Under 15
23 Marzo 2025
SUNO 1924-VERBANIA CALCIO 0-1 UNDER 15 REGIONALI • In foto i due migliori in campo per il Verbania: l'MVP Civati e lo scatenato Stranges.
Il Verbania per riscattarsi e dimostrare la propria qualità, il Suno per allungare ulteriormente sul Baveno Stresa e mettere una seria ipoteca sul campionato: la posta in gioco è altissima nel posticipo della ventiquattresimo giornata, con i bianconeri che cercano tra le mura amiche un successo che vorrebbe dire al 99,9% la vittoria del campionato. Una vittoria vorrebbe dire allungare a sei punti sui diretti inseguitori del Baveno, con le due partite rimanenti che potrebbero portare proprio i biancazzurri solamente a pari merito con la capolista; capolista che però dormirebbe sogni tranquilli, essendo pari il computo degli scontri diretti sia nel risultato che nella differenza reti e che vedrebbe insediato il suo primato solo se la compagine lacuale fosse in grado di recuperare i trentuno gol di distanza nella differenza reti. Ma fare i conti senza l'oste è molto pericoloso, specialmente se l'oste è un Verbania che si presenta in viale Voli con tanta voglia di riscatto e la convinzione di fare bene. La partita è maschia ed a condurla è proprio il Suno, che crea di più ma fatica a trovare la via della porta in maniera pulita. Ci si mette anche la fortuna, con un palo che ad inizio secondo tempo nega il vantaggio bianconero; alla fine a spuntarla però è proprio il Verbania, che con una fiammata personale di Stranges coglie una vittoria importantissima a livello morale, frutto di una partita di grande sacrificio e solidità difensiva. Festeggiamenti rimandati per il Suno, che ora è costretto a guardarsi alle spalle e vedere il Baveno Stresa a soli tre punti di distanza, e che ora sarà costretto a giocarsi la stagione in due scontri diretti delicatissimi contro Biellese e Bulè Bellinzago, rispettivamente terza e quarta della classe.
I LUPI RUGGISCONO MA CIVATI NON TREMA
I primi dieci minuti di partita registrano una calma piatta su tutti i fronti, con il Suno un po' più propositivo in fase offensiva ma incapace di trovare la via della porta con conclusioni anche sporche: le due squadre si studiano ed il Verbania sembra prendere le misure giuste al giropalla bianconero, con la difesa a quattro dei lacuali che deve fronteggiare il capocanninere del girone Dierna. E guarda caso è proprio il numero nove di casa il primo che cerca di mordere gli avversari al collo, sfiorando il vantaggio al quindicesimo: la difesa devia un pallone in modo sporco e questo capita tra i piedi di Dierna, che calcia di prima intenzione da fuori area. La traiettoria è velenosissima e coglie il portiere ospite Civati in controtempo, ma il numero uno è semplicemente perfetto nello spostare il peso del corpo e lanciarsi in un tuffo che gli permette di accompagnare la sfera sopra la traversa.
Il numero nove però non ci sta ed un minuto dopo ci riprova di nuovo, questa volta smarcandosi in piena area con un contromovimento che lo porta ad impattare di prima su un cross rasoterra: ma la difesa del Verbania riesce a sporcare la conclusione e Civati blocca in due tempi. Il Suno fa sua la partita e fla una fitta trama di passaggi a centrocampo, con il Verbania che pur riuscendo a contenere le azioni novaresi ed il talento del tridente avversario, fatica invece a trovare soluzioni offensive, tant'è che la prima vera conclusione verso la rete dei biancocerchiati arriva al ventidueesimo con Della Rossa. Il Verbania tira finalmente fuori la testa dalla sabbia ed un minuto dopo è uno scatenato Stranges a lanciarsi sulla fascia, discendendo poi in area prima di scaricare verso la porta, con la sua conclusione che viene deviata con un bel salvataggio dall'accorrente Bruschetta. Gli ultimi dieci minuti sono però una copia esatta dei primi dieci, con i padroni di casa che contengono l'exploit lacuale e controllano la partita, dovendosi però arrendere negli ultimi quindici metri ad una fase difensiva ospite di fatto perfetta e che riesce a resistere ai continui bombardamenti dei ragazzi di mister Grosselli.
