Cerca

Under 16

L'approdo in una big di Serie A, il ritiro sfiorato e i provinciali: la rinascita del classe 2009

Freddezza sotto porta e giocate da brasiliano: Leone Mazzantini, il numero 9 della Sesto 2012

Leone Mazzantini . UNDER 16 SESTO 2012

UNDER 16 SESTO 2012 • Leone Mazzantini

Quali sono le caratteristiche ideali di una punta? Beh, molti risponderebbero a questa domanda nominando la forza fisica o la bravura nei colpi di testa, o magari il fiuto del gol. Leone Mazzantini, oltre a questi elementi, possiede la classe di un brasiliano e un tiro davvero potente! «Anche se sono una punta mi piace molto svariare ed eseguire giocate inaspettate. Il mio giocatore preferito? Neymar, mi ispiro molto a lui. Quando giocavo alla PlayStation sceglievo il Barcellona solo per lui. Alla Sesto mi trovo benissimo. L'obbiettivo campionato? Non è mai sfumato: ci crediamo sempre». Questo ragazzo classe 2009 è davvero grintoso ed è conscio della sua qualità e del suo potenziale. Davanti alla difesa avversaria porta palla sereno e sicuro: è sempre pronto a servire i compagni, anche con giocate insolite. È il numero 9 ma il suo forte sono le occasioni create!

"SERGIO LEONE" 

Sergio Leone è stato un celebre regista italiano, protagonista della rinascita dei film western negli anni sessanta. Perché proprio questo soprannome? Beh, questo ragazzo non è la tipica punta: ma un vero e proprio regista nell'area di rigore avversaria. I palloni che mette a disposizione dei compagni sono svariati.

Mazzantini nella partita tra Sesto 2012 e Iris Mazzantini è il protagonista dell'ottimo fraseggio della squadra, il gol del 2-0 scaturisce da una sua giocata: conduce il pallone in maniera sicura e successivamente imbuca un pallone impossibile per Bertolini che l'appoggia a capitan Ansaldi, autore della rete. «Tendenzialmente gioco lontano dalla porta e porto palla avanti. Il mio forte? Sicuramente creare occasioni con facilità, fare assist è la mia arma». Questo emerge anche dalle statistiche: 18 partite giocate, praticamente insostituibile per Candi, il tecnico della Sesto; tantissime occasioni create e ben 7 reti«Quest'anno ho segnato in vari modi, sono bravo nei colpi di testa e nei tiri da fuori. Fino ad adesso non ho sbagliato neanche un rigore».

 

Le statistiche di Leone Mazzantini • Clicca sull'immagine e scarica l'app di Sprint e Sport

Tiro potente, ottima visione, ama fare assist cosa manca? Ah, sì: la sua passione per il dribbling! «Proprio come Neymar amo saltare l'uomo. Uso spesso: la sterzata sul destro, il tocco di suola e i doppi passi. La mia giocata preferita è l'elastico, non sempre però riesco ad utilizzarla dato che è molto rischiosa».

COME UN FIORE IN PRIMAVERA

La passione per il calcio non è uguale per tutti, e non tutti la possiedono: è riservata a pochi. Alcuni iniziano ad appassionarsi per caso, ad altri ci vuol del tempo mentre per altri ancora è innata. È qualcosa che hai dentro, che arde come un fuoco. «Sono davvero un grande appassionato di calcio, fin da quando ero bambino. Inizialmente i miei genitori mi iscrissero a basket ma ogni volta in cui potevo calciavo il pallone con i piedi cercando di fare canestro (ride, ndr), in realtà calciavo ogni oggetto per casa. Appena ho avuto la possibilità mi sono iscritto alla scuola calcio del Cimiano, lì è iniziato tutto».

Insomma, questo ragazzo è nato per giocare a calcio: è ambizioso e assurge a grandi obbiettivi, a cui può mirare solo con il duro lavoro. Dopo il Cimiano arriva la grande occasione da una delle big di Serie A: l'Atalanta«Sì, dopo ho giocato per varie stagioni all'Atalanta. È stata un'esperienza bellissima all'inizio però poi il problema è arrivato quando avrei dovuto giocare negli Under 15: sono andato in prestito al Lecco ma non mi sono trovato per niente bene, è stata un'esperienza estremamente negativa. La seconda metà della stagione ho giocato nel CSI ma avrei voluto appendere gli scarpini al chiodo. Grazie alle persone a me vicine e alla Sesto ho ritrovato la voglia: sono rinato». In una partita di calcio, d'altronde come nella vita, non è importante quante volte si cade, ma quante volte ci si rialza; e non sempre è facile farlo da soli. 

Il direttore sportivo della Sesto 2012, Marco Sala, che ha conosciuto questo ragazzo al Cimiano e lo ha portato con sé alla Sesto, si esprime così: «Leone Mazzantini è un talento puro, cristallino, ha semplicemente avuto un processo di crescita diverso dagli altri. È venuto con noi alla Sesto e piano piano si sta ritrovando e tornerà ai livelli in cui deve giocare. Ci tengo fortemente e personalmente a ringraziare l'Atalanta per averci dato il ragazzo e averlo fatto tornare a innamorarsi di questo gioco e l'amico Davide Bega». Il numero 9 della Sesto grazie ai suoi compagni, al gruppo creatosi alla Sesto e alle persone che credono in lui sta ritrovando sé stesso.

PROSSIMI PASSI

I ragazzi di Candi non mollano, l'obbiettivo è sempre lo stesso: vincere il campionato. «Noi e il mister ce lo siamo detti a inizio anno nello spogliatoio. L'obbiettivo è essere campioni del Girone H, ci rimangono ancora due partite e per ora siamo primi: ce la mettiamo tutta. La partita di cui vado più fiero? La vittoria del 2 marzo sul Sangiuliano CVS: abbiamo vinto 3-2 rimontando di due gol negli ultimi 5'; abbiamo riaperto il campionato e ne sono uscito a pezzi ma molto soddisfatto»

A breve si conclude la stagione e dare uno sguardo al futuro è inevitabile. «L'anno prossimo? Penso proprio che rimarrò alla Sesto. Mi trovo benissimo e ne sono sicuro: punteremo in alto». Solo il tempo potrà farci sapere quando sboccerà questo fiore con la maglia numero 9, nel mentre, mettetevi seduti e godetevi lo show!

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter