccati sono pochi e lui è l’unico che in attacco prova a fare ordine, trovando però la pronta opposizione rossoblu e venendo sostituito all’intervallo per una trazione offensiva più efficace. 

1'st Crepaldi 6 Il numero diciassette in fase difensiva sporca la traiettoria di diversi palloni e ne intercetta altrettanti, ma fatica a dar il giropalla necessario ai suoi e preferisce spostarsi più in avanti per cercare il gol che vorrebbe dire una boccata d’ossigeno per la Fulgor. 

Fasson 6 Il numero undici é il grande assente di giornata, uno spettro irriconoscibile di un giocatore inestimabile per la Fulgor: la sua assenza si fa sentire, con il gioco biellese che è assai stentato e spesso finisce nei suoi piedi. Fasson fatica e non poco, perdendo numerosi palloni a causa del pressing novarese e spesso intestardendosi in soluzioni personali che non portano a nulla. Il suo cambio all’intervallo mette la parola fine ad una prestazione da dimentica e soprattutto bugiarda delle capacità del giocatore blu cremisi. 

1'st Rossi 6 Il numero diciotto é importante nella fase di pressing che porta gli ospiti a tornare a sperare nella vittoria e nel gestire diversi palloni in profondita, recuperando diversi palloni a centrocampo ed aiutando i suoi a mantenere alta la pressione. 

LE DICHIARAZIONI

E' un mister Talarico alla fine dei conti soddisfatto quello che si presenta ai nostri microfoni, interrogato sul futuro degli agogini "D'ora in poi dobbiamo fare più punti possibili per metterci a posto ed uscire dai playout, sarà difficile ma abbiamo le qualità per farlo" e sulla prestazione di oggi, con il mister che tiene ad esaltare la prestazione offensiva dei suoi ma a bacchettarli sui gol della Fulgor "Oggi è stata una partita difficile, loro sono un buon gruppo: siamo stati bravi su alcune situazioni, dei polli su altre. Il primo gol, su calcio d'angolo, dobbiamo essere più bravi a liberare l'area e poi in occasione del secondo ci siamo fermati completamente: ma tirando le somme è stata una buona gara e l'abbiamo gestita bene in difesa, ripartendo forte e portando a casa i tre punti, quelli che ci servivano."

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