Under 15
27 Marzo 2025
IDROSTAR UNDER 15 • Emanuele Tessarin
Quindici anni, tutto il futuro davanti, infinite possibilità di scelta: è questa la prospettiva che Emanuele Tessarin, bandiera e autentico trascinatore dell'Idrostar, ha davanti a sè. Il portierone gialloblù classe 2010 ha tante qualità tra i pali che lo elevano sopra la media, ma ha anche una curiosa peculiarità: sa come segnare. La storia del calcio è piena di portieri goleador per caso, come Brignoli e Provedel, solo per citare gli ultimi, addirittura di portieri che battono i rigori e le punizioni, come l'incredibile Rogerio Ceni, ma non è questo il caso: il capitano di Cesano Boscone, infatti, non è solo in grado di gonfiare la rete, ma anche di ricoprire, e bene, il ruolo di attaccante centrale, di quelli in grado di far salire la squadra, di costituire un appoggio e una sponda per i compagni, di quelli che con la propria intelligenza tattica fanno i movimenti giusti e sono difficili da marcare.
In questo senso è emblematica la vittoria dell'Idrostar Under 15 con la Garibaldina 5-2: Emanuele, schierato per l'occasione prima punta, dopo oculata scelta dell'allenatore D'Isita, realizza una rete e due assist da attaccante navigato per il compagno di squadra Granziero. Ma non è una mossa azzardata come spiega lo stesso tecnico: «Contro la Gari ci mancava il nostro bomber Nicholas (Santamaria Sosso ndr) e sapevo che contro la loro difesa mi sarebbe servita più forza fisica: per questo ho schierato Emanuele, perché è possente, roccioso, ma soprattutto intelligente tatticamente. Si muove bene davanti, anche se ancora ha dei piccoli limiti tecnici che può e deve migliorare, libera tanti spazi per i compagni e in più ha anche segnato. Direi che ho azzeccato la scelta! (ride ndr) Ma, ecco, non è stato un azzardo o una mossa visionaria: Tessarin ha ricoperto diverse volte questo ruolo nella squadra che abbiamo nel CSI, tra l'altro con ottimi risultati. Dirò anche di più, lo vedo molto bene in questa posizione, se avessi la possibilità di avere un secondo portiere da schierare lo metterei davanti, nonostante tra i pali sia fenomenale».
Perché bisogna anche dire che Tessarin è davvero forte tra i pali: da portiere ha spesso salvato i suoi compagni, dirige la squadra con il carisma riconosciuto ai leader, mostra e trasmette sicurezza a tutta la squadra, ha consapevolezza nei suoi mezzi tecnici e una grande dote su tutte, il piazzamento, quel «meraviglioso senso della posizione che gli permette di prevedere da che parte tirerà l'attaccante e che lo fa arrivare prima sul pallone», come spiega D'Isita.
Il portierone veste i colori dell'Idrostar dal 2016, da quando aveva solo sei anni e la maglia era ancora troppo lunga per stare bene, ormai si sente questi colori addosso: «Sono nell'Idrostar da quando sono molto piccolo - conferma Tessarin - ho tanti amici in questo ambiente, mi trovo bene, sono il capitano, ho sempre giocato qua. L'anno scorso ho rifiutato la chiamata nei Regionali proprio perché volevo rimanere con i miei compagni, con il mio mister, nella squadra in cui mi trovo bene. Ho fatto più una scelta di cuore. Sono un ragazzo che pretende tanto da se stesso e dai compagni di squadra, anche perché so che avremmo potuto fare molto di più quest'anno con maggiore impegno. Siamo a metà classifica e nel girone di ritorno siamo in ripresa, ma ci vedevo più su. Mi piace divertirmi, ma mi pongo sempre degli obiettivi personali. Ci tengo molto, non ci sto tanto a perdere, anche perché abbiamo un potenziale che in certe partite non si è visto. Il portiere è un ruolo più difficile rispetto all'attaccante, ci sono tante responsabilità. Personalmente mi piace molto fare la punta dove riesco a sfruttare tanto anche la mia fisicità, anche se lo faccio da meno tempo. Nel mio futuro immediato vedo la possibilità di fare entrambi i ruoli anche se sono all'opposto tra loro, più avanti mi piacerebbe tanto fare solo l'attaccante: vedo in me delle qualità che mi farebbero fare molto bene, anche se so che devo allenarmi ancora molto».
Scelte, scelte importanti che Emanuele dovrà fare nel suo futuro, con la consapevolezza di eccellere in entrambi i ruoli in campo. Tanti portieri nascono giocatori di movimento, Tessarin sembra voler intraprendere la strada al contrario. L'Idrostar si coccola il suo capitano e la sua bandiera, essendo consapevole di avere un autentico jolly e leader a difendere i colori gialloblù di Cesano Boscone.