Under 17 Élite
27 Marzo 2025
Le doppiette di Di Nella e Tinazzi regalano al Cimiano il 4-4 finale
“Lascia o raddoppia” chiedeva Mike Buongiorno nell’omonimo programma: beh, se l’avesse chiesto stasera in Via Bonfadini, nessuno avrebbe lasciato e, tutti, ma davvero tutti, avrebbero tentato il raddoppio. È di double stasera se ne sono visti: il numero di rimonte, il numero di doppiette, per fare degli esempi lampanti. Ma, alla fine, fra Ausonia e Cimiano si è puntato sui bomber - showman di serata, proprio come all’epoca era il re dei quiz - e si è tentato, per citare un altro classico della televisione italiana, il Rischiatutto, per cercare, in un clima ansiogeno fino al triplice fischio, di portarsi a casa i tre punti.
Calcoli e orgoglio accompagnano le squadre all’arrivo in Via Bonfadini: la calcolatrice la tengono in mano i neroverdi che, sperando in un’impresa della Scarioni, sognano ancora un arrivo in testa a pari punti, possibile con una difficile combinazione di risultati. Sognare non costa nulla, direbbe qualcuno: ma di sognare ha smesso la formazione di Romano che, con la vittoria dell’Enotria, ha visto definitivamente allontanarsi la possibilità di agguantare i playoff. L’orgoglio però rimane, un sentimento che la squadra ha saputo tirar fuori dopo il terremoto di fine febbraio che ha portato alle dimissioni di Forneris e all’arrivo in panchina del tecnico dell’under 14. Cuore e cervello, il grande dualismo e la grande domanda: come si può venir incontro a entrambi? Beh, in questo la risposta è semplice, vincendo.
E al Cimiano bastano centottanta secondi per mettere in chiaro il punto: fuga sulla sinistra di Andrei che, liberatosi di Gazzoni ed evitato anche l’intervento di Oresoli, serve al centro Tinazzi che, a porta vuota, porta in vantaggio i biancorossi. Le fasce sono, però, un elemento centrale in questa fase della partita. Al 6’ è l’altro esterno di Via Don Calabria ad essere cercato dai centrocampisti: Aprea, entrato in area, si aggiusta il pallone e tenta un piazzato che si alza poco sopra la traversa. La pressione c’è, ma l’Ausonia non molla e risponde, risponde bene: filtrante per Sommaruga che, scappato sul filo del fuorigioco, riequilibra immediatamente il match. Orgoglio, appunto. Ed è proprio questo forza che riporta i ragazzi di De Laurentis nuovamente in pressione, con l’obiettivo, chiaro e ben definito, di ribaltare immediatamente la partita: “cardiopalma” urla un tifoso sugli spalti, ed è esattamente così che possiamo definire il primo quarto d’ora andato in scena nel quartiere Calvairate, a cui ne seguono totalmente differenti. Si spezza l’equilibrio che nell’emozionante inizio di partita aveva caratterizzato la sfida, ma scemano anche le occasioni. I padroni di casa prendono il dominio del gioco, ma, nonostante il possesso palla, le occasioni reali sono poche: poche, esatto, ma non nulle e, soprattutto, sufficienti. Al 26’ sugli sviluppi di corner è l’ex Romano Banco che, favorito da un rimpallo, riesce ad appoggiare su Dell’Olio: il terzino di casa scarica un destro che passa fra le fitte maglie ospiti e s’insacca alle spalle dell’1 avversario, completando così, in nemmeno venti minuti, una clamorosa rimonta.
