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Toreno delle Regioni • Under 15

È il talento più pazzo d'Italia! Tuttofare e fuoriclasse: a 15 anni ha già fatto impazzire tutti

Simone Bollani e la storia dell'elastico perduto, del cerotto sul naso e della punizione più bella del Torneo...

SIMONE BOLLANI, UNDER 15

SIMONE BOLLANI, UNDER 15

Crisi completa, totale disastro. Anche chi scrive per vivere si ritrova a non saper più che parole usare. Simone Bollani fa venire il blocco dello scrittore. Da dove cominciare a raccontare il talento più matto d'Italia? Dagli occhiali da sole - rigorosamente Cristina Idraulica - o dal doppio elastico al polso? Dal gesto «No foto, no foto» in aeroporto o dal cerotto di Pennacchio sul naso? Dall'intervista tripla con Giordano e Carsana o dalle spiccate doti attoriali? Via al dibattito, il dispiegarsi della trama ancora non è chiaro. Intanto, un indizio, un assaggio: Simone Bollani, direttamente dall'Under 16 del Sedriano, ha già fatto venire gli occhi a cuoricino a tutto il Paese. 

TUTTOFARE

Ci proviamo, il risultato non è garantito. Riassumere a parole d'altronde è difficile, forse addirittura impossibile. Travolgente, semplicemente travolgente. In ogni suo movimento, fino proprio al midollo. Cicca in bocca e sorriso costantemente stampato in faccia: quando ce lo hai di fianco è impossibile resistergli. Uomo spogliatoio per definizione, spalle larghe su cui si appoggia la squadra a centrocampo. Metteteci pure che è dai suoi scarpini che parte il primo gol della Lombardia a questo Torneo delle Regioni e il quadro è già abbastanza pieno da farci un trattato: Simone Bollani è veramente il compagno di squadra che vorrebbero tutti.

A pensarci bene un punto da cui partire c'è, ed è anche piuttosto obbligato: da quell'angolino in basso a destra di una porta qualsiasi persa tra le campagne di Valderice, lì dove si è infilata la palla - passando per il millimetro sotto la traversa - dopo la punizione perfetta. Sospinta dal vento? Dalle ali del destino? Che importa? È il gol che sblocca la Lombardia e che la Basilicata si sognerà di notte per parecchio tempo, è il gol del pilastro di Dino Carrieri, uno che per la squadra ha imparato a giocare in ogni posizione del campo. Regista nel 4-3-3: check. Esterno di destra nel 4-4-2: check. E a sinistra? Check pure quello. Poliedrico, eclettico, mimetico: normale venga il blocco dello scrittore (a discolpa di chi scrive) quando si parla di uno così!

ELASTICO

Capitolo stile, necessario soffermarsi anche su quello. Perché quando uno è forte lo riconosci a vista d'occhio, anche dai dettagli. Abbiamo già accennato a occhiali da sole e cerotto sul naso: i primi ormai meme storico dopo le apparizioni ai primi raduni sempre con le lenti scure indosso (ma quindi alla fine, quali i più iconici? Meraviglia, Bollani o Carsana?), il secondo porta fortuna irrinunciabile gentilmente offerto da PennacchioTanto lui ne ha 50»).

E a proposito di porta fortuna... la storia del doppio elastico al polso è la più bella di tutte. Può ben confermare Mirko Giordano, che la notte prima di partire alla volta della Sicilia ha assistito a tutto. Cena pronta e apparecchiata, ospite d'onore - la fidanzata di Bolla, la prima proprietaria degli elastici più famosi d'Italia - già seduta a tavola. Fermi tutti, però: uno dei due elastici non si trova. Seguono minuti caotici di ricerca matta e disperatissima: impossibile partire per la Sicilia senza entrambi i bracciali improvvisati, il fondamentale amuleto perduto va ritrovato. Cena fredda? Questo rischio c'è, ma ci sono priorità. Alla fine tutto a posto, elastico ritrovato, ordine cosmico ristabilito. E il rito pre partita di Bolla è al sicuro: mani sul volto per concentrarsi al buio, preghiera e bacio ai suoi porta fortuna personalissimi. Solo questione di scaramanzia o infallibile metodo per indirizzare gli eventi? Chi lo sa. Per sicurezza però, Bolla, non toglierteli mai.  

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