DOCTOR STRANGES RISOLVE LA PARTITA CON UNA MAGIA
Fame del Suno e tenacia del Verbania: questi gli ingredienti di una vera e propria battaglia. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo, con i Lupi che tornano ad attaccare con foga per trovare il gol del vantaggio. Gol del vantaggio che sembra arrivare proprio al secondo minuto, con una meravigliosa discesa sulla trequarti di Taglini Novella: il numero venticinque lascia partire un tiro a giro dolcissimo dal limite dell'area, ma è costretto a recriminare quando la sfera, a Civati battuto, si stampa sul palo. I padroni di casa continuano però ad orbitare intorno alla porta biancocerchiata ed al sesto minuto solo un intervento in scivolata dell'ottimo Musso blocca un pericoloso cross di Lavatelli verso il centro dell'area spedendolo in calcio d'angolo, sugli sviluppi del quale è poi Bruschetta ad incornare in piena area, alzando però la sfera di poco sopra la traversa. Ecco però di nuovo i ragazzi di mister Grosselli all'assalto, con il Verbania che apparte qualche timido tentativo di Stranges fatica a trovare la via della porta bianconera: ma se la porta dei padroni di casa è lontana, quella degli ospiti è proprio stregata per i Lupi. Al nono infatti Bergonzini supera in velocità Bosco e si presenta uno contro uno con Civati, sporcando di punta la palla quanto basta per superare l'estremo difensore avversario. Ma, per l'ennesima volta, alle grida di gioia per il gol si sostuisce il sonoro ed umiliante rumore del pallone che si schianta per la seconda volta contro il palo. Il destino beffa nuovamente Dierna e compagni, ricompensando un Verbania che si è chiuso bene su sè stesso e lotta con il coltello fra i denti. Al diciottesimo però si accende l'asse Colombo-Bruschetta: i due triangolano velocemente a centrocampo, con il numero dieci che innesca il numero sei nonostante la palla sia deviata.
Questa volta il destino sembra però aiutare i bianconeri, con la palla poi che carambola tra i piedi di Bruschetta dopo un contrasto e lo innescando verso il limite dell'area, dove il numero sei dipinge un filtrante perfetto proprio per l'accorrente numero dieci. Ma li dove non ci pensa il destino, ci pensa un Civati miracoloso a mettere una pezza: Colombo conclude a due passi dalla porta, ma il numero uno esce in maniera perfetta e non solo gli chiude lo specchio della porta, ma alza efficacemente sopra la traversa una palla dal coefficiente di difficoltà altissimo. Il Suno continua a spingere, il pareggio un risultato che starebbe strettissimo alla compagine bianconera: il Verbania continua a difendersi e cerca nei rapidi contropiedi capitanati da Stranges il gol del vantaggio. Al ventiseiesimo è di nuovo protagonista Civati, che prima disinnesca un cross pericoloso con un'uscita coi pugni e con un ottimo colpo di reni riesce poi a fermare anche la ribattuta, finita sulla testa del solito Bruschetta. Al trentesimo la partita sembra avviata verso il pareggio, il Suno che ha speso tutte le energie per trobare un gol che sembra maledetto mentre i ragazzi di mister Argenton accusano il colpo della fatica fatta per difendere il risultato. Ma quando tutto sembra finito, si accende finalmente l'estro di Stranges: il numero dieci si era già reso protagonista di diverse soluzioni personali pericolose, ma al trentunesimo decide di combinarla grossa. Il numero dieci si accende nel giro di pochi metri e con una vera e propria fiammata supera il primo marcatore, facendo spalla a spalla con quello accorrente per poi lanciarsi verso la porta di Zonca; è la prima netta occasione da gol per i lacuali,a fronte delle svariate bianconere, ma la Fortuna e soprattutto Stranges non guardano in faccia a nessuno: il numero dieci arriva faccia a faccia con l'estremo difensore avversario e lo trafigge con un tocco sotto morbidissimo, che conclude la sua corsa in rete con timidezza, quasi non ci credesse neanche lui. Ma il fischio dell'arbitro fa piombare il Suno dal sogno alla triste realtà, con il fantasista di casa che porta avanti i suoi poco prima dello scadere con un gol da giocatore vero, il sedicesimo centro della sua stagione. Al triplice fischio è festa Verbania, che coccola il suo talento e porta a casa la vittoria in un match difficilissimo e per certi versi terminato con un risultato bugiardo, con il Suno che si deve piegare ed è costretto ad incassare la seconda sconfitta stagionale.