Ma i vantaggi ottenuti dalle due compagini, stasera, sono destinati a durare poco, o almeno così crede l’autore del vantaggio ospite che, appena un paio di minuti dopo il 2-1, si guadagna un rigore, di cui è lo stesso attaccante a incaricarsi: destro a incrociare che, sembra e, sottolineo sembra, imparabile, non per Oresoli che vola e con un intervento stile Superman nega il 2-2 e la doppietta all’ex Giana Erminio. Gol sbagliato, gol subito, la grande legge non scritta del calcio e, stasera, al campo di Via Bonfadini abbiamo avuto un’altra conferma: al 38’ Passolunghi recupera palla sull’indecisione di D’Alonzo e insacca alle spalle dell’estremo difensore di Romano, aumentando così il vantaggio sui biancorossi. Al duplice fischio, il punteggio dice 3-1 e il campo sembra dare ragione del parziale.
Ma di minuti ne mancano ancora quarantacinque: “crederci, come ha fatto l’Italia!” urla un tifoso ospite prima dell’inizio della ripresa e, in effetti, D’Alonzo sembrano prendere in parola l’incitamento dei propri supporters. Anche se, la spinta emotiva rischia di spegnersi al 6’ quando, Somma, scappato sulla sinistra, si guadagna il secondo penalty di serata: stesso numero di maglia per il rigorista, stessa porta. Ciò che cambia è la casacca e, successivamente, il risultato: il destro di Mazza gonfia la rete e regala alla sua Ausonia il 4-1.
Ma in questa partita le svolte sono dietro l’angolo: la formazione di Via Don Calabria non esce definitivamente dal match, anzi sembra clamorosamente rientrarci. Un paio di minuti dopo il penalty del bomber neroverde è ancora l’altro super attaccante in scena a rendersi protagonista: dopo il gol, per Tinazzi arriva il momento dell’assist. Spizzata vincente per Di Nella che, glaciale, accorcia le distanze, che si fanno ancor più sottili al 10’. Per Tina, dopo il gol e l’assist è il turno dell’ agognata doppietta: dopo averla sfiorata nel primo tempo, il nove arriva a undici gol in campionato sull’invito del suo diez, che, aiutato dalla traversa, lascia al suo compagno la gioia della doppietta.
Orgoglio, ve l’avevamo detto no? Ma ora sono le emozioni a rischiare di prendere il sopravvento, soprattutto per i padroni di casa: “pensiamo alla nostra partita” urla De Laurentis, che però non riesce a evitare che i suoi, vista l’inerzia della partita, si schiaccino in difesa. Gamba e compagni soffrono, soffrono soprattutto le energie fisiche e mentali messe in scena dagli avversari, che in breve tempo guadagnano tantissimo, in termini di metri di campo e, di lì a poco, anche nel parziale: al 33’ Di Nella si avventa per primo sulla respinta di Oresoli e, rapace, riporta in parità, ora sì, la sfida di Via Bonfadini. E ora, dove andrà la partita? I parziali spingono verso Don Calabria, ma il gioco ritorna in mano ai padroni di casa, che si risvegliano e si ributtano immediatamente alla ricerca del nuovo vantaggio, che sfiora il nueve neroverde: cross basso di Dell’Olio per l’ex Pro Sesto che manda clamorosamente alto l’ottimo invito del terzino destro ex Sangiuliano City. È lo squillo finale di un match incredibile che, nella tensione che si confà a quest’insensato parziale e a questo pazzesco andamento, si avvia verso il 4-4 finale: un punto a testa, esattamente ciò che è accaduto anche in Via Tucidide. Insomma, per i verdetti bisognerà aspettare domenica.
AUSONIA - CIMIANO 4-4
RETI (0-1, 4-1, 4-4): 3’ Tinazzi (C), 8’ Sommaruga (A), 26’ Dell’Olio (A), 38’ Passolunghi (A), 6’ st rig. Mazza (A), 8’ st Di Nella (C), 10’ st Tinazzi (C), 33’ st Di Nella (C)
AUSONIA (4-3-3): Oresoli 8, Dell’Olio 7.5, Gazzoni 6, Milan 7, Maggi 7 (27’ st Strumi sv), Gamba 6.5, Passolunghi 7.5 (32’ st Corti sv), Leotta 6, Mazza 7, Locurcio 6, Sommaruga 8.5 (41’ st Allievi sv). A disp. Donato, Elhalafawy, Bevilacqua, Lusignani, Sforza, Melfi. All. De Laurentis 6.5. Dir. De Fabritiis.
