Torneo delle Province
08 Aprile 2025
BERGAMO UNDER 17 • Ibrahima Ndiaye, Giulio Zenoni e Lazrak Loulidi i migliori contro monz
La forza del gruppo, l'entusiasmo, la fame che forgia uomini consapevoli e destini rigogliosi. L'insensata voglia di fare un qualcosa di grande, che prende la testa, il cuore, persino la ragione. Gli occhi pieni di sogni, per imparare a guardare oltre. Con il coraggio di correre, giocare e divertirsi. Spensierati. L'uno per l'altro. Insieme. Bergamo, sei uno spettacolo: la vittoria di oggi per 2-0 contro Monza è l'emblema del suo credo. Che non è solo piacere estetico, ma è soprattutto prerogativa di vita. Spirito di sacrificio, carattere, denti stretti: così si cresce, così si conquista, così si raggiunge, ed è così che i bergamaschi accedono ai quarti di finale con un turno di anticipo. Non può nulla Monza, annichilita dal sigillo di capitan Zenoni e dal sussulto di Loulidi nella ripresa, salutando così la competizione da vicecampione in carica. Mentre, sull'altra sponda del fronte, si festeggia l'en plein di punti (6), di gol (7), di solidità (zero incassi, solo pugni). Insomma: un vero e proprio capolavoro del cinema, che adesso aspetta solo il finale più bello.
Un grido di battaglia scandisce i primi scampoli di primavera: fiorisce un monito, vittoria. Monza e Bergamo sciolgono così gli ultimi dubbi. Quale strada percorrere? Quale meta raggiungere? Entrambe, unite in cerchio, rispondono con un patto. Dare tutto è l'unica soluzione, regola che vale un viaggio e, forse, anche una vita. I ritmi sono sin da subito gradevoli, e non potrebbe essere altrimenti: ci si gioca tanto. Partono in quarta gli orobici, che sfoggiano condizione fisica e concetti con estrema fluidità. La truppa di Mazzoleni segue a memoria lo spartito e occupa progressivamente la metà campo offensiva, attraverso fraseggio codificato, riaggressione e prontezza sulle seconde palle. Musica che presto diventa poesia. La prima occasione capita sulla testa di Marchesi, che pur colpendo a botta sicura trova la risposta di Barbiero. L'estremo difensore brianzolo inizia così un pomeriggio da protagonista indiscusso. Ma ne parliamo dopo. Prima, tocca alla traversa infrangere il tentativo ambizioso di Suardi; a Montillo e Ndiaye, invece, manca precisione. I brianzoli, dal canto loro, faticano a tenere botta e mostrano un limite atletico evidente. Ma, una volta riorganizzate idee e distanze, i ragazzi di Gargioni iniziano a distendersi con sporadica iniziativa, riequilibrando il confronto.
La struttura di Loperfido impronta il gioco sulla rimessa, le incursioni di Acropoli e Romaniuk creano qualche insidia. Nulla più: i verdi peccano in lucidità negli ultimi metri. Bergamo non resta di certo a guardare: stringe le linee, semina terreno in verticale, ripulisce la sfera con animo nobile. E ne approfitta, rompendo gli indugi di un match a tratti poco coinvolgente, seppur intenso e ricco di spunti. Deve scoccare il quarantesimo per vedere ''scoccare'' la freccia del vantaggio ''ospite''. Colpisce nel segno, capitan Giulio Zenoni. Che duetta con Suardi, confezionando un'azione da manuale per smarcarsi e colpire. Si insedia nella retroguardia monzese, elude l'uscita di Barbiero, segna il gol che indirizza l'incontro. Monza si addentra in una stradina stretta, senza via di uscita; Bergamo vede la luce, e non è un abbaglio.
Perché Bergamo riparte seguendo la regola, la prima del suo vademecum: inseguire il credo. Una combinazione disinvolta tra Formenti, Ndiaye e Suardi manda al tiro quest'ultimo, smorzato; lo stesso Ndiaye, poco dopo, uncina il pallone nella mischia e tenta la rovesciata, sfiorando l'iperuranio. Ma l'occasione più grande capita sui piedi di Mazzola e Filippo Suardi. La punizione tagliata dell'altro Suardi, Federico, imbecca il compagno con la 3, che sbatte su Barbiero. L'estremo difensore brianzolo è poi bravissimo ad immolarsi sulla botta sicura dell'ala orobica, mantenendo la sola lunghezza di vantaggio. Lo dicevamo prima: Barbiero protagonista. Tra lui e il premio di MVP, però, sbuca un nuovo volto: Rayan Loulidi Lazrak.
