È un talento sopraffino: a 14 anni gioca con i più grandi e segna il gol che può decidere la stagione

Correva l'anno 2016. Dappertutto cominciava a spopolare Come nelle favole, brano di Vasco Rossi facente parte dell'album intitolato VascoNonStop. E non c'è titolo più azzeccato di questo per introdurre una storia straordinaria, quella di Riccardo Bernasconi, centrocampista dell'Ardita Cittadella. Nel 2016 Riccardo aveva solamente cinque anni. Il pallone lo aveva già tra i piedi, ma ancora non aveva la benché minima idea di quello che sarebbe potuto succedere anni dopo...

PREDESTINATO

Ma torniamo indietro nel tempo. La passione per il calcio Riccardo la eredità dal papà, compagno fidato delle domeniche trascorse ad ammirare e osservare i suoi idoli in TV. La sua avventura comincia prestissimo, a tre anni, nella Scuola Calcio Eracle. Poi l'Ardisci E Maslianico e il Chiasso (tra le altre), dove cresce e matura. Infine l'Ardita Cittadella, sua seconda casa da ormai tre stagioni. È con la maglia degli arancioverdi che il classe 2011 inizia a fare faville, regalandosi grandi soddisfazioni. Non solo la vittoria del campionato Esordienti, arrivata la scorsa stagione lasciando il segno nella partita decisiva contro il Como 1907. Ma anche la straordinaria cavalcata condotta sin qui con l'U14 (di cui è uno dei giocatori di maggiore spicco), capolista del suo girone. Da sempre abituato a giocare con i più grandi, Riccardo si è guadagnato la convocazione in U15 (nella sfida di alta classifica contro la Baranzatese) a suon di ottime prestazioni. Ed è proprio da qui che ripartiamo per chiudere il cerchio.  

UNA GIORNATA DA SOGNO

È una domenica mattina come tutte le altre. In via Nazario Sauro si sfidano due delle squadre più formidabili dell'intero campionato, Baranzatese e Ardita Cittadella. A dieci dalla fine il risultato è ancora fermo sullo 0-0. L'equilibrio regna. Il pareggio sembra ormai cosa fatta. Ma non abbiamo ancora visto niente. Riccardo, chiamato per dare una mano alla squadra di Testa (o almeno questa era l'idea iniziale) viste le numerose assenze, fa il suo ingresso in campo ad inizio ripresa. Il centrocampista lariano impiega solamente diciannove minuti per entrare nella storia. Bordone si fa largo tra le maglie della difesa gialloblù e calcia in porta. Romano respinge corto e lascia lì la sfera. Riccardo si avventa prima di tutti sul pallone e appoggia in rete, per il più facile dei gol (facile, ma bisognava essere lì al posto giusto nel momento giusto). Di reti non ce ne saranno altre. Quella del classe 2011 basterà e avanzerà. Al triplice fischio i compagni lo portano in trionfo (trattamento riservato esclusivamente ai valorosi eroi) e se lo coccolano. Insomma, un bel biglietto da visita per quello che ormai non è più il bambino di 5 anni menzionato ad inizio storia, bensì un umile ragazzo di 13 (14 a maggio), capace di fare la differenza anche da sotto età.

UN SOLO OBIETTIVO 

Ora la stagione di Riccardo proseguirà con la sua U14, anche perché c'è ancora un campionato da vincere. La sensazione, però, è che potremmo rivederlo presto tra i convocati di Testa. Che sia con una o con l'altra squadra, l'obiettivo rimane sempre quello: continuare a far bene prendendo spunto - perché no - da quei campioni che cerca di emulare sin da quando è piccolo. Uno su tutti Pelè, idolatrato da sempre da Riccardo non solo per il suo talento incredibile, ma anche - e soprattutto - per la sua umanità. E poi ci sono le stelle del momento: Valverde, Vinícius Jr e Rodrygo, giocatori con i quali il baby talento comasco condivide le sue caratteristiche migliori (dribbling, velocità, tiro). Di favola ne ha già scritta una. Il tempo per collezionarne altre è tutto dalla sua parte.