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Trofeo Italo Galbiati

Sarà una finale leggendaria: una perla all'incrocio consacra il Milan e avvisa il Como

I rossoneri faticano molto contro un'ottima Giana che resta in partita fino all'ultimo minuto

Rusu

TROFEO ITALO GALBIATI, Milan- Rusu, assist-man

Un primo tempo di studio e poi un secondo di spettacolo. Milan e Giana ci regalano una semifinale spettacolare. I rossoneri partono meglio e guidano i ritmi della partita. I biancoazzurri sono pericolosi in contropiede e rischiano il colpaccio con un grande colpo di testa di Manzoni, che, però, è fermato dalla traversa. Alla fine a deciderla è una grandissima azione nata dall'asse Rusu-Zaffarelli, che consegna l'accesso della finale al Milan.

AGGRESSIVITÀ E ORDINE

Il Milan parte subito fortissimo, con un veloce fraseggio del pallone che riesce a trovare spesso smarcati gli uomini tra le linee. La Giana, invece, sembra più sulle gambe, magari sentendo il peso della partita. Dal 10’ in poi anche la squadra di Gorgonzola riesce a prendere le misure, costruendo diverse azioni in contropiede. La prima vera e propria occasione della partita è proprio della Giana. Dopo un rimpallo all’interno dell’area di rigore, la palla arriva sui piedi di Pelegrini che non ci pensa due volte e tira di prima intenzione colpendo la palla di controbalzo. Il tiro, forte e preciso, fischia a centimetri dal gol del vantaggio. Dopo questa occasione i biancoazzurri prendono consapevolezza e comincia a includere nella manovra Barzaghi e Casazza che gestiscono bene tutti i palloni che gli arrivano.

Proprio Casazza costruisce il secondo pericolo per la porta del Milan. L’attaccante della Giana ammortizza di testa un rinvio lungo di Lini, si auto lancia e si presenta di fronte a Faccioli, ma anche in questo caso la conclusione termina di poco larga. Dopo dieci minuti di sbandamento e quest’ultimo spavento, il Milan riprende in mano le redini della partita e cominciano a emergere le qualità dei singoli. Quando Colombo e Menon hanno la possibilità di avere una palla giocabile e dello spazio in avanti deliziano con giocate di qualità, e anche a centrocampo il pallone comincia a viaggiare veloce. Però, la difesa della Giana, guidata da capitan Aloe è molto compatta e i rossoneri riescono solo a trovare spazio con soluzioni dalla lunga distanza. Ci prova prima Menon e poi Rusu, ma su entrambe le conclusioni è pronto e reattivo Lini.

MILAN: CHE GOL!

Sulla falsa riga del primo tempo, il Milan parte ancora col piede sull’acceleratore, schiacciando con il giro palla la Giana nella sua trequarti. Gli avversari, però, hanno trovato alla perfezione le misure e le occasioni faticano ad arrivare. L’allenatore, Baldo, allora opta per un maxi cambio inserendo in contemporanea cinque giocatori freschi dalla panchina e rivoluzionando completamente l’assetto offensivo della squadra. Da qui la partita cambia. Le due squadre che fino ad ora erano compatte e organizzate, cominciano a sciogliersi e le palle gol cominciano ad arrivare da una parte e dall’altra. La prima è per il Milan. Martini batte un calcio d’angolo corto per Carbone che tira da fuori area, ma viene rimpallato. La palla carambola nella zona di Baita, lasciato completamente solo al centro dell’area, il difensore dei rossoneri, però, non riesce a dare forza al suo colpo di testa che finisce debole tra le braccia di Lini. La Giana, però, è più viva che mai e si rende pericolosa anch’essa da situazione di corner. Sulla battuta forte al centro dell’area il neoentrato Pacileo buca l’uscita alta e Manzoni arriva alle sue spalle a porta libera, ma stampa il pallone sulla traversa. Il gol è nell’aria e arriva su un’azione fantascientifica dei ragazzi del Milan. Al 21’ Menon prende palla sulla trequarti e pesca l’inserimento di Rusa con un filtrante millimetrico di trivela. Il numero 8 dei diavoli sente arrivare Zaffanelli dietro di lui e lo serve con un colpo di tacco di prima. Zaffanelli al limite dell’area raccoglie il suggerimento e scaglia un destro potente all’angolino: è 1-0. Dopo il vantaggio i ragazzi di Baldo provano ad addormentare la partita, ma la Giana non ci sta e alza il pressing. Nel finale c’è spazio per un’ultima occasione per il pareggio. Su un lancio lungo si avventa Diani, lasciato colpevolmente libero, e si prensenta solo davanti a Pacileo che è bravissimo a uscire su di lui a valanga e coprigli lo specchio della porta. Dopo tre lunghi minuti di recupero, il direttore di gara Mufatti mette fine a questo bellissimo match, sancendo l’accesso del Milan alla finalissima del trofeo Italo Galbiati, dove incontrerà il Como.

IL TABELLINO

MILAN-GIANA ERMINIO 1-0
RETI: 21’ Zaffanelli (M)
MILAN (3-4-1-2) Faccioli (1’ st Pacileo), Ambrosoli (11’ st Martini), Carminati, Zangrillo(11’ st Di Marco), Baita, Colombo T., Bonomi (11’ st Carbone), Rusu, Morellini (11’ st Zaffanelli), Colombo L. (11’ st Seye), Menon (31’ st Kharkevych). A disp. Avogadro. All. Baldo
GIANA ERMINIO (3-5-2): Lini, Cerato (37’ st Pizzati), Aucone (37’ st Re Cecconi), Pelegrini, Manzoni, Aloe, Diani, Toniolo (31’ st Balconi), Crivellin (11’ st Ranieri), Barzaghi (31’ st Divitini), Casazza (31’ st Lombardi). A disp. Pambianchi, Brambilla. All. Gandaglia
ARBITRO: Mufatti Riccardo di Sondrio
ASSISTENTI: Amatore Danilo, Bergamaschi Riccardo

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