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Torneo delle Province

Credete nelle favole? La provincia più piccola batte quella più grande e sogna di fare la storia

Un gol nella ripresa vale i quarti da prima del girone per Pavia; ko indolore per Milano che passa e pesca Cremona

Simone Vitrano; RAPP PAVIA UNDER 17

RAPPRESENTATIVA PAVIA UNDER 17 • Simone Vitrano entra dalla panchina e decide la partita

Il classico pizzicotto, quello che o sveglia dai sogni oppure ti dice che è tutto vero. E di certo per Pavia sì, non si tratta né di uno scherzo né di un'illusione: la Rapp di Chierico l'ha fatto ancora e dopo Lodi dà il ben servito anche a Milano, ancora per 1-0, qualificandosi così ai quarti di finale da prima del girone. Facendolo da imbattuta e grazie al gol di Vitrano che nella ripresa sfrutta un disimpegno errato della retroguardia meneghina insaccando il pallone dei tre punti. Primo ko ufficiale della gestione Dargenio invece per i meneghini campioni in carica, a cui non è mancata la prestazione - diverse le occasioni non sfruttate con la traversa di Sandu su tutte - tanta la sfortuna, vedi il gol annullato a Maiorano per un lieve tocco col braccio o l'intervento dubbio su Attia, così come i concetti su cui ancora deve lavorare Milano. Poco male però perché la Rapp si qualifica comunque ai quarti di finale come seconda ed ecco la sua sorte: il 29 aprile sarà trasferta a Cremona. Festa grande invece per Pavia che per continuare a sognare dovrà vedersela con Lecco.

LOTTA A POLVERI BAGNATE

L'ultimo passo, quello del 100 e lode e della classica ciliegina sulla torta, perché dopo l'esordio vincente Milano non si vuole accontentare. Vero è che il ko di Lodi (0-1 in casa contro Pavia) nell'ultimo turno, ha regalato alla Rapp di Dargenio la qualificazione matematica ai quarti di finale, ma lo stesso tecnico è stato chiaro su ciò che vuole per la sua Under 17: entrare in campo per vincere. E a ragion veduta gli stimoli non mancano. perché in quel di Vigevano a questo giro ci si gioca il primo posto nel girone proprio contro quella Pavia anch'essa già proiettata alla fase ad eliminazione diretta.

E per l'occasione i campioni in carica scelgono il solito 4-3-3 ma con ben cinque cambi rispetto all'esordio: tra i pali Carbone, retroguardia a quattro con Sigillò e Gallotti sulle corsie mentre Buffa Calleo affianca Cavicchioli in mezzo; Huaman esordisce da play supportato da Calemme e Sandu mezz'ali. Trio d'attacco con solo Sudano confermato largo a destra rispetto alla vittoria con Lodi, centrale si piazza Corti mentre dall'altra parte ecco Maiorano, match-winner dell'ultimo incontro. Match che si apre con Milano subito propositiva (6'): Sandu dribbla un avversario al limite dell'area e poi va col destro, bloccato facilmente da Cinquetti, ecco che però sul ribaltamento di fronte si fa vedere pure Pavia che appare subito tosta e ben quadrata; ripartenza pavese che libera al tiro dal limite Roscigno, sinistro che sorvola non di molto la traversa (7'). Risponde nuovamente la selezione di Dargenio che cera di imporsi in mezzo al campo, e lo fa ancora con Sandu, ancora protagonista di una sterzata ubriacante questa volta conclusa con un sinistro violentissima. Sfera che termina a centimetri dal palo e si spegne sul fondo (10').

Scorre il cronometro e sale di giri la selezione meneghina che pur preferendo il palleggio trova soluzioni anche facendo - ragionata - la palla lunga (15'): Sigillò avanza sulla sinistra e poi lascia partire un cross quasi liftato dall'altra parte in area per Sudano che schiaccia di testa ma non inquadra la porta. Poco più tardi è sempre un suggerimento di Sigillò ad aprire il campo per Corti, arrivato sul fondo il bomber del Romano Banco sterza, si accentra e poi scocca un destro a giro clamoroso che sibila l'incrocio dei pali e termina sul fondo (21'). Passata la mezz'ora ecco che Pavia prova ad uscire dal guscio indenne e lo fa con una bella trama intrecciata da Bellone che manda nello spazio Roscigno, l'undici pavese prova a sfondare ma viene fermato e la palla schizza buona per Zucca che si libera al tiro e conclude col destro ma senza beccare la porta (38'), risponde due minuti più tardi Maiorano (40'): Sudano ondeggia sull'out di destra e poi viene dentro al campo aprendo il gioco proprio per l'undici scuola Corvetto che rientra e piazza col destro ma troppo debolmente, blocca Cinquetti. Prima frazione che si chiude poi con un'altra giocatona di Sandu (42'): punizione dai trenta metri e destro a giro magico che si stampa sulla traversa.

