Eventi
Classifiche 
Shop
Trendy News
Cerca
Cerca
Under 15 Élite
14 Maggio 2025
ACHILLE MARIANI
Un anno dopo, siamo ancora qui a parlare di lui. Stesso nome, stessa zona del campo - più o meno, ma avremo modo di approfondire -, stesso esito. All'arrivo al centro sportivo di Olginate già qualcuno bisbigliava a proposito di un record da stabilire, alla fine della partita la voce si era propagata in tutto lo stadio: «Achille Mariani ha fatto doppietta, è il secondo titolo consecutivo che vince». Sì, tutto vero, è la storia che si scrive: due su due, l'anno scorso con il sangiuliano City, quest'anno con la Vis Nova. Achille Mariani, signore e signori: in gergo calcistico sta per "certificato di successo".
Partiamo da lontano, da quel 20 giungo 2024. Sembra una vita fa, eppure è passato meno di un anno. Era il giorno in cui Achille espugnava Troia e portava gli Achei alla grande impresa. Perché sì, contro l'Alcione quella volta era un Davide contro Golia: arrivare a giocarsi una finale era già una cavalcata storica per il Sangiu, vincerla contro LA squadra per eccellenza - gli orange dei record - è stato semplicemente un miracolo sportivo. Proprio di quelli che vengono trattati nelle epopee, come l'Iliade. E lui era lì, davanti alla porta e perno delle retrovie, a guidare i suoi in ogni zona del campo di battaglia: gol decisivo al 33', quello del 3-1 per i gialloverdi, quello che - con il senno di poi e con il definitivo 3-2 ben tatuato in testa - ha portato 20 ragazzi nell'Olimpo del calcio giovanile. Sono cose che non si spiegano, sono emozioni che ti rimangono addosso.
E che un po' diventano anche una droga. Perché sì, un anno dopo Achille Mariani aveva ancora fame. La sensazione della vittoria insperata contro i grandi è una manna dal cielo a cui non si riesce più a fare a meno. Davanti, di nuovo una squadra dei record: la Virtus, gigante della regione, quella dei 138 gol fatti in campionato e solo 27 subiti, quella del percorso perfetto nelle fasi finali, quella della Coppa Lombardia. Dentro, di nuovo quella vocina che parla, proprio come 325 giorni prima: «Non succede, ma se succede...». Se succede, Achille Mariani è lì di sicuro. Questa volta non arriva il gol (ci pensa Comità a fare il miracolo), ma poco importa: per tutta la stagione lui è stato la certezza di cui Morgandi non ha potuto fare a meno, sicurezza intoccabile della fascia sinistra e terzino dalla precisione chirurgica in tutti i suoi movimenti. Quando ha il pallone sui piedi succedono magie. Anche la Virtus ha dovuto impararlo, suo malgrado...
Specialista dei Davide contro Golia, amatore delle cause che sembrano perse. Senza tanto girarci attorno: anche contro la Virtus la vittoria pareva un sogno più che un obbiettivo. Proprio come 325 giorni fa, contro l'Alcione. E invece, il difensore più vincente della Lombardia ha di nuovo cambiato i pronostici. L'anno scorso come terzo di difesa, quest'anno riadattato perfettamente a terzino a sinistra, con una spiccata propensione per l'aggressione spietata della verticalità. E non si è perso nemmeno il gusto per il gol. 12 in tutto durante la stagione, con una certa particolare affidabilità da dischetto: dei 10 rigori calciati dalla Vis durante il campionato, Achille ne ha messi a segno 8.
Insomma, un gioiellino, di quelli che non passano di certo inosservati. E infatti, qualcosa intorno a Giussano si sta muovendo. L'anno scorso alle porte di Sangiuliano si erano affacciate decine e decine di società - tra professionistiche e non - con l'intento di accaparrarsi il talento del classe 2010 dei mezzi miracoli. Ora, stesso copione, neanche a dirlo: la Cremonese - su tutte - si sarebbe già mossa per il terzino più veloce del west. Ma ora c'è la Latte Dolce, ora c'è la fase Nazionale, ora c'è ancora un pezzo di Storia da scrivere con la sua Vis Nova. Missione impossibile? Forse sì, proprio come piace a lui.
|
|
