Under 19
09 Aprile 2025
RONDINELLA UNDER 19 • Larese e Kamel, gli attaccanti di Frigerio che hanno deciso la sfida con la Macallesi
Due minuti, cosa sono? Centoventi secondi, certo, ma è un tempo lungo o corto? Tendenzialmente, breve, no? Beh, in Via Quintiliano è stato breve, sì, ma intenso e soprattutto, decisivo nella sfida fra Macallesi e Rondinella. Dopo un primo tempo combattuto, i blues indirizzano il match grazie al clamoroso uno-due marchiato Kamel-Larese, che chiude la prima frazione, aprendo però a una ripresa di forcing gialloblù. Tanto pressing e tante occasioni, ma il gol arriva tardi, troppo tardi: la rasoiata di Scotti al 49’ rende meno amaro il parziale, portando il risultato sul 2-1 finale, ma non evita la seconda sconfitta di fila per i ragazzi di Rosiello.
Percorso fotocopia? Non esattamente. È vero, Macallesi e Rondinella arrivano a pari punti, ma il cammino che questo campionato ha visto protagoniste le due squadre è molto diverso. Più di rette parallele, forse si dovrebbe parlare di rette incidenti: ottima partenza per i padroni di casa, che però in questo 2025 non sono riusciti a raccogliere quanto sperato. Esattamente il contrario di quanto accaduto ai sestesi: molti punti lasciati per strada nella prima metà della stagione, ma un buon girone di ritorno. E queste due rette ora si sono incontrate: il punto d’incidenza è quota 41, a cui gli ospiti sono arrivati grazie al buon pareggio col Cologno. Ma ora, basta pensare al passato, si guarda al presente e al futuro: se gli obiettivi di questo 24/25 sono ormai lontani, troppo lontani, il terzo posto rimane alla portata, ma per raggiungerlo serve uscire coi tre punti dalla sfida.
E, ad andare più vicino all’obiettivo, sembra andarci nei, primi, primissimi istanti di gara la Ronda. Dopo cinque minuti a tinte quasi esclusivamente blues Sylla serve al centro Kamel, lasciato solo, troppo solo, dalla difesa di casa. Il trequartista riesce al volo a concludere verso la porta, ma è la traversa a negargli la gioia del gol. È il primo squillo di un tempo in cui, quantomeno nei primi dieci minuti, sono i ragazzi di Frigerio a fare la partita: la Macca c’è, ma sono gli ospiti a sfiorare lo 0-1. Dopo un paio di minuti dall’occasione del trequartista, è Galbusera a bussare alla porta di Adinolfi, o meglio, ad andarci molto vicino: bell’incornata dell’undici, di poco alta sotto la traversa.
Eccola la risposta gialloblù, eccoli i ragazzi di Rosiello: la Macallesi risponde presente ed entra definitivamente in partita. Bella fuga sulla sinistra di Porri che, pur sbilanciato dal ritorno di Scarazzini, riesce a concludere in porta, trovando però una pronta risposta di Ponta Miro che allunga in angolo. La partita è aperta, infiammata dalla velocità dei numeri 7 in campo: all’occasione di Porri risponde, al quarto d’ora, Sylla che, sul tiro di Larese, trasformatosi in assist, a porta sguarnita va a millimetri dal vantaggio. Botta, risposta, contro-risposta: Porri, liberato da Akermouch, prova a sorprendere il portiere avversario con un velenoso colpo di testa, su cui però l’estremo difensore di Via Pogdora risponde presente.
“Testa!” urla Todisco ai suoi: sì, perché dopo venti minuti intensi, è la compagine di Via Quintiliano a prendersi il controllo del campo e del gioco. Non che la squadra di Sesto esca dal rettangolo verde, ma ai blues sembrano mancare geometrie e, come detto dal difensore, testa per gestire al meglio il pallone. Lo gestiscono perfettamente Swidan e Guerreiro al 35’ quando uno scambio fra i due attaccanti libera al tiro il nueve, fermato dalla gioia della doppia cifra solo dal super intervento del 2008 con l’uno sulle spalle. Ma, proprio nel momento migliore dei padroni di casa, è Kamel a gelare il campo del quartiere Ungheria: recupero palla immediato su De Rossi che mette il centrocampista davanti a Adinolfi, che non può far nulla per evitare lo 0-1 delle Rondini. Ed è un vantaggio che ribalta clamorosamente l’andamento del match, che subisce un paio di minuti dopo il centro blues un’altra clamorosa svolta, o meglio, una spinta verso il comune a nord di Milano. Gran fuga sulla sinistra di Galbusera che serve al centro capitan Larese, attento e famelico nel non farsi ingannare dallo strano rimbalzo del pallone e indirizzare così in rete lo 0-2. Al duplice fischio, il doppio svantaggio subito in un paio di minuti fa male a Esposito e compagni, che hanno però ancora quarantacinque minuti a disposizione.