Il secondo parziale di Monza parte con mire ambiziose. Gargioni ruota: entra Cerrone, subito attivo con una conclusione strozzata. Poi tocca a Bernardo impensierire uno Stefanoni inoperoso, sfiorando il bandolo della matassa su sviluppi di corner. Nel complesso, la squadra aumenta la cilindrata del pressing, complica le uscite avversarie e si avvicina ancora all'obiettivo. Sempre con Cerrone, che, lanciato da un'altra new entry - Capone - lascia sul posto Mazzola e si incunea nell'area ospite. Ma Brambilla ha altri piani e spazza. Ci prova anche Loperfido, troppo debole. Uno degli ultimi sussulti, prima dell'incendio di occasioni orobiche che infesterà il pomeriggio brianzolo. Nefasto, poiché spoglio della lucidità necessaria per fare male: chiedere a Cerrone, fermato sul più bello dalla efficace risposta di Stefanoni.
Bergamo riattiva il pilota automatico. Gioca sul velluto, triangola, crea pericoli. Barbiero non ci sta: si impone sulla testata di Ndiaye. Ma non può nulla sulla botta del neoentrato Loulidi. Che raccoglie palla dal limite dell'area e calcia a giro, trovando anche la deviazione sfortunata di Bernardo. La traiettoria disegna una parabola imprendibile anche per il portiere brianzolo, accarezzando l'incrocio dei pali e sigillando definitivamente l'incontro. L'iniziativa di Monza è ridotta all'osso, la speranza ad un lumicino: gli ospiti fraseggiano consapevolmente, costruiscono incursioni di pregevole fattura e rischiano così di prendere il largo. Cisse impegna Barberio, i cui guantoni arrivano prima anche sulle cartucce di Zenoni, Cisse e Manzoni. Il forcing finale dei ragazzi in maglia verde è apprezzabile, ma effimero: Bergamo non soffre più e sprigiona emozioni da ogni poro.
CP MONZA-CP BERGAMO 0-2
RETI: 40' Zenoni (CP B), 26' st Loulidi (CP B).
CP MONZA (4-3-2-1): Barbiero 7, Lucarelli 6.5, Bernardo 7, Brambilla 6.5 (5' st Capone 7), Leccese 6.5, Syziu 7 (25' st Giordano sv), Mariani 7 (1' st Cerrone 7), Hichami 6.5, Loperfido 6.5 (14' st Demontis 7), Acropoli 7 (35' st Trapani sv), Romaniuk 6.5 (5' st Leonardi sv). A disp. Mazzonello, Brivio. All. Gargioni 6.5. Dir. Colombo.
CP BERGAMO (4-3-3): Stefanoni 7, Cisse 7.5, Mazzola 7.5 (38' st Confalonieri sv), Suardi 7 (14' st Loulidi 8), Pezzotta 7, Marchesi 7 (30' st Anzalone sv), Zenoni 8, Montillo 7 (42' st Adobati sv), Suardi 7 (20' st Manzoni 6.5), Ndiaye 7.5, Formenti 7 (9' st Ciglioni 7). A disp. Lorenzi, Persico, Khadmaoui. All. Mazzoleni - Musitelli 7.5. Dir. Vanoncini.
ARBITRO: Cattaneo di Seregno 7.
AMMONITI: Lucarelli (CP M).
CP MONZA
Barbiero 7.5 Para di tutto, infonde sicurezza, è l'ultimo a mollare. Meriterebbe più supporto.
Lucarelli 6.5 Gioca una partita complessivamente ordinata, in cui pur soffrendo limita le incursioni dalla sua parte.
Bernardo 7 In avvio mostra frettolosità nelle scelte, mano a mano cresce in personalità. Senza fronzoli.
Brambilla 6.5 Partita senza infamia e senza lode. In avvio fatica a reggere il confronto con i pari-ruolo avversari, poi cresce alla distanza. Ma chi lo rimpiazza fa di più.
5' st Capone 7 Entra con vigore, lotta sul pallone, ha il piede per imbeccare. Bell'impatto.
Leccese 6.5 Così come Bernardo è solido e si prende pochi rischi. L'attacco di Bergamo a tratti lo imballa, ma risponde presente.
Syziu 7 Ha buoni strappi e buona gamba. Si applica bene in fase di ripiego.
Mariani 7 Soprattutto nel primo mostra lampi tecnici di buona fattura, rapidità nello stretto e iniziativa. Cala con il progredire dell'offesa orobica.
Hichami 6.5 Un solo colpo di testa, poi una partita di complessiva sostanza. Pochi sussulti.
Loperfido 6.5 Ha una struttura imponente, che Monza sfrutta per risalire il campo. Ma a tratti è troppo macchinoso e, quando imbeccato nei pressi della porta, non conclude.
