Torneo delle Regioni • Under 15
12 Aprile 2025
LOMBARDIA UNDER 15
Tre parole, per tenere tutto ancora aperto. Tre parole magiche - quasi un incantesimo - per provare a fare la storia 381 giorni dopo quel maledetto 2-1 contro l'Abruzzo. In ordine: resistenza, polmoni, carattere. C'è tutto? Assolutamente sì, ma manca la cosa più importante: il gol. Lo vuole Bollani, lo cerca Zubcu, lo plasma Giordano, lo invoca Briganti... ma nulla, non arriva. Né da una parte, né dall'altra. Dunque sì, il più classico degli esordi a reti inviolate, nonostante un assalto finale da tachicardia pura per la Lombardia. Bilancio? Un sorriso abbozzato, con tutte le riserve del caso: è una Lombardia con la garra, una Lombardia che vuole vendicare quel 27 marzo 2024.
Quell'urlo lì, quello con cui entrando in campo ha avvisato tutta l'Italia. Le mani sul volto, per cercare concentrazione, per visualizzare ogni passaggio a centrocampo. La fascia sul braccio, finalmente quella ufficiale. Piccoli frame, un indizio di quello che sta per succedere. Nell'ordine: l'urlo di Giordano si trasforma in inserimenti perfetti sotto stretta dettatura di Briganti (6'), le mani sul volto di Bollani diventano una sala di proiezione nella quale trasmettere quel tiro da fuori perfetto, anche se un pelo troppo largo (9'), la fascia sul braccio di Tognacca è un imperativo morale a difendere le spalle della Lombardia con qualsiasi mezzo (nella fattispecie, al 15' con un ottimo intervento di testa che sventa gli sviluppi pericolosi di un calcio d'angolo). Insomma, ci siamo. C'è Gigli, c'è Maone, c'è Meraviglia, Chiecca, Schinetti, Taiocchi... e gli effetti si vedono: Lombardia in avanti, a conquistare l'area marchigiana, a presentarsi davanti a Grigore con tutti i suoi assi nella manica. Di cuori: Briganti e il suo calcio di punizione, interrotto solo dalla testata di Romagnoli (28'). Di quadri: Schinetti e le sue fantasie degli ultimi 15 metri (non si tira indietro neppure da qualche tentativo in rovesciata).
E dietro? All'8' Montecchiani pure ci prova a scappare in area, ma Chiecca non è certo uno che si fa superare: copertura perfetta, che costringe la conclusione del numero 8 marchigiano a spegnersi facile sui guantoni di Meraviglia. Il centrale dell'Accademia Inter è in vena di miracoli in quel di Fulgatore: non sbaglia una chiusura, sempre posizionato perfettamente, non molla un pallone. Certo, Vita e Arduini (il primo dalla distanza al 21', il secondo di testa al 35') qualche brivido lo creano, ma non abbastanza per costringere re Meraviglia a sporcarsi davvero le mani. E nel frattempo, un democratico 0-0 cala sulla scena del primo tempo.
E se il tocco di Bollani per Schinetti fosse stato giusto un centimetro più corto (6')? E se il tiro ravvicinatissimo di Carinelli al 12' non fosse volato un pelo più su della traversa? Primo scenario: Carrieri avrebbe finalmente potuto sorridere, dopo un primo tempo di buon gioco a cui era mancata giusto un po' di conicità. Secondo scenario: per la Lombardia sarebbero stati dolori. Di fatto, l'occasione più ciotta della partita se la prendono le Marche, con il numero 4 che spara giusto un filo più in alto della gloria. Menomale che con i se e con i ma non si arriva da nessuna parte.
Dunque sì, reti ferme, inesorabilmente ferme. Ferme anche quando al 23' Bollani ci prova dal limite dall'area ma trova Grigore pronto. Nel mentre, la Lombardia si trasforma: 4-4-2 con l'entrata di Schiavone al posto del trequartista Briganti e Zubcu che dà linfa nuova all'attacco a posto di Giordano. Funzionerà per scalfire queste Marche così cocciute? Spoiler: no, ancora no. L'assalto finale è spettacolare, tutto vero e verificato: chiedetelo a Bollani, chiedetelo a Zubcu, e chiedetelo pure a Meraviglia: vero che quella conclusione era in fuorigioco, ma la sua parata rimane poesia pura. Eppure, non basta. Il triplice fischio è un sipario agrodolce: una bella Lombardia si deve arrendere a uno 0-0 che non lascia possibilità di margine nei prossimi due incontri del girone.
Commenti all'articolo
markpini
12 Aprile 2025 - 14:22
Sarebbe interessante capire quali sono i criteri di selezione dei giocatori. Non c'è nessun calciatore della Varesina, che ha dominato il girone A del campionato élite, ma ce ne sono 3 del Cimiano, che non si è neanche qualificato ai playoff del girone B. C'è in blocco la difesa dell'Accademia Inter (3 giocatori) che nel girone A ha subito 38 goal e nessun difensore delle due migliori difese dei c