Under 17
16 Marzo 2025
UNDER 14 FOLGORE CARATESE • Pietro Corapi e Riccardo Mitta autori della vittoria della loro squadra
Serviva dimostrare, una volta per tutte, la propria forza. Serviva sfoggiare il proprio valore in tutta la sua consistenza. Serviva, insomma, sfornare la partita perfetta. Ed è arrivata, ''la partita perfetta''. Nel posto giusto, al momento giusto. In maniera netta, forte, decisa. Anzi: limpida. Come il bianco e l'azzurro della Folgore Caratese. E imponente, come la sua casa. Quello Sportitalia Village che, oggi, è stato teatro di conquista. Perché i ragazzi di Galimberti, battendo 2-0 il Castello Cantù nello scontro diretto, hanno rinsaldato ulteriormente le proprie ambizioni di vertice. Strappando con le unghie i tre punti, per poi difenderli a denti stretti. Issandosi al terzo posto, con un rassicurante +4 sui rivali gialloblù. Guardando al domani, almeno per una mattinata, senza problemi e senza pensieri: anche una super potenza come la Vigor Milano è così avvisata.
Il manto erboso è in condizioni ottimali: il palcoscenico ideale per addentrarci concretamente nella competizione. Da una parte la Folgore Caratese, sul fronte opposto il Castello Cantù. Rispettivamente terza e quarta della graduatoria. Separate da un punto, unite dalla volontà di consolidarsi in zona podio nello scontro diretto: non esiste occasione migliore. Il desiderio di vertice, in tal senso, affascina gli ospiti. E l'approccio ne è una conferma: i ragazzi di Rusconi provano subito ad imporsi, attraverso la manovra e il fraseggio. Rischiando parallelamente di rompere gli indugi, con il tiro apparentemente innocuo di Ceccon che centra la traversa. Ma è solo un brivido, un guizzo o, forse, una casualità. Perché, di lì a poco, i padroni di casa conquisteranno progressivamente il dominio territoriale, capeggiando il ritmo e occupando bene tutti gli spazi. Una volta trovate le misure, infatti, la truppa di Galimberti inizia a produrre moli di gioco in serie, costringendo i gialloblù ad una partita di attesa e sporadica distesa. Ma manca il fattore C: concretezza, quantomeno fino al tramonto del primo parziale una semplice aspirazione. Decisivo l'estremo difensore gialloblù Pozzoli, prima su un tiro-cross di Capizzi e poi sulla conclusione a volo di Corona. Non solo: sul calare della prima frazione, il numero uno ospite si immola in rapida successione sullo stesso Capizzi, involontariamente imbeccato dal compagno Fardin, e su Mangia, chiudendo ogni varco con prontezza, riflessi ed efficacia. Efficace, a tratti miracoloso, è anche e soprattutto il salvataggio sulla linea di Besate, che preclude la gioia della gloria a Monaci. Il 9 biancazzurro, imbeccato da Capizzi, è bravo ad addentrarsi nella retroguardia ospite e a saltare Pozzoli, ma è poco lucido e non rifinisce. Fatto sta che la Folgore sfoggia concetti e fluidità, estro e disciplina, condizione fisica e guizzi tecnici per l'intera durata dei 45 minuti. Fattori che, quando allineati e inquadrati nel dettaglio, rappresenteranno il turning point dell'incontro.
