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Torneo delle Province

Debutto amarissimo per Milano: il bomber la riapre, ma non basta per salvare i campioni in carica

L'uno-due iniziale di Lodi coglie impreparati i ragazzi di Rivetti-Cimino a cui non è sufficiente l'assedio finale

Lorenzo Pollio e Riccardo Manini • Lodi Under 15

LODI UNDER 15 • Lorenzo Pollio e Riccardo Manini

Se il buongiorno si vede dal mattino... il noto proverbio spiega come iniziare con il piede giusto sia fondamentale in ogni campo, specialmente in una fase a gironi a tre in cui ogni punto è fondamentale: Milano stecca al debutto contro una coriacea Lodi che si impone per 2-1 grazie ad un avvio spumeggiante che coglie impreparati i due volte campioni in carica; a nulla serve l'assedio del secondo tempo. Postolachi segna il gol della vana speranza dopo le reti di Pollio e Manini nei primi dieci minuti di gara. I ragazzi di Rivetti e Cimino guardano già alla prossima partita con Pavia con tanta voglia di rivalsa e l'obbligo di vincere per passare il turno e soprattutto per ribadire a tutti che per il Titolo di Campione bisogna ancora vedersela con Milano. 

 

UNO-DUE LODI IN AVVIO

 

Finalmente si parte! Il giorno del debutto è arrivato, il Torneo delle Province è ufficialmente iniziato e Milano punta a riconfermarsi per la terza volta consecutiva. Suo rivale in questa prima partita della fase a gironi è Lodi, in una Classica degli ultimi anni che ha spesso regalato duelli indimenticabili: l'incrocio dell'anno scorso si era concluso con un pirotenico 3-3, un rocambolesco pareggio che aveva lasciato tutti esterefatti per la bellezza del gioco messo in mostra. Una fase a gironi a tre, l'altra squadra è Pavia, dove ogni minimo passo falso può costare carissimo: partire bene è fondamentale. Lo sanno perfettamente Rivetti e Cimino, esperti del Torneo delle Province: tra le mani hanno una squadra fatta di tanti talenti offensivi, in cui sicuramente la qualità non manca, ma che è difficile da decifrare nella sua composizione e schieramento. Rebus che risolvono con il 4-3-3 che ha accompagnato le uscite della Rapp nelle amichevoli, in cui a guidare la difesa inizialmente c'è la coppia Chen-Platania, a centrocampo le manovre sono orchestrate da Setzu e Arensi, mentre i tre davanti sono Postolachi e Ungaro larghi a supportare Manetti bomber di manovra. Lodi risponde con un più accorto 4-4-2. 

Neanche il tempo di partire che Lodi, in maglia giallo fluo, si presenta subito all'arrembaggio trovando il gol del vantaggio con l'incornata sul primo palo del capitano Pollio sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nei primi minuti i ragazzi di Antoniazzi sono aggressivi, molto più reattivi sulle seconde palle e abili nelle manovre offensive: l'approccio al match è sicuramente tutto di marca lodigiana. La partita risulta godibile, giocata su ritmi altissimi e spazi stretti con Milano a sentire maggiormente la tensione dell'importante debutto e forse il peso di doversi riconfermare. La prima occasione per i padroni di casa arriva al 10' con Ungaro che da buona posizione non riesce a centrare lo specchio. Ma gli ospiti si confermano pericolosissimi in contropiede: Manini sfrutta un lancio lungo della difesa e buca Metaj in uscita disperata con un morbido e preciso tocco sotto (14') in dubbia posizione di fuorigioco. A questo punto i due allenatori meneghini cambiano l'assetto della propria difesa allargando Chen come terzino sinistro e affiancando a Platania, a seconda dei momenti, uno tra Altamirano e Arensi per sfruttarne i piedi educati alla ricerca della costruzione dal basso. Dopo i due ceffoni in avvio, Milano comincia ad attaccare con maggior determinazione e, dopo due buone occasioni, accorcia al 24' grazie al tap-in di Postolachi: dopo una tambureggiante azione di Ungaro sulla sinistra, un rimpallo premia l'11 della Serenissima che la mette dietro per Manetti che lascia partire un destro angolatissimo su cui Cenerazzo si supera in controtempo; sulla ribatutta è pronto come un falco proprio il pistolero Postolachi che riporta in partita Milano. I campioni in carica ci provano, ma la resistenza lodigiana non lascia spazio ad occasioni da gol. Finisce così il primo tempo con Lodi in vantaggio e Milano ad inseguire consapevole dei propri mezzi e delle disattenzioni commesse.