SUNO 1924-VERBANIA CALCIO 0-1
RETI: 31' st Stranges (V)
SUNO 1924 (3-4-3): Zonca 6, Taglini Novella 6.5, Cirio 7, Bruschetta 7, Sansalone 6, Lavatelli 6 (22' st Santamaria sv) , Grosselli 6 (27' st Tagliaferri sv), Vadi 6(17' st Aruci 6), Colombo 6.5 (27' st Roselli sv), Dierna 6.5, Bergonzini 6 A disp. Cozza All. Grosselli 6.5
VERBANIA(4-3-3): Civati 8, Bosco 7, Bellone 6, Molteni 6.5 (28' st Sacco sv), Musso 7, Castagna 6.5, Nastase 6 (12' st Lorenzini 6), Del Signore 6 (33' st Blaseotto sv), Della Rossa 6 (20' st Di Lavello sv), Stranges 7.5, Sayed 6.5 (15' st Musei 6) All. Argenton 7
ARBITRO: Mattarella di Novara 6
AMMONITI: 16' Argenton (V), 17' Del Signore (V)
Zonca 6 Il portiere di casa gioca una partita impeccabile, amministrando i suoi da dietro con grande efficienza ed aiutando con il giropalla: il numero uno è interessato dalla prima vera occasione ospite proprio nell'uno contro uno contro il freddisimo Stranges. Pur uscendo dalla porta e coprendo lo specchio, aniticipa il movimento a terra nella speranza di battezzare l'angolo giusto, con il numero dieci avversario che però lo aspetta ed alza il pallone, con il capitano che pur sporcandone la corsa non riesce ad impedire che finisca in rete.
Taglini Novella 6.5 Tanto fiato e palloni recuperati, fa buon viso a cattivo gioco e legge bene la partita a livello di intensità fin dall’inizio. E che brividi per quel palo che avrebbe fatto alzare tutti in piedi se la palla avesse terminato la sua corsa in porta… Il numero venticinque gioca una partita solida e di grande tranquillità, fornendo ai suoi l'energia giusta per spingere in avanti.
Cirio 7 Gioca una partita ottima e sopra le righe a livello qualitativo, rendendosi protagonista sia con ottime chiusure che in fase di impostazione con soluzioni pulite e che mettono i compagni nella posizione di ripartire. Il numero ventisei interpreta perfettamente la difesa a tre dei padroni di casa e la comanda, di fatto annullando Della Rossa e chiudendo le vie centrali della verso la porta di Zonca.
Bruschetta 7 Copre bene lo spazio ed in fase di disimpegno é perfetto, chiude con efficienza sui vari lanci alla ricerca di Stranges e da quelli riesce sempre ad impostare in maniera rapida e sicura: cresce esponenzialmente con il passare dei minuti ed è lui l'ultimo a gettare la spugna, accendendosi soprattutto nel secondo tempo e rischiando di trovare il gol in un paio di occasioni. E' un tuttocampista che lotta e finalizza, sicuramente un punto fisso della formazione bianconera.
Sansalone 6 Più in difficoltà vista la presenza ingombrante di Stranges su sulla fascia, il braccetto sinistro poi prende le misure ed in qualche modo mette sempre una pezza: anche lui con il passare dei minuti riesce a prendere il ritmo e trovare le giuste soluzioni per arginare sul nascere il gioco lacuale.
Lavatelli 6 Il numero otto è pulito ed ordinato in fase di recupero, deciso nelle entrate e autore di diversi contrasti efficaci a centrocampo: pur brillando poco offensivamente, faticando a trovare la giocata giusta e lasciando creare i compagni di reparto, difensivamente aiuta i compagni, pur calando nel secondo tempo.
Grosselli 6 Cuore del gioco offensivo novarese nel primo tempo, fa girare bene il pallone ed è protagonista di diversi recuperi palla nella mediana, pur faticando a fare l’ultimo passaggio per mandare in porta i compagni: nella seconda frazione di gioco sembra però accusare il colpo, continuando ad impostare dal basso con i suoi ma non riuscendo più ad avere lo stesso impatto sulla partita.
