Torneo delle Province
13 Maggio 2025
RAPPRESENTATIVA MILANO UNDER 17 • Esteban Carta, all'esordio ufficiale segna il gol a tempo scaduto che manda Milano in finale
«Drin Drin, drin drin». Pronto, chi è?...No, nessun disturbo di linea, la risposta è chiara ed evidente, priva di qualunque equivoco. Proviene dal pianeta Esteban Carta. ET, Telefono Carta, che scende sulla terra giusto il tempo di scrivere la storia. Giusto il tempo di spedire Milano in finale e farlo alla sua maniera, farlo all'esordio assoluto, in pieno recupero e trovandosi al posto giusto e al momento giusto sul cross di un Gallotti intramontabile. Un tutt'uno di magia che si concentra nella pozione dell'1-0 che scalfisce un'ottima Lecco, gagliarda e ordinata nel primo tempo ma che alla fine si traduce nella pozione magica che beve la banda di un Dargenio in lacrime a fine partita, della spedizione guidata da un Luigi Dubini commovente e attaccatissimo a tutti i suoi ragazzi. È semifinale in tasca, che per l'Under 17 meneghina significa l'ultimo atto per il secondo anno consecutivo: questa volta ad attendere i campioni in carica c'è Como che fa paura, e che nel frattempo regola Legnano per 3-0 lanciando un chiaro messaggio: il 18 maggio sarà battaglia vera, sarà replay della finale vinta dai comaschi sette anni fa, e tornando meno indietro della semifinale strappata dai meneghini nella scorsa edizione del torneo. Sarà, in ogni caso, un appuntamento con la storia da non mancare per nessun motivo al mondo.
Riconfermarsi è sempre più difficile che vincere la prima volta. Un detto vecchio come il mondo ma estremamente attutale per Milano e la sua Rapp, che esattamente 366 giorni fa - un giorno in più, quasi voluto dal destino - si laureava campione di Lombardia battendo Monza nella finalissima di Iseo. La stessa che oggi, 13 maggio 2025, affronta Lecco a Costa Masnaga con in palio proprio un posto nell'ultimo atto - con una tra Como e Legnano - per riconfermarsi sul trono lombardo dell'Under 17.
Mission a cui Dargenio si presenta col solito 4-3-3 ma orfano di due pezzi da novanta: Matteo Sudano, espulso con Cremona, e Jacopo Maiorano out per infortunio. Tra i pali Cappelleri, laterali Gallotti e Sigillò con Buffa Calleo questa volta dal primo minuto ad affiancare Cavicchioli al centro della difesa; Huaman mediano con Sandu e Mapelli ai lati, trio d'attacco composto da Diaco e Corti rispettivamente larghi a sinistra e destra, Attia unica punta. Risponde Lecco a specchio, con Brivio nella posizione di play e Laze a fare da riferimenti centrale là davanti.
L'intera rosa e staff della Rappresentativa di Lecco Under 17
Ritmi bassi in avvio ma ecco che ci prova Sandu ad alzarli, che sul suggerimento di Corti prova il sinistro dal limite: bloccato senza problemi in due tempi da Manzoni (4'). Poi ancora Milano con Gallotti (7'): rimessa lunghissima che spiove nel cuore dell'area di rigor per Diaco che lascia scorrere e poi spara col sinistro, alto. Giusto il tempo di prendere le misure e pure Lecco si iscrive, benissimo per giunta, alla partita: manovra che passa centralmente da Brivio, sempre bravo a farsi trovare nella posizione giusta e con lo sguardo rivolto subito verso Laze. Proprio quest'ultimo riceve sullo scatto ed entrato in area incrocia - perfetto Cavicchioli a murare in scivolata - poi ecco Mapelli provvidenziale nello sporcare in corner la conclusione dal limite di Brivio (13').
Ago della bilancia perfettamente in equilibrio sul sintetico di Costa Masnaga, smosso da una parte all'altra sia dall'undici di Dargenio che da quello di Brumana. Meneghini che ci provano specialmente dalla destra innescando Corti - prima bravo ad arpionare il pallone sull'uscita sbagliata di Scola ma spara troppo alto col sinistro (17'), poi ancora super nel saltare secco il terzino dopo il bel tracciante di Diaco ma anche questa volta la sua conclusione forte sul primo palo si perde sul fondo (33'). Nel mentre pure i lecchesi tastano il terreno prima con Illaretti che cerca il jolly da fuori, sicuro Cappelleri in due tempi (27'), poi con Samà che sugli sviluppi di un corner la mette clamorosamente fuori in piena area piccola (33'), ma senza alcun effetto. Primo tempo ottimo nella tenuta difensiva per entrambe le formazioni, ma che per Milano si chiude con la nota stonata dell'infortunio di Mapelli, sostituito prontamente da Calemme.