“Dai Macallesi, dai!” è il grido che dagli spalti accompagna l’inizio della seconda frazione perché ora la Macca ha bisogno di energie mentali per agguantare il pareggio anche se la ripresa sembra raccontare un copione che i ragazzi di Frigerio hanno già iniziato a scrivere a fine primo tempo. La Rondinella parte fortissimo e quando sul cronometro scocca il settimo minuto i sestesi hanno già confezionato due gigantesche occasioni, anche se, su Galbusera prima e su De Ciuceis poi, la risposta di Adinolfi è decisiva per tenere in piedi i suoi ed è Maxia a rischiare di riaprire i giochi un paio di minuti dopo. Gran cross dalla trequarti di De Rossi su cui il difensore manca l’intervento decisivo per centimetri, anzi forse millimetri, fondamentali però nel tenere invariato lo 0-2 maturato nei primi quarantacinque minuti. Il parziale sembra essere però davvero in bilico e al 15' Scotti illude clamorosamente giocatori e supporters gialloblù: liberato dal filtrante di Swidan, l’ex Rogoredo scarica un destro potentissimo, che si stampa sulla traversa, che stavolta salva i blues dal ritorno della Macca. Il dieci apre così un conto con la sfortuna, conto a cui aggiunge una voce un paio di minuti dopo quando, partito il contropiede, la conclusione del trequartista viene chiusa, a portiere battuto, dal ritorno di Todisco, decisivo anche nel chiudere Guerriero al venticinquesimo.
Ma proprio nel momento migliore dei gialloblù, quando l’1-2 sembra maturo, sono i blues ad andare vicini, vicinissimi, a un 3-0 che avrebbe probabilmente chiuso i conti in Via Quintiliano: punizione di Kamel che Adinolfi non trattiene. Sul pallone arriva prima di tutti Di Stefano, ma l’intervento da terra del portiere di casa è decisivo nel mandare in angolo la sfera. È una fiammata di un secondo tempo dominato dai ragazzi di Rosiello che però, nonostante si avvicinino sempre e prepotentemente all’area, non riescono a trovare mai il colpo vincente per accorciare le distanze. La malasuerte e gli interventi clamorosi dei difensori ospiti sono i principali artefici dell’invariato parziale. Una dimostrazione? Al 30’ dopo un batti e ribatti in area Bocor riesce a concludere, trovando però la decisiva deviazione di Todisco che, da terra, con la gamba di richiamo, manda in angolo il tiro del quindici.
I ragazzi di Frigerio soffrono, anche se, col passare dei minuti, sembrano riguadagnare metri di campo importanti, anzi fondamentali per mantenere invariato il doppio vantaggio. Merito anche del tecnico, che con le forze fresche mandate in campo contribuisce a dare alle Rondini nuova linfa per riavvicinarsi ad Adinolfi. E, quando la Macca riesce a bussare alla porta di Ponta Miro, è proprio il classe 2008 a disinnescare i tentativi avversari: è ciò che succede su Porri, ma l’estremo difensore ospite si ripete anche su Guerriero. E così, lentamente, la sfera si allontana dalla porta del portiere anche in forza all’under 17, come anche la possibilità di una clamorosa rimonta dei padroni di casa. E così, al triplice fischio, la terza posizione del girone C se la prendono i blues che in tre giorni hanno scalato due posizioni del gruppo, non prima però che Scotti si riprenda ciò che la fortuna gli ha tolto per tutto l’arco dei secondi quarantacinque minuti: sull’ultima reale occasione del match, a trenta secondi dalla fine, il diez con un destro dal limite sorprende il portiere di Via Podgora, fissando il risultato sul finale 1-2.
MACALLESI - RONDINELLA 1-2
RETI (0-2, 1-2): 41’ Kamel (R), 43’ Larese (R), 49’ st Scotti (M)
MACALLESI (4-3-3): Adinolfi 7, Brandinali 6, Nebuloni 6.5 (27’ st Principe sv), Maxia 6.5, Esposito 7, De Rossi 6 (30’ st Cremonesi sv), Porri 7.5, Akermouch 6 (9’ st Somaini 6), Guerreiro 6.5 (42’ st Scagnelli sv), Scotti 8, Swidan 6.5 (23’ st Bocor 6.5). A disp. Lanzone, Bondurri, Principe, Spagnolo. All. Rosiello 7. Dir. Minimo.