Non cambia la sostanza nel secondo parziale: la Folgore dà sempre l'impressione di averne, semplicemente, di più. A livello fisico, certo, ma soprattutto sotto il profilo mentale. Le gambe, del resto, non macinano chilometri ad impeto: la testa comanda. Ancora meglio se fresca, spensierata e consapevole: l'armonia ne giova, la floricoltura è oasi di bellezza. Difatti saranno sempre i padroni di casa a creare le occasioni più nitide. Che, mano a mano, condurranno al bandolo della matassa. Bisogna aspettare il minuto 58 per aggiornare finalmente il tabellino, quando il sempre attivo Mitta decide che il gioco è virtualmente finito. Il 10 prende palla dalla media distanza e trova il tempo e il modo di calciare. La conclusione sembra alla portata di Pozzoli, ma è potente e, forse, il sole che inizia a farsi vedere non lo aiuta: la Folgore Caratese passa in vantaggio con grande merito. Confermandoci, una volta per tutte, che questo gioco è fatto di episodi. Quelli stessi episodi che il Castello Cantù, pur abbozzando una reazione, non riesce nemmeno a generare. Apprezzabili, seppur effimeri, i tentativi strozzati di Rovelli, ben contenuto in due occasioni, mentre è debole il tiro di De Maddalena, bloccato comodamente da Riva. Gli unici veri sussulti dei 45 giri d'orologio gialloblù. Traditi da loro stessi. Dal canto loro, i biancazzurri badano al sodo. Stringono le linee, abbassano le pretese offensive e serrano a chiave la porta di Riva. Non rischiano: attendono il momento giusto per colpire. Per trionfare. Ma sarà ancora una sequenza di incertezze canturine a spalancare il varco del raddoppio. Ortelli effettua un retropassaggio killer verso Frigerio, preso d'assalto dal mai domo Corapi. Il gioco è fatto: l'attaccante si invola indisturbato verso Pozzoli e lo spiazza, confezionando i tre punti. Perché non accade più nulla fino al triplice fischio di Romito, che spegne le speranze del Castello e accende la festa della Folgore. Bella e impossibile, direbbe la Nannini.
Fol.Caratese-Castello Cantù 2-0
RETI: 13" st Mitta (F). 36' st Corapi (F) .
FOT. CARATESE (4-3-3): Riva 6.5, Rigamonti 7, Grassi 7, Menchise 7, Cadamuro 7.5, Mangia 7.5, Capizzi 7 (24' st. Malafaya 6.5), Corona 7 (32' st Vertemara sv), Monaci 7.5 (37' st Paindelli sv). Mitta 8 (42' st Marciano sv), Corapi 8 (44' st Delli Muti sv). A disp. Bertacco, Valerin, Afdall Maggioni. All. Galimberti 8. Dir. Durante.
CASTELLO CANTÙ (4-2-3-1): Pozzoli 7, Consonni Andrea 6.5, Frigerio 6, Fardini 6.5, Besate 7, Pini 6.5, Ortelli 7, Sergi 6.5, Ceccon 6, De Maddalena 6, Rovelli 6. A disp.Toja, Barra, Bellazzo. All. Rusconi 6.
ARBITRO: Romito di Lecco 7.
AMMONITI: Mangia (F).
FOLGORE CARATESE
Riva 6.5 Il Castello Cantù, nei fatti, non tira mai in porta. Conduce una partita di routine, senza prendersi rischi.
Rigamonti 7 Spinge sulla destra e lotta con vigore, spezzando le poche incursioni di Rovelli.
Grassi 7 Conduce una partita ordinata in cui non è mai davvero impegnato. Mostra corsa e buoni doti tecniche.
Menchise 7 Sbaglia poco e infonde sicurezza in mezzo al campo, con tecnica e rapidità di pensiero a dispetto della struttura fisica.
Cadamuro 7.5 Non si segnalano sbavature, solo solidità e prontezza. Inoltre, ha anche una buona gamba.
Mangia 7.5 Una furia. Dietro non fa passare nessuno, davanti corre, si propone e crea insidie alla pari di un trequartista. Totale.
Capizzi 7 Gli manca il gol, che rischia di siglare in almeno due occasioni. Per il resto, però, gioca una partita intensa. Difatti esce per crampi.
24' st Malafaya 6.5 Entra e contribuisce alla resistenza finale, aiutando in ripiego e spingendo in avanti.
Corona 7 Aiuta in fase di pressing, tocca palloni e si inserisce tra le linee. Anche lui dà tutto, e il risultato non può che essere vincente.
32' st Vertemara 6.5 Così come Malafaya ricarica le batterie dei suoi entrando a gara in corso. Energia al servizio di un gruppo che funziona.
Monaci 7.5 Sbaglia un gol già fatto, ma compensa con una prova di grande sacrificio. Lavora sporco, lotta e conquista.
