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Under 16

Il nonno tra i Prof, l'arrivo di una big di Serie C e ora i provinciali: l'invalicabile classe 2009

Forza fisica unica e lettura difensiva invidiabile: Leonardo Buffa Calleo, il difensore centrale del Sangiuliano CVS

 Leonardo Buffa Calleo • SANGIULIANO CVS UNDER 16

SANGIULIANO CVS UNDER 16 • Leonardo Buffa Calleo

Il calcio è bello perché è vario: non tutti lo intendono allo stesso modo. Non tutti sono capaci di interpretare, e di capire la bellezza, di una partita di calcio: ai più basta il risultato e, forse, i marcatori. I più facinorosi arriveranno anche a vedere l’azione che porta al gol e a sapere chi effettua l’assist. In un mondo di statistiche, in cui brillano solo i giocatori offensivi, dobbiamo ricordarci anche di chi sta dietro: di chi difende e imposta il gioco. Leonardo Buffa Calleo, il difensore centrale del Sangiuliano CVS, è uno di questi giocatori: fondamentale e meritevole; compone, insieme ai suoi compagni, la spina dorsale che sorregge la squadra. «È vero, per molti la gioia più grande è segnare un gol o effettuare un dribbling. Il momento che mi carica di più, personalmente, è la chiusura da ultimo uomo: è come se avessi segnato un gol» spiega il centrale de CVS. Chiusure precise, ottima lettura difensiva e sa usare bene il fisico. Il classe 2009 si impone per tutto il Girone H: ha grandi meriti per il campionato conquistato e si è affermato anche come titolare della Rappresentativa Under 17 di Milano.

SANGUE BLU

«La mia passione per il calcio? È nata quando ho scoperto la storia di mio nonno paterno: è arrivato a giocare ad alti livelli (Serie C tedesca, in una squadra in provincia di Neuss). Per questo motivo mi sono iscritto per la prima volta ad una scuola calcio. Mi sono scritto al Sangiuliano CVS, ai tempi di chiamava ancora Atletico San Giuliano». Insomma, un background per niente male, contando che ha anche giocato al Sangiuliano City quando militava in Serie C: «Ho fatto un anno al CVS e poi mi sono iscritto al Sangiuliano City, che era anche arrivato a giocare la Serie C. Subito dopo mi sono iscritto ancora al CVS: siamo come una famiglia». Le passioni sono il motore della vita. Quella per il calcio? La più bella.

Ognuno la scopre in maniera differente: chi per un parente; chi per un calciatore in particolare; chi per una partita importante o per una squadra di calcio in particolare. «Squadra del cuore? Sono tifoso del Milan sin da quando ero piccolo. Guardare i rossoneri giocare non solo ha accresciuto la mia passione per il Milan ma proprio verso il mondo del calcio in generale» Un difensore centrale che tifa Milan, beh, a molti è già venuto in mente un parallelismo e, per molti altri, è chiaro dove si sta andando a parare: chi è il suo idolo? Di difensori al Milan ce ne sono stati tanti ma, di solito, sostanzialmente sono tre coloro che saltano subito in mente. «Il mio idolo è Franco Baresi: mi hanno sempre raccontato delle sue giocate e fin da bambino guardavo i suoi interventi su internet. Una caratteristica che vorrei rubargli? Chiaramente la lettura difensiva».

LATO TECNICO

I difensori sono i veri stacanovisti, tra tutti i giocatori di movimento. Sono sempre lì, pronti ad intervenire e a difendere la porta qualsiasi cosa accada e, solitamente, non cambiano mai ruolo, soprattutto i difensori centrali. Perlopiù, è proprio dei giocatori offensivi cambiare ruolo: ad esempio ali che diventano esterni o trequartisti.«Il primo anno che ho fatto al CVS ero difensore centrale e anche al Sangiuliano City. Successivamente in una breve parentesi della mia carriera ho svolto il ruolo di mediano ma dopo poco mi sono infortunato al ginocchio, mi sono dovuto fermare per 2 mesi. Dopo ho ricominciato come difensore centrale sino ad oggi».