Ripresa che comincia subito con un doppio cambio lato Lecco, che manda dentro Lombella e Anghileri per Laze e Samà. Ticchettano due minuti e pure Milano pesca dalla panchina mandando in campo Gabriel Chiappetta - bomber della Sesto 2012 all'esordio ufficiale con la Rapp - al posto di un acciaccato Attia. Ci prova subito Sandu scodellando una punizione in area, respinto e raccolto da Diaco che mette giù e prova al volo sparando però sopra la traversa (7').
Scoccato il decimo minuto gli ospiti attingono ancora dalla panchina e anche questa volta si tratta di una prima assoluta: in campo infatti ci entra Esteban Carta, l'extraterrestre della Barona chiamato al posto dell'infortunato Maiorano, out Diaco. Match che però ristagna, Lecco passa al 4-5-1 con Lombella unica punta mentre i campioni in carica restando fedeli al 4-3-3 pure dopo l'ingresso di Sinatra al posto di Huaman; ecco che poi tutta Milano protesta per un più che sospetto tocco di mano sul cross di Corti (21'). Poco più tardi dalla bandierina Carta combina con Sandu che si accentra e prova il sinistro sul primo palo, sicurissimo Manzoni che blocca e fa ripartire i suoi (23'). Ma la matita rossa per la chance se la merita Lecco perché al 25' ecco che Lombella prova la giocata da pallone d'oro coordinandosi in rovesciata su un pallone ad uscire, provvidenziale Gallotti che di testa respinge nei pressi della linea di porta.
Gruppo squadra e staff al completo della Rappresentativa di Milano, Under 17
Alla mezz'ora invece ancora Corti a provarci per Milano: allontana Buffa e palla che diventa buona per il sette che brucia Illaretti sullo scatto ma, ancora una volta, arrivato in area alza troppo la conclusione che si perde sopra la traversa. Al 33' invece ci vuole un super Manzoni per salvare i padroni di casa: punizione dal limite per Sandu che va col destro a giro, eccezionale l'estremo difensore lecchese che in tuffo apre la manona sinistra levando il pallone dalla porta. Ennesima prova a testimonianza di come il secondo tempo e il finale sia di stampo meneghino.
E ancora una volta non c'è bilancia che tenga, perché quando tutto sembra suggerire i calci di rigore come giudice, giuria e giustiziere ecco che a Milano, di nuovo, arriva la chiamata della vita. E ad alzare la cornetta è lui, è Esteban Carta: discesa commovente di Gallotti sulla destra e cross in area, Manzoni tocca ma ecco che arriva lui, l'extraterrestre di Famagosta, che da due passi appoggia in fondo al sacco il pallone della vittoria. Lui, chiamato all'ultimo dopo il ko di Maiorano. Lui, che la spinge dentro anche per l'esterno della Milanese Corvetto. Ed è l'1-0 che catapulta Milano in finale, ancora una volta dodici mesi più tardi, a questo giro contro Como, nel modo più pazzo possibile, perchè ormai al cospetto del Duomo ci hanno preso gusto.
CP LECCO-CP MILANO 0-1
RETE: 47' st Carta (CP M).
CP LECCO (4-3-3): Manzoni 7, Illarietti 6.5 (49' st Zingaro sv), Scola 6, Brivio 6.5, Fumagalli 7, Milani 6.5, Conti 6, Samà 6.5 (1' st Anghileri 6.5), Laze 6 (1' st Lombella 6.5), Brigli 6 (9' st Mazzoleni D. 6), Galli 6.5 (16' st Pirola 6). A disp. Putzu, Pino, Mazzoleni N., Levati. All. Brumana 7. Dir. Gilardi.
CP MILANO (4-3-3): Cappelleri 7, Gallotti 8, Sigillò 7, Huaman 6.5 (20' st Sinatra 6.5), Cavicchioli 7.5 (44' st Vastola sv), Buffa Calleo 8, Corti L. 7 (44' st Belmonte sv), Mapelli L. 6 (38' Calemme 7), Attia 6 (2' st Chiappetta 6.5), Sandu 6.5, Diaco 6 (10' st Carta 8.5). A disp. Carbone, Porta, Balzari. All. Dargenio M. - Dargenio G. 7.5. Dir. Felter - De Palma.