 

ASSEDIO SFORTUNATO

 

Milano comincia da dove aveva finito: attacca senza sosta per trovare il pareggio sospinti anche dall'orgoglio ferito dei campioni. Rivetti e Cimino sostituiscono l'autore del gol con Jara Gonzales alla ricerca della sua velocità per provare a scardinare la difesa lodigiana. Il secondo tempo è più convulso del primo, i ritmi rimangono sempre molto alti, ma le azioni sono spesso interrotte da cambi di possesso palla repentini. Nei primi 20' non vengono create grosse occasioni da nessuna delle due squadre, ma Milano è sempre protratta in avanti, anche grazie al fisico del subentrato Doniselli, divenuto nuovo e unico riferimento offensivo. Da questo punto in poi è assolo Milano grazie anche alle scelte dei due allenatori che schierano tutto il potenziale offensivo a disposizione con Manetti, arretrato ora a centrocampo, Doniselli, D'Amore, Aruanno e Jara Gonzales in contemporanea per provare ad agguantare il meritato pareggio.

Al 24' ecco la grandissima occasione per Milano: Altamirano crossa perfettamente, in mezzo all'area spunta Jara che in scarsa coordinazione aerea non riesce a segnare. I due volte campioni in carica sono ora asfissianti nella ricerca del gol del pareggio, schiacciando Lodi nella propria trequarti difensiva. Nascono così tantissime palle gol: prima Doniselli, poi Manetti, ci provano, ma le loro conclusioni sono rispettivamente alta e facilmente bloccata a terra dal sempre attento Cenerazzo. Ancora il bomber dell'Ardor, che ha dato tanta vivacità e pericolosità, tenta due volte di trovare la via del gol, ma prima Cenerazzo, sempre lui, e poi la sua mira impediscono a Milano di pareggiare. D'Amore, Jara Gonzales e Doniselli hanno letteralmente cambiato il volto all'attacco dei ragazzi di Rivetti-Cimino imprimendo maggiore velocità alla manovra e più incisività in fase di tiro. Per loro sfortuna, però, la difesa di Lodi è in versione Grande Muraglia Cinese e l'estremo difensore lodigiano sembra non voler sentire ragioni anche di fronte ad Arensi, ottimamente lanciato in profondità da Doniselli, superandosi ancora una volta. Da quando è entrato il bomber arancionero si è reso protagonista di tante iniziative individuali e per i compagni, ma la palla non riesce mai ad entrare nonostante l'assedio meneghino. E così, dopo venti minuti in apnea, Lodi resiste all'assedio di Milano e può gioire sotto al cielo di Trezzano: una vittoria importantissima per i ragazzi di Antoniazzi, che permette loro di portarsi in testa e guardare con molto ottimismo al passaggio del turno. Per i due volte campioni in carica la prima è amarissima, ma con un pizzico di cinismo in più la riconferma è possibile.   

 

IL TABELLINO 

CP MILANO-CP LODI 1-2
RETI (0-2, 1-2):
2' Pollio (CP L), 14' Manini (CP L), 24' Postolachi (CP M).
CP MILANO (4-3-3):
Metaj 6.5, Ibraliu 7 (25' st Aruanno sv), Chen 6.5, Setzu 6.5 (11' st Noselli 6.5), Platania 6, Altamirano 6.5, Ungaro 7 (20' st D'Amore 6.5), De Chiara 6 (14' st Doniselli 7), Manetti 6.5 (31' st Marino sv), Arensi 7, Postolachi 7.5 (5' st Jara Gonzales A. 6.5). A disp. Ramos Urbina, Deufemia. All. Rivetti - Cimino 6. Dir. Commisso - Colombo.
CP LODI (4-4-2):
Cenerazzo 8, Vailati 7, Barbu 7.5, Cella 7 (12' st Maccarrone 6.5), Pollio 8, Caserini 7 (31' st Di Gerolamo sv), Manini 8 (21' st Cangelosi 6), Ricci 7.5, Ferrari D. 7 (28' st Mghari sv), Aiello 7, Catapano 6.5 (5' st Pezzini 6). A disp. Landi, Di Gennaro, Marianini, Ozzella. All. Antoniazzi 7. Dir. Pizzamiglio.
ARBITRO:
Marullo di Pavia 6.
AMMONITI:
Vailati (CP L).

