Under 16
11 Aprile 2025
CRESCENTINESE UNDER 16 - Claudio Fiorentino è tornato in questa stagione al vivaio dopo anni tra Promozione, Prima e Seconda Categoria
La sua ultima esperienza nel settore giovanile risaliva alla stagione 2014-2015 ai tempi degli Allievi del Piemonte Sport. Dopo 10 anni dunque si è rimesso tuta e fischietto per allenare ragazzi di una generazione successiva e ha fatto subito centro. La primavera di successi della Crescentinese, dopo i campionati Provinciali vinti con l'Under 19 e con l'Under 17 prosegue dunque con il successo dell'Under 16 di Claudio Fiorentino. Il tecnico vercellese, storico allenatore della prima squadra Pro Palazzolo negli ultimi anni, ha vissuto un'esperienza «all'antica» per la stagione 2024-2025 e sabato 5 ha potuto esultare con la sua squadra composta da classe 2009, ormai matematicamente prima nel campionato di Biella. Un dominio assoluto, numeri che parlano di migliore attacco e migliore difesa e discorso chiuso a 2 giornate dal termine battendo la seconda classificata (sconfitta 2 volte su 2 in stagione).
«Avevo già avuto modo di vedere la squadra durante i play off della scorsa stagione ed era evidente che ci fosse qualcosa di buono su cui lavorare, io mi sono limitato solo a inserire più consapevolezza nel lavoro da svolgere più simile a quello di un calcio adulto – sottolinea Fiorentino – c'è stato un lavoro tattico importante e di sviluppo di atteggiamenti a volte più cattivi a livello agonistico, come ad esempio le marcature preventive o il fallo a metà campo per spezzare le ripartenze avversarie. Abbiamo giocato molto bene in generale, sbagliando solo poche partite ma senza risultare più di tanto danneggiati. La mia soddisfazione è l'aver visto il sabato in campo le situazioni che avevamo preparato in settimana. Detto questo i numeri parlano per noi, siamo in testa dalla prima giornata, abbiamo il miglior attacco, la miglior difesa e il capocannoniere del campionato è Tommaso Busnengo. C'è dentro tutto ed è giusto che sia stata la Crescentinese a vincere».
CRESCENTINESE UNDER 16 - La grande esultanza del gruppo di Claudio Fiorentino sabato 5 dopo la vittoria sul Città di Cossato che ha reso matematica la vittoria del campionato
Si può dire che sia dunque andato nel migliore dei modi il ritorno di Fiorentino nel mondo agonistico. «Sono stati davvero bravi i ragazzi ad adattarsi perchè mi rendo che non è facile avere a che fare con me, li ho tenuti al 100 per cento dallo scorso mese di agosto sempre con il piede sull'acceleratore e solo al primo allenamento di questa settimana abbiamo mollato il giusto – osserva il tecnico della Crescentinese – il vero successo è aver cambiato marcia nel sistema di gioco, dovevano fidarsi e si sono fidati pur mandando giù cose pesanti da sopportare. Ho introdotto un modo diverso di lavoro settimanale rispetto a quello cui erano abituati e hanno grossi meriti per il traguardo che è stato raggiunto che si è visto da subito come fosse alla loro portata».
E qualche avvisaglia che la stagione 2024-2025 potesse andare molto bene per il gruppo classe 2009 della Crescentinese si era già avuta la scorsa estate. «Pur essendo all'inizio e con il sottoscritto che non conosceva ancora a fondo il gruppo avevamo svolto una serie di amichevoli contro squadre che fanno i Regionali e le avevamo perse di misura – riprende Fiorentino – chiaramente nella nuova categoria il discorso cambia e ci vorranno dei rinforzi che so già che la società vuole inserire. Però ci incontreremo dopo Pasqua e vedremo il da farsi, anche perchè se a livello Provinciale la Crescentinese è al top come strutture e organizzazione, un altro passo è giocare un campionato Regionale. Ma quella che si sta per concludere è una stagione che per me è stato anche facile da gestire dal punto di vista tecnico, dal momento che i ragazzi giovani assorbono tutto e si può creare una personalità calcistica individuale oltre che dal punto di vista della squadra, senza contare che i progressi si vedono giorno dopo giorno - conclude il tecnico granata - poi in campo si può anche sbagliare ma lo si fa perchè si tenta di mettere in pratica quello che dice l'allenatore. Questo passo indietro dalle prime squadre alle giovanili mi ha dato perciò parecchie soddisfazioni che all'inizio dell'avventura non mi sarei immaginato».