RONDINELLA (4-3-3): Ponta Miro 7, Brambilla 6.5, Mergati 6 (1’ st Faccincani 7), D’Antonio 6.5 (9’ st Fantinato 6), Todisco 7.5, Scarazzini 7.5, Sylla 7, De Ciuceis 6, Larese 8.5, Kamel 8 (36’ st Guna sv), Galbusera 7 (18’ st Di Stefano 6.5). A disp. Maggiore, Giacobbe, Paradiso, Romaniuk. All. Frigerio 8.5. Dir. Mannarino.
ARBITRO: Stagnani di Milano 6.5.
AMMONITI: Maxia (M), Esposito (M), Mirlati (R), Sylla (R).
MACALLESI
Adinolfi 7 Sui gol è davvero incolpevole, anzi sul primo è anche ben posizionato nel cercare di evitare che rasoterra di Kamel finisca in porta. Una partita attenta in cui appare sempre pronto a intervenire sulle conclusioni tentate dalla Rondinella: clamoroso il recupero, a dire il vero su suo stesso errore, che compie su Di Stefano, smanacciando in angolo la sfera prima che l’avversario concluda a rete.
Brandinali 6 Difensivamente soffre, soffre soprattutto la velocità di Sylla e Galbusera che si alternano sul suo lato, soprattutto sull'undici, seppure sia astuto nell’usare il fisico e limitarne l’avanzata delle due rapidissime ali. Grande spinta però nella ripresa quando lo si vede spesso alto, molto alto, a coadiuvare la manovra offensiva.
Nebuloni 6.5 Un motorino: forse ce l’aveva nascosto da qualche parte? Ha una velocità disarmante che gli permette di sovrapporsi al compagno in attacco, ma ritornare velocemente in difesa dove ingaggia un bel duello, soprattutto con Sylla, che lo supera in velocità ma non può nulla sul fisico del terzino di casa (27’ st Principe sv).
Maxia 6.5 Concentrato in difesa dove si fa sempre trovare preparato e aiuta bene Esposito nel gestire la manovra offensiva della Rondinella. È l’arma in più sui calci piazzati, dove fa valere l’altezza per cercare di sorprendere Ponta Miro. Nei minuti finali lo si vede persino a centrocampo per portare quanti più uomini nell’area blues.
Esposito 7 Capitano e leader carismatico della squadra, pur agendo da centrale non si tira mai indietro quando si tratta di dare il suo contributo in altre zone e fasi del campo. Una dimostrazione? Sullo 0-0 lo si vede spesso a tentare la sovrapposizione, agendo persino in una posizione più avanzata di Porri per cercare il vantaggio. Fortunato a fine ripresa, quando l'arbitro lo grazia su quello che poteva essere un cartellino "arancione molto scuro".
De Rossi 6 Peccato quello stop un po’ deficitario che indirizza e condiziona una partita che per il resto gioca bene: importante soprattutto è il contributo che dà come filtro di un centrocampo che, senza di lui, si sarebbe sbilanciato anche ben prima del sessantesimo. Ottima la sventagliata su cui Maxia manca l'incornata per pochi millimetri (30’ st Cremonesi sv).
Porri 7.5 Pericoloso, anzi pericolosissimo per tutto l’arco della partita. Veloce, anzi velocissimo per tutti i novanta minuti: se la Macallesi costruisce per gran parte della partita proprio dal suo lato è soprattutto grazie a questa sua esplosività, accompagnata da una bella dose di imprevedibilità. Sono tanti i pericoli che porta nell'area blues, trovando però una buona risposta di Ponta Miro.
Akermouch 6 Posizione strana la sua, ma che, finché rimane in campo, è sicuramente una delle chiavi tattiche della partita: non appena può si alza sulla linea di Guerreiro nel tentativo di premiare l’imbucata delle due ali offensive. La spezzata per Porri è l’esempio lampante di quanto questa tattica sembri parzialmente funzionare.
9’ st Somaini 6 Tanto, ma tanto impegno da quando è in campo: lotta, scalpita, nell'affollato centrocampo di Via Quintiliano, nel tentativo di coadiuvare la manovra offensivo, permettendo ai suoi una veloce risalita verso l'area avversaria.
Guerreiro 6.5 Bello quel dialogo con Swidan a metà primo tempo su cui il suo rasoterra è davvero velenoso, ma la risposta di Ponta Miro è eccellente. Spazia su tutto il fronte offensivo, venendo anche molto largo a cercarsi i palloni giocabili. Le doti di dribbling le ha, come dimostra saltando due avversari sulla linea di fondo: oggi gli è mancato il colpo decisivo per regalarsi la doppia cifra (42’ st Scagnelli sv).
