Under 15
11 Maggio 2025
REAL MILANO UNDER 15 • Riccardo Damiani e Alessandro Messina mettono in discesa la semifinale contro il Trial Rozzano
Alzi la mano chi crede nella magia. Crescendo si tende ad abbandonare il mondo del mistico, rifugiandosi nella fredda realtà fatta di monotonia e certezze. Ma per fortuna a volte riusciamo a tornare bambini: la vittoria per 2-0 del Real Milano contro il Trial Rozzano ne è la prova. Come si fa a rimanere indifferenti davanti all'elevazione poderosa di Messina? E il gioco di prestigio di Damiani, che trasforma un pallone dalla trequarti in un gol clamoroso? Puri e semplici trucchi di magia, dei quali non vogliamo che venga rivelato il segreto.
I padroni di casa vogliono partono a mille all'ora e già dopo un minuto costruiscono la prima azione pericolosa: Messina riceve spalle alla porta all'interno del cerchio di centrocampo, si gira e serve Mendez Hernandez sulla destra. L'esterno percorre un paio di metri palla al piede e la mette al centro per l'accorrente Scivales, che spedisce sul fondo. Nei primi minuti il fraseggio veloce della squadra di Caracciolo mette in crisi il Trial, tant'è che il tecnico Forliano cambia subito modulo, dal 3-5-2 iniziale al 4-4-2, per prendere le misure al folto centrocampo del Real. La scelta ripaga, perché i ritmi si abbassano e gli ospiti sembrano rischiare di meno (in questa fase da segnalare solo un tiro da fuori di Messina all'11' dopo un bel dribbling). Passano dieci minuti e Forliano, vedendo che la squadra è entrata in partita ed è più sicura nelle scelte, cambia ancora: si torna al 3-5-2.
La partita si assesta sui binari dell'equilibrio, con nessuna delle due formazioni che riesce a pungere gli avversari (gli unici tiri in porta per gli ospiti sono una punizione centrale di Marino, facilmente bloccata da Amoroso, e una conclusione di Marchini dopo un batti e ribatti in area). Il Real Milano sembra avere i guizzi più interessanti, ma pecca in fase di concretizzazione. Ecco che allora i piazzati risultano decisivi per sbloccare la gara. Mancano pochi minuti allo scadere della prima frazione e il Real Milano ha a disposizione un calcio d'angolo, battuto sapientemente dal destro di Salvagnin. C'è tensione nell'aria, è come se tutti sapessero già cosa sta per succedere. Sul secondo palo, infatti, svetta Messina, l'uomo più atteso, che da pochi passi insacca il gol dell'1-0, raggiungendo quota 33 centri personali in stagione. Il timbro del bomber era pronosticabile, quasi inevitabile: quando le partite scottano, ci pensa sempre lui. E la semifinale dei Provinciali scotta eccome.
Nella ripresa Forliano cerca di dare maggiore fisicità all'attacco: entra Odman per Zagaria, con Colonna che scala a giocare da centravanti per sfruttare le palle alte. Il Trial mostra un approccio più convinto rispetto al primo tempo, avanzando di parecchio il proprio baricentro. La gara inizia a scaldarsi: si moltiplicano i cambi di fronte, anche se nessuna delle due formazioni arriva al tiro da una posizione favorevole. La fisicità del neoentrato Andreoni dà nuova linfa al centrocampo ospite, che intercetta più palloni e gioca in verticale. Questa fase di gara sorride di più al Trial, con il Real che sfrutta ripartenze e calci piazzati per fare male. E infatti al 15' il corner di Fiaschi trova la testa di Messina, che fa la sponda per Ferrante sull'altro palo. Il terzino arriva con un attimo di ritardo e non riesce a impattare pericolosamente il pallone.
Ma nel calcio, si sa, basta un attimo. Sembrava una fase di controllo per gli ospiti, che stavano prendendo sempre più fiducia. Sembrava. Perché poi Damiani decide di tirare fuori dal cilindro il gol della domenica: riceve sulla sinistra, salta un uomo. Fa un paio di metri palla al piede, mantenendo una velocità costante. Si accentra ancora, alza la testa. Vede la porta e arma il destro: la parabola, anche se non angolatissima, è imparabile per Pace. È 2-0, proprio quando il Trial sembrava essere vicino al pareggio. La squadra di Caracciolo ora gioca con meno tensione addosso e flirta con il tris: al 22' la punizione di Fiaschi si appoggia delicatamente sulla testa di Villa, che cerca e trova Cabrera sul secondo palo, ma il terzino manda sul fondo. Gli ospiti, nei minuti finali, provano a riprenderla con la forza dei nervi, senza però creare occasioni nitide. Finisce così, con il Real Milano che si porta in vantaggio di due reti nel doppio confronto, avvicinandosi alla finale. Ma il Trial sa benissimo che se riproporrà l'aggressività di inizio ripresa anche settimana prossima, tutto può succedere. La rimonta è ancora possibile, ce lo ha dimostrato la gara di oggi: la magia esiste. Eccome se esiste.
Real Milano-Trial Rozzano 2-0
RETI: 33' Messina (R), 20' st Damiani (R).
