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La sfida infinita si decide ai rigori: la Vis Nova batte la Varesina e conquista una finale storica!

Decisiva la parata di Mangone

CONFALONIERI E MANGONE

CONFALONIERI E MANGONE

Mille domande, in quella strana sequenza mentale che ti porta a trovare un nuovo dubbio per ogni risposta che formuli. Come riesce Achille Mariani a correre così tanto? E se lui corre così tanto, come riesce Bianchi a stargli dietro? E allora, come fa Comita a essere sempre nel posto giusto? E dunque, perché ogni tanto Maruca riesce a scappargli? Eccetera, eccetera, si potrebbe proseguire per ore e ore. Perché sì, questa è una partita dove per 70 minuti (più recupero) ci sono solo domande che rimangono in testa: chi la spunterà? Quando arriverà la giocata che decide tutto? E soprattutto: reggeranno le coronarie? Non si danno notizie di defibrillatori attivi (per fortuna), ma questa rimane comunque una partita da infarto. 70 minuti di equilibrio puro e semplice, due supplementari intensissimi, dei rigori da tachicardia pura. Varesina e Vis Nova, Vis Nova e Varesina: i due Titani più belli della Lombardia. Fino proprio all'ultimo rigore, fino proprio all'ultimo respiro. È una Vis Nova eroica, una Vis Nova da saga epica, una Vis Nova da finale. 0-0 fino ai tempi supplementari, poi la decidono ai rigori il tiro di Confalonieri e la parata di Mangone. Nel mentre, da Ciserano arriva la notizia: sarà Virtus Ciserano Bergamo-Vis Nova. Sarà storia. 

ANCORA DOMANDE

Come lo spieghi? Come la spieghi la tensione sugli spalti («Ma giocano da solo un quarto d’ora?»), i nervi a mille, la pressione, la tribuna di casa colorata  a festa? Come la spieghi la resistenza eroica, la sofferenza composta, la storica che si scrive minuto per minuto? Va chiesto a loro, va chiesto a chi c’era. Due su tutti, Giacomo Rabbolini e Pietro Rizzolo, attaccante e mezzala della squadra che pare aver stretto un qualche accordo segreto con le stelle: «Vogliamo arrivare fino in fondo». Al secondo minuto Rabbolini già si incarica di portare il messaggio con uno scatto che rischia di superare Mangone: dietro c’è subito Comita, ma i brividi sulla tribuna ospite sono incontestabili. Torna sul palco, il mitico numero 9 di Vedano Olona, con un tiro sul primo palo da distanza ravvicinata al 28’, ma è costretto a battere in ritirata scuotendo la testa e chiedendosi da dove Mangone abbia tirato fuori quella parata (riflessi da Spiderman, impossibile passare). Le due occasioni di Rabbolini sono due parentesi temporali, il contenuto al loro interno è quel rasoterra meraviglioso della mezzala per eccellenza: al 16’, il tiro di Rizzolo finisce largo davvero per questione di millimetri. 

Insomma, una Varesina che attacca, eccome se attacca. Ma guai a chi creda che la Vis Nova rimanga a guardare. Castellucci spinge come un dannato sulla sua fascia destra, Gigli pressa come un disperato (su ogni pallone, su ogni azione: ma quanto fiato ha???), quel tiro da fuori di Mezzaferro al 26’ avrebbe forse meritato sorte migliore. Dunque sì, la risposta al patto scritto con il destino c’è e non tarda ad arrivare: «Noi i pronostici non li guardiamo». È vero: il primo tempo si chiude con una nuova occasione lato Varesina (il tiro da lontano di Gurzi e semplice poesia architettonica, ma il mezzo guantone di Mangone e la traversa hanno altri piani per il terzino rossoblù). Eppure, la congiunzione avversativa è d’obbligo: ma la Vis Nova c’è. 

NESSUNA RISPOSTA

Gli uomini della provvidenza, forse? Da una parte e dall'altra, i due burattinai che muovono tutti i fili in campo cominciano a giocarsi le carte dalla panchina. Una per parte: Ferrari (quello che l'aveva indirizzata all'andata) per i neroverdi, Vitale (il piede più preciso della Lombardia) per i rossoblù. E su Vedano Olona comincia a scendere la sensazione che i tempi siano maturi per il gol che deciderà tutto quanto. E in effetti, sembra che qualcosa stia per cambiare: al 10', Ferrari appoggia per Bianchi un gioiellino in area, che il numero 10 ospite si appresta a colpire prontamente. Ma no, la difesa della Varesina non si scompone mai: ranghi chiusi e resistenza perfetta. Ancora tutto immobile. 

