Torneo delle Regioni • Under 17
14 Aprile 2025
GIACOMO AGOGLIATI, UNDER 17
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Mezzo pieno, anzi, forse pure pieno per tre quarti. Perché alla fine un pareggio bastava, nel bene e nel male. Certo, la Lombardia va in vantaggio, si fa parare un rigore e deve affidarsi alle spalle larghissime di Rizzi per difendere il pareggio. Ma resiste, e questa è l'unica cosa che conta. L'1-1 contro la Sicilia è la ninnananna che farà fare sonni tranquilli a Tacchini, prima di svegliarsi domani mattina e capire che sì: i quarti sono realtà. Adesso rimane solo da riempire il resto del bicchiere e mettere la propria firma sulla leggenda.
Dietro, Gabriele Traballi. Davanti (ma anche un po’ in mezzo, anche un po’ nelle retrovie), Giacomo Agogliati. Sono le due parentesi che raccolgono la Lombardia da destra a manca, da un capo all’altro del campo. Tra le due parentesi, una squadra che comincia subito a far girare i motori. Gamba ha deciso che il pareggio - sufficiente a passare ai quarti - non gli basta per nulla: quella fascia sul braccio è pesante, lui lo sa bene e vuole esporla al grande pubblico: al 4’ sgasa sulla fascia e rimbocca le coperte alla difesa siciliana, ma non viene premiato dalla traiettoria, che porta il pallone un filo troppo largo sul secondo palo. E quell’occasionissima di Galbiati al 7’? Poteva essere il Jackpot, ma anche ‘sta volta la Lombardia si trova a mordersi le mani. E pure a fare un sospiro di sollievo: al 12’ Morreale si inventa un calcio di punizione perfetto, che viene raccolto in area da Scramuzzio. Palla in rete, ma… fuorigioco, nettissimo. È un sospirone quello Lombardo, ma la sensazione è che i ragazzi di Tacchini abbiano comunque il pallino del gioco perfettamente in mano.
Si sono scambiati il favore. Contro la Basilicata, Agogliati aveva servito il bomber, ora è Ratti che si mette a disposizione del suo iperattivo braccio sinistro. Un tocco leggero in mezzo al traffico, un passaggio magistrale dentro l’area, con il talento dell’Enotria che altro non deve fare se non piazzare in rete (e scusate se è poco). Grazie, prego, arrivederci e alla prossima. La corsa verso la telecamera per un’altra esultanza iconica? Ormai è una prassi. Sono la coppia più bella del mondo, sono di nuovo la coppia che porta in vantaggio la Lombardia.
Gol non fatto, gol subito. È la regola più crudele de calcio. Ad averlo trovato, quel timing perfetto, sull'assist di Piazza all'altezza del quarto minuto della ripresa... sarebbe stata tutta un'altra storia per Ratti and Co. Ma no, non si va da nessuna parte con i se e con i ma. E nel frattempo la Sicilia ne approfitta. Si affida del tutto al suo numero 11, un certo Vincenzo Zizzo, caratteristica saliente: iperattività. Scatta come un matto e copre ogni centimetro di campo, finché a sorpresa riesce a sgusciare fuori dal controllo di Traballi e compagnia e a infilare Rizzo. Siamo al 9' della ripresa e la Sicilia si può ben godere il suo pareggio.
Anche perché pare proprio che la partita sia destinata a restare così com'è, su un 1-1 democratico. Non si scalfisce quando Lo Iacono calcia un rasoterra perfetto e nemmeno con la testata di Morreale, non si sposta neppure quando Sironi viene abbattuto in area e Ratti si incarica di battere il rigore, non cambia nulla infine neppure quando Mouisse si ritrova a tu per tu il portiere. Per questo e molto altro va fatta una statua a Rizzi e Maggiore, da una parte e dall'altra del campo: è la loro serie di parate mai viste - tra cui quella del portiere siculo sul rigore di Ratti - conducono la partita al pareggio e, di fatto, la Lombardia ai quarti. La foto di squadra post gara mostra sorrisi a 36 denti: due pareggi, una vittoria e tutto ancora da giocarsi. Va decisamente bene così.