Vadi 6 Pur faticando a ritagliarsi lo spazio in fase offensiva, il numero tredici invece è fondamentale per il giropalla novarese ed imposta senza fatica davanti alla propria area nonostante la pressione alta del Verbania, seppur poco organizzata; aiuta molto la squadra abbassandosi durante la fase offensiva ospite, agendo da uomo aggiunto e rendendosi protagonista di diversi interventi.
Colombo 6.5 Il numero dieci nel primo tempo da' un diavolo per capello alla difesa biancocerchiata, leggendo bene più volte la profondità e tagliando alle spalle dei difensori con movimenti al limite del fuorigioco: gode di una grande qualità sia nello stretto che in campo aperto, sfoggiandola con dribbling ubriacanti ed ottime soluzioni personali. Non manca la cattiveria sottoporta tanto quanto la freddezza, che lo vede sbagliare un gol praticamente fatto a pochi passi da Civati, l'unica sbavatura della sua prestazione.
Dierna 6.5 Ventisei gol non si fanno a caso ed il capocannoniere del girone è il nemico pubblico numero uno per la difesa ospite: i suoi sono i tocchi più pericolosi e che, soprattuto di prima, interessano Civati in svariate occasioni. Ha più fame degli altri e lotta per tutta la partita, sgomitando per ritagliarsi uno spazio per concludere verso la porta; risulta sempre pericoloso quando ci riesce, costringendo o la difesa del Verbania ad immolarsi sulla conclusione o Civati a volare come in occasione del suo tiro da fuori. Manca solo il gol in una giornata maledetta, ma non si può dire che il numero nove non ci abbi amesso tutto sè stesso.
Bergonzini 6 Nel primo tempo lotta tanto e ci mette cuore e sudore, ma offensivamente si vede poco e agisce molto di più da sponda per i compagni: nel secondo invece la sua fascia viene battezzata molto di più e sembra benedirlo quando si ritrova uno contro uno con Civati. Il numero quattordici fa tutto bene e scarica verso la porta, ma per l'ennesima volta la palla si schianta sul palo, condannandolo ad una prestazione mediocre.
Aruci 6 Entra positivamente e porta forza fresche alla causa del Suno, ripiegando efficentemente in difesa e non avendo problemi nello spingersi in avanti se richiesto.
Civati 8 Il numero uno lacuale è semplicemente perfetto e sforna una masterclass che assicura i tre punti alla formazione ospite: il successo dei ragazzi di mister Argenton passa proprio per i suoi guanti, più volte impegnati sulle conclusioni di Colombo, Bruschetta e Dierna. Pur faticando sui lanci, unico vero "difetto" della sua partita. l'estremo difensore è magistrale nello spiccare il volo e deviare sopra la traversa la conclusione di Dierna: poi anche sui lanci e sui cross, seppur non sempre in maniera pulitissima, gode di grande coraggio e devia diversi palloni. Miracolosa si la doppia parata su Bruschetta, ma il titolo di MVP e di eroe di giornata glielo assicura la splendida parata su Colombo, un intervento di puro istinto che salva il risultato e mette le basi per il gol di Stranges.
Bosco 7 Insieme a Nastase chiude bene la fascia a Bergonzini: nonostante la statura ingannevole in fase di marcatura si trasforma in un gigante e non ne vuole sapere di farsi superare, confermando anche nel secondo tempo quanto fatto vedere nel primo. Infatti risponde con grande tranquillità all'exploit del numero quattordici bianconero nel secondo tempo, limitando i suoi cross ed aggredendolo nel momento esatto in cui controlla la palla. Tanta grinta per il numero due bianccerchiato, pedina fondamentale di una prestazione difensiva ospite ineccepibile.
Bellone 6 Ha un ospite scomodo in Colombo, ma riesce a prendere le misure soprattutto a livello di fuorigioco, riuscendo come il resto della difesa a reggere bene nel primo tempo. Nel secondo accusa una leggera flessione e lascia più spazio agli avversari, ma grazie all'aiuto corale della squadra riesce a limitare i danni ed evitare grossi guai, anche con interventi temerari.
