Under 15
14 Marzo 2025
UNDER 15 SANGIULIANO CITY - Due scatti di una coppia di protagonisti in questo anno: Nauel Sosa e Boriani
Avete presente la Route 66? Quella via lunghissima che attraversava in orizzontale metà Stati Uniti, toccando sette stati e ripresa da alcune delle opere cinematografiche più famose al mondo, come il film d’animazione Cars. Immaginate una strada così, lunghissima, che attraversa diverse realtà e diversi periodi, un po’ come l’ultimo anno dei 2010 del Sangiuliano City. Un cammino lungo, a volta impervio, a volte difficile da catalogare, ma con un intermezzo stupendo e un finale ancora tutto da scrivere. Intanto la realtà è questa: l’Under 15 dei gialloverdi non perde da un anno, precisamente dal 9 marzo 2024, e da qui una serie di questioni tutte da sciorinare.
Il passo indietro necessario, quasi d’obbligo. Era il 9 marzo 2024, e per i ragazzi di Bruschi non è certo un ricordo bellissimo. A Sangiuliano arriva la corazzata Franco Scarioni di Olivieri, in una sfida che avrebbe potuto riaprire la questione primo posto. Ma a dispetto di un inizio che poteva ancora far ben sperare - con il primo tempo chiuso sotto solo 2-1 - l’inizio di secondo tempo è di quelli da incubo: prima ci pensa Pietroboni a triplicare mentre poi è io gioiello arancionero Dieng a chiudere la pratica - con una doppietta - sul 5-1. Una partita che, sul momento, avrebbe potuto avere esiti nefasti sul prosieguo della stagione. E invece no. Il Sangiuliano City fa quadrato e torna più forte di prima, andandosi in primo luogo a prendere la qualificazione ai playoff come seconda forza del girone F e in seconda istanza cancellando la delusione di quel 5-1 eliminando ai quarti proprio la Franco Scarioni. Poi l’esame Accademia Inter, superato - quasi - a pieni voti e infine il dolce della stagione: la finale vinta in rimonta 3-2 contro l’Alcione, con i 2010 del Sangiuliano City unica squadra ad aver battuto una formazione Orange in finale nell’agonistica, che rischiava di fare uno storico 4 su 4.
Tutto finito? Assolutamente no. Il cammino dei 2009 in Élite non è stato esattamente simile a quello dell’Under 14 e ha addirittura portato alla retrocessione nei Regionali B per la categoria Under 15. Un condottiero non lascia mai i suoi soldati, neanche nei momenti più bui, ed ecco la riconferma estiva: Alessandro Bruschi, Massimo Alinti e Oscar Moretti ancora tutti insieme sulla panchina dei 2010, in veste rispettivamente di tecnico, vice e dirigente accompagnatore. La squadra un po’ trasformata, il campionato che non era quello che avrebbe dovuto attendere dei campioni - nel vero senso della parola - ma un solo obiettivo: riconfermarsi come i più forti, e fino a ora sembra che sia stato recepito abbastanza bene.
24 partite, 22 vittorie, 2 pareggi e la bellezza di un 102 di differenza reti (frutto di 115 gol fatti e solo 13 subiti), quasi il doppio della seconda il classifica. Nonostante il non poter confermare il titolo dell'anno prima, non si può dire che il Sangiuliano City e il suo tecnico Alessandro Bruschi si sia perso in chiacchiere: «Quest’anno stiamo continuando a fare bene, seguendo quella strada iniziata a tracciare la stagione scorsa, nonostante qualche ragazzo - cinque per la precisione - sia volato nei Prof, ma questo ci può solo riempiere di orgoglio. Quando sono retrocessi i 2009 mi è dispiaciuto molto sia per il loro gruppo e sia perché noi da campioni regionali non avremmo potuto provare a riconfermarci. Questo ancora fatico a capirlo, è proprio sbagliato, promozioni e retrocessioni dovrebbe essere per annata e non per categoria. Questo poi porta anche a problemi di mercato che possono rovinare i gruppi, ma il nostro era solido e lo è rimasto», e poi continua sull'annata: «Durante la stagione - se giochiamo di sabato - facciamo poi amichevoli con le prof per tenerci allenati. Da quello che sto vedendo, anche con il torneo dell'Aon Cup a Rozzano, se avessimo fatto l’Élite, ce la saremmo giocati con tutti».
I classe 2010 del Sangiuliano City festosi dopo una vittoria
Il girone, come l'anno scorso per i 2009 e i 2007, non è dei più semplici, soprattutto per gli spostamenti: «Siamo l'unica di Milano in un girone prevalentemente di Lodi, Cremona e Brescia, ma questo ci ha permesso anche di conoscere da vicino nuove realtà, come per esempio la Pavonese dove gioca un attaccante fortissimo come Schinetti che alza di molto il livello del girone. Poi ovviamente ci sono anche squadre che conosciamo bene e sappiamo quanto siano insidiose, come Codogno, Sant'Angelo e Sported Maris, ma anche dalle altre, quelle magari considerate per classifica un gradino in basso, impariamo tanto e bisogna essere bravi a non sottovalutarle». In chiusura, anche una visione più in generale su tutta l'agonistica del Sangiuliano City: «Speriamo alla fine di questa stagione di riprenderci tutte l’Élite, che sarebbe un bel risultato per la nostra piazza che merita questi palcoscenici». Intanto, la Route Sangiuliano City sembra essere ben avviata, e chissà per quanto ancora non cambierà direzione.