VITRANO SPACCA IL MATCH

Parte il secondo tempo e subito cambi per Pavia che di fatto rivoluziona il reparto offensivo, ora composto da Bolgiani e Mounchili come coppia là davanti, ma ecco che scoccato il primo minuto l'occasione parla Milano: sventagliata di Sudano in area di rigore per Maiorano che mette giù e con la punta insacca (2'), ma l'arbitro annulla tutto per un tocco di mano dell'esterno meneghino. Due minuti più tardi ci prova invece Sudano con una rovesciata volante d'altri tempi, alta sopra la traversa (4').

Inizio ripresa a mille della Rapp di Dargenio a cui di certo non manca intensità e qualità ma così come successo per la prima ora di gara contro Lodi manca il graffio. Così Corti che riceve da Sudano dopo una ripartenza fulminea ma arrivato in area mastica troppo il pallone col sinistro, favorendo l'intervento in presa di Cinquetti (5'). Ci prova poi di nuovo Sudano che si libera al limite e scocca il sinistro, bloccato ancora dall'estremo difensore pavese.

Match che non si sblocca in quel di Vigevano e allora ecco Milano che pesca dalla panchina e dal suo grandissimo arsenale offensivo: fuori Sudano e dentro Attia che si sistema largo a sinistra, con Corti che resta centrale e Maiorano che quindi migra sull'altra fascia. Passata la metà del primo tempo ecco una doppia occasione clamorosa per i meneghini: angolo dalla destra di Gallotti perfetto per Corti che schiaccia, miracolo di Cinquetti; palla che rimane lì, Pavia non esce viene borseggiata da Sandu che col sinistro lascia partire un missile terra-aria che sembra incastonarsi lì, dove la nonna nasconde i vasetti di marmellata ma si spegne sul fondo (21').

Milano appare in controllo ma ecco che dal nulla, da un possesso in controllo, Pavia colpisce duro: pasticcio tra Carbone e Sandu, con quest'ultimo che sbagliando il disimpegno libera il campo per Vitrano, che a tu per tu col portiere non sbaglia: è 1-0 pavese al 26'! Doccia freddissima per capitan Sandu e compagni che si riversano in avanti alla ricerca del pari, e lo fanno con Attia che prima stacca benissimo di testa ma troppo centrale (36'); poi fugge benissimo sulla sinistra, entra in area ma viene fermato con un intervento parecchio al limite di Plaza che prende palla e gamba, lascia proseguire il direttore di gara. Match che scivola via nonostante gli assalti - poco ordinati - di Milano, che si arrende dunque ad una Pavia gagliarda e che si porta a casa un successo prestigiosissimo.

IL TABELLINO

CP PAVIA-CP MILANO 1-0
RETI: 26' st Vitrano (CP P).
CP PAVIA (3-5-2): Cinquetti 6.5, Marini 7.5, Gopev 6 (42' st Muzio sv), Plaza Masso 6, Dosseni 6.5, Macaluso 6 (1' st Tori 6), Pasotti 6 (10' st Branca 6), Zucca 6.5 (1' st Vitrano 8), Sala 6 (1' st Bolgiani 6, 41' st Dollija sv), Bellone 7.5, Roscigno 6.5 (1' st Mounchili 6.5). A disp. Mastretta, Gaietta. All. Chierico - Benedini 7.5.
CP MILANO (4-3-3): Carbone 6, Gallotti 6.5 (38' st Mapelli L. 6), Sigillò 7, Huaman Rabanal 6.5, Cavicchioli 7.5, Buffa Calleo 7, Sudano 6.5 (15' st Attia 6.5), Calemme 6 (24' st Balzari 6), Corti L. 6.5, Sandu 6, Maiorano 6.5. A disp. Cappelleri, Sinatra, Diaco, Porta, Belmonte, Vastola. All. Dargenio M. - Dargenio G. 6.5. Dir. Felter - Scarpignato.
ARBITRO: Rossi di Voghera 6.
AMMONITI: Branca (CP P).

