Torneo delle Regioni • Under 17
13 Aprile 2025
RICCARDO PIAZZA, RAPPRESENTATIVA UNDER 17
Riccardo Piazza l'ha fatta grossa. Ha fatto venire i tremori alle gambe a due regioni, nell'arco ristrettissimo di 36 ore (pure qualcosina in meno). Nell'ordine: prima all'intera Lombardia, che comincia a sentirsi sul groppone il fiato di una nuova superpotenza d'Élite; poi, alla Sicilia, che in mezz'ora o poco più ha riscoperto completamente il significato di "correre sulla fascia". Da un capo all'altro d'Italia, con tutta la Nazione che rimane sospesa a guardare. A far discutere è questa fantomatica agenda del classe 2008 più chiacchierato del momento (centinaia gli appunti presi da addetti ai lavori in ogni angolo dello stivale): giovedì sera gioca per vincere il campionato e sognare la promozione con la sua Vigor, sabato mattina scende in campo con la Lombardia e insegna alle Marche che significa avere feeling con il pallone. Sì, Riccardo Piazza l'ha fatta decisamente grossa.
Ci sarebbe da misurare la pressione e accertarsi che tutte le arterie abbiano retto il colpo a dovere. Pressione? A volontà. Basti pensare che Riccardo è chiamato a viversi non una, ma ben due rimonte del secolo a distanza ravvicinatissima. La prima un successo completo, la seconda più una promessa abbozzata per gli immediati prossimi appuntamenti: giovedì la Vigor ribalta l'Ardor Lazzate e si avvicina di un altro passo al sogno Élite, sabato la Rappresentativa lombarda riprende in mano e redini della storia e riacciuffa le Marche in un 1-1 che nasconde molta più qualità di quella che sembra. Il minimo comun denominatore nei due tabellini? Proprio lui: Riccardo Piazza. Lombardia e Sicilia si appuntano il nome, tutta l'Italia aspetta con ansia la prossima tappa di questo tour de force.
Eppure, a star a veder lui, pare che non sia successo assolutamente nulla di che. Fresco come una rosa, mentre discute con i compagni di squadra il nome a cui conferire il titolo onorifico di "uomo spogliatoio" e racconta tutta la sua storia. Cominciata da piccolissimo tirando due calci a un pallone per semplice divertimento, alla ricerca di forme precise al tempo degli esordi con la maglia del Renate, passando al girovagare per la Regione tra campi professionistici e dilettanti, fino all'approdo in quel di Paderno Dugnano. È ormai una bandiera, il minimo comun denominatore anche qui: da quando è nata, la Vigor ha sempre avuto Riccardo Piazza tra le sue punte di diamante. Non l'hanno fermato gli infortuni dell'anno scorso (tanti, troppi: praticamene una stagione di pausa forzata tra stiramenti allo psoas e problemi alla schiena) e adesso è qui per riprendersi la gloria che gli spetta. La Lombardia è in ascolto.
Quando Giovanni Esposito lo ha convocato per la partita contro l'Ardor Lazzate la promessa era chiara: «Vieni, ti metto dentro solo se siamo in emergenza». Praticamente un asso nella manica da tirare fuori all'occorrenza. E l'"occorrenza" è in effetti arrivata: sotto 2-1 a fine primo tempo, ribaltata 3-2 dopo 45 minuti di fuoco.
Forse, 36 ore più tardi, l'accordo con Tacchini era stato più o meno lo stesso: «Panchina, poi vediamo se serve supporto sulla fascia destra». E che supporto! Abituato a giocare da quinto di destra e sgravato della fatica di allontanarsi dall'area per tornare a difendere, disegna calcio come fosse un artista: libero da pensieri e turbamenti, felice di potersi dedicare alla sua amata area di rigore, in cerca della porta come un assetato nel deserto cerca l'acqua. Non arriva al gol, vero, ma non sbaglia una virgola: dribbling perfetti, superiorità numerica, tocchi puliti, visione di gioco, ottima intesa con Sironi, terzino destro suo vecchio compagno di squadra ai tempi della Vis Nova... L'Italia ha visto e adesso anche lei è in ascolto. Sarà lui la nuova stella della Lombardia?