Mitta 8 Parte a rilento, poi trova le misure e la sua qualità inizia ad emergere con forza. Il gol ne premia l'iniziativa continua.
Corapi 8 A strappi e guizzi nello stretto abbina struttura e ripiego. Segna con merito: del resto, la fortuna aiuta gli audaci.
All. Galimberti 8 La squadra mostra idee e organizzazione che denotano una gestione pressoché perfetta. In più, la testa funziona, risponde agli stimoli, determina il fluire degli eventi. Tradotto: la Folgore Caratese è una grande mente pensante che sa cosa fare, come farlo, quando farlo. Così si vince.
CASTELLO CANTÙ
Pozzoli 7.5 Compie degli ottimi interventi che tengono a galla i suoi. Potrebbe spingere di più sul tiro di Mitta, mentre è incolpevole sul raddoppio di Corapi.
Consonni 6.5 Corapi è un avversario ostico ma lui non si lascia sovrastare. Nel complesso, lo contiene bene.
Frigerio 6 Soffre terribilmente le incursioni di Capizzi, rischiando più volte di farsi sorprendere. Cresce nella ripresa.
Fardin 6.5 Per poco non manda in gol Capizzi, poi riesce a riprendersi mostrando nel complesso una buona gestione del pallone. Soffre il confronto fisico con gli arcieri biancazzurri.
Besate 7 Il più convincente, per agonismo e prontezza. Partita solida in cui fa il suo.
Pini 6.5 Anche lui, come il compagno, si rivela sicuro negli interventi. I problemi del Cantù nascono altrove.
Ortelli 7 Un primo tempo in penombra, un secondo parziale più propositivo per inserimenti e iniziativa individuale.
Sergi 6.5 In avvio di partita regala alcuni gesti tecnici promettenti, in seguito venuti meno. Ma la qualità non gli manca.
Ceccon 6 Un solo sussulto, la traversa centrata a inizio gara. Poi non produce più alcun pericolo.
De Maddalena 6 Il suo highlight è un tiro centrale, troppo comodo per impensierire la Folgore.
Rovelli 6 Non sfrutta un paio di contropiedi. Per il resto è poco cercato.
All. Rusconi 6 Mattinata storta per il Castello Cantù, che vede presto sgretolarsi le sue certezze. La Folgore, a tratti, ha dominato la partita. Lecito interrogarsi su cosa non è andato per chiudere in bellezza la stagione regolare.
Romito di Lecco 7 Conduce una partita tranquilla, senza episodi da moviola. Fischia quando deve fischiare: insomma, fa il suo e lo fa bene. Direzione impeccabile.
<<Ci siamo presi quei 4-5 minuti per prendere le misure, lasciando al Cantù il palleggio. Poi, per il resto, abbiamo dominato in lungo e in largo. Il punteggio poteva anche essere più ampio. Nella ripresa abbiamo concretizzato: sono molto contento, è stata una prestazione grande. Undici vittorie nelle ultime dodici, tanta roba. Ora andremo in casa della Vigor Milano con la testa libera. Vittoria figlia della mia idea? Loro sono gli interpreti, chiaramente sta iniziando a fuoriuscire il lavoro che portiamo avanti da agosto. Mi rende orgoglioso, così come mi rende orgoglioso la maturità raggiunta dai miei ragazzi<<, ha dichiarato Galimberti, tecnico della Folgore Caratese.
<<Personalmente loro hanno condotto un gran primo tempo, noi invece siamo stati molto sottotono. Siamo partiti meglio nella ripresa: oggi però non c'eravamo sotto l'aspetto ''trame di gioco''. Non abbiamo giocato come sappiamo, cosa che di solito ci viene molto bene. Detto questo la Folgore ha meritato di vincere. Di solito creiamo tantissimo, oggi è mancato anche questo aspetto oltre alla concretezza. Paradossalmente abbiamo creato di più con la Vigor Milano. Chi premio? Ortelli: l'ultimo a mollare<<, ha concluso Rusconi, allenatore del Castello Cantù.