REAL MILANO (4-1-4-1): Amoroso 6, Ferrante 6, Cabrera 7, Bashmeta 6.5, Capozza 6.5, Torquato 7.5, Mendez Hernandez 6.5, Salvagnin 7 (11' st Fiaschi 6), Messina 8, Damiani 8.5, Scivales 6.5 (22' st Villa sv). A disp. Natale, De Fidio, Leone, Maggio, Negrogna, Nikolli, Sisca. All. Caracciolo 7. Dir. Fiaschi - Valtorta.
TRIAL ROZZANO (3-5-2): Pace 6.5, Lippi 6, Montella 6, Montunato 7 (15' st Brudaglia sv), Sala 6.5, Zagaria 6.5 (3' st Odman Svante 6), Marchini 7, Savasta 6 (11' st Andreoni 6.5), Colonna 6 (17' st Drammis sv), Marino 6.5 (28' st Sanseverino sv), Demuru 6 (24' st Gennari sv). A disp. Vitali, Ferrario, Caponio. All. Forliano - Paterni 6.5. Dir. Zagaria.
ARBITRO: D'apice Di Milano 7.
AMMONITI: Cabrera (R), Damiani (R), Demuru (T).
REAL MILANO
Amoroso 6 Non viene sollecitato quasi mai alla fine. I pochi palloni che gli arrivano li gestisce bene.
Ferrante 6 Ottimo controllo della fascia destra, dove riesce a gestire le sgroppate di Colonna.
Cabrera 7 Difende con mestiere, trovando anche una chiusura fondamentale su Marino a metà secondo tempo. Bene anche in avanti.
Bashmeta 6.5 Il solito controllo del gioco davanti alla difesa, tant'è che Forliano lo fa marcare a uomo dai suoi.
Capozza 6.5 Da quelle parti non si passa, centralmente il Trial non sfonda mai.
Torquato 7.5 Ormai ogni sua pagella potrebbe essere un copia e incolla: ottima gestione dei pericoli, chiusure precise e tempismo perfetto. Se Amoroso fatica poco è anche merito suo.
Mendez Hernandez 6.5 L'uomo in più della squadra: la sua corsa dà equilibrio a una formazione molto offensiva.
Salvagnin 7 Gestisce palla con ordine, il suo piede glielo permette. Perfetto il cross che porta all'1-0.
11' st Fiaschi 6 Entra e prosegue bene il lavoro di Salvagnin, calci piazzati inclusi.
Messina 8 E siamo a 33. Non gli anni di Cristo, ma i gol stagionali: è infermabile. Si muove su tutto il fronte offensivo e salta più di tutti, sbloccando la partita.
Damiani 8.5 Nel primo tempo non tocca molti palloni, preferisce farsi aspettare. Ma nella ripresa è dominante, tra dribbling e verticalizzazioni. E poi che gol che ha fatto, una magia.
Scivales 6.5 Fa sparire e riapparire il pallone a suo piacimento, nel dribbling è portentoso (22' st Villa sv).
All. Caracciolo 7 Il sistema funziona a meraviglia e l'approccio è perfetto. Il primo passo è stato fatto, si vedrà al ritorno come andrà a finire.
TRIAL ROZZANO
Pace 6.5 Sui gol non può fare nulla. Per il resto, si dimostra sempre sicuro, soprattutto nelle uscite.
Lippi 6 Scivales è un cliente scomodissimo, lui si impegna al massimo per limitarlo.
Montella 6 Bene sia da braccetto che da centrale, la sua copertura arriva sempre puntuale.
Montunato 7 Il sacrificio fatto a giocatore: che sia da terzino sinistro, da centrale o da mezzala, dà sempre il massimo (15' st Brudaglia sv).
Sala 6.5 A Messina piace svariare e lui è bravo a tenere sempre la posizione giusta, senza lasciare buchi centralmente.
Zagaria 6.5 Ha qualità nei piedi e lo fa vedere in alcune giocate da applausi, ma non riesce a concretizzare.
3' st Odman Svante 6 Il suo ingresso dà una nuova chiave tattica al match, riaprendo la sfida.
Marchini 7 È l'uomo più temuto dal Real Milano, tant'è che viene spesso triplicato. Sulla destra sguscia sempre.
Savasta 6 Nei primi minuti cerca la posizione giusta tra le maglie dei centrocampisti del Real Milano. Poi trova maggior sicurezza.
11' st Andreoni 6.5 Entra e dà più sostanza al centrocampo sia dal punto di vista fisico che di personalità.
Colonna 6 Sulla sinistra non gli arrivano molti palloni per essere pericoloso, meglio quando si sposta per fare il centravanti (17' st Drammis sv).
Marino 6.5 Il cervello della squadra. Ogni ripartenza transita dai suoi piedi (28' st Sanseverino sv).
Demuru 6 Si muove molto su tutto il fronte offensivo, venendosi a prendere il pallone per non restare isolato davanti (24' st Gennari sv).
Forliano 6.5 A inizio gara i suoi ragazzi son tesi, poi crescono col passare dei minuti. Ottimo l'approccio nella ripresa.
ARBITRO
D'apice Di Milano 7 Perfetto. Non sbaglia un fischio e la gestione della partita è ottima.