LE PAGELLE

CP PAVIA

Cinquetti 6.5 Sicuro quando chiamato in causa, blocca sempre senza problemi le conclusioni dei vari Corti, Maiorano e Sudano; bene in uscita.
Marini 7.5 Se Vitrano non avesse segnato quel gol probabilmente la palma di migliore in campo sarebbe andata a lui, da braccetto di destra gioca una gara praticamente perfetta su Maiorano prima e Attia poi.
Gopev 6 Messo sempre sull'attenti da Sudano fatica a leggerne i movimenti, alla fine però pur non brillando ci mette una pezza (42' st Muzio sv).
Plaza Masso 6 In mezzo al campo non incide più per merito di Milano che per demeriti suoi, rischia tantissimo intervenendo su Attia in piena area, penalty che ci poteva stare ma lui bravo a toccar prima il pallone.
Dosseni 6.5 Inizialmente fatica su Corti, poi pian piano gli prende le misure schermando quasi sempre sul nascere le sortite offensive del nove meneghino.
Macaluso 6 Dalla sua parte Gallotti è un vero e proprio mastino il ché gli lascia poco spazio per offendere, anche lui fatica su Sudano
1' st Tori 6 In campo per dare qualcosa di diverso se non altro ci mette impegno e voglia, pur non balzando agli onori della cronaca.
Pasotti 6 Così come Macaluso ha doti più da contenitore tant'è che Pavia prova più soluzioni centrali, alla fine rinviene finche ne ha (10' st Branca 6).
Zucca 6.5 Prova a cercare la gloria con un destro da fuori però di poche pretese, per il resto fa buona guardia da mediano.
1' st Vitrano 8 Meno di mezz'ora per decidere la partita, meno di mezz'ora per approfittare dell'errore di Sandu e colpire con freddezza al cuore di Milano. Eroico.
Sala 6 Gioca per lo più di sponda favorendo gli inserimenti di Roscigno, di fatto la porta con la visuale pulita non ce l'ha mai.
1' st Bolgiani 6 In campo per dare brio diverso all'attacco, lascia anzitempo il terreno di gioco senza riuscire ad incidere (41' st Dollija sv).
Bellone 7.5 Partita totale del dieci pavese, inizia mezz'ala ed è fondamentale negli equilibri tecnico-tattici della squadra di Chierico che di fatto si affida sempre a lui nei momenti di difficoltà. Leader.
Roscigno 6.5 Pronti via ha una bella occasione dove però calcia con troppa potenza, primo tempo non male ma quasi da un vorrei ma non posso.
1' st Mounchili 6.5 Dà freschezza e nuove soluzioni al reparto offensivo, punta l'uomo a ripetizione e quando ha la possibilità va senza mai tirarsi indietro.
All. Chierico 7.5 Battere Milano, passare il girone da primo senza subire gol e con due vittorie su due: impensabile all'inizio come ammesso da lui stesso, la squadra oggi magari non diverte ma è brava e fortunata nel restare a galla e colpire al momento giusto.