CIMIANO (4-2-4): Capoccia 6.5, Taccone 6.5 (20’ st Bortolotto 6.5), D’Alonzo 6 (37’ st Matera sv), Frontini 7, Salomone 7.5 (28’ st Zekatrinej sv), D’Ambrosio 7, Aprea 6 (11’ st Boara 6), Crapanzano 6 (16’ st Naimzada 6), Tinazzi 8.5, Di Nella 8, Andrei 6.5 (11’ st Oruga 7).A disp. Costa. All. Romano 7.5. Dir. Bonade.
ARBITRO: Pandiani di Milano 6.5.
AMMONITI: Gazzoni (A), Maggi (A), Mazza (A), Taccone (C), Frontini (C), Zekatrinej (C), Oruga (C).
AUSONIA
Oresoli 8 Volo eroico, postura davvero da Superman, quella con cui nel corso del primo tempo para il rigore su un bomber di razza come Tinazzi. Gestione della difesa e in generale della partita davvero matura, e consideriamo il fatto che parliamo di un 2009.
Dell’Olio 7.5 Ma smetterà di correre?! 90 minuti d'intensità allo stato puro in cui si regala un bel gol, ma soprattutto una prestazione in cui è parso dominante: alimenta costantemente le azioni offensive ed è uno degli uomini più pericolosi nei minuti finali del forcing neroverde.
Gazzoni 6 Soffre inizialmente la velocità e la fisicità di Andrei, ma, col passare dei minuti, sembra prendergli le misure: il momento del riscatto arriva solo un minuto dopo il vantaggio biancorosso; insegue l’esterno offensivo avversario, gli ruba palla, la gestisce ed esce in totale controllo della sfera.
Milan 7 Una volèe con un controllo da attaccante vero, fatta però nella propria area di rigore, un minuto prima dell’intervento decisivo di Di Nella. Un exploit, certo, ma questo è solo uno dei tanti interventi salvarisultato compiuti dal centrale nel corso della partita.
Maggi 7 Nei minuti del forcing neroverde è caparbio e coraggioso: si sgancia spesso dalla difesa e si va a prendere palla in zone avanzate del campo: è questo ciò che accade in occasione del pareggio di Sommaruga. Statuario in difesa, usa il fisico e anche una discreta rapidità per limitare le avanzate degli esterni avversari (27’ st Strumi sv).
Gamba 6.5 un bel jolly a disposizione di De Laurentis: inizialmente si prende carico della mediana di casa, portando tanta solidità e tanta sostanza nel centrocampo. Con l’uscita di Maggi si sposta senza problemi in difesa e si concede però qualche scorribanda in attacco per tentare di alimentare l’azione offensiva.
Passolunghi 7.5 Feroce, famelico: i due aggettivi che forse riassumono al meglio il gol che ha segnato. Vede la minima indecisione del terzino avversario e, rapace, si avventa sul pallone vagante spedendolo immediatamente alle spalle del portiere avversario. Tanta corsa per il numero sette di casa (32’ st Corti sv).
Leotta 6 Tiene il tempo e lo dà alla sua squadra: è lui a dettare i ritmi del gioco riuscendo a leggere la partita nei vari momenti. Forza la giocata quando deve, Preferisce il fraseggio quando il match gli dà meno possibilità.
Mazza 7 Rigore potente che non concede nulla al portiere avversario. Prestazioni di sacrificio in cui si mette a servizio della squadra nel tentativo di gestire i palloni che gli arrivano: sfrutta la sua fisicità per gestire palloni e premiare gli inserimenti dei compagni. Fra i piedi gli arriva qualche buona occasione, ma non riesce a centrare la porta.