Tutto fermo di nuovo anche al 19', quando sempre Ferrari si ritrova protagonista di uno scatto clamoroso, interrotto sul più bello solo da uno strepitoso Di Nenno. E tra il gol olimpico sfiorato da Fulco (20') e la nuova occasione targata Ferrari al 27', la Vis Nova comincia a scalciare contro questo 0-0 senza né vincitori né vinti. Sta stretto a Morgandi, sta stretto a Ferrari, sta stretto a Fusco (che tiro da lontano al 33' della ripresa! Un centimetro alto sulla traversa, ma pareva dentro). Stretto sì, ma toccherà dimostrare tutto nei venti minuti successivi. Il triplice fischio rende tutto ufficiale: la partita più bella della stagione va ai supplementari. 

IL GRAN FINALE

Alla faccia degli ulteriori venti minuti... sembra che in campo ci siano 22 giocatori appena entrati. Come è possibile? C'è fame, da un lato e dall'altro. Tanta fame. I primi 10 minuti corrono senza risoluzione del conflitto (con le sgasate di Vitale e i calci piazzati di Fusco a dettare il ritmo delle rispettive avanzate), il secondo tempo supplementare offre il tiro spettacolare del solito Ferrari al 5', che finisce largo ma che solleva un “ooooh" generale per tutta Vedano Olona. Il tiro di Gigli che si spegne tra le braccia di Di Gristina tiene aperta la pratica fino proprio all'ultimo atto: rigori, la sfida infinita non vuole saperne di decidere il suo re.  

Eppur, deve finire. In qualche modo, qualcuno deve raggiungere la Virtus in finale. Le ali del destino che soffiano sui guantoni di Mangone e li spingono lì, a bloccare il rigore di Guarniero, l'ultimo tiro di Confalonieri che rotola verso la porta... è gol. Inequivocabilmente gol. È tutto vero, la sfida infinta è conclusa: in finale ci va la Vis Nova. 

IL TABELLINO

VARESINA-VIS NOVA 0-0 (4-5 D.C.R.)
SEQUENZA RIGORI (1-0, 1-1, 2-1, 2-3, 3-3, 3-4, 4-4, 4-5)
: 1' Gurzi (Va), 2' Schiavone (Vi), 3' Cebotari (Va), 4' Plaku (Vi), 6' Ferrari (Vi), 7' Vitale (Va), 8' Belotti Matteo (Vi), 9' Targa (Va), 10' Confalonieri (Vi).
VARESINA (4-3-3): Di Gristina 6, Gurzi 7, Mondini 6.5, Maruca 7, Di Nenno 7, Perina 6.5, Ostuni 6.5, Rizzolo 7 (12' st Guarnerio 6), Rabbolini 7 (24' st Cebotari 6.5), Bianchi 6.5 (7' st Vitale 7), Bof 7 (12' st Targa 6). A disp. Saporiti, Pisati, Nogarotto, Zanelli, Baldera. All. Pesavento 6.5.
VIS NOVA (4-4-1-1): Mangone 8, Plaku 7.5, Mariani 7 (26' st Belotti Matteo 7), Giorgini 7, Comita 7.5 (9' Confalonieri 8), Mazzaferro 7, Castellucci 7 (24' st Tacchini 7), Schiavone 7.5, Lentini 7 (1' st Ferrari 8), Fulco 7 (9' pts Farruggello sv), Gigli 7.5. A disp. Fioravanti, Barreca, Branchi, Mariani. All. Morgandi 8.
ARBITRO: Nigro di Saronno 7.5.
ASSISTENTI: La Pietra di Milano e Sergi di Milano.