19' st Demontis 7 Offre verticalità ed energia, ma come il compagno manca di concretezza.
Acropoli 7 Ha movenze interessanti, non supportate dalla mole scarna. Gli manca sempre l'ultima conclusione: deve essere più cattivo.
Romaniuk 6.5 Ha delle buone peculiarità tecniche, ma soffre lo svantaggio fisico e atletico con Mazzola. Pecca in velocità di pensiero negli ultimi metri.
5' st Cerrone 7 Entra con il piglio giusto e crea un paio di occasioni interessanti. A conti fatti gli manca solo il gol.
All. Gargioni 6.5 La squadra soffre tremendamente il mismatch fisico e atletico con Bergamo, a tratti dominante per proposta di gioco e organizzazione. I cambi danno una sterzata, ma effimera. Imperativo: onorare la partita con Sondrio.
CP BERGAMO
Stefanoni 7 Inoperoso fino a metà ripresa, è bravo a respingere efficacemente il tentativo di Cerrone.
Cisse 7.5 Piede educato, corsa a iosa, fisico. Una prova totale di un giocatore da tenere d'occhio.
Mazzola 7.5 Stesso discorso: la fascia sinistra è di sua proprietà. Arriva spesso sul fondo ma ha i polmoni per ripiegare.
Suardi 7 Partita educata. Scende sulla linea dei centrali in costruzione, risale il campo per dare superiorità numerica. Ha gamba e tempi di gioco.
16' st Loulidi 8 Sostanza, qualità e...il gol che vale la vittoria. Un secondo tempo da eroe che ne premia gli sforzi.
Pezzotta 7 Non rischia mai nulla: Loperfido è fin troppo tenue. Solido e concreto.
Marchesi 7 Si spartisce bene i compiti con il compagno di reparto. Bergamo, nei fatti, non subisce nulla.
Zenoni 8 Viene dentro al campo, si muove tanto tra le linee, aiuta in fase difensiva e si traveste anche da goleador. Con Suardi confeziona una rete bellissima e meritata.
Montillo 7 Partita di quantità. Smista bene il gioco, ma ogni tanto pecca in velocità di pensiero. Promosso, nel complesso, perché si fa trovare pronto.
Suardi 7 Non segna, ma assiste e lotta fino al cambio. Dinamico, geometrico, educato.
19' st Manzoni 6.5 Tenta un paio di conclusioni e ricarica le batterie dell'attacco orobico.
Ndiaye 7.5 Ha una qualità elevatissima. Danza sul pallone, lo muove consapevolmente, se lo va a riprendere se necessario. Non sbaglia un passaggio, imbecca i compagni, trova le linee giuste. E crea tanti pericoli.
Formenti 7 Turno di pausa dopo la tripletta rifilata a Sondrio. Lega il gioco, ha guizzi tecnici e dialoga bene con i compagni.
9' st Ciglioni 7 Tignoso. Lotta su tutti i palloni, tenta un paio di conclusioni, detta la profondità. Contributo prezioso.
All. Mazzoleni 7.5 Bergamo è un'orchestra corale che suona musica leggera, al tatto e alla vista. Non solo all'udito. Insomma: lascia il segno e piace, tanto, e a tutti.
ARBITRO
Cattaneo di Seregno 7.5 Non smuove nessuna polemica. Prende sempre le scelte giuste, fischia poco, gestisce bene ogni frame della partita. Grande prova.
«Vittoria come emblema del nostro credo? Assolutamente sì! Abbiamo fatto fatica in avvio, poiché condizionati dal loro gioco, improntato sul loro attaccante. Quando abbiamo iniziato a giocare è uscita tutta la nostra qualità. Bravi in marcatura, bravi di testa, ma avremmo dovuto essere più cinici. Oggi era importante vincere, perché dopo la vittoria dell'altra volta dovevamo dimostrare di essere bravi. Un conto è dirlo sui giornali, un conto è dimostrarlo sul campo: la squadra ha un'idea di gioco e, anche quando soffre, dimostra di esserci» Dichiara il tecnico di Bergamo, Mazzoleni.
«Loro come squadra sono veramente forti. Nei cambi di passo, sempre sulle seconde palle: eravamo sempre doppiati e triplicati. E' una sconfitta giusta, nonostante abbiamo avuto l'occasione di ridurre lo svantaggio. Onestamente non posso dire niente ai ragazzi: il rammarico è non aver giocato contro Lecco con la stessa determinazione mostrata oggi. Rispetto a Lecco ho visto qualcosa in più: concentrazione, determinazione, voglia di recuperare la partita. Chi premio? Cerrone, la difesa e il portiere» Conclude Gargioni, allenatore di Monza.