Scotti 8 E dai, e ridai, il gol alla fine è arrivato: un gran gol, seppur aiutato da Ponta Miro, premio di un secondo tempo di cui è parso l’uomo più ricercato. Perché? Semplice, per le sue doti, che spaziano dal dribbling, alla buona velocità, ma che riguardano soprattutto le sue capacità col pallone fra i piedi. Un piccolo esempio, se la rete non dovesse bastare? La traversa colpita a inizio ripresa.
Swidan 6.5 Uno, due, ritorno della palla e filtrante perfetto per Guerreiro: un'azione da manuale del calcio, come da manuale è il modo in cui si ritaglia uno spazio sull'out di destra. Ma come, se in area non ci entra? Vero, ma quello spazio lui lo usa per imbucare palloni verso gli attaccanti e i centrocampisti d'inserimento.
23’ st Bocor 6.5 Cosa avrebbe fatto, con quella spaccata a metà ripresa? Avrebbe riaperto la partita e portato l'inerzia del match ai gialloblù. Davvero sfortunato, perché nonostante il posizionamento perfetto e l'ottima lettura del momento, solo un super intervento del difensore gli nega la gioia del gol.
All. Rosiello 7 Un conto aperto con la sfortuna? Dopo oggi forse possiamo dire di sì. La sua squadra, ai numeri, paga due errori in due minuti, in cui ha subito due gol. Detto così, non si può che parlare di cattiva luna. Anche perché la reazione c'è stata e la sua squadra ha trovato delle belle geometrie nel secondo tempo. Gli zero punti, però, pesano.
RONDINELLA
Ponta Miro 7 Grandi, grandissime risposte quelle che dà il 2008 di Via Podgora. Salva sul rasoterra di Guerreiro, ma è anche bravo nel leggere la deviazione del suo difensore sul tiro di Swidan nel primo tempo. Nel secondo la sua prestazione si mantiene molto alta, venendo solo macchiata da quell'indecisione sul tiro di Scotti: un gol che non nega ai suoi i tre punti; un peccato, però, perchè oggi il clean sheet se l'era proprio guadagnato.
Brambilla 6.5 L'avversario oggi è di quelli forti, ma davvero forti: Porri e la sua esplosività lo mettono in difficoltà, ma alla velocità dell'ala gialloblù lui risponde con un ottimo posizionamento. Una dimostrazione? Quando il sette prova ad accentrarsi, lui sguscia fra le maglie blues e sbuca proprio davanti all'avversario, portandogli via abilmente il pallone.
Mergati 6 Aldilà della prestazione tecnica, brilla in campo per le sue doti di motivatore: è come se avesse un collegamento con una telecamera fuori dal campo, che gli permette di capire cosa non va nella sua Rondinella e di cercare di correggere i compagni. Gli manca solo il joystick.
1’ st Faccincani 7 Si era parlato del dribbling su due blues di Guerreiro: ebbene, chi trova il nove a negargli ogni altro metro di campo? Ovvio, lui. Recupero palla da stopper vero, ripartenza immediata della Rondinella. Messaggio ai gialloblù: da qui si passa? No, grazie.
D’Antonio 6.5 Tosto, si impegna finché è in campo in recuperi che permettono alla difesa blues di non andare in sovraccarico. La diga la costruisce lui e se la prende anche in gestione fino al sessantesimo. Pochi fronzoli: il pallone? Via, il più lontano possibile da Ponta Miro. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
9’ st Fantinato 6 A lui vengono consegnate le chiave di una diga che stava cominciando a ricevere tanti, ma tanti assalti: non è un problema. Soluzione di continuità col compagno che sostituisce? Sì, con lo stesso compito, gestire le avanzate gialloblù.
Todisco 7.5 Porri lo sfida in velocità? Lui recupera e lo sbilancia tanto da non farlo calciare in maniera pulita. Si mette in marcatura costante su Guerreiro e come un mastino lo segue per tutto il campo. A tutta difesa: sì, perché è un centrale, ma in fascia lo si vede molto spesso.
Scarazzini 7.5 Primo tempo più da gestore per il difensore blues, bravo nel prendersi carico della difesa e soprattutto, delle energie mentali dei suoi compagni. Poi, nella ripresa, fa un po' quello che vuole: una spaccata con cui chiude il tiro a botta sicura di Bocor, un rientro con cui toglie dalla porta il rasoterra di Scotti. Pirotecnico interventi decisivi per il 2-1 finale.
