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Torneo delle Regioni • Le interviste

La Lombardia avvisa l'Italia: tutte le dichiarazioni degli allenatori dopo 4 partite epiche

Due pareggi, due vittorie: bilancio positivo per la prima giornata di Torneo delle Regioni

TORNEO DELLE REGIONI

TORNEO DELLE REGIONI

Giornata lunga, giornata lunghissima. Il bilancio? Più sì che no: ci sono ancora delle cose da sistemare, ma la Lombardia c'è. Un solo gol subito in 4 partite, due vittorie meravigliose (Under 19 e Femminile), due pareggi comunque pirotecnici (Under 15 e Under 17). Contro le Marche c'è stato da sudare, a tratti pure da stringere i denti. Ma niente paura: dalla prima giornata di questo Torneo delle Regioni siciliano la Lombardia esce indenne, o quantomeno ben fortificata in attesa dei prossimi appuntamenti. E mentre il countdown per il fischio d'inizio contro la Basilicata è sempre più vicino allo zero, riviviamo attraverso le parole dei tecnici le varie imprese dei nostri lombardi. 

DINO CARRIERI • UNDER 15 (MARCHE-LOMBARDIA 0-0)

Una citazione, già iconica: «Benvenuti al torneo delle regioni». La spiegazione, ancora più memorabile: «È un torneo sicuramente complicato dove, come avevo spiegato ai ragazzi, la difficoltà maggiore è quella di poter giocare palla perché tutte le squadre che trovi sono aggressive. Sicuramente abbiamo provato a farlo perché abbiamo ragazzi tecnici che sono rapidi a giocarla ma non sempre siamo riusciti a fare il nostro gioco. Ho cercato di chiedere a loro proprio di evitare anche l'uno contro l'uno, di giocare ancora più rapidamente di quello che siamo capaci di fare, ma hanno fatto fatica per la pressione».

Qualche novità a livello tattico per l'Under 15: «Poi loro man mano hanno abbassato un po' il ritmo e pian pianino siamo riusciti a sistemarci portandoci da un modulo un po' più compatto del 4-4-2 siamo riusciti un po' a riprendere in mano la situazione, diciamo che dalla seconda parte della partita è andata un po' meglio. La scelta è stata fatta perché loro tendevano a lanciare, il fatto di lanciare mi portava via subito almeno cinque giocatori, giocavano sulla prima punta loro, allora ho chiesto a Taiocchi di stare un po' più basso per poter far da schermo verso i loro due attaccanti e cercare di ripartire sfruttando l'ampiezza con Bollani, perché lui solitamente è un buon lancio, allora ho detto sfrutto l'ampiezza per poi giocare palloni dentro sui due attaccanti. Non ci siamo riusciti, sicuramente non sono riuscito a dare diciamo quell'informazione che permetteva loro poi di fare qualcosa di più, però diciamo che l'obiettivo era quello di portarci in parità numerica a centrocampo, permettendoci di schermare i loro attaccanti».

DANIELE TACCHINI • UNDER 17 (MARCHE-LOMBARDIA 1-1)

Così parla invece il tecnico dell'Under 17 al termine della gara contro e Marche pareggiata per 1-1: «La prima partita notoriamente è la più difficile, perché c'è lo stato emotivo nostro e degli avversari, che chiaramente è vincolante. Noi quest'anno abbiamo avuto pochissimo tempo per giocare insieme, e quindi in una partita in cui vieni subito aggredito, come abbiamo avuto oggi, perdi chiaramente alcune misure. Poi secondo me tanti erano emozionati, erano veramente bloccati. Fatto quel passaggio, secondo me un buonissimo secondo tempo, in cui abbiamo creato tante palle gol, per impressione abbiamo segnato, eravamo lì che aspettavamo il 2-1 per riuscire poi anche coi cambi, ma purtroppo non è entrato. Nel finale abbiamo anche qualcosa di rischiato, però il pareggio penso che sia giusto, e a noi comunque può andare bene questa partita, perché ci serve per creare lo spirito di gruppo, lo spirito di squadra e non passare troppo l'attenzione».

LUCA CATTANEO • FEMMINILE (MARCHE-LOMBARDIA 0-3)

Così Luca Cattaneo, allenatore del Femminile, vincitore per 3-0 sulle Marche: «Abbiamo fatto un po’ fatica all’inizio, perché noi eravamo abituati l’anno scorso che segnavamo subito, stavolta invece non abbiamo sbloccato la partita nei primi minuti - anche perché il loro portiere è stato bravissimo - e quindi abbiamo dovuto faticare di più. Io l’ho detto prima di oggi: se l’anno scorso era un triangolare, in questa edizione dove siamo in un quadrangolare partire bene era fondamentale, perché poi hai la tensione che devi vincere per forza e qualcosa concedi. Il gruppo è quasi tutto nuovo, e non avendo avuto tante amichevoli a disposizione, potevano esserci delle difficoltà, anche perché arrivando tardi ieri non abbiamo potuto fare neanche una sgambata. Loro però hanno già fatto un bel gruppo e in questi tornei la testa vale come il fisico, se non di più. Per le prossime partite dobbiamo essere più cattive; noi abbiamo tanta qualità e possiamo giocare bene, ma se poi non concretizziamo lasciamo la nostra qualità sul campo. Vincere aiuta a vincere e la partita di oggi non può che farci bene».

MATTEO MEDICI • UNDER 19 (MARCHE-LOMBARDIA 0-1)

Infine, dulcis in fundo, Matteo Medici parla così dopo la vittoria della sua Ender 19 per 1-0: «Tanti si lamentavano della durezza che ci è stata in campo, che loro sono riusciti a ribattere colpo su colpo, ma il torneo delle regioni è questo. Soprattutto quando incontri squadre di questo livello e di una certa zona geografica, loro sono abituati a giocare così, molte parole, cercano di metterla sull'agonismo, quindi noi abbiamo fatto bene a gestirla. Sotto quel punto di vista sono molto contento. E poi però la qualità c'è lo stesso, perché ripensa all'uscita del primo tempo, palla a terra, insomma è un'azione che è tanta roba. Ho cercato di dargli degli input, ma come ho detto ai ragazzi, tante volte è difficile che riesci a mettere sul campo quello che provi in settimana. Loro però sono stati bene, si sono messi a disposizione, hanno tenuto bene il campo. Abbiamo fatto, secondo me, un buonissimo inizio del primo tempo, al di là del gol Mi è piaciuto molto l'ingresso di quelli che sono entrati dopo, che si sono messi subito a disposizione».

E questo temperamento acceso adesso si gestisce o si cavalca per la seconda partita? «No, si cavalca, assolutamente si cavalca. Questi sono questi ragazzi forti».

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