Under 15
30 Marzo 2025
Under 15 BARONA • Doveri, Gaboardi, Cristiano, Sakamoto e Cipriani, decisivi nel match con l'Atletico Scarioni di Cioffi e, forse, anche nello scontro salvezza
Clamore, quello che si crea al triplice fischio in Via Tucidide. Scalpore, quello che genera il risultato finale di questo Atletico Scarioni - Barona. Squadre lontane dai propri obiettivi, ma non completamente fuori dai giochi: la distanza in classifica, però, non si è mai vista in campo e, al contrario, proprio gli ospiti hanno stupito, proprio come fatto appena un paio di settimane fa con l'Assago. Le porte, al triplice fischio, si chiudono per i padroni di casa, ma uno spiraglio - forse anche qualcosa in più - di luce si palesa per i rossoblù, che rientrano in corsa per il diciassettesimo posto, guidati, anzi trascinati, dai propri attaccanti, ma sostenuti anche da una difesa granitica. In fondo alla classifica di questo girone G, ora, è tutto possibile.
Playoff e playout, obiettivi lontani? Sì, ma per Atletico Scarioni e Barona i discorsi non sono ancora chiusi. La matematica non condanna nessuna delle due formazioni, ma oggi in via Tucidide ci si gioca tanto: the last chance, direbbe qualcuno, ma ciò si applica a entrambe le squadre. I padroni di casa devono recuperare otto punti sulla Milano F.A., considerando però che i blues hanno da recuperare la partita con la Rondinella. Situazione diversa ma altrettanto complicata quella che riguarda i ragazzi di Girino, sostituito per la sfida da Cinquino: se i punti che li separano dal Cernusco sono “solo” sette, fra le due rossoblù c’è di mezzo la Macallesi, a due lunghezze di distanza da Gaboardi e compagni, ma con un, seppur difficile, recupero da affrontare. Insomma, il destino dei protagonisti di questa sfida non è più nelle loro mani, ma per tenere ancora vivi gli obiettivi c’è solo un risultato possibile: la vittoria.
E, inaspettatamente, sono gli ospiti a partire fortissimo: dopo appena un minuto Gaboardi sfrutta un recupero alto dei suoi e, di prima intenzione, tenta di sorprendere De Siano sul palo lontano ed è proprio il legno a negare, o meglio rimandare, al bomber la gioia del gol. Al 2’ il pressing funziona ancora, e funziona bene: Sakamoto dal fondo serve al centro il suo capitano che, a porta sguarnita, insacca un insperato vantaggio. Insperato, perché? Per la situazione di classifica, ma anche per ciò che succede appena dopo lo 0-1. La Scarioni entra, finalmente in partita: dopo un gol, una doccia gelata che veementemente ti sveglia, i ragazzi di Cioffi prendono il controllo della sfera, che non sembrano più voler mollare. Fra loro e il pareggio, però, si mette in mezzo Doveri: l’estremo difensore ospite prima salva su De Luca, che non riesce così a sfruttare l’invito di Gusmaroli. Poi, proprio sul 9, si supera, con un intervento felino che spedisce in angolo una conclusione ravvicinata. La squadra di Via San Paolino soffre, e cerca il più classico dei catenaccio e contropiede, guidato nella transizione dall’autore del vantaggio e da Cristiano: proprio il nueve, dopo essere scappato in contropiede, cerca di sorprendere l’1 di casa con un pallonetto dalla trequarti, che illude i supporters ospiti ma si spegne sul fondo.
“Gol sbagliato, gol subito?” si chiede un tifoso dello Sporting dopo l’ennesima parata del suo portiere, ma in realtà i fatti sembrano smentire quanto sperato dal supporter. Quello che emerge è un canovaccio tattico chiaro: seppur i ragazzi di Via Tucidide mettano tende e tendoni nella metà campo avversaria, la difesa a oltranza funziona e tiene lontana, fuori dalla propria area, ogni minaccia. Ciò che emerge è un pressing asfissiante, ma da cui in realtà non emergono clamorose occasioni da gol, fino quantomeno al 29’ quando alla rovesciata di Schmill, controllata ancora da Doveri, risponde il pallonetto di Sakamoto, fuori di un soffio. Sono gli ultimi squilli di un primo tempo che, al duplice fischio, si chiude con un risultato clamoroso ma che,visto l’andamento della partita sembra più in bilico che mai.
