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Un gol in extremis del super sub completa la rimonta rossonera nel derby: il lago d'Orta rimane senza padroni

Gara pirotecnica tra Omegna e Riviera d'Orta: gli ospiti negli ultimi venti minuti si fanno rimontare dopo il doppio vantaggio.

Un gol in extremis del super sub completa la rimonta rossonera nel derby: il lago d'Orta rimane senza padroni

OMEGNA 1906-RIVIERA D0ORTA 3-3• In foto i tre marcatori di giornata per i rossoneri: da sinistra Ciocca Vasino, Fritah e De Falco

Si sa, i derby hanno sempre un sapore diverso: non si gioca solo per i tre punti, c'è molto di più dietro. E' quella necessità di soddisfare la sete di vittoria, di affermare la propria superiorità sulla città o sul territorio che si definisce "casa". E se il derby serve per decidere qui si può fregiare del vanto di rappresentare il lago d'Orta a livello giovanile, allora ancora di più. Omegna e Riviera d'Orta si presentano tra le mura del Liberazione con un solo obbiettivo: portare a casa una vittoria, importantissima non solo ai fini della classifica ma soprattutto a livello morale per una post-season competitiva che vedrà entrambe le squadre impegnate a livello regionale. Si perchè il Riviera con un vittoria accorcerebbe a meno tre proprio dall'Omegna, nel tentativo di insidiare il terzo posto dei cugini: ma soprattutto perchè i ragazzi di mister Zaninetti sono in missione, risoluti a cancellare il dolorosissimo tre ad uno incassato in casa all'andata. I rossoneri di Bacchetta invece, rialzatisi dopo la sconfitta pesante ai fini della classifica con il Gravellona, vogliono rimanere in scia del gruppetto di testa ed assicurarsi un posto ai playoff regionali. Il risultato è un derby maschio ed ad alta intensità, che vede il Riviera d'Orta passare in vantaggio alla prima azione disponibile; ma al gol di Duci risponde Ciocca Vasino in chisura di tempo con un ottima conclusione che fulmina Ferrarese, Nel secondo tempo l'entrata di Tourè spezza la partita, con il numero undici dieci che scippa il pallone per depositare in rete il pallone del due a uno e poi guadagnarsi il rigore-realizzato da Fortis- che vale il tre a uno. Ma sempre su rigore accorcia le distanze De Falco ed è poi Fritah a cinque minuti dallo scadere a trovare il pareggio.

LA PARTITA

DUCI APRE LE DANZE, CIOCCA VASINO LE CHIUDE

I primi cinque minuti di partita sono rossoneri, con la compagine di capitan De Falco che prende il pallino del gioco ed inizia ad organizzare un giropalla sterile nella proprià meta campo: partono alcuni lanci alla ricerca della velocità di Ciocca Vasino ed è proprio su uno di questi che il numero nove lascia partire una soluzione ardita da fuori area che finisce di poco fuori(3'). Ma a poco a poco anche il Riviera d'Orta tira fuori la testa dalla sabbia e lo fa nel modo migliore possibile: con un gol. Crotta, su un errato scivolamento difensivo rossonero, viene innescato in profondità e si guadagna il fondo del campo, lasciando partire un cross rasoterra morbido. Sul pallone, in area piccola, si fionda Duci in inserimento, con il braccetto di sinistra dei verdeblu che riesce a deviare la palla tanto basta per indirizzarne la corsa in porta e permettere ai suoi di mettere il muso davanti(6'). Dopo il gol il Riviera, data anche una panchina fin troppo corta, sembra accontentarsi del vantaggio e ripiega in maniera ordinata per conservare le forze, con la coppia Testori-Macaj che limita bene la fase offensiva omegnese. I padroni di casa infatti pagano il contraccolpo del gol subito e, pur continuando a mantenere il possesso palla, peccano evidentemente di lucidità negli ultimi venti metri. Il centrocampo mobile del Riviera d'Orta scende in trincea con Pecoraro e Fortis, che chiudono bene le vie centrali ed aiutano come uomini aggiunti in fase difensiva.