Locurcio 6 la trequarti neroverde, se avesse delle chiavi, le troverebbe probabilmente nella sua tasca. Prova molte volte a inserirsi, ma gli spazi oggi lasciate dal Cimiano sono pochi. Resta un ottimo lavoro fatto in costruzione che permette alla sua Ausonia di gestire bene palla al limite dell’area avversaria.
Sommaruga 8.5 Forse non basterebbero dieci righe per elencare le sue doti, come attaccante puro, ma anche soprattutto come ala di spinta e inserimento. Lettura perfetta in occasione del pari neroverde: parte sul filo del fuorigioco e, glaciale, riporta il risultato in parità (41’ st Allievi sv).
All. De Laurentis 6.5 A fine partita si chiede coi dirigenti dell’Ausonia che cosa sia successo e, in effetti, ce lo chiediamo un po’ tutti: una partita pressoché dominata fino al cinquantesimo è svoltata in poco più di 20 minuti. Peccato, anche perché le due davanti hanno rallentato e questo pari poteva servire ad avvicinarsi. Invece ora ci si trova quarti e si è costretti a vincere.
CIMIANO
Capoccia 6.5 Sguscia e serpeggia nelle fitte maglie della sua area nel momento di maggior pressione dell’Ausonia, quando di palloni dalle sue parti ne arrivano tanti e tanti ne riesce a intercettare. Non riesce spesso a bloccare, ma il suo intervento è comunque decisivo per allontanare le minacce.
Taccone 6.5 Si alza, ma davvero tanto, per tutto il corso della sua partita: è spesso costretto a Velocissime corse all’indietro per evitare le scorribande di un Sommaruga indemoniato, ma lo spirito di sacrificio gli permette di essere comunque importante in entrambe le fasi della manovra biancorossa.
20’ st Bortolotto 6.5 "Borto!" è sicuramente una delle cose che più si sente nei minuti finali di partita: i compagni e i tifosi lo cercano, ne riconoscono l'abilità nelle avanzate e nei recuperi palla. E lui questa fiducia la ripaga benissimo.
D’Alonzo 6 Un episodio sfortunato quello del 3-1, che fa prendere la bilancia più verso Passolunghi nel bel duello che i due ingaggiano e che in realtà, aldilà dell’episodio, si conclude bene o male con un pareggio: la sua velocità risulta infatti decisiva in più di un’occasione per limitare le avanzate del velocissimo esterno offensivo avversario (37’ st Matera sv).
Frontini 7 Curva in ripida ascesa quella che ha caratterizzato la sua partita. Se infatti nei primi minuti era apparso in difficoltà, visto anche l’annoso compito di cui si incarica, col passare dei minuti gli avversari concedono uno spazio che lui si prende e che gli permette di gestire abilmente tutti i palloni che i compagni gli offrono nella prima gestione del Cimiano.
Salomone 7.5 Recupero da fuori di testa: prima intercetta il filtrante di Sommaruga per Mazza, poi decide che non è abbastanza. Si mette in proprio e guida il ribaltamento di campo, andando via a tre avversari col fisico. Giganteggiante (28’ st Zekatrinej sv).
D’Ambrosio 7 Difensore, ma diciamo che il suo ruolo naturale lo lascia spesso e volentieri per dare un'ulteriore alternativa in attacco: difensore con licenza di offendere, descrizione decisamente migliore. E attenzione, in difesa c'è, e quando c'è fa bene.
Aprea 6.5 Sfortunato, sfiora un 2-0 che, in quel momento della partita, avrebbe significato molto: fuga sull'out di destra e tentativo immediato proprio col destro, che va vicinissimo alla traversa. Corsa, ne abbiamo? Eccome, addirittura a profusione.
11’ st Boara 6 Destro, sinistro e oplà, i due avversari che cercano di marcarlo non ci sono più: numero funambolico quello eseguito dall'esterno a un paio di minuti dal suo ingresso. Col passare del tempo, occupa sempre più spazio nell'attacco biancorosso, finendo più di una volta ad agire sull'out opposto al suo.