“Guarda come ci schiacciamo”, dicono i tifosi rossoblù a inizio ripresa: in effetti alle forze fresche messe in campo da Cioffi Cinquino risponde con un un 5-2-3. Barricate, sì, ma nei primi minuti in realtà è la barona a guadagnare campo e al secondo tempo della ripresa si vive un deja-vu in Via Tucidide: “I’ve been place in this place before”, cantava Dave Rodgers, “I’ve been in this situation before”, si può cantare sul campo di Rubattino. Anzi, si potrebbe continuare a cantare per tutti i primi minuti del secondo tempo. Al 2’ Gaboardi manda in profondità Cristiano che, gelido e glaciale, davanti a De Siano, inizia una mini fuga per i suoi, che diventa vera un paio di minuti dopo. Intesa vincente fra l’11 e il 9, ed è proprio l’ex giocatore dell’Academy a regalarsi la doppietta, con un gol stupendo che porta il parziale sul 3-0.
E sono due centri che risvegliano, come accaduto nel primo tempo, i ragazzi di Cioffi, che ora però di gol ne devono recuperare tre. Ma di clamorose parate, Doveri, ne ha ancora nel suo arsenale, pronte a disinnescare i tentativi degli arancioneri: il Superman coi guantoni di Via San Paolino, proprio come accaduto nei primi trentacinque, ingaggia un duello personale con Gusmaroli, a cui risponde prima con le mani e poi coi piedi su due tentativi ravvicinati del nove avversario. Clamorosi gli interventi dell’1 di Girino, clamoroso ciò che avviene al 18’: Cipriani manda in profondità il neoentrato Grigore che, aiutato dalla traversa, insacca il 4-0, o almeno così credono i giocatori avversari. L’arbitro non assegna la rete, di fronte allo sgomento dei rossoblù. Ma serve solo aspettare una manciata di secondi: sulla rimessa che il fischietto di Milano assegna agli ospiti Ragni, scappato sulla linea di fondo, mette al centro per Sakamoto che aumenta a quattro i gol di vantaggio.
Ora l’Atletico entra in crisi, oltre che di risultato, entra soprattutto in crisi mentale: la squadra si spacca, alla ricerca del gol, ma il gioco si fa frettoloso e, di conseguenza, poco preciso. Nonostante le fughe sulla fascia di Piromallo, contenute egregiamente dalla difesa ospite, la partita sono proprio i ragazzi di Quadrino a farla, creando gioco e, soprattutto, occasioni da gol. E la possibilità di una clamorosa manita, vista soprattutto la situazione di classifica, si fa realtà al 29’: schema vincente su calcio d’angolo e sassata di Cipriani che s’insacca sotto al sette e chiude definitivamente il match su un impensabile ma giusto, visto l’andamento della sfida, 5-0. Si chiudono così i giochi per l’ex Città di Rodano, che però in questo primo anno di “rodaggio” ha comunque sfiorato la zona playoff. Si riaprono clamorosamente, invece, per la Barona: il sogno è vivo, e siamo sicuri che Gaboardi e compagni lotteranno fino alla fine.
ATL. SCARIONI - BARONA SP. 1971 0-5
RETI (0-1, 0-5): 2’ Gaboardi (B), 2’ st Cristiano (B), 4’ st Cristiano (B), 18’ st Sakamoto (B), 29’ st Cipriani (B).
ATL. SCARIONI (4-3-3): De Siano 6.5, Tornaghi 6 (14’ st Dessi 6.5), Gentile 7 (14’ st Re 6.5), Demaria 6 (1’ st Coppola 6), Giuranna 6.5, Chiaratti 6 (14’ st Varano 6), De Luca 6 (23’ st Marsano sv), Pepe 6.5, Gusmaroli 7.5, Deodato 6 (10’ st Scottuzzi 6), Schmill 6.5 (1’ st Piromallo 6.5). A disp. Invernice. All. Cioffi 6. Dir. Abeya Aguilar.
