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Under 15

Orgoglio granata! Compiono la grande impresa e conquistano una salvezza alquanto epica

Dopo un inizio di stagione estremamente complicato, l'Accademia Bustese di Simone Locatelli fa il miracolo e si salva con una giornata di anticipo

Simone Refano • ACCADEMIA BUSTESE UNDER 15

ACCADEMIA BUSTESE UNDER 15 • Simone Refano, autore del gol salvezza contro la Cedratese nella penultima giornata di campionato

"Succede solo a chi ci crede". Sembra una delle solite frasi fatte, ma - a volte - ciò in cui si crede fortemente accade davvero. Non esistono limiti. Non esistono ostacoli. Volontà e determinazione possono portare a fare cose delle quali non credevamo - neanche minimamente - di essere capaci. Non è una passeggiata, sia chiaro. Bisogna sposare a pieno una causa ed essere disposti a sacrificare praticamente tutto. L'Accademia Bustese l'ha fatto: ha cambiato rotta da un momento all'altro e invertito le sorti di una stagione che non lasciava presagire nulla di buono. Una favola, un'impresa che porta il nome di tutti, dai giocatori allo staff. Perché solo con il contributo di tutti si può rivedere la luce in fondo al tunnel e superare le situazioni più avverse

CAMBIARE

Inutile negarlo, il campionato dei granata non era cominciato affatto bene: solo tre punti raccolti in otto giornate. Gli spettri della stagione precedente - alquanto negativa - stavano iniziando ad emergere in maniera sempre più marcata. Sembrava essere intrappolati in un vortice dal quale non era più possibile trovare una via di uscita. Per fortuna, però, di tempo a disposizione ce n'era. Fine ottobre, nulla era perduto. Si poteva ancora provare a compiere il grande miracolo. La sconfitta maturata contro la Rhodense - la sesta di fila - segna un nuovo inizio: Simone Locatelli - allenatore dell'U17 Élite - viene scelto come tecnico dell'U15 con l'obiettivo di salvare la squadra. In situazioni come queste, la sfida più difficile consiste nel risollevare il morale di ragazzi comprensibilmente sfiduciati. «Quello che ho visto al primo allenamento è stato un mix di demotivazione e voglia di ripartire. La situazione difficile in cui ci trovavamo ha rappresentato uno stimolo in più per provare a migliorare», dichiara l'allenatore milanese. 

Si lavora tanto, sia sul piano emotivo che su quello tecnico-tattico. Da un lato si cerca di migliorare la capacità di resilienza, di reazione ai momenti negativi. Dall'altro si prova a correggere la fase difensiva con l'obiettivo di ridurre il dato relativo ai gol subiti. Due strade, dunque, percorse in contemporanea partendo da una sola certezza: il valore di un gruppo desideroso di riscattarsi e provarci fino all'ultimo. Il duro lavoro ripaga subito, tant'è che i primi risultati iniziano ad arrivare. Le vittorie pesantissime ottenute negli scontri diretti contro Academy Legnano, Ispra, Morazzone e Gerenzanese dicono più di qualcosa. Ma non è frutto del caso. È frutto dell'impegno e dell'orgoglio mostrati da tutti in ogni singolo allenamento. D'altronde, si sa, le basi per costruire qualcosa di importante si creano durante la settimana. 

STORIA FATTA

Il girone di andata si chiude con 16 punti, un traguardo quasi utopico visto e considerato che piega stava prendendo la stagione dopo neanche due mesi. Un grande balzo in avanti, ma ancora troppo poco per dichiararsi tranquilli. Per Locatelli e il suo staff gli ostacoli da superare non sono di certo terminati: «Abbiamo dovuto lavorare per mantenere alta la concentrazione ed evitare che l'eccessivo entusiasmo giocasse brutti scherzi. Dovevamo ancora lottare per guadagnarci la salvezza». Si cerca equilibrio, questa la parola chiave per non buttar via ciò che si stava tentando di costruire con fiducia e pazienza. Ma non si cerca solamente la chiave giusta per mantenere alto il livello anche durante il girone di ritorno. Si cercano soprattutto certezze. E una di queste è indubbiamente la difesa a 3, un vero e proprio asso nella manica di questa squadra. Si acquisisce consapevolezza. Si cresce tutti insieme. 

E dopo una seconda metà di stagione giocata a livelli altissimi, ecco che arriva quel giorno tanto atteso. La conquista della salvezza ha delle coordinate - temporali e geografiche - ben precise: 13 aprile 2025, Busto Garolfo. Si gioca Accademia Bustese-Cedratese, valevole per la penultima giornata di campionato. É uno scontro salvezza a tutti gli effetti. Servono punti per uscire dalla zona che scotta. I 22 in campo si danno del filo da torcere per settanta minuti. L'equilibrio predomina fino a quarto d'ora dalla fine. Ma poi, magicamente, il risultato si sblocca: Refano - a tu per tu con Buccino - non sbaglia e sigla il gol che significherebbe solo una cosa: festa grande. Tuttavia, bisogna ancora attendere notizie da Rho, dove l'Academy Legnano è impegnato in trasferta contro la Rhodense. Una volta giunta voce della sconfitta dei lilla, Milizia & co. possono finalmente esplodere di gioia e lasciarsi andare ai festeggiamenti34 punti conquistati per evitare i playout e mantenere la categoria. Ripensando a quei giorni di fine ottobre, sembra impossibile capacitarsi di ciò che questi ragazzi sono stati in grado di fare, ma state tranquilli: non è un sogno, è tutto vero! 

UNITI

Lo abbiamo già detto, ma lo ripetiamo: tutti insieme. Sì, perché quella dell'Accademia Bustese è stata la vittoria di tutti. È stata la vittoria di un gruppo di ragazzi pronti a rialzarsi e a dare battaglia per dimostrare la loro forza. È stata la vittoria dei dirigenti, Fabio Previati e Massimiliano Caruso, costantemente vicini alla squadra, anche nei momenti più bui. È stata la vittoria di Roberto Venuti, prezioso e fidato collaboratore di Locatelli, disposto ad accettare questa sfida nonostante fosse già alla guida degli Esordienti. E infine, è stata la vittoria proprio di Simone Locatelli, coraggioso e speranzoso nel portare avanti con onore il doppio impegno (quello con i classe 2008 e quello con i classe 2010). Come affermato dallo stesso allenatore granata, non è stata un'annata affatto semplice: «Mi sono completamente messo a disposizione della società. È stato abbastanza logorante perché per fare una cosa simile è richiesta una dose di energia straordinaria. Sono contento di aver raggiunto l'obiettivo con l'Under 15, ma allo stesso tempo dispiaciuto di non essere riuscito a concludere al meglio la stagione con l'Under 17».

E forse vincere contro la Cedratese era un segno del destino, per lo più per il giovane tecnico, che due stagioni prima - alla guida dei classe 2006 - aveva conquistato il proprio girone - in cui erano presenti niente po' po' di meno che Castellanzese e Solbiatese - all'ultimo respiro proprio contro i biancazzurri. «Ciò che abbiamo fatto quest'anno è paragonabile alla vittoria di due anni fa dei classe 2006 e alla salvezza ottenuta l'anno scorso in Élite con i 2007. E come in quelle due occasioni, anche questa volta la soddisfazione è davvero tanta». Del resto, non poteva che essere questo il giusto premio per chi da sempre ha dedicato anima e corpo all'Accademia Bustese

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