Under 14
30 Aprile 2025
FEDERICO ANNALE, CLUB MILANO
Alla faccia del più piccolo in campo. No, Federico Annale non è uno che si preoccupa di questi dettagli futili. D'altronde, lo dice anche la saggezza popolare: l'età è solo un numero. E se quando scendi in campo ti senti nelle vene di poter decidere una partita, non importa nulla se sei un anno più piccolo del portiere, del difensore centrale, del centrocampo alle cui grinfie sei riuscito a scappare: quella palla la cacci in rete. Punto e stop. E scrivi pure un pezzetto di storia, già che ci sei.
Fermi tutti, torniamo indietro un attimo e capiamo bene la dinamica dei fatti. Correva il 33' del secondo tempo, la saetta classe 2012 era entrata in campo da appena 16 minuti. Non serviva null'altro, comunque: giusto il tempo di prendere le misure, di scaldare i motori, di immedesimarsi del tutto nella mentalità della partita. Ultimi 70 minuti del campionato, baby: non si scherza. Ma torniamo ai fatti. Palla raccolta da centrocampo dopo il passaggio al bacio di Cipullo, qualche passo palla al piede per defilarsi, terzino del Sempione lasciato indietro, rimboccate le lenzuola alla difesa e via, tiro sicuro con il destro. Le prove video dimostrano che mentre la palla rotolava verso la porta, a Pero calava il silenzio: il degno rispetto per un'azione semplicemente perfetta.
CLICCA QUI PER LA CLASSIFICA COMPLETA!
Il risultato? Gol, ovviamente, ma non un gol qualsiasi: è il gol del 3-2, quello che arriva a tempo praticamente scaduto e consolida la posizione del Club Milano nei playoff. Subito dopo la corsa sotto gli spalti e il dito appoggiato alla bocca, per zittire chi non credeva all'impresa biancorossa e i pronostici che lo volevano come un semplice sottoetà entrato nel secondo tempo, uno dei tanti. E invece nulla di più sbagliato: lui è quello che cambia il corso degli eventi, l'Achille che parte dall'isola dei Mirmidoni e porta alla caduta di Troia. Roba folle, roba che merita di essere raccontata fino in fondo. Dagli spalti poi qualcuno si chiede chi sia il prodigio che si è inventato quel gol. «Federico Annale»: risposta secca e senza indugio alcuno. È un nome che impareranno a conoscere molto bene in tutta la Lombardia.
Il cognome è formula ormai ben nota nei campionati regionali. Il fratello è un certo Leonardo, ex capitano di Beppe Bergomi all'Accademia Inter e nuovo faro della difesa biancorossa di Anania. "Annale": sinonimo di qualità senza macchia. Fratelli di calcio e fratelli d'imprese, pure abbastanza importanti. D'altronde, non è certo un caso se Federico ha sempre solcato i campi dell'Under 14 da sottoetà (segnando pure 5 gol) e se Leonardo è stato il nome più chiacchierato del mercato invernale. Sono cose che succedono solo quando sei forte per davvero.
E poi il legame tra fratelli, quello genuino, quello vero. Da una parte l'ala protettiva del "più grande", dall'altra il rispetto reverenziale di chi ha molto da imparare. Anche se i ruoli sono diversi. Leonardo difensore, Federico attaccante. Da un capo all'altro del rettangolo verde, ma con la stessa identica qualità: quella che perviene da qualche comando atavico, quella iscritta in un DNA che - come sempre - non mente. Il rapporto? Risponde Federico stesso: «Mi dà sempre tanti buoni consigli per mettere in difficoltà i difensori avversari». Allenatore a distanza, insomma, uno che la difesa la vive dall'interno e che sa come trasmettere qualche buon trucco del mestiere. Sarà da ricercare in quei consigli l'origine dell'azione che ha consacrato Federico tra i profili più promettenti di questa stagione? E chi lo sa: intanto, il valore aggiunto è cosa evidente.