Crapanzano 6 Difficile, difficilissima oggi: centrocampo con solo due interpreti e proprio a lui è affidata la transizione. Complicato, lo abbiamo già detto? Meglio ribadirlo: la corsa ce la mette e l'impegno non manca, forse il modulo non gli ha permesso di esaltarsi come avrebbe voluto.
16’ st Naimzada 6 I ruoli nei minuti finali della partita sono stati, a dir poco, confusi: lo spirito di sacrificio non gli manca però. Cerca di contribuire alle due fasi del suo Cimiano nei minuti decisivi del match.
Tinazzi 8.5 Impatto? Decisivo, sì anche oggi, sì anche sbagliando un rigore. E proprio dal rigore si parte: avrebbe demoralizzato chiunque, ma non lui, che nella ripresa arriva alla doppietta e regala anche l'assist a Di Nella. Aldilà dei gol, simbolo di un'attaccante che la porta la vede e la sente, c'è da premiare le sue abilità di gestione palla anche molto lontano da Oresoli.
Di Nella 8 Fuga devastante quella che porta al 4-2 biancorosso: scappa sfruttando la sua velocità alla difesa neroverde e davanti a Oresoli si regala un gol, che diventa doppietta quando, con l'occhio da falco, vede il pallone vagante e veloce lo insacca. Si muove per tutto il match fra la trequarti e l'attacco biancorosso e, in breve, fa bene ovunque si trovi.
Nectarie 6.5 Pronti, via e, quando alcuni giocatori non sono ancora entrati nel match, lui si dilegua e regala l'assist a Tinazzi per lo 0-1. "Ingresso flash" ha un nome e un cognome: Nectarie Andrei.
11’ st Oruga 7 Rapidità, ne abbiamo? Direi proprio di sì. Velocissimo, ara la fascia destra nel tentativo di ritagliarsi uno spazio per offendere. Sul gol di Di Nella che riporta la parità, il suo zampino c’è.
All. Romano 7.5 Se dopo il rigore di Mazza qualcuno avrebbe parlato di pareggio, nessuno ci avrebbe creduto: e invece, alla fine il suo Cimiano si porta un punto pesante a casa. Pesante, non per la classifica, che non ha più molto da dire, ma per il modo in cui è arrivata: riprendere una partita così, in questo momento della stagione, è il simbolo di un gruppo che c’è e che deve saper credere nelle sue doti.
ARBITRO
Pandiani di Milano 6.5 L’arbitraggio è all’inglese, molto all’inglese, a tratti forse troppo: questo, soprattutto nel secondo tempo, contribuisce al nervosismo che il campo mostra, visto anche l’andamento della partita. Dal momento critico, però, ne esce fuori molto bene: quando la partita si fa esageratamente nervosa, cerca di controllarla coi cartellini e il lavoro funziona bene.
Critico e amareggiato dal risultato e dall'andamento del match De Laurentis, tecnico dell'Ausonia: "Le ragioni di questo risultato sono semplici: disattenzione, pensare di aver già vinto la partita. Adesso lavoriamo per la partita di domenica: se vinciamo, siamo dentro. Ma dobbiamo assolutamente vincere. Adesso è dura: il percorso è positivo, abbiamo fatto 37 punti, che son gli stessi con cui la Vis Nova ha vinto il girone d'andata, ma non ci sta bastando".
Fiero dei suoi ragazzi Romano, che vede un gruppo e soprattutto un gruppo con uno spirito forte: "Alla fine per come si è messa la partita può essere un punto guadagnato: i ragazzi alla fine han provato a vincerla. Noi non possiamo più dir la nostra a livello di classifica, ma questo li ha spinti a provarci fino alla fine. Hanno avuto una buona mentalità per tentare di vincerla fino alla fine. Questo deve far capire loro che hanno delle ottime potenzialità e che devono credere in quello che fanno. Insomma, sfiori il 2-2, arrivi sul 4-1: per recuperarla ci voleva una bella prova di forza dei ragazzi".