Ma in fase offensiva steccano anche i verdeblu, con Crotta e Lekaj costretti all'anonimato a cuasa della totale assenza di palloni giocabili per i due riferimenti lì davanti di Zaninetti: gli ospiti si chiudono a riccio, i padroni di casa cercano di trovare il gol del pareggio senza pungersi. Ma le azioni degne di nota sono poche e mancano conclusioni davvero pericolose, con Ferrarese che amministra bene i numerosi lanci che partono dalla retroguardia avversaria. Ma sul finire di tempo la costanza e la dedizione dei ragazzi di mister Bacchetta viene premiata con Ciocca Vasino che, anche lui su un errato scivolamento difensivo, viene pescato da solo al limite dell'area. Il numero nove segna un gol di grande qualità, sterzando verso il centro dell'area e fulminando un incolpevole Ferrarese sul lato opposto con una conclusione secca(39'): il primo tempo denuncia un equilibrio completo tra le due squadre, pur chiudendosi con un brivido per Guidetti; infatti l'estremo difensore di casa rischia un clamoroso autogol ma riesce a salvarsi goffamente in angolo.(41').

TOURE SPACCA IL MATCH, MA L'OMEGNA NON MUORE MAI

Da segnalare ad inizio secondo tempo la sostituzione di Lekaj, al cui posto entra Touré: il capocannoniere della squadra entra per risolvere la partita, quello che gli riesce meglio. Un attaccante forte e veloce contro una difesa praticamente senza cambi ed affaticata dal sole è una combinazione perfetta per il vantaggio del Riviera d'Orta: Touré ara la mediana con un scatto felino e viene pescato sulla corsa, con il numero dieci che stoppa il pallone e si presenta davanti a Guidetti. Al bomber basta un colpo di reni per superare l'estremo difensore rossonero e poi concludere verso la porta, con la sua conclusione che si adagia docile sul fondo della rete(9'). L'Omegna però non vuole darsi per vinto e si rifà sotto, alzando il pressing su Ferrarese e costringendolo ad un paio di soluzioni drastiche con i piedi: ma è proprio il numero dodici verdeblu a rispondere presente su una conclusione di Smorgoni, bloccando tranquillamente la sua conclusione nonostante la deviazione(13'). Ma in campo c'è un candelotto di dinamite pronto ad esplodere e quel candelotto è proprio Touré: il numero dieci questa volta non viene innescato da un passaggio dalla centrocampo, bensì da un retropassaggio di testa della retroguardia avversaria. Fa quello che gli riesce meglio, ovvero aumentare i giri del motore, e in scatto si incunea tra portiere e difensore quanto basta per sporcare la traiettoria della palla: Guidetti esce con foga e lo travolge. Si presenta sul dischetto Fortis, con il numero sette che è glaciale e spiazza l'estremo difensore rossonero(25').

Due minuti più tardi però, ecco la sliding door della partita: De Falco si rende protagonista di un dubbio intervento scomposto su Pecoraro a metà campo, una gomitata secca all'altezza del petto; il numero sei verdeblu si accascia a terra ma per il direttore non c'è fallo, con l'azione che prosegue e sugli sviluppi vedere proprio l'Omegna guadagnarsi un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta proprio Di Falco, con il capitano rossonero che trafigge Ferrarese centralmente e riporta i suoi ad un gol di distanza dai cugini. Gli ultimi quindici minuti sono di forcing da parte della compagine di Bacchetta, che come l'alta marea del lago a poco a poco si allarga nella metà campo verdeblu per trovare il gol del pareggio: ma i ragazzi di mister Zaninetti, capeggiati da Duci e Macaj, si chiudono bene e sventano con efficienza tutti i pericoli che arrivano dalla fase di impostazione rossonera, pur soffrendo a centrocampo la perdita di Pecoraro. Ma alla fine Crotta e compagni sono costretti a capitolare, con i padroni di casa che trovano il pareggio a sette minuti dallo scadere: dall'ennesimo cross in area si crea un vero e proprio parapiglia dove spunta Fritah. Il numero diciassette, già mattatore dell'andata, sfrutta le lunghe leve quanto basta per dare una zampata al pallone, che spiazza Ferrarese e riporta tutto in parità(38').