ARBITRO: Raffa di Seregno 6.
AMMONITI: Conti (CP L), Milani (CP L).
CP LECCO
Manzoni 7 Bravissimo in uscita e anche tra i pali, da segnalare la parata sulla punizione di Sandu dove è bravissimo nel distendersi, non ha colpe sul gol dove poco prima intercetta bene il cross di Gallotti.
Illarietti 6.5 Cerca la gloria da fuori con un destro senza però troppe pretese, quando chiamato a difendere tutto sommato fa buona guardia sia su Diaco che su Carta, capitola solo nel finale (49' st Zingaro sv).
Scola 6 Soffre molto il passo felpato di Corti che in più di un'occasione, nelle quali il meneghino è bravissimo nel borseggiargli il pallone e poi bruciarlo nello scatto.
Brivio 6.5 Da mediano fa lavoro sporco dall'inizio alla fine e pure discretamente, non disdegna nemmeno la conclusione da fuori ma senza mai andare veramente vicino alla porta milanese.
Fumagalli 7 Perfetto su Attia dall'inizio alla fine, si attacca a lui senza farlo ragionare e più in generale fa buona guardia del forte anche quando entra in campo un agguerritissimo Chiappetta.
Milani 6.5 Buona prova anche la sua per ottantadue minuti, alla fine però il pallone che Carta insacca arriva nella sua porzione di campo lasciata inspiegabilmente vuota.
Conti 6 Mezz'ala oggi più di contenimento che qualità, perché Milano a questo giro è brava a far massa a centrocampo, il che complica la prestazione del lecchese che finisce ingabbiato.
Samà 6.5 Ci prova di più rispetto al collega dalla parte opposta Conti, se non altro facendosi vedere in avanti in un primo tempo tra alti e bassi.
1' st Anghileri 6.5 Sulla stessa linea di Samà, fa quel che può facendo tutto giusto quando Lecco ha palla nella metà campo avversaria .
Laze 6 Giornata incubo per qualunque attaccante, sia Cavicchioli che Buffa Caleo lo ingabbiano dall'inizio alla fine e di fatto lui non calcia ma verso lo specchio e nemmeno ha lo spazio per ragionare, ma non esclusivamente per demeriti suoi.
1' st Lombella 6.5 Mette pepe col suo ingresso in campo se non altro con le intenzioni, cerca anche il golasso con una rovesciata allontanata da Gallotti proprio sulla linea che avrebbe potuto cambiare la storia della partita.
Brigli 6 Anche lui non trova mai spazio, pur allargandosi e svariando viene sempre preso sul tempo da un ottimo tempo d'intervento del milanese Sigillò.
9' st Mazzoleni D. 6 A differenza di Lombella e Anghileri il suo ingresso non porta quando ci si aspetta, finisce spesso per infrangersi sulla muraglia milanese.
Galli 6.5 Si fa vedere più spesso pur avendo un cliente difficile come Gallotti, comunque non trova il varco e lo spunto giusto per fare male.
16' st Pirola 6 Così come Mazzoleni non riesce a smuovere le acque al suo ingresso in campo, finendo anch'esso stoppato più volte.
All. Brumana 7 L'orgoglio deve essere tanto perché per il secondo anno di fila Lecco è tra le migliori quattro della Lombardia; la squadra gioca un primo tempo solido e di discreta personalità, poi però nella ripresa i cambi non danno l'effetto sperato e Milano esce fuori aggressiva, alla fine paga l'unica importante disattenzione della partita in pieno recupero.
CP MILANO
Cappelleri 7 Sicuro le poche volte che viene chiamato in causa, perfetto nelle uscite e nei rinvii dove da pure la sensazione di poterla mettere nella porta avversaria senza problemi; lo Spider Man di Buccinasco è il vero leader della difesa meneghina.
Gallotti 8 Cosa dire di più di Cuore Matto Gallotti? Gioca la solita partita sontuosa in fase di copertura dove non sbaglia un intervento che sia uno, e quando ha la possibilità sgaloppa che è una bellezza sulla fascia; ed è così, con le ultime energie, che si fa tutto il campo mettendo il cross a cui nasce il gol vittoria. Stoico.