Insomma, un ruolo a cui è legato e che gli si addice: nessun tecnico osa spostarlo dalla sua area di rigore. Il difensore del CVS si è reso partecipe di grandi prestazioni, è stato chiamato anche dal Comitato Provinciale di Milano da sotto età: quali sono i suoi punti forti? «Credo che i miei punti forti siano la velocità e la forza fisica: mi permettono di raggiungere gli avversari e di non farmi superare facilmente. I miei punti deboli? Nonostante la mia statura, i colpi di testa (ride, ndr) non sono il mio forte. Ma, ad essere sinceri, voglio migliorare sulla tecnica individuale, conduzione palla e primo controllo: è molto utile per risolvere situazioni pericolose nella propria area, in particolare se pressati».

EMOZIONI, SQUADRA E FUTURO

Fare gol, segnare, farne uno in più dell'avversario. I più si fermano davanti a questo ma il calcio è fatto di molto altro ancora. Emozioni micidiali e azioni spettacolari: non solo gol e assist ma anche passaggi riusciti, dribbling e parate impossibili. E per un giocatore difensivo? «Il momento che mi dà più carica? La chiusura da ultimo uomo: è come se avessi segnato. Mi ricordo ancora quella effettuata contro la Sesto 2012 nel girone di ritorno: l'attaccante stava correndo da solo verso il portiere e nel momento in cui ha tirato sono intervenuto in scivolata e l'ho bloccato. La partita in cui ho giocato meglio? Penso quella contro l'Iris all'andata: sono stato perfetto difensivamente e ho anche segnato il mio unico gol».

Il suo idolo è Baresi: difensore e libero eccezionale, bandiera del Milan. Lui è il difensore centrale del Sangiuliano CVS e, beh, ormai sembra una vera e propria bandiera. «Ormai al CVS siamo una famiglia, siamo uniti e ambiziosi: la vittoria del campionato ci ha dato una carica immensa. Il merito? Oltre a essere della squadra è soprattutto di mister Cattaneo. È una persona fantastica sa creare un bel rapporto con i ragazzi e ci ha sempre spronato a dare il massimo. Dà sempre una possibilità a tutti, anche quando un giocatore sta attraversando un periodo complicatoRiguardo al campionato? L'abbiamo vinto in un girone difficilissimo, secondo me perché, oltre a essere un bel gruppo, abbiamo sempre vinto le partite che erano da vincere: non abbiamo mai perso la concentrazione tranne che per una piccola frazione verso la fine».

Il campionato l'hanno vinto e, purtroppo per loro, non sono riusciti a passare alla fase finale del Titolo Provinciale a causa delle due sconfitte contro il Sempione tra andata e ritorno. I ragazzi del CVS, compreso Buffa Calleo, hanno lottato con grinta e passione fino all'ultimo. Ora che la stagione giunge al termine è inevitabile, e doveroso, dare uno sguardo al futuro: prendendo in esame offerte da club che strizzano l'occhio a giovani talenti per rinforzare i propri reparti, magari perché presentano lacune o vanno puntellati. «Come ho detto prima, al CVS mi sento a casa e rimanere qui mi piacerebbe siccome mi trovo bene e l'anno prossimo giochiamo un campionato regionale, il che è molto bello. D'altra parte potrebbero arrivare offerte appetibili da squadre importanti. Per adesso voglio rimanere, non nego che potrei prendere in considerazione offerte e capire cosa fare, anche se adesso è presto per poterlo dire».

Insomma, Leonardo Buffa Calleo è un gigante in difesa capace di effettuare interventi puntuali e precisi. Fuori dal campo si dimostra un ragazzo giudizioso e maturo, sa quel che fa e non ha paura ad assumersi responsabilità importanti. Chissà quanti attaccanti farà dannare nella prossima stagione?

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