BARONA SP. 1971 (4-4-2): Doveri 8, Hutu 7.5, Ragni 7, Russo 7, Cipriani 7.5, Dal Molin 6.5 (23’ st Di Falco sv), Rotondo 6.5 (10’ st Grigore 7), Mantuano 8, Cristiano 8.5 (35’ st Ferrantelli sv), Sakamoto 7.5 (30’ st Sorrentino sv), Gaboardi 8. All. Cinquino 8.5. A disp. Paura, Rodriguez, Asovic. Dir. Damelio.
ARBITRO: Angieri di Milano 6.
AMMONITI: Marsano (A), Hutu (B).
ATL. SCARIONI
De Siano 6.5 Prendere cinque gol in una partita non è di certo facile per il morale, seppur in questo caso i suoi interventi per evitarne altrettanti siano molteplici. Ottime letture, soprattutto sulle conclusioni ravvicinate che consentono al suo Atletico Scarioni di limitare i danni.
Tornaghi 6 Era partito molto bene, con un'ottima propensione all’attacco che era sembrata essere l’arma in più per trovare il pareggio nel corso del primo tempo. Nel secondo entra in sofferenza, anche e soprattutto fisica, considerando il sacrificio fatto nei primi trentacinque minuti, venendo poi sostituito nel corso della ripresa.
14’ st Dessi 6.5 Decisivo per la sua velocità in un paio di occasioni, quando scappa all’indietro per inseguire gli esterni offensivi rossoblù, limitandone l’avanzata in zone del campo dove possono essere meno pericolosi.
Gentile 7 Solido e concentrato per tutto l’arco della sua gara. Più di una volta nel corso del primo tempo si destreggia con recuperi che evitano le ripartenze della Barone e subito si rilancia in attacco per ribaltare il fronte di gioco. Carisma.
14’ st Re 6.5 Con un Atletico Scarioni spaccato, entrare in una zona delicata come la difesa: è sicuramente complesso, ma non per lui. Con un filo di astuzia riesce a bloccare le avanzate che gli avversari tentano nelle zone centrali del campo.
Demaria 6 L'altezza non gli manca e questo gli permette per tutto l’arco del primo tempo di sfruttare i centimetri e, con imperiosi stacchi di testa, disinnescare i tentativi alti degli avversari. Viene sostituito alla fine dei primi trentacinque minuti nel tentativo di portare in campo un cambio tattico.
1’ st Coppola 6 Difficile oggi per lui: con una Scarioni che si spacca dopo appena un paio di minuti dall’inizio del secondo tempo, continuare quel lavoro di collante risulta complicato. L’impegno c’è, ma oggi obiettivamente era impossibile fare meglio di così.
Giuranna 6.5 Quella conclusione a inizio ripresa poco dopo il 3-0 avrebbe forse riaperto i giochi: tiro di controbalzo che sfiora il terreno trovando però un’ottima risposta di Doverni. Se nel primo tempo aveva abbassato il suo raggio d’azione, venendo un po’ ingabbiato tra le maglie rossoblù, nella ripresa si alza e emerge tutta la sua classe e la sua qualità.
Chiaratti 6 Sacrificio in tutto l’arco della partita: il suo ruolo iniziale è il terzino, ma più di una volta lo si ritrova in aree lontane da quella di competenza. Si alza sulla linea dei centrocampisti per aumentare il pressing e tenere schiacciata la Barona.
14’ st Varano 6 Fin dai primi istanti in cui è in campo si capisce come il terzino sia più interessato ad attaccare che a difendere. Rientra, sia chiaro, ma occupa da subito una zona molto avanzata del campo nel tentativo di coadiuvare la manovra offensiva arancionera.
De Luca 6 Duttile e bravo in più ruoli: parte come centrocampista con l’obiettivo di fare da collante al gioco arancionero, ma nel secondo tempo Cioffi lo arretra sulla linea dei difensori, dove cerca di sfruttare la sua agilità per limitare le scorribande offensive della Barona (23’ st Marsano sv).
Pepe 6.5 "Tecnica" è la perfetta sintesi di questo centrocampista e trequartista a servizio di Cioffi: prova a sorprendere con una serie di interessanti conclusioni dalla distanza il portiere avversario, ma è in grado anche di allargarsi per ampliare il gioco della sua Scarioni e fornire così un’altra soluzione ai compagni.