Sigillò 7 Oggi sacrifica un pò di spinta in favore di Gallotti ma mai scelta è più azzeccata, perchè dietro è perfetto dall'inizio alla fine sia su Brigli che su Mazzoleni coprendo sempre le spalle a Diaco prima e Carta poi.
Huaman 6.5 Sulla falsa riga della prestazione con Cremona, anche se in questo caso gestisce meglio il pallone facendolo girare, mettendolo giù e ripartendo per dare tranquillità alla squadra.
20' st Sinatra 6.5 Entra discretamente in campo mettendo in mostra tutte le sue qualità di palleggio, dà respiro alla manovra milanese.
Cavicchioli 7.5 Il Nesta di via Faraday cala un'altra prestazione delle sue: leader silenzioso della difesa, sempre perfetto negli anticipi ed elegante nell'uscita palla al piede, così come negli interventi, sempre con tempi perfetti e soprattutto nei momenti decisivi della partita (44' st Vastola sv).
Buffa Calleo 8 Il colosso di San Giuliano Milanese è arrivato e lo ha fatto nel momento giusto, schierato titolare al posto di Vastola risponde con una prova clamorosa; non va mai per il sottile e bada al sodo come il più classico dei difensori. Un autentico muro di roccia dove s'infrangono le speranze dei lecchesi.
Corti L. 7 Vero gli manca il graffio decisivo per metterla dentro, ma la prova del romanbanchense è più che positiva: schierato a destra vista la necessità si adatta in fretta, salta Scola come e quando vuole creando sempre seri grattacapi alla difesa avversaria (44' st Belmonte sv).
Mapelli L. 6 Non trova le misure giuste per rendersi utile come vorrebbe in fase di costruzione, si fa comunque apprezzare per un bell'intervento ad ostacolare la conclusione di Brivio; abbandona il campo anzitempo per un infortunio alla spalla, l'augurio è di rivederlo subito in campo.
38' Calemme 7 Entra praticamente a freddo ma non si fa problemi, perché la stessa temperatura ce l'ha il suo sangue: lotta su tutti i palloni, ringhia ed è una sicurezza costante.
Attia 6 Apprezzabile per le corse fatte nel primo tempo ma oggi non è la sua partita, in più la botta rimediata alla caviglia nel primo tempo lo costringe al cambio.
2' st Chiappetta 6.5 Gettato nella mischia alla prima ufficiale risponde bene, tiene su il pallone portando a spasso qualche avversario e dando profondità alla squadra.
Sandu 6.5 Il Direttore d'orchestra dirige in linea con le ultime prestazioni pur alzando leggermente i ritmi, perchè vuoi o non vuoi la sua presenza si sente sempre; Manzoni gli cancella il gol su punizione con un grande intervento.
Diaco 6 La sensazione è che non sia mai veramente tornato ad essere l'asso sfavillante che è dopo l'infortunio, perchè anche oggi a tratti gli spunti dimostra sempre di averli ma di fatto non riesce ad essere pericoloso come vorrebbe.
10' st Carta 8.5 La chiamata celeste, quella a cui l'extraterrestre risponde presente dopo un ingresso difficile insaccando sotttoporta il pallone che spedisce Milano in finale. Il tutto al secondo di recupero, il tutto alla prima vera apparizione con la Rapp dopo quasi tre mesi dall'ultima in amichevole: roba da fuoriclasse, roba da Esteban Carta.
All. Dargenio M. 7.5 Anche questa volta la sua mano si vede eccome: registra finalmente la difesa che per la prima volta non subisce gol, al termine di una prestazione solida e granitica dall'inizio alla fine, azzecca i cambi dal primo all'ultimo tra cui quello decisivo di Carta in un secondo tempo per i suoi molto più spigliato. Vince negli ultimi minuti per la terza volta di fila e ormai no, non è un caso ma classica vittoria di un gruppo "alla Dargenio": conquista la sua terza finale con la Rapp, la seconda consecutiva per gli Allievi dopo l'anno scorso. E l'obiettivo non cambia: è rifare la storia.
ARBITRO
Raffa di Seregno 6 Tantissimi dubbi sul tocco di mano sul cross di Corti ma lascia proseguire, tutto sommato fa mantenere la calma in campo anche se compie scelte rivedibili, sia in termini di cartellini che di falli e fischiati e non, in più di un'occasione.