LE PAGELLE

VARESINA

Di Gristina 6 Interviene quando serve ma non si rende protagonista di parate pirotecniche.
Gurzi 7 Gran traversa al 34’ da posizione lontanissima, segna il rigore durante la grande lotta da dischetto. 
Mondini 6.5 Terzino di qualità, votato alla fase offensiva, ma al contempo molto abile nelle chiusure. 
Maruca 7 Gran regista del centrocampo, anche in una partita tosta come questa. 
Di Nenno 7 Posizionato molto bene, respinge correttamente i tiri in area. Ottimo il lavoro di chiusura su Ferrari. 
Perina 6.5 Non si fa mai trovare impreparato, anche se la Vis Nova attacca da tutte le parti, specie nel secondo tempo. 
Ostuni 6.5 Tanta corsa e ottima qualità, ma i suoi tentativi si infrangono in un nulla di fatto. 
Rizzolo 7 ottima occasione in rasoterra al 16’, anche finisce un pelo larga.
12' st Guarnerio 6 In campo fa il suo, ma il rigore parato pesa inevitabilmente come un macigno. 
Rabbolini 7 Subito pericoloso, ma Comita gli strappa la gioia del gol-lampo. Altra occasione al 28’ sul primo palo, ma questa volta c’è Mangone.
24' st Cebotari 6.5 Pulito e ordinato, mai in affanno nonostante il tanto pressing della Vis. 
Bianchi 6.5 Qualche buona giocata lì davanti, peccato non riesca a trovare il guizzo giusto per fare la differenza fino in fondo.
7' st Vitale 7 Consueta, perfetta qualità di piede, grande precisione da calcio piazzato. 
Bof 7 Ottimo nel dribbling, anche se poi la difesa della Vis si organizza e lo respinge in un paio di occasioni importanti. 
All. Pesavento 6.5 Certo, è un po’ uno smacco. Dopo una stagione giocata sempre come la grande squadra da battere non potersi giocare la finale è un peccato. Ma la Varesina rimane sempre la Varesina. Qualità nelle giocate e possesso palla: è una squadra che gioca a calcio. 

VIS NOVA

Mangone 8 Eroe della semifinale. Oltre a qualche ottimo intervento nei tempi regolamentari, il suo rigore parato permette alla Vis di entrare nella storia. 
Plaku  7.5 All’11’ tenta un tiro da posizione defilata, peccato che esca larga: tanta corsa, un po’ meno precisione. Molto bene però quando ruba palla a Bof. 
Mariani 7 Bene a scattare in avanti, ma Bianchi si inventa pure mezzo difensore. Comunque, rimane un terzino di qualità eccelsa.
26' st Belotti Matteo 7 Entra bene e si mette molto a disposizione della squadra.
Giorgini 7 Ben posizionato, riesce a limitare uno scatto pericoloso di Rizzolo al 14’. 
Comita 7.5 Come un rapace, și avventa sul pallone che aveva superato Mangone e salva la situazione.
9' Confalonieri 8 Il rigore decisivo porta il suo nome: chapeau.
Mazzaferro 7 Prova anche a essere pericoloso in attacco: tenta il tiro da lontano al 26’ ma finisce largo. 
Castellucci 7 Buoni inserimenti in avanti sulla fascia destra.
24' st Tacchini 7 Non si tira indietro all’ardua sfida, arginando bene i tentativi della Varesina.
Schiavone 7.5 Bravo a limitare lo scatto di Mondini e a mandare in rimessa laterale. 
Lentini 7 Tanta fisicità e buona tecnica: non crea molto, ma è sempre molto affidabile.
1' st Ferrari 8 Uomo partita. Perché? È vero, non segna, ma quando entra in campo la pressione sulla Varesina aumenta incredibilmente. È un fattore.
Fulco 7 Piccolino e scattante, come un diavolo della Tasmania. Quando ha il pallone tra i piedi, lo prende e lo fa sparire.
(9' pts Farruggello sv).
Gigli 7.5 Tantissima corsa e molto pressing: tra i migliori in campo.
All. Morgandi 9 È tutto vero! Sapete quando succede che una squadra passi dal perdere 3-0 ai quarti di Coppa Lombardia a vincere contro una delle compagini più forti della regione? Quando è allenata bene. Punto, stop.

ARBITRO 

Nigro di Saronno 7.5. Conduzione pressoché perfetta. Non sbaglia nulla e dà sempre l'impressione di avere pieno controllo della gara.

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