IL TABELLINO

OMEGNA 1906-RIVIERA D'ORTA 3-3

RETI: OMEGNA-RIVIERA D’ORTA 3-3: 6’ Duci (R), 39’ Ciocca Vasino (O), 9’ st Toure (R), 25’ st Fortis (R), 27’ st De Falco (O), 38’ st Fritah (O)

OMEGNA 1906 (3-5-2): Guidetti 5.5, Scalabrini 6, Varveri 6.5, Placchi 6, Bonaccorsi 6 (16'st Fritah 7), Smorgoni 6.5, Rolando 6, De Falco 7, Ciocca Vasino 7.5, Rigoli 6 (30' st Alberganti sv), Bezzoli 6. A disp. Poscia, Rizzo, Caccini e Mallamo All. Bacchetta 6.5

RIVIERA D'ORTA(3-4-3): Ferrarese 6, Duci 7, Testori 6.5, Macaj 6.5, La Torre 6 (19' st Posca 6) Pecoraro 6.5 (30' st Rainoldi sv), Fortis 7, Ferrara 6, Lekaj K. 6 (1' st Touré 8), Lekaj D. 6, Crotta 6.5 A disp. De Lise All. Zaninetti 6.5

ARBITRO: Mantegazza di Novara 7

AMMONIZIONI: 21' Macaj (R), 28' Testori (R), 25' st Rolando (O), 42' st Placchi (O)

LE PAGELLE 

OMEGNA

Guidetti 5.5 La sbavatura che lo porta ad avere mezzo voto in meno della sua reale prestazione è la foga con cui esce a valagna su Touré, una scelta poco ponderata e dettata da un precedente errore di comunicazione con il suo difensore: l'estremo difensore forse pecca in occasione del primo gol, poco reattivo sulle gambe, ma su un tap-in ravvicinato si può solo tirare il coniglio fuori dal cappello. Gestisce bene la palla con i piedi e richiama i suoi all'ordine,  ma pesa molto il fatto che in porta sono arrivati solo tre tiri e che tutti e tre siano stati gol: un po' la sfortuna un po' la mancanza di lucidità non gli consentono di sfornare una delle sue migliori prestazioni.

Scalabrini 6 Il numero due rossonero si limita a svolgere il compitino, lavorando bene nella difesa a tre dei padroni di casa soprattutto nel primo tempo: sporca diversi palloni e ne recupera altrettanti, giocando una partita in sordina ma che da comunque tranquillità li dietro.

Varveri 6.5 Il numero tre fatica nei primi dieci minuti a prendere le misure ed un vuoto difensivo dalla sua fascia porta al gol, ma da lì in poi riesce a bloccare Duci e Fortis: aiuta i suoi e si rivela vitale dalla centrocampo in poi, portandoli spesso in superiorità numerica ed aiutando la manovra rossonera. 

Placchi 6 Il numero quattro copre bene le vie centrali e dorme sogni tranquilli grazie ad un attacco ortese poco ispirato nel primo tempo: nel secondo invece soffre la velocità di Touré e viene bucato in velocità in occasione del primo gol; con il passare dei minuti e l’aiuto dei compagni però riesce a metterci una pezza, facendo faticare molto di più il numero dieci. 

Bonaccorsi 6 Intercetta diversi palloni a centrocampo e limita la mediana avversaria, ma in zona offensiva é etereo ed inconsistente: fatica a trovare il passaggio giusto dal centrocampo in poi, complici i movimenti poco chiari dei compagni li dove conta. Nel secondo tempo cerca di alzare il ritmo, pescandoli con un paio di giocate e risaltando per una ritrovata tranquillità.

16'st Fritah 7 Il game solver, il super sub che ti svolta la partita: Fritah entra in campo e ci mette poco per colpire. É ilserpente che morde alla prima occasione disponibile, un morso velenosissimo e che condanna il Riviera ad un pareggio che sta strettissimo; la sua conclusione ravvicinata suggella una prestazione a tuttotondo, con il numero diciassette capace di lottare sia in attacco che in difesa. 

Smorgoni 6.5 In mediana il numero sei spicca per il tempismo di testa ed i numerosi palloni recuperati, incontrista fatto e finito che fa ad incornate con Pecoraro: lotta molto e macina la sua area di competenza, servendo anche svariate volte i compagni con lanci precisi. 

Rolando 6 Il numero sette tocca tanti palloni a centrocampo e filtra bene contro il timido centrocampo biancoverde, mancando però di lucidità e precisione negli uomini venti metri: il suo impatto è altalenante, ma quando si accende fa male. 