Gusmaroli 7.5 Trucchi di magia sul campo di via Tucidide ne compie parecchi: nasconde la palla, la fa apparire, e di nuovo la toglie dalla vista e dalle possibilità del difensore che cerca di marcarlo. Ingaggio un bel duello con Doveri, trovando però delle epiche risposte del portiere avversario: sfortunato perché un gol oggi sarebbe stato meritato.
Deodato 6 Cerca sempre di non dare punti di riferimento alla difesa ospite agendo su entrambe le fasce e cercando di scambiarsi costantemente con Gusmaroli. Poco prima di lasciare il campo scappa alla difesa rossoblù e cerca di sorprendere il portiere avversario con un pallonetto che sfiora la traversa e il 3-1.
10’ st Scottuzzi 6 Prova a incidere su questo complesso secondo tempo dando un contributo che è a metà fra fisico e velocità. La voglia non gli manca, come dimostrato dai continui pressing che porta al portiere avversario nel tentativo di indurlo all’errore.
Schmill 6.5 quella rovesciata a fine primo tempo avrebbe meritato la copertina dell’album delle figurine, ma ancora una volta decisiva è la risposta del portiere avversario. Si muove tra le maglie rossoblù e si impegna a scendere sulla linea dei centrocampisti per recuperar palla e gestire così la manovra arancionera.
1’ st Piromallo 6.5 Grinta, l'elemento che spesso viene ricercato nei calciatori, e che oggi si ritrova nell'attaccante, quando nonostante un passivo che in breve tempo si fa pesante, il 19 continua imperterrito a infiammare Via Tucidide con fughe che si alternano in tutte le aree dell’attacco arancionero. Bello il diagonale con cui tenta di sorprendere il portiere avversario su cui però ha poca fortuna.
All. Cioffi 6 La Scarioni non ha più niente da dare, questo è vero, ma questa prestazione non ci voleva: a un secondo tempo sicuramente complicato, soprattutto per la testa, si aggiunge un primo tempo molto sfortunato. I suoi creano tanto, ma i miracolosi interventi del portiere ospite negano il pareggio. Rimane un po’ di disordine alla fine dei 70 minuti nell’organizzazione complessiva di una squadra che comunque deve essere contenta del buon percorso fatto quest’anno.
BARONA SP. 1971
Doveri 8 "Migliore in campo" i suoi tifosi glielo urlano fin dalla metà del primo tempo, quando già indirizza la partita con una serie di interventi miracolosi, sia coi piedi sia coi guantoni. Magnete del pallone, disinnesca tutti i tentativi avversari e permette così alla sua squadra di avviarsi verso una clamorosa vittoria.
Hutu 7.5 Fisico, ma veloce: è il prototipo del terzino modello. Simbolo di ciò è il duello nel secondo tempo con un avversario complicato come Gusmaroli, che riesce a limitare, facendo a spallate con l’attaccante avversario, ma non tirandosi indietro quando si tratta di inseguirlo per l'out di destra.
Ragni 7 Diverso per caratteristiche compagno sul lato opposto, altrettanto efficace il suo lavoro di oggi: non sente la differenza di stazza con Gusmaroli, che per quasi tutto il primo tempo agisce sul suo lato di competenza. Nel secondo si esalta con una serpentina clamorosa che gli regala anche l’assist per il 4-0.
Russo 7 Tempismo giusto, la costante della sua partita. Si stacca sempre col tempo corretto dalla linea della difesa per uscire o sul portatore palla o sul pallone vagante e disinnescare così una minaccia che in più di un’occasione rimane esclusivamente potenziale.
Cipriani 7.5 Meno male che c’era una rete resistente perché quel tiro è un missile potentissimo: bravo nel leggere lo schema col compagno e trovarsi al posto giusto, completamente smarcato, e nel momento giusto. Collante della squadra, guida la transizione, soprattutto nel secondo tempo, quando la Barona si organizza bene e l’Atletico Scarioni lascia spazio al centrocampo rossoblù.
Dal Molin 6.5 Sostanza: è l’equilibratore della Barona, quello che, per farla breve, tiene sempre dritta la bilancia. senza che la squadra - perdonate il gioco di parole - si sbilanci mai. Tanto lavoro sotto traccia, che però paga tantissimo: i rossoblù sono solidi e non appaiono mai disuniti. Soffrono ma soffrono bene (23’ st Di Falco sv).