Molteni 6.5 Il numero quattro si lancia con la schiuma alla bocca su ogni pallone che capita, recuperandone diversi sia con anticipi dal tempismo perfetto sia con entrate da dietro precise e mai fallose: Molteni si porta sulle spalle la mediana lacuale e le impedisce di sgretolarsi sotto la pressione degli avversari.
Musso 7 Occupa bene il centro dell’area e segue Dierna nei vari movimenti, impedendogli sempre una visione chiara e pulita della porta: lo costringe così a soluzioni complicate, chiudendo bene sui lanci e distinguendosi per la precisione nelle entrate. E' lui il leader di una difesa rocciosa e che lascia pochi spiragli al Suno, lui più di tutti sputa sangue fino all'ultimo minuto per difendere il risultato e lo fa in maniera ineccepibile.
Castagna 6.5 Meno cattivo in fase di contrasto rispetto a Musso, tuttavia il numero sei chiude bene sui vari lanci e copre bene la profondità, aiutando il compagno di reparto: se Musso è il mastino, lui è il calcolatore che è sempre al momento giusto nel posto giusto per sventare i cross avversari. Gioca quindi una partita in sordina, la sua prestazione in secondo piano a causa di una molto più sgargiante di Musso, ma ha tanta importanza quanto il compagno di reparto nel risultato finale.
Nastase 6 Macina chilometri sulla fascia, aiutando sia in difesa che soprattutto in attacco con inserimenti rapidi che lo portano al cross un paio di volte. Tuttavia con il passare dei minuti fatica a sconfinare nella trequarti avversaria, limitandosi ad aiutare Bosco ed a servire Stranges in un paio di occasioni con dei passaggi precisi.
Del Signore 6 Anche lui come Molteni porta tanta fame e tanta grinta alla causa lacuale, con il numero otto che indossa i panni di incontrista e fa a sportellate con chiunque gli capiti: fatica di più con la palla tra i piedi, probabilmente a causa sia della poca lucidità dovuta ai chilometri corsi sia ad una fase difensiva novarese precisa.
Della Rossa 6 Vittima di un centrocampo del Verbania che si chiude bene ed è impeccabile in fase difensiva, ma che non pensa ad attaccare: al numero nove infatti non arrivano di fatto palloni giocabili, nonostante la punta si abbassi spesso e faccia di tutto per farsi servrire. Un paio di timide conclusioni verso la porta, che arrivano su cross sporcati e poco precisi, lo costringono all'anonimato, con il numero nove che però porta un pressing molto alto e tenta di far rifiatare i suoi compagni.
Stranges 7.5 E' il più pericoloso dei suoi fin dal primo minuto e l'unico capace di intimorire per davvero Zonca nel primo tempo, seminando il panico tra le maglie difensive del Suno con un paio di soluzioni personali. Ma nel secondo tempo sembra non accusare la fatica, nonostante i numerosi scatti, e una voglia di vincere fuori dal comune lo porta a gettarsi a capofitto su ogni pallone disponibile: il suo impegno viene ripagato da nessun altro che se stesso, con il numero dieci che mostra tutto il suo talento e risolve la partita con un gol da fuoriclasse. Non solo per il modo in cui evade la marcatura di una fase difensiva pressochè perfetta, ma anche per come, davanti a Zonca, non si lascia ipnotizzare e spedisce la palla in rete con freddezza.
Sayed 6.5 Grazie alle lunghe leve trova spesso il fondo del campo, ma a volte a punirlo é l’indecisione oppure un tocco di troppo, soprattutto nei primi minuti. Con lo svilupparsi della partita invece si rende protagonista di diversi recupero palla dal peso specifico notevole a centrocampo, peccando però poi di luciditià nel gestirli. Da segnalare però le ottime discese lungo la fascia, in cui sfrutta la corsa ed il fisico per scaricare verso il centro.
Lorenzini 6 Prende il posto di Nastas e non lo fa rimpiangere , portando aiuto in difesa e risultando fondamentale in fase di raddoppio con Bosco per limitare il gioco bianconero sulla fascia sinistra, quella più battezzata nel forcing finale dei padroni di casa.
Musei 6 Il numero sedici entra bene e porta fiato ai suoi, riempendo i buchi lasciati dai compagni ormai stanchi, amministrando con tranquillità il pallone quando chiamato in causa.