 

LE PAGELLE

MILANO

Metaj 6.5 Sorpreso sull'incornata di Pollio, non può nulla sul tocco morbido di Manini. Inoperoso nel secondo tempo.
Ibraliu 7 Su quella fascia spinge come un forsennato, attento anche in copertura (25' st Aruanno sv).
Chen 6.5
Prima centrale, poi terzino: oggi meglio in fase offensiva che difensiva.
Setzu 6.5
In Rapp gioca mezz'ala per il proliferare del potenziale offensivo in rosa, ma arretrando di qualche metro il suo usuale raggio d'azione perde un po' di pericolosità davanti.
11' st Noselli 6.5
Inserito per sfruttarne la grande corsa in fase di spinta, compie diverse discese degne di nota nell'assedio finale. 
Platania 6
Il capitano sbroglia diverse situazioni complicate, ma dietro i suoi ballano e, soprattutto all'inizio, si perde diverse volte i suoi marcatori. Nella ripresa si riprende alla grande come tutti i compagni e partecipa all'assedio. 
Altamirano 6.5 Alterna la posizione di mediano, mezz'ala e difensore centrale mettendo in mostra la sua fisicità e il suo ottimo tocco palla. 
Ungaro 7
Sgusciante sulla fascia, nel primo tempo è a tratti imprendibile; ha il merito di far partire l'azione del gol di Milano con una bella giocata.  
20' st D'Amore 6.5
Entra bene schierato largo nei tre davanti, mette dentro diversi palloni interessati. Peccato per una sua deviazione area in cui colpisce male.
De Chiara 6
Non si fa notare in fase offensiva come nella sua Rogoredo, di cui è il capocannoniere.
14' st Doniselli 7
Da quando subentra cambia il volto di Milano: tante occasioni create per se stesso e i compagni, manca solo un pizzico di cinismo nel bomber dell'Ardor.
Manetti 6.5
Prima terminale offensivo, poi mezz'ala di inserimento nei minuti finali in cui Milano assedia la porta di Lodi (31' st Marino sv).
Arensi 7
Lo vedi a centrocampo, in difesa, in attacco... praticamente ovunque, dal suo piede educatissimo partono tante occasioni, peccato per quella corsa meravigliosa nel secondo tempo che avrebbe meritato una conclusione migliore. 
Postolachi 7.5
Ha il grande merito di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto segnando l'unico gol dei suoi in un pomeriggio sfortunato.
5' st Jara Gonzales A. 6.5
Entra benissimo, repentino e fulmineo come sempre, non riesce però a ribadire in rete una grande occasione a causa del precario equilibrio.
All. Rivetti-Cimino 6 Alcune scelte dietro hanno fatto e faranno discutere, nel secondo tempo però sistemano alla perfezione la squadra e Milano prova in ogni modo a sfondare il muro Lodi. Con un pizzico di fortuna e cinismo in più Milano proverà a riconfermarsi. 

 

LODI

Cenerazzo 8 Il portiere in stato di grazia che ti salva nel momento del bisogno: aveva parato anche il tiro di Manetti con uno straordinario intervento in controtempo, peccato per lui che sulla sua respinta era appostato Postolachi. Nel secondo tempo mette l'elmetto e salva tutto.
Vailati 7
Come tutti i suoi compagni in affanno nell'assedio finale, ma pronto a rintuzzare ogni tentativo di Milano.
Barbu 7.5
Che prestazione la sua, ottimo nelle due fasi, riesce spesso a stare dietro anche a Jara Gonzales nonostante la differenza di passo. 
Cella 7
Nel primo tempo ottimo in fase di costruzione, nel secondo il baricento dei suoi cala e pensa più a difendere il risultato.
12' st Maccarrone 6.5
Entra in maniera ordinata per difendere il vantaggio. 
Pollio 8
Prestazione da capitano: oltre al gol di testa su schema da calcio d'angolo, tanta garra per lui e carisma da vendere.
Caserini 7
Largo nei tre davanti, nei primi minuti del primo tempo crea diversi grattacapi alla difesa di Milano. Cala alla distanza (31' st Di Gerolamo sv).
Manini 8
Trova il gol vittoria con un delizioso tocco morbido che scavalca Metaj. Decisivo. 
21' st Cangelosi 6
Entra e difende il risultato insieme ai compagni provando a ripartire in contropiede nelle rare occasioni in cui Lodi riesce a farsi vedere in avanti nel secondo tempo.
Ricci 7.5
Prestazione perfetta nelle due fasi, elogiato anche dal suo allenatore.
Ferrari D. 7
Punto d'appoggio per le avanzate dei compagni nella prima frazione, diventa il primo difensore dei suoi nel secondo tempo in cui si arroccano (28' st Mghari sv).
Aiello 7
Largo davanti, ha un ottimo controllo palla e non disdegna servire i compagni con il suo piede educato. Anche lui aiuta in fase difensiva.
Catapano 6.5
Lì in mezzo fa tanto lavoro sporco utile ai suoi per portare a casa la vittoria. 
5' st Pezzini 6
Il suo compito? Aiutare i compagni a non subire gol.
All. Antoniazzi 7
I suoi hanno un approccio fantastico al match segnando due gol in dieci minuti; vengono schiacciati nel secondo tempo, ma con un po' di fortuna e tanta bravura in fase di non possesso riescono con grinta a vincere portando a casa un successo fondamentale in ottica passaggio del turno.