Rotondo 6.5 Interessante il modo in cui occupa l’out di sinistra, sicuramente una delle chiavi tattiche con cui leggere la sfida: si abbassa velocemente per portare un quarto giocatore sulla linea dei centrocampisti, ma subito ricrea una sorta di 4-2-4 per generare l'uno contro uno in attacco.
10’ st Grigore 7 È solo la traversa e, forse una lettura non corretta dell’arbitro, a negare la gioia del gol all’attaccante, che entra e spacca il match con una serie di percussioni sull’out di destra che mettono in apprensione la sguarnita difesa arancionera. Entro, spacco (purtroppo solo la traversa) esco, ciao.
Mantuano 8 Dagli spalti lo chiamano il Gattuso della Barona e, in effetti, ricorda il grande rossonero, soprattutto per i suoi interventi al limite, anche astuti, con cui però tiene dritta e salda la barca della difesa rossoblù. Guida la linea e tiene saldo il timone.
Cristiano 8.5 Nel primo tempo stava per farlo bello, ma davvero bello con quel pallonetto che illude la Barona. Ma poi, una doppietta in due minuti, che cosa non è?! Perfetto l’inserimento ed efficace la realizzazione in entrambe le situazioni. Attaccante di razza (35’ st Ferrantelli sv).
Sakamoto 7.5 Dopo l’assist - giusto una piccolo impatto sul match - infiamma via Tucidide con una rouleta con cui scappa agli avversari. Nella ripresa poi si fa trovare al posto giusto al momento giusto: l’appuntamento col goal incombe, ma lui non ha intenzione di saltarlo (30’ st Sorrentino sv).
Gaboardi 8 Capitano, bomber, trascinatore: tre fatti che emergono dal centro sportivo della Scarioni. Stappa il match dopo un paio di minuti e per tutto l’arco della partita, pur non riuscendo a trovare la doppietta, compie un grande lavoro nella gestione palla che si traduce in un dato: due assist in appena due minuti.
All. Cinquino 8.5 Cinque gol contro la sesta in classifica sono già un aspetto su cui festeggiare. Ma ciò che deve più rendere fiero il tecnico di Via San Paolino è la testa che i suoi hanno messo in campo. Aldilà degli aspetti tattici, l'allenatore ha saputo controllare una partita che, indirizzata nei minuti iniziali, poteva rapidamente cambiare direzione, soprattutto nel primo tempo: l'1-0 ha retto, e nel secondo tempo la compattezza e l'opportunismo - perché nel calcio bisogna esser bravi a sfruttare le opportunità - ha prevalso.
ARBITRO
Angieri di Milano 6 Arbitraggio con un metro chiaro fin dall'inizio: lascia correre tanto, con una partita fisica che però, nei primi minuti, sembra non essere eccessivamente fisica. Rimangono dei dubbi sul gol fantasma di Grigore: sembrava dentro, ma è chiaro che senza la tecnologia è difficile fare una valutazione. Nei minuti finali esce in campo un po' di nervosismo fra i giocatori, che riesce a controllare bene.
Un risultato negativo, che però, per Cioffi, non macchia l'ottima stagione fatta dalla sua Scarioni: "Abbiamo sbagliato tanto sull'1-0 e sul 2-0 e dopo il terzo gol abbiamo staccato il cervello. Siamo soddisfatti però della stagione: è partita con tante difficoltà, abbiamo fatto un cammino in crescendo e devo fare i complimenti ai ragazzi. Anche però quando non si ha nulla da dire, bisogna scendere in campo con la giusta cattiveria: lo abbiamo fatto nelle scorse settimane, oggi non ci siamo riusciti".
Soddisfatto invece il rossoblù Cinquino, soprattutto della grinta messa in campo dai ragazzi: "I ragazzi si son comportati bene: abbiamo sofferto dopo l'1-0, ma abbiamo reagito molto bene e la squadra è stata ottima. Abbiamo sfruttato tutte le occasioni che abbiamo avuto. Questa partita rispecchia la mentalità che abbiamo noi allenatori, cercando di infonderla ai ragazzi: mai mollare e crederci fino alla fine."