Giovanili
14 Marzo 2025
COLOGNO UNDER 19, AGRISPORT UNDER 16 • Mattia Straini e Manuele Straini, entrambi decisivi nei successi su Agrisport e Ardor Bollate
Condividere tutto. Casa, famiglia, amicizie e abitudini e perché no, fino ai sogni che dentro a un campo da calcio - specialmente - possono diventare realtà. E poi ci sono i fratelli Straini, Mattia da una parte e Manuele dall'altra, uniti da un legame talmente forte dal farli brillare nello stesso modo, nello stesso weekend, quasi l'uno in contemporanea con l'altro. Come? Segnando il gol del 3-2, decidendo una partita per un motivo e per un atro a dir poco fondamentale. «Manco si fossero messi d'accordo» verrebbe da dire, perché così non è ma per chissà quale congiunzione astrale ci si trova a questo punto. A descrivere le sembianze di un magico fine settimana vissuto a cavallo tra Agrisport e Cologno, vissuto all'insegna di quella via Trasimeno che nello spazio di poche ore ha assistito a un qualcosa di unico.
A partire da Manuele, centrocampista classe 2009 che con il suo Agrisport il sabato alle 16:30 affronta l'Ardor Bollate. E lo fa in una partita scomoda, scomodissima in cui la squadra di Andrea Summa si ritrova sotto 2-0 alla fine del primo tempo, poi ecco che nella ripresa accade l'impensabile. Perché i gialloblù prima la pareggiano e poi la ribaltano grazie al calcio di rigore siglato proprio da lui, proprio da Manuele Straini che certifica la terza e pazza vittoria consecutiva e il sorpasso in classifica proprio ai danni dell'Ardor. «È innegabile che stiamo vivendo un ottimo periodo - ammette Manuele - con tre belle vittorie. Questa con l'Ardor è stata molto pesante perché all'andata loro l'avevano vinta esattamente come abbiamo fatto noi, il rigore? non ho fatto altro se non incrociare forte il tiro, ho spiazzato il portiere ed è andata bene».
Poco dopo, sullo stesso campo, in quella stessa via Trasimeno, la Juniores dell'Agrisport affronta invece la capolista Cologno, capitanata da un classe 2007 il cui cognome ha fatto le fortune dei padroni di casa esattamente qualche minuto prima. Da quel Mattia Straini ormai bandiera dei gialloverdi, da quel giocatore che con la numero otto sulle spalle - la stessa che veste il fratello - diventato campione di Lombardia con la Rappresentativa di Milano meno di un anno fa e ora con la fascia al braccio nella squadra di tutta una vita. Da quel giocatore, la classica mezz'ala tignosa ma col vizio del gol, che a cinque minuti dalla fine firma un 3-2 vitale - che rende vana la rimonta di questo Agrisport - che tiene la squadra di Marco Silani in testa al Girone C a pari punti con l'Atletico Schiaffino. «È stato tutto molto veloce - dice Mattia - mi è arrivata la palla dopo un mezzo rimpallo e dal limite dell'area ho tirato d'esterno e ho fatto gol, mi hanno fatto pure male dal quanto forte mi sono saltati addosso per esultare (ride, ndr). La squadra sta andando bene quest'anno, abbiamo avuto un leggero tracollo in alcune partite dove ci siamo rilassati un pò troppo, ma quello che stiamo facendo è sotto gli occhi di tutti».
Una coincidenza che, scavata e analizzata nel profondo, ha il suo punto d'origine tanti anni fa nella realtà oratoriana della Virtus Milano. Quella con cui Mattia vince il campionato da capitano nel 2021, ma quella stesso contesto in cui gli Straini muovono i primi passi tirando due calci al pallone. «Siamo partiti entrambi dallo stesso oratorio - continua il capitano del Cologno - e nello stile di gioco devo dire siamo abbastanza simili. Lui prima era più attaccante, poi col tempo ha cambiato stile di gioco avvicinandosi al mio, devo dire (ride, ndr). Condividiamo spesso pensieri su tutto, anche sul calcio e sulle nostre squadre, io conosco tutta la sua squadra e lui tutta la mia». «Quando ero in terza media e lui era già al Cologno in FICG ero sempre in tribuna a vederlo - ammette Manuele - provando a prendere più esperienza possibile direttamente da lui, vedendo le sue partite. Ho cambiato stile guardandolo, entrambi abbiamo lasciato la Virtus e il CSI in prima liceo e di conseguenza anche nel percorso e nelle caratteristiche gioco molto simile a lui».
Ma quindi, maliziosamente parlando, la domanda sorge spontanea, Mattia Straini o Manuele Straini? Il cap del Cologno o il leader del centrocampo di un Agrisport in rampa di lancio? Impossibile scegliere, ma sicuramente la voglia e il sogno di vederli duettare in mezzo al campo c'è, e....non bisognerà attendere molto. Perché con ogni probabilità saranno entrambi parte della squadra del Liceo Carducci, in quella Milano Football Cup che regala calcio, magia appunto, e da sempre stupisce in lungo e in largo. «Finalmente giocheremo anche insieme» esclama Mattia. Pronostici? Vietato farne in casa Straini, ma con un centrocampo che si conosce come le proprie tasche...a buon intenditore poche parole. Intanto nei provinciali di Milano la storia è già stata scritta, e che storia.