Under 14
18 Maggio 2025
UNDER 14 PRO SESTO • Pietro Lombardi, Matteo Arioli e Alessandro Ravalli autori della splendida vittoria della loro squadra
Testa, cuore e un pizzico di follia. C'è tutta la Pro Sesto in questa vittoria casalinga contro un'ottima Vigor Milano, reduce dall'impresa di Sarnico e dal precedente cambio in panchina. Zambelli può essere fiero della prestazione delle aquile biancoazzurre che hanno tenuto testa a una squadra tecnicamente superiore, che ha saputo imporre i propri principi di gioco conquistando un 3-2 che profuma di qualificazione ai quarti di finale per i ragazzi di Luca Rossi. La Vigor, seppur presentatasi con diverse defezioni per traumi, può godersi un pomeriggio di gloria davanti ai gioiosi tifosi che non hanno smesso di cantare nemmeno un secondo.
La Pro Sesto vuole legittimare il fattore campo con una partenza arrembante. Cross di Trezzi per il tiro insidioso di Camarchio che prende le misure della porta di Montagner (2'). Sì, perché il vantaggio della Pro Sesto è solo rimandato. La difesa della Vigor è schierata male e viene perforata da un lancio che trova Lombardi. Il numero 9 si presenta da solo davanti a Montagner e lo scavalca con un cucchiaio delizioso (3'). I padroni di casa insistono: Vilardi conduce palla, scarica su Camarchio che dribbla due avversari e va al tiro con l'interno destro. Montagner si distende e con la mano aperta devia in angolo (12'). Belloni stampa il palo con una punizione da oltre 30 metri (14'). Come d'incanto la Vigor ha un sussulto: punizione dalla metà campo difensiva di Recalcati a cercare De Filippo che resiste al tamponamento di Sorbino e tira sul primo palo. Andreotti si rifugia in calcio d'angolo. Ma il pareggio è nell'aria: punizione dal lato destro di Borcali, Viganò si libera della marcatura e incorna al centro della porta il pallone dell'1-1 (19').
È il momento d'oro della Vigor che assapora il raddoppio: traversone di Pireddu da centrocampo, Viganò taglia di nuovo sul primo palo ma manca l'appuntamento con il pallone per una questione di centimetri (21'). La fiammata della Vigor si esaurisce e la Pro ricomincia a macinare possesso palla, trovando il secondo vantaggio odierno. Lancio filtrante di Padovani, inserimento di Ravalli tra i centrali di difesa e, una volta a tu per tu con Montagner, lo infila con una rasoiata potente e precisa: 2-1 Pro Sesto (31'). La Vigor non molla e torna a spingere: in seguito al tiro di De Filippo murato, Bel Magtouf calcia sulla ribattuta a botta sicura ma Andreotti abbassa la saracinesca con un guizzo clamoroso (33'). Ancora Vigor con il violento tiro-cross di Pesce; Andreotti alza il pallone sulla traversa ma è bravo De Filippo a fiondarsi sul pallone e a prendersi il fallo di Vilardi. La Rocca si incarica di calciare dagli undici metri: Andreotti tocca con la mano sinistra ma non basta per evitare che il pallone varchi la linea di porta: è 2-2 all'intervallo (35').
A inizio ripresa la Vigor passa al 4-4-2 e sorprende Padovani che commette un fallo dal limite dell'area. La battuta rasoterra di Pireddu non sorprende Andreotti che blocca senza problemi (5'). La Pro torna a farsi vedere con un calcio di punizione di Belloni tagliato sul secondo palo, Lombardi incrocia sul legno lontano e prepara l'esultanza, sua e di tutta la panchina. Tuttavia la prospettiva inganna, perché il destro strozzato viene bloccato dal palo alla destra di Montagner (8'). Il ritmo della ripresa è meno intenso: ciò non proibisce agli ospiti di riproporre il solito schema composto dal cross di Pireddu e dal colpo di testa di Viganò. Il 6 arriva all'appuntamento con il pallone ma lo indirizza troppo a sinistra del montante (12'). Lavia entra in partita con un recupero palla e un assist per Lombardi che incrocia il sinistro tra le mani di Montagner (16'). Poco dopo il numero 9 dello Pro lavora un ottimo pallone per l'inserimento di Camarchio, ma il suo cross è troppo lungo (19').
