Torneo delle Regioni • Under 17
22 Aprile 2025
PASCAL MONTALBANO, LOMBARDIA UNDER 17
Ancora non ci crede nessuno, sono arrivate solo notizie confusionarie. D'altronde, la comunicazione dallo spazio è quella che è. Solo tra qualche giorno - forse - sarà cosa metabolizzata, compresa e finalmente accettata. Ma intanto i pianeti cantano, ed è una musica bellissima: direttamente da Marte, dove in cima al cratere più alto c'è la bandiera della Lombardia. L'ha piantata lui, l'eroe con la numero 10, Pascal Montalbano. Era la promessa di Daniele Tacchini: «Seguitemi, e io vi porterò su Marte, dove nessun umano si è mai avventurato». Rilancia così Pascal Montalbano: «Datemi cinque minuti, e io vi porterò sulla cima del globo». Gli ci è voluto pure meno, giusto una manciata di secondi: quello che ci vuole alla palla per partire dai 25 metri e conficcarsi nell'angolino in alto a sinistra della porta, in quell'anfratto dell'universo in cui nascono le stelle.
E comunque, alla fine di tutto, l'unica preoccupazione vera era quella di non aver calciato bene il pallone per il reel di Marta Ancella. Pensiero giusto, per onor di cronaca: nella gloria totale di quel momento, il tiro era decisamente rivedibile. Forse l'emozione delle telecamera? Impossibile. Una decina di minuti prima aveva firmato il tiro perfetto davanti a tutta l'Italia.
Cosa sarà successo nella sua testa in quel calcio di punizione? Cosa mai potrà aver pensato sapendo di avere sui piedi la possibilità di entrare nella storia e portarsi con sé la Lombardia intera? Calma, quiete, il momento di lucidità prima della tempesta: visualizzazione dell’obiettivo, muscoli sciolti, parte il tiro. I 2 secondi di tragitto sono sembrati infiniti: traiettoria perfetta, ma arriverà a destinazione? Ci sarà forse un’asteroide a rovinare tutto? No, questa volta no, la palla ha una missione, Pascal Montalbano le ha affidato il compito di salvare la navicella intera. Finisce lì, dove dicevamo, in quel millimetro sotto la traversa, dove i sogni diventano realtà. 25 metri di corsa che racchiudono ogni cosa: una tappa per la doppietta di Ratti con la Basilicata, una tappa per il sacrificio di Capitan Gamba, una per la garra di Agogliati, una per il cuore di Belshi, una per il papà (sempre sugli spalti anche in questo TDR, tifosi come lui non ne fanno più), una per Daniele Tacchini. L’ultima, la più importante, per Pascal Montalbano, il cecchino: grazie a lui siamo sul tetto d’Italia.
Ha fatto quello che in tantissimi non comprendono, quello che per molti è semplicemente una sconfitta: testa bassa e lavorare, sempre e comunque. Perché subentrare dalla panchina e sognare di essere decisivi nella partita più importante della propria vita non è cosa da tutti. Ligabue cantava che «sono sempre i sogni a dare forma al mondo». E chissà quanto potentemente Pascal ha sognato quel gol. Dal tiro alla conclusione felice tra le braccia della rete. L'urlo matto e disperatissimo davanti alla telecamera dice che sì, ha riscritto la storia e lo sa bene. È lui il ragazzo che sognò così potentemente da diventare in grado di plasmare i fatti, un sogno così vivido da essere catturato dalla telecamera. Direttamente dalla panchina, da dove nessuno poteva pensare di riscrivere il corso degli eventi, facendo di una semplice idea una nuova realtà. E in questa realtà la Lombardia è Campione d'Italia. Non importa se non hai calciato bene il pallone per il reel, Pascal: il tuo 10 e lode te lo porti a casa comunque. La Lombardia intera, direttamente da Marte e adesso finalmente in quiete, ringrazia il suo eroe silenzioso.