Torneo delle Regioni • Under 15
13 Aprile 2025
SIMONE BOLLANI , LOMBARDIA UNDER 15
In quell'angolino in basso a destra, lì dove succedono i miracoli. Da oggi, è il nuovo posto preferito di Simone Bollani, da domenica 13 aprile è il nuovo luogo felice di Dino Carrieri. Il suo centrocampista goleador l'ha messa proprio lì, in quel posticino meraviglioso adesso tinto di verde. Ci sarà tempo per spiegare tutto nel dettaglio, adesso giusto lasciar parlare le immagini: l'urlo della panchina, la corsa verso i compagni, i brividi per un rigore sbagliato, il batticuore per l'assalto finale... tutti pezzi di cuore che si compongono in un unico messaggio finale: la Lombardia vince 1-0 contro la Basilicata e va a giocarsela contro la Sicilia con il petto più leggero. Ci sarà tempo di metabolizzare e tempo di studiare, adesso solo applausi per questa Lombardia che finalmente si stiracchia e avvisa l'Italia.
Ormai sono una coppia di fatto. Mirko e Mattia, doppia M, quella che deve far tremare l'Italia. In un inizio partita scevro di grandi occasioni, la luce in fondo al tunnel sono loro e solo loro: quella sinfonia che imbastiscono al 15' ha stregato le orecchie della Nazione intera. Schinetti per Giordano, lo scatto in avanti, a un passo dalla porta. Poi, l'unica nota stonata: la palla scivola larga, per una questione di millisecondi il timing è perso e il gol non arriva. Ma niente paura, la sentenza deve pur arrivare. Perché la Lombardia questa partita la vuole - e la deve - vincere, perché in palio c'è tutta la gloria del mondo. Non una "M", per il momento, quella che cala sulla Sicilia. Un "B", una sigla che in Basilicata si ricorderanno ancora un po': B di Bollani, B di Baller assoluto. Direttamente da calcio di punizione, sul secondo palo, a infilarsi in un anfratto della porta, dove Telesca non può arrivare (18'). È gol, è la Lombardia che si sveglia dal torpore e comincia a ballare.
Balla balla balla, il ritmo dietro lo detta Chiecca. Fa un po' tutto lui, là nelle retrovie, nel bene e nel male: la sua chiusura su Nuzzi è semplicemente arte della difesa, con un pizzico di cattiveria e cinicità che non guasta mai. Ma l'intervento su Greco in area... sì, è un rischio importante. Bua di Palermo non ha dubbi e assegna il rigore, con lo stesso numero 8 lucano che si incarica del tiro dal dischetto. Piano però a dare la Lombardia per spacciata. Quando tutto sembra apparecchiato per il pareggio, ecco che interviengono il destino, la sorte, le stelle: quando la palla calciata di Greco finisce sopra la traversa presidiata da Meraviglia viene giù lo stadio come se ci fosse appena stato il gol del raddoppio. Il destino beffardo della prima gara, quello che aveva negato il gol a Schinetti, quello che aveva tolto la gloria a Bollani, quello che aveva stregato Giordano, ora restituisce gentilmente il favore.
E adesso c'è da mettere la ciliegina sulla torta. Affidata alle trame difensive di Meraviglia e Tognacca, la Lombardia può concentrartisi in avanti, lì dove la storia può essere riscritta. Leonardo Chiecca ce la metterebbe volentieri la sua firma su questa impresa leggendaria, magari pure strappandosi la soddisfazione di un gol da difensore.
L'occasione ghiotta è all'8' della ripresa, quando Briganti - che nel frattempo riprende le fila della sua tre quarti, lasciate in custodia a Gigli per il primo tempo - appoggia da calcio d'angolo un cioccolatino perfetto in area. Chiecca ci mette la testa, la palla è buona ma si spegne larga. Peccato, era tutto perfetto, ma nel destino bisogna avere fiducia. Anche quando ruba a Carsana la gioia infinita di una rete in pallonetto, dopo che il solito Briganti gli aveva lasciato sugli scarpini un assist perfetto (15'), anche quando i guantoni di Telesca si frappongono tra Giordano e il suo agognatissimo primo gol con lo stemma della Lombardia sul petto. Ce li starà riservando forse per la Sicilia? Intanto, la Lombardia lascia il suo avviso: «Ci siamo sbloccati, comincia la cavalcata».