De Falco 7 Il capitano ha lucidità e sbaglia pochi palloni, ma fatica a trasmettere questa lucidità ai compagni nel primo tempo:si lancia un paio di volte in area ma non riesce a trovare i pali protetti da Ferrare, limitandosi poi ad impostare e giocare da incontrista a centrocampo; cresce nel secondo tempo e l’apoteosi della prestazione é il gol su rigore, realizzato con calma glaciale. 

Ciocca Vasino 7.5 l numero nove è sicuramente il più pericoloso dell’Omegna in fase offensiva, scaldando i guantoni di Ferrarese in svariate occasioni: la sua esperienza in Promozione si fa sentire e sa riempire gli spazi giusti, facendosi cogliere al momento giusto nel posto giusto approfittando dell’errore verdeblu. É perfetto nel finalizzare sul gol, una gemma che si incastona nell’ angolino basso. 

Rigoli 6 Il bomber dell’Omegna fatica a trovare la via della porta nel primo tempo anche a causa di un Macaj in ottima forma, ma nonostante ciò il numero dieci rimane sempre in gioco e cerca la giocata giusta, dimostrando la sua qualità con alcuni dribbling che però non lo mettono nella posizione di fare male. Nel secondo tempo accetta il suo ruolo ridotto e lotta per la squadra, sacrificandosi in favore dei compagni: questa è la stoffa dei veri bomber, capaci anche di capire quando proprio non è giornata. 

30'st Alberganti sv

Bezzoli 6 Il numero undici fatica a sfondare la linea difensiva avversaria, cercando di lanciarsi un paio di volte in velocità ma fallendo. Tuttavia non demorde e continua a lottare con il resto della squadra, portando un pressing vitale per l’Omegna e lanciandosi su ogni pallone dopo il gol del 1-3. Insomma un giocatore vero, che sa soffrire e che ha saputo mettersi al servizio del collettivo. 

RIVIERA D'ORTA

Ferrarese 6 Sul primo gol il numero uno forse si fa cogliere in spostamento, rendendo impossibile una parata difficilissima gia di persè grazie alla prodezza di Ciocca Vasino: come Guidetti non ha colpe sul rigore e può ben poco su quella mischia in area, tradito dalla foresta di gambe intorno al pallone e che lo portano ad ipotizzare una conclusione sulla sua destra. Complice il campo, fatica ad amministare con la palla tra i piedi ma è sicuro nei lanci, sventando con uscite di carattere i numerosi palloni che spiovono nella sua metà campo.

Duci 7 Il numero tre chiude bene la fascia ed aiuta la fase offensiva dei suoi, la dimostrazione é l’ottimo inserimento che propizia il gol e porta avanti i suoi: nel secondo tempo continua la prestazione positiva e gioca una partita impeccabile. Forse all’occhio non sarà perfetto in termini di eleganza, ma il braccetto di sinistra sa fare il suo lavoro e non ha problemi a salire in cattedra quando richiesto. 

Testori 6.5 Capitan Testori nel primo tempo sicuro, gestendo bene la marcatura e pur non essendo sempre pulito nell’intervento mette sempre una pezza. Porta avanti i suoi in svariate occasioni, aiutando ad alzare il baricentro sia con lanci che impostazioni dal basso: nella seconda frazione di gioco continua la sua prestazione positiva ed è costretto ad arrendersi solo a due gol su calcio piazzato degli avversari. 

Macaj 6.5 Sicuro nelle entrate, si incolla a Rigoli e nonostante il giallo rimediato ad inizio tempo non solo non si spaventa, ma lo usa come carburante: dopo il cartellino diventa ancora più preciso e sprezzante del pericolo, togliendo dai piedi degli avversari diversi palloni pericolosi. Scivola bene in fase di spostamento ed aiuta Testori e Duci a fare lo stesso, impedendo all’Omegna di pungere su azione. 

La Torre 6 Il classe duemilaotto si limita a filtrare alcuni palloni, gestendoli in maniera ordinata sotto pressione, e bloccare alcuni filtranti pericolosi, faticando come tutto il centrocampo ad impostare però negli ultimi venti metri. Anche lui non aesthetically-pleasing come Duci, ma riesce sempre ad intervenire in maniera efficace.