A quel punto Rossi pesca non uno ma ben due jolly dalla panchina, Pjetrushi e Arioli, i quali costruiscono la rete del 3-2: il numero 17 elude il fuorigioco di Recalcati e serve in profondità il 14 che guarda la porta e fulmina Montagner con una bordata sotto la traversa (22'). La Pro Sesto cerca di congelare la qualificazione, ma la Vigor non si abbatte: De Filippo manda Manfredotti al cross teso, Andreotti è attento fa suo il pallone due tempi (26'). Gli ospiti ripropongono lo schema collaudato Pireddu-Viganò senza successo (34'). A inizio recupero Pireddu ci prova un'ultima volta su punizione, Andreotti controlla uscire dal campo il pallone (36'). Dopo i cinque minuti di recupero assegnati da Fusillo di Seregno la Pro Sesto può andare a festeggiare davanti ai propri tifosi il successo per 3-2 e la qualificazione ai quarti di finale.
PRO SESTO-VIGOR MILANO 3-2
RETI (1-0, 1-1, 2-1, 2-2, 3-2): 3' Lombardi (P), 19' Vigano (V), 31' Ravalli (P), 35' rig. La Rocca (V), 22' st Arioli (P).
PRO SESTO (4-3-1-2): Andreotti 6.5, Trezzi 6.5, Capasso 6.5, Padovani 7 (28' st Ciaparrone sv), Sorbino 7.5, Vilardi 6.5, Belloni 8, Lavia 7, Lombardi 8 (20' st Arioli 8.5), Ravalli 8, Camarchio 7.5 (20' st Pjetrushi 8). A disp. Dobinda, Scattini, Grandi, Ferro, Kola. All. Rossi 7.5.
VIGOR MILANO (4-3-3): Montagner 7, Pesce 6.5, Borcali 7, Pireddu 7, Recalcati 6.5, Vigano 7.5, De Filippo 7.5, La Rocca 7.5 (28' st Cenzo sv), Manfredotti 6.5, Bruno 6 (28' st Scaiola sv), Bel Magtouf 6.5. A disp. Cocirlea , De Sario, Cuelho, De Faveri, Minerva. All. Zambelli 6.5. Dir. La Rocca.
ARBITRO: Fusillo di Seregno 7.
AMMONITI: Bruno (V), Bel Magtouf (V), Cenzo (V).
PRO SESTO
Andreotti 6.5 Nel primo tempo si esibisce in due interventi clamorosi su Pesce e Bel Magtouf che permettono alla Pro di non andare mai sotto nel punteggio.
Trezzi 6.5 Pimpante in avvio e propositivo nella metà campo avversaria, con il passare dei minuti arretra il raggio d’azione al fine di congelare il risultato a favore.
Capasso 6.5 Rimedia a qualche sbavatura tecnica con tempestività nei contrasti sulla fascia di sua competenza.
Padovani 7 Bel mastino davanti alla difesa, è incaricato di trasformare l’azione da difensiva a offensiva. Un esempio? Il pallone recuperato e recapitato nello spazio a Ravalli. (28’ st Ciaparrone sv).
Sorbino 7.5 Il migliore della retroguardia sestese. Si incolla alle caviglie di Bel Magtouf, non permettendogli mai di avere spazio per fare una giocata pulita.
Vilardi 6.5 Gioca una discreta prima mezzora con grinta e voglia di incidere. Non temporeggia nel contrasto con De Filippo, decretando il rigore in favore della Vigor.
Belloni 8 Amministra ogni singolo pallone in mezzo al campo con un’esperienza che raramente si vede in un tredicenne. Non a caso la fascia di capitano staziona sul suo braccio.
Lavia 7 A discapito del numero che porta sulla schiena, recupera una quantità di palloni non indifferente, garantendo equilibrio e stabilità al centrocampo della Pro.
Lombardi 8 Un grande attaccante si misura anche dal grado di concretezza sotto porta. Trasforma i due tiri in un gol e un palo interno e lavora bene anche in fase di sponda.
20’ st Arioli 8.5 In meno di 120 secondi entra e veste i panni di eroe, scaricando alle spalle di Montagner il pallone della vittoria dei padroni di casa.
Ravalli 8 Sguscia tra i centrali di difesa e buca la porta di Montagner con una conclusione chirurgica. Ha enorme personalità: chiama spesso palla dai compagni, tentando numerosi dribbling.
Camarchio 7.5 Insiste a più riprese cercando il gol della consacrazione. Regala ottimi spunti sul piano tecnico.
20’ st Pjetrushi 8 Sfrutta la sua freschezza martellando la fascia destra a più riprese. Consegna una palla intelligente ad Arioli per il 3-2.
All. Rossi 7.5 La Pro Sesto ottiene una vittoria che infonde sicurezza nei propri mezzi. Guida alla perfezione i ragazzi all’interno dell’area tecnica, richiamandoli alla calma in diverse situazioni. L’accesso ai quarti di finale è un risultato giusto per il tipo di partita messa in atto.
VIGOR MILANO
Montagner 7 Con i suoi guantoni si oppone ai pericoli portati dai padroni di casa. Le parate su Camarchio e Lombardi valgono da sole il prezzo del biglietto.