Sylla 7 Ma quante occasioni si è creato? Dal primo minuto all'ultimo riesce a ritagliarsi interessanti occasioni per tentare di colpire Adinolfi. La sua velocità, però, la usa anche per inseguire Porri in difesa: un duello ravvicinato in poche occasioni, a distanza per tutta la partita. Gli è mancato solo quel pizzico di precisione per vincere la sfida dei numeri 7 di giornata.
De Ciuceis 6 Un rasoterra insidioso quello con cui tenta di chiudere i conti a inizio ripresa: un tiro, come una luce, per poi ritornare a lavorare sottotraccia, lontano dai riflettori, per tenere in equilibrio la sua squadra.
Larese 8.5 "Eccomi, sono qui, pronto a scaraventare in porta il pallone". Lo ha detto? No, però lo ha fatto, e lo ha fatto molto bene. E, forse, si sarebbe ripetuto a fine ripresa, se non fosse arrivata quella trattenuta di Esposito a fermarlo da una fuga in campo aperto. Dal campo e dagli spalti lo chiamano "bomber" e lui risponde coi fatti: "si, grazie, sono proprio io".
Kamel 8 Tecnica? Check. Gol? Fatto. Inciso sul match? Tantissimo. I quesiti da porre al trequartista hanno tutti una risposta positiva. Non è solo il gol, ma il fatto che le sue doti con la palla fra i piedi siano decisive in tutto il gioco blues. Smista con costanza palloni verso l'attaccante e le ali di Frigerio, ma è anche bravo nel partecipare alla fase difensiva, grazie all'ottimo posizionamento (36’ st Guna sv).
Galbusera 7 Un assist al bacio quello che confeziona per il 2-0 di Larese: bella fuga sull'out di sinistra e bel passaggio per il suo bomber. Tutto bello, tutto buono. Carlos Augustiano quel passaggio? Un po', sicuramente efficace. Nonostante non sia altissimo, riesce comunque a svettare in area sui corner, rischiando anche il gol in un paio di occasioni.
18’ st Di Stefano 6.5 E se quel pallone fosse entrato in porta? Forse non sarebbe cambiato nulla, ma in quell'occasione c'è una perfetta dimostrazione della caparbietà che è chiesta ai centrocampisti. Vede l'indecisione del portiere e per primo si avventa sul pallone.
All. Frigerio 8.5 Una squadra capace di soffrire e capace di attaccare, questa è la Rondinella di Frigerio. E, attenzione avversari, vietato concedergli qualcosa, perché i ragazzi di Sesto se lo prendono e fanno gol. Sono input che un allenatore, aldilà degli schemi, deve dare ai suoi: in partite sofferte come quella di oggi, proprio gli episodi fanno la differenza. I tre punti conquistati in Via Quintiliano valgono tanto, valgono un terzo posto che insegue da tempo e che oggi è finalmente suo.
ARBITRO
Stagnani di Milano 6.5 Partita priva di clamorose sviste: gestisce bene anche le proteste, preferendo il dialogo ai cartellini e cercando di essere sempre chiaro nelle spiegazioni ai giocatori. Il metro si mantiene pressoché invariato per tutta la sfida, ma sul giudizio pesa un finale di match in cui perde un po' la bussola: qualche scelta discutibile, su tutte il colore del cartellino a Esposito, su cui è molto clemente.
Se la prende soprattutto con la sfortuna Rosiello, allenatore della Macallesi: «Oggi non meritavamo di perdere per le occasioni e per la mole di gioco creata: son due partite che non ne entra una, anche con la J.Cusano è stata così. È un conto apertissimo quello che abbiamo con la sfortuna: il pareggio ce lo meritavamo. Però, questo è il calcio: due errori nostri, due gol. Abbiamo giocato, abbiamo giocato bene: se col Cusano eravamo molli, a 'sto giro abbiamo giocato e abbiamo creato. Non posso che essere soddisfatto dei ragazzi oggi».
Contento invece del risultato e soprattutto della terza piazza raggiunta il blues Frigerio: «Oggi siamo stati sempre in partita: abbiamo sofferto nella ripresa, ma abbiamo avuto anche tre o quattro occasioni in cui potevamo chiuderla. Abbiamo fatto un'ottima partita e ci siamo presi un terzo posto che sognavamo. Questo era il nostro obiettivo già a dicembre : ci eravamo messi in testa che ci potevamo arrivare. Io la squadra l'ho presa ad agosto e siamo ripartiti da zero. Abbiamo fatto fatica fino a ottobre, ma quando abbiamo ingranato non ci siamo più fermati».