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Torneo delle Regioni • Under 17

Siamo arrivati su Marte! Un gol all'ultimo per scrivere la storia: la Lombardia è Campione d'Italia

Montalbano fa impazzire l'Italia, Ndao è devastante

MOR KAIRE NDAO

MOR KAIRE NDAO

«Siamo arrivati su Marte, adesso bisogna atterrare». Parla Daniele Tacchini, il condottiero della spedizione spaziale. Come Alessandro Magno conquistò l'Asia, come Giulio Cesare toccò i confini del mondo, meglio di Interstellar, più lontano di Star Wars. È la Lombardia che vince il secondo scudetto consecutivo, è la storia che si scrive, è il cerchio che si unisce tutto intorno alla fine della partita più importante dell'iperspazio: «Abbiamo messo la bandierina su Marte». È tutto vero: 2-1 all'Emilia, all'ultimo secondo, con un gol che ferma il tempo e cambia il corso degli eventi. Sì, siamo su Marte.

ALLUNAGGIO

Non si scherza con Traballi, neanche uno come Tesselli ha l'autorizzazione. Può provarci quanto vuole, ma i sistemi di sicurezza della navicella Tacchini sono in mani fermissime. Approdare sulla Luna intanto? Così è possibile. Sono pronte anche le misure di emergenza, l'ultima spiaggia prima del collasso dei motori. Alberto Rizzi Srl la ditta di riparazione, i guantoni più forti d'Italia l'agenzia di assicurazione: non si passa, non c'è storia. Al 18' l'asteroide che rischia di mettere tutto fuori uso porta il nome di Alessandro Cipriani, ma i campanelli d'allarme si attivano subito, entrano in azione i guantoni e la presa sicura del portierone lombardo tiene a galla l'astronave. E sì, ci sarebbe pure quell'attacco ufo da parte di Herzua al 20': il missile nucleare parte dallo scarpino di Tesselli, ma in area di rigore trova una tempesta di asteroidi e va a finire altissimo sopra la traversa.

Quindi? Il bilancio è presto detto: è una navicella che dietro funziona perfettamente, resistendo a un'Emilia Romagna venuta in Sicilia per vincerla. E sul muso dell'astronave? Come se la cava l'attacco che deve spaccare l'Italia, uscire dall'orbita e arrivare fino a Marte? Un inizio difficile, un po' di motori da oliare e poi... e poi lo spettacolo, la barriera del suono che si rompe, la storia che si scrive. Ratti si scalda al 29' (meraviglioso l'assist di Ndao, ma alta la conclusione), Piazza è splendido sulla sua fascia destra al 39' (quasi perfetto, ma anche l'Emilia ha le sue contromisure: la parata di Ferretti è un misto tra poesia pura e efficacia allo stato massimo), Mor Kaire Ndao - riversato in avanti direttamente da centrocampo - la fa grossa come sempre. Qualcuno la cui competenza è proverbiale lo chiama già «il miglior giocatore del torneo» e probabilmente ha tutte le ragioni del caso: al 25' del primo tempo è lui che mette finalmente gli ormeggi della Lombardia sulla superficie lunare. È tutto caotico, come un allunaggio: Prima Gamba, poi la respinta, infine la ribattuta da fuori area del mediano che ci invidia l'universo intero. È gol, è luna conquista, è bandiera lombarda in cima all'orlo di un cratere. Adesso però c'è Marte nel mirino

MARTE

Prosegue il viaggio interstellare. A posto i sistemi di sicurezza, avviato il motore principale, il capitano è saldamente alla guida della navicella. Eppure, occhio agli asteroidi. Solito incubo dei viaggiatori intergalattici, peste nera dello spazio. Ci colpisce in pieno, nella maniere più inaspettata e tremenda, illudendo anche i migliori sistemi di protezione. Al 5' minuto della ripresa non c'è Rizzi Srl che tenga: il tiro di Cipriani è semplicemente imprendibile. Usciamo un attimo dalla metafora spaziale per dare una notizia: 1-1, l'Emilia torna in gioco. E quella rovesciata di Fontana? Quello poteva essere un intero pianeta sopra l'astronave di Tacchini. Ma il vento solare porta la palla sopra la traversa, salvando la nave dall'avaria. 

Agogliati in area fa sempre paura, anche se al 27' il tempo di tiro poteva essere calcolato un poco meglio. Sarebbe forse stata la sentenza (dopo l'ennesima partita maiuscola dell'esterno dell'Enotria), la grande spinta per bucare l'atmosfera densa di Marte e arrivare alla superficie rossa tanto attesa. Un altro paio di interventi di Rizzi salvano la Lombardia dall'ultimo stormo di asteroidi. Sembrava tutto destinato ai supplementari, sembrava di dover pazientare per lo sbarco su Marte. Invece ci pensa Montalbano. Il commissario. L'eroe. Quello che guida la navicella alla superficie rossa. È tutto vero, il gol direttamente da punizione al 43' è tutto quello che serve. Non abbiamo ancora metabolizzato, probabilmente ancora non ci crede nessuno. Eppure, è cosi. Motori spenti, bandiera affissa. La Lombardia è su Marte

IL TABELLINO

LOMBARDIA-EMILIA ROMAGNA 2-1
RETI (1-0, 1-1, 2-1): 25' Ndao (L), 10' st Cipriani (E), 43' st Montalbano (L).
LOMBARDIA (4-2-3-1): Rizzi 7, Sironi 8 (16' st Rusyn 7.5), Corsaro 8, Traballi 7.5, Paleari 7.5 (12' st Zecchillo 7), Gamba 8, Ndao 9, Piazza 8.5 (23' st Montalbano 10), Galbiati 7 (4' st Franchini 7), Agogliati 7.5, Ratti 7 (23' st Mouisse 7). A disp. Bevilacqua, Belshi, De Matteis, Lorusso. All. Tacchini 9.
EMILIA ROMAGNA (4-3-3): Ferretti 6, Dragona 6.5, Benincasa 7, Fontana 7, Pizzi 6, Speculato 6 (1' st Cianciulli 6), Cipriani 7.5, Coviello 6.5, Herzuah 7.5, Guidone 6.5 (12' st Martuzzi 6), Tesselli 7. A disp. Ghizzoni, Guerci, Casali, Akamin, De Nardi, Arhaoui, Allegri. All. Fancelli 6.5. Dir. Toraci.
ARBITRO: Alessi di Palermo 8.
ASSISTENTI: Garofalo di Palermo e Cono di Palermo.
QUARTO UOMO: Pecora di Messina.

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