Pesce 6.5 Spinge meno del solito sulla corsia destra a causa del duello che lo vede sfavorito con Camarchio. L’unico tentativo di tiro della sua partita regala un brivido alla Pro Sesto.
Borcali 7 Disegna una parabola perfetta che incontra la fronte di Viganò. In fase difensiva fa un buon lavoro fino all’ingresso di un infermabile Pjetrushi.
Pireddu 7 Quando si presenta sul punto di battuta di un calcio piazzato sa creare pericoli alla difesa avversaria, come dimostra il traversone tagliato per la rete dell’1-1.
Recalcati 6.5 Pulisce l’area di rigore con precisione, cercando di non spezzare mai la linea per favorire gli inserimenti senza palla dei dinamici attaccnti della Pro.
Viganò 7.5 Non ha rivali sulle palle alte. Firma la rete del primo pareggio e avrebbe anche la chance per siglare la doppietta. Bene anche in fase difensiva.
De Filippo 7.5 Legge in anticipo i movimenti del pallone, posizionandosi sempre correttamente con il corpo. Si prende il fallo che vale il rigore del riposo all’intervallo.
La Rocca 7.5 Ha coraggio da vendere e si prende la grande responsabilità di calciare un rigore pesante nell’economia della sfida. (28’ st Cenzo sv).
Manfredotti 6.5 Dopo un primo tempo opaco, nella ripresa vince qualche scontro fisico che gli consente di scippare il pallone e dare profondità alla squadra.
Bruno 6 In ombra rispetto ai suoi standard. Fatica a portare superiorità numerica nella metà campo offensiva. (28’ st Scaiola sv).
Bel Magtouf 6.5 Va a fiammate come tutta la Vigor. Quando accende il motore, però, sa sempre cosa fare, chiamando Andreotti a opposizioni non banali.
All. Zambelli 6.5 Arrivato sulla panchina della Vigor da una decina di giorni, prosegue l’ottimo lavoro con un gruppo di ragazzi che supera ampiamente ogni limite. La squadra dà una grande dimostrazione di carattere ed è in grado di rialzare la testa a ogni colpo subito.
ARBITRO
Fusillo di Seregno 7 Una buona direzione nel complesso. È preciso nel segnalare i fuorigioco, così come tempestivo è l’intervento sul calcio di rigore. Un pizzico di personalità in più garantirebbe un voto ancor più elevato.
Luca Rossi, allenatore Pro Sesto: «Innanzitutto ci tengo a fare i complimenti alla Vigor che fino all'ultimo secondo ha provato a vincere questa partita, dandoci grande filo da torcere: sono stati ostinati, caparbi e forti sulle palle inattive dove, a mio avviso, ci hanno creato più problemi. Abbiamo cercato di applicare i principi tecnici su cui stiamo lavorando da inizio anno e i frutti di questo lavoro si sono visti. Abbiamo avuto un ritmo e un'intensità costante per tutta la partita: devo ringraziare tutto il mio staff che ha preparato adeguatamente i ragazzi per queste finali. È anche grazie al loro lavoro se riusciamo a essere lucidi e a portare il nostro modo di giocare in campo la domenica. Il sogno del titolo regionale? Noi ci abbiamo sempre creduto e cercheremo di proseguire il cammino con la stessa voglia e determinazione».
Luigi Zambelli, tecnico Vigor Milano: «Oggi usciamo sconfitti nel punteggio ma non nella mentalità con cui abbiamo affrontato questa grande squadra. È ciò che ho ripetuto anche ai ragazzi dopo il fischio finale. Loro sono una squadra molto tecnica, non a caso hanno vinto il loro Girone. Io sono qua soltanto da dieci giorni ma posso che essere contento di quello che abbiamo fatto, sia negli allenamenti, sia a Sarnico, sia oggi. Tenere in bilico la partita fino a dieci minuti dalla fine è l'aspetto più positivo di ciò che porto a casa questa sera, insieme alla voglia dei ragazzi di lottare e di dimostrare di essere all'altezza di queste sfide. L'unico rammarico, se così si può dire, è stato quello di non aver avuto il gruppo al completo per cambiare qualcosa a partita in corso: purtroppo ho preso in mano la squadra con quattro ragazzi reduci da traumi importanti e li riavrò a settembre; a certi livelli anche questi dettagli fanno la differenza. Ciò non toglie però che la Pro Sesto abbia meritato la vittoria: ha un gruppo di ragazzi molto validi che hanno dimostrato il loro valore. Da parte nostra sono soddisfatto per la mentalità avuta nel corso della partita: non era scontato rialzare la testa dopo essere passati due volte in svantaggio e giocarcela fino a dieci minuti dalla fine».