CP MILANO

Carbone 6 Complice con Sandu in occasione del gol pavese, quando chiamato in causa però fa buona guardia senza dover mai intervenire in modo importante.
Gallotti 6.5 Meno assatanato rispetto alla partita con Lodi si fa notare più in fase difensiva ma anche per il corner da cui nasce l'occasionissima del colpo di testa di Corti stoppato dal Cinquetti.
38' st Mapelli L. 6 La bella notizia è rivederlo in campo dopo quasi un mese, buttato nella mischia nel finale prova a giocare di sponda.
Sigillò 7 Due bei suggerimenti a palla lunga per Sudano prima e Corti poi degni del piede di un gran centrocampista, lui terzino difende molto bene e si sovrappone quando necessario.
Huaman Rabanal 6.5 Lanciato titolare davanti alla difesa si comporta bene, non balza magari agli occhi ma è prezioso in termini di quantità e palleggio.
Cavicchioli 7.5 A guardarlo difendere nello stile richiama un pò - con le dovute proporzioni e non in termini di paragoni - il Nesta del Milan: elegante e ruvido al tempo stesso, toglie il respiro alle frecce offensive di Pavia ed è praticamente perfetto in ogni intervento.
Buffa Calleo 7 Anche per lui di esordio si trattava, il classe 2009 risponde presentissimo: sempre al suo posto, posizionato bene nella linea a quattro di Dargenio usa il fisico e difende bene.
Sudano 6.5 Meno elettrico rispetto al solito ma comunque ci prova sempre, che sia sventagliando per Maiorano nel gol annullato o che sia con soluzioni personali, oggi però non va; giornata no che ci può stare.
15' st Attia 6.5 Dalla panchina scalpita per entrare e quando è il suo momento non si risparmia, protegge bene palla e sgasa sulla sinistra diventando protagonista del contatto dubbio in area di Pavia. Un Toro.
Calemme 6 Non brillante come con Lodi visto il problema fisico che si porta dietro da un pò, ci mette comunque cuore cercando di portar palla nella fitta muraglia pavese.
24' st Balzari 6
In campo per dare un nuovo volto alla Rapp, capita in concomitanza con il gol subito e di fatto partecipa come comprimario agli assalti milanesi.
Corti L. 6.5 Parte centrale facendo bene da riferimento centrale ma tende ad allargarsi sulla sinistra ed è da lì che per poco non trova un angolo clamoroso col destro che sibila l'incrocio, nella ripresa prima mastica il pallone in area e poi Cinquetti bravissimo nel respingere il suo colpo di testa.
Sandu 6 Ha due grandissime occasioni dove è eccezionale nel liberarsi al tiro ma alla fine non punge, commette un errore non da lui nel retropassaggio da cui di fatto nasce il gol vittoria di Pavia; tiene alta la bandiera fino alla fine.
Maiorano 6.5 Ogni volta che ha la chance di puntare dà sempre la sensazione di poter fare male, non lo fa fino in fondo sia per mancanza del graffio - ved il destro piazzato troppo centrale nel primo tempo - che per sfortuna come nel caso del gol annullato.
All. Dargenio M. 6.5 La squadra crea, la squadra gioca e a tratti domina ma come successo nelle ultime uscite non concretizza la mole di occasioni a suo favore, e viene punita al primo vero affondo pavese nato da un errore tra Sandu e Carbone; ko indolore visto i quarti già in tasca, ma da lavorare c'è e per fortuna il tempo pure.

ARBITRO

Rossi di Voghera 6 A tratti sembra perdere il controllo della partita, lascia molto correre ma probabilmente manca qualche giallo ambo i lati; il dubbio resta forte sul contatto Plaza-Attia ma alla fine decide di lasciar correre. Errore o gran chiamata? Siamo nel limbo.

LE INTERVISTE

Primo ko per Milano e per Dargenio, a monte di una prestazione comunque positiva per larghi tratti così come ammesso dallo stesso tecnico: «Abbiamo pagato l'unico retropassaggio errato ed è subentrato l'avversario che giustamente ci ha punito - analizza Dargenio - nell'unico tiro in porta subito. Per il resto abbiamo gestito sempre noi la partita dal primo minuto, è vero non stiamo stati precisi e cinici specialmente nel primo tempo. Abbiamo dominato ma non sempre chi è più forte vince, un errore ci è costato caro».

Ora il futuro, che per la Rapp Under 17 si chiama Cremona, il prossimo avversario nei quarti di finale in programma il 29 aprile: «Dobbiamo continuare a lavorare sodo - prosegue il tecnico - e cercare di entrare in campo con la testa giusta, dando tutto quello che possiamo dare fino alla fine».

Dall'altro lato evidente l'emozione di Gianpaolo Chierico per quello che per Pavia rappresenta un traguardo storico: Milano sconfitta, primato nel Girone 3 e quarti di finale in tasca. «Incredibile ma vero - ammette con stupore misto gioia il tecnico della selezione pavese - anche perché Milano ha qualcosa in più rispetto a noi e si è visto».

«Noi abbiamo cercato di fare la partita con molta umiltà e siamo stati bravi a sfruttare il loro errore che ci ha permesso di vincere la partita, direi immeritatamente ma il calcio è fatto anche di episodi, oggi sono stati a nostro favore. Non ci aspettavamo mai di arrivare a questo punto (ride, ndr) ma ora che siamo qui balliamo».

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