ARBITRO

Marullo di Pavia 6 I ragazzi sono disciplinati e dirige bene l'incontro, dubbi su alcuni fuorigioco non ravvisati e sulla gestione dei cartellini.

 

L'INTERVISTA

Un debutto che nessuno si sarebbe aspettato, certamente amaro, ma che lascia comunque fiduciosi per la prossima partita Rivetti e Cimino grazie alla prestazione dei propri ragazzi: «Abbiamo poco da recriminare, forse i primi dieci minuti nei quali i ragazzi erano emozionati, per il resto abbiamo giocato bene, nella loro metà campo. Non è stata neanche sfortuna anche perché sono stati loro bravi a difendersi. Noi comunque le occasioni le abbiamo create, andando avanti così faremo comunque bene. L'obiettivo rimane riconfermarsi, sarebbe bello, poi noi comunque abbiamo tre ragazzi sotto età e quindi più sfidante. Noi ci proviamo senza paura e, ripetendo la prestazione che abbiamo messo in campo oggi, siamo fiduciosi».

Qualche rimpianto per alcune scelte prese, tutte ben motivate, è emerso nel post partita: «Nel finale per provare a recuperarla abbiamo inserito praticamente tutto il potenziale offensivo che avevamo con cinque punte tutte in contemporanea. Ho arretrato anche Manetti di qualche metro perché comunque ho visto che anche nel CG Bresso ogni tanto fa la mezz'ala e anche con ottimi risultati: è un ragazzo bravissimo che ha voglia di stare in campo. Li abbiamo messi tutti, ci abbiamo provato. Spesso abbiamo arretrato uno tra Altamirano e Arensi, un vero e proprio tuttocampista, sulla linea della difesa perché volevamo un centrale di costruzione anche se di ruolo loro sono centrocampisti. Siamo partiti con Altamirano perché è anche bello tosto fisicamente e non tira mai indietro la gamba. Ha fatto bene anche se forse ha pagato nei primi dieci minuti la marcatura un po' larga. L'idea era quella, magari settimana prossima metteremo due marcatori puri dietro».

Quella fase difensiva che nei primi minuti ha sofferto, orfana di un giocatore che risponde al nome di Adam Bouih, lasciato fuori dalle convocazioni per questa partita: «Ci mettiamo comunque in discussione dopo una sconfitta e faremo delle riflessioni in più per valutare cosa è stato sbagliato, abbiamo una settimana per pensare ad altre soluzioni e probabilmente le faremo. Adam (Bouih ndr) sicuramente è un ragazzo che merita, ma abbiamo dovuto fare delle scelte: abbiamo dei limiti».

Un ultimo appunto sulle condizioni del nuovo campo di Trezzano: «Bello, nuovissimo, anche se abbastanza lento con l'erba un po' alta, infatti ho detto ai ragazzi di passarla più forte del normale perché la palla si ferma. Ormai sembra questa la direzione nella quale andranno i nuovi sintetici».

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Commenti all'articolo

  • aleclap-

    01 Aprile 2025 - 19:45

    Senza offesa ma la difesa non era guidata da chen e altamirano. Forse c è stata un po’ di confusione grazie .

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  • aleclap-

    01 Aprile 2025 - 19:38

    .

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