19'st Posca 6 Il numero quarantaquattro entra bene ed aiuta i compagni, portando pressing alto dopo il gol del 3-2. Lotta con Touré e continua a gravitare in zona offensiva, spesso ripiegando anche in aiuto di Duci e Ferrara. 

Pecoraro 6.5 Se si cerca un fantasista che inventa e che crea, forse non è il suo nome quello da menzionare: ma un Pecoraro serve in qualsiasi squadra che si definisca tale, con il numero sei che fin dal primo minuto sputa sangue e sudore per la squadra. Sono tanti i chilometri macinati e sono tanti i palloni recuperati, che sopperiscono a poca lucidità in fase di impostazione. I grandi giocatori sono quelli che non si tirano mai indietro, proprio come fa l’incontrista verdeblu: e la voglia di vincere lo porta a rimediare un brutto colpo che costringe l’intervento dell’ambulanza. Auguri di pronta guarigione da parte di tutta la redazione, con il più sentito desiderio di tornare a vedere il numero sei “fare legna” su tutti i campi della provincia il prima possibile.

30'st Rainoldi sv

Fortis 7 Il numero sette a metà campo stupisce per la qualità e l’eleganza negli stop e nei dribbling: a volte però pecca nel momento fondamentale, ovvero quello del passaggio, servendo con risultati altalenanti i compagni lì davanti. Cresce esponenzialmente con il passare dei minuti, recuperando diversi palloni importanti e sfruttando la sua passata esperienza come terzino. L’ex Gozzano é perfetto sul rigore, esecuzione maestrale e pallone da parte, portiere dall’altra; nel secondo tempo si accende, incantando con delle belle soluzioni personali. 

Ferrara 6 Il numero otto spazia bene sulla fascia e porta tanto fiato alla fase offensiva lacuale, creando il buco giusto per l’inserimento di Crotta che porta al cross del gol: la sua partita é di contenimento ma di fatto senza macchia e senza lode. Fa il compitino e lo fa nel modo giusto, aiutando la fase difensiva dei suoi come uomo aggiunto dal centrocampo. 

Lekaj K. 6 l maggiore dei Lekaj, proprio come Crotta, nel primo tempo fatica a risultare pericoloso in fase offensiva, complici i pochissimi palloni che arrivano negli ultimi venti metri dell’Omegna. Come Crotta aiuta a centrocampo e fa da pedina fissa per gli scarichi, diventando la vittima numero uno di un gioco stentato per gli ospiti. Viene cambiato all’intervallo per le forze fresche di Touré, ma il numero nove non ha nessuna colpa. 

1'st Touré 8 Il 6 Maggio 2001 é passato agli annali calcistici come la data in cui un motorino è finito giù per le gradinate di San Siro. Invece il 29 marzo 2024 passa alla cronaca come la data in cui il motorino é stato inserito ad inizio secondo tempo. Perché Touré nelle gambe ha un motore a due tempi, che lo porta a ribaltare la partita e portare i suoi sopra di due gol nel giro di venticinque minuti: la prima squadra chiama la domenica, ma il numero nove trova sempre tempo per aiutare la causa dei compagni. Due palloni giocabili, due gol: se hai bisogno di cambiare una partita, you better call Ibra. La gemma in casa Riviera brilla ancora una volta, splendendo sotto il sole che batte sul Liberazione.

Lekaj D. 6 A differenza del fratello il primo tempo è di più totale anonimato, con il pallone che spesso lo supera e lo costringe a guardarlo naso all’aria per i numerosi lanci che superano la sua area di competenza. Nel secondo tempo riesce a trovare le misure ed aiutare i suoi a spingere in mediana, sporcando diversi palloni ed impostando per i compagni negli ultimi venti metri, deliziando anche con un paio di giocate di qualità.

Crotta 6.5 ll grande ex di giornata lascia il segno subito: cavalcata sulla fascia e cross al bacio, che permette a Duci di segnare. Il numero ventidue da lì in poi però fatica a lasciare il segno, rischiando però di trovare la via della porta un paio di volte per errori della difesa; anche lui soffre per i pochi palloni giocabili, lottando per tutto il match e portando fiato utile ai compagni in fase difensiva, sfruttando la sua altezza per coprire i calci d’angolo. 

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