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Under 17

La favola più bella di Milano: ieri quartultimi, oggi campioni: «Qualcosa più grande di noi»

Quello di Brancato è Cologno dei miracoli; dalla rivoluzione in estate al campionato vinto all'ultima curva

Cologno

COLOGNO UNDER 17 • I classe 2008 portano in trionfo l'allenatore Giuseppe Brancato (CREDIT FOTO: GIACOMO MAGGIO, COLOGNO)

I Believe in Miracles. Un titolo un film, semplicemente il capolavoro firmato Jonny Owens che narra la leggendaria storia tra il celeberrimo allenatore Brian Clough e il Nottingham Forest. Il club di Robin Hood, anonimo in seconda divisione prima dell'arrivo di Clough e per sempre nella storia dopo il suo addio. Una pellicola girata in terra inglese vero, ma che è prontissima a trovare il suo corrispettivo italiano in Giuseppe Brancato e nell'impresa - sì, non è definibile in altro modo - compiuta dai classe 2008 del Cologno.

Dalle stalle alle stelle si potrebbe tranquillamente dire, perchè passare dal quartultimo posto alla vetta nel giro di dodici mesi è roba per cuori forti, roba che probabilmente in quel di Nottingham - in seconda divisione prima, sul tetto d'Inghilterra poi - come da nessun'altra parte al mondo possono capire. Per Brian Clough quello del 1978 rimarrà l'unico campionato vinto con i Garibaldi Reds, ma un trampolino di lancio per il club britannico, questo è certo...e per Brancato e i Cigni Neri? La sensazione è che la vittoria del girone e i Regionali conquistati possano dare la spinta per provare a ricostruire qualcosa di veramente importante.

ESTATE 2024 • LA RICOSTRUZIONE 

Sabato 6 aprile 2024: l'Under 16 del Cologno perde 10-1 con la Rondinella e chiude un campionato difficilissimo, complicato, lo fa da quartultimo in classifica con appena 15 punti in 20 partite. Tutto lascia pensare a un'estate di cambiamenti, profondi, volenti o nolenti e così è a cominciare dall'uomo che tiene il timone. A prendere in carico i classe 2008 infatti ecco Giuseppe Brancato, il tecnico fautore della mitica annata dei 2007 gialloverdi - tra cui il campione di Lombardia con la Rappresentativa di Milano, Mattia Straini - capaci di passare da un settimo posto in piena rifondazione ad andare a soli due punti dalla vittoria del campionato 23/24, andato poi nella mani della corazzata Vigor Milano che avrebbe vinto il Titolo Provinciale.

Nicolò Caglioni, 16 gol in 22 partite per il capitano del Cologno dei miracoli

Un contesto completamente nuovo, in un ambiente noto per Brancato che di fatto si trova a lavorare con un gruppo squadra completamente rivoluzionato. Porte girevoli che si traducono in un innesto di 14 ragazzi, che aggiunti a qualche conferma (11 in totale) come il portiere Christian Maggio o ancora capitan Nicolò Caglioni - poi fondamentali verso la cavalcata trionfale - vanno a comporre la rosa con cui il Cologno si presenta ai nastri di partenza del Girone D con l'obiettivo di migliorare il risultato della scorsa annata, incerto sui suoi equilibri e su quanto sarebbe venuto fuori dal campionato.

I BELIEVE IN MIRACLES

Ma ecco che come nella più bella delle favole, nel più entusiasmante dei racconti, la stagione del Cologno di Giuseppe Brancato - pur partendo non bene con il ko (1-4) contro il Segrate, Squadra B che avrebbe vinto il girone, si rivela essere oltremodo superiore alle aspettative. Tant'è che i gialloverdi, sospinti da nuovi leader come Alessandro Pestilli sulla trequarti, Giovanni Cavagnoli, Edoardo Chioda e Andrea Popa tra gli altri a dare solidità e soluzioni diverse tra difesa e centrocampo - ultimo ma non meno importante pure l'apporto di Francesco Monaco e Mattia Belfiore là davanti - si tolgono più di qualche soddisfazione; vedi le vittorie con Trial Rozzano e Atletico Scarioni nel girone d'andata che però si conclude tra alti e bassi - come i pareggi con CVS e Pro Peschiera - a smorzare l'entusiasmo per un cammino comunque positivo viste le premesse, con un parziale -7 dalla vetta occupata proprio dalla Scarioni.

È nel girone di ritorno però, che a Cologno si crea quella magia che è di fatto il motore che muove le grandi imprese e lo si capisce subito. Dalla partita contro quel Segrate tanto sofferto a settembre e battuto ora 3-0. «Netto miglioramento rispetto alla gara d'andata, ora dobbiamo vincerle tutte e fare la corsa su Scarioni e Rozzano. Se alla fine il campionato dovesse andare ad altri non fa niente, ma comunque possiamo dire la nostra perché stiamo diventando squadra» dice Brancato dopo la grande vittoria di via Trento.

La festa dei 2008 gialloverdi dopo il successo con la Rondinella valso la vittoria del campionato

E stringi stringi alla fine tali parole si rivelano profetiche perché i suoi ragazzi imboccano la strada giusta e mai più la lasciano, centrando cinque successi di fila prima del 2-2 contro l'Atletico Scarioni che sembra spegnere ogni speranza di trionfo finale e accenderle in favore della Rondinella, nel frattempo salita alla ribalta. Ma così non è perché i Cigni Neri proseguono infilando trionfi su trionfi e, nel frattempo, le dirette concorrenti zoppicano e il successo per 3-1 proprio della Rondinella sullo Scarioni il 2 aprile rimette in corsa Brancato e i suoi.

Brancato e i suoi 2008, campioni

Fino ad arrivare allo scontro diretto dell'ultima giornata proprio contro i blues davanti di due punti in classifica e a cui basterebbe un pareggio per trionfare. Ma succede ancora una volta un qualcosa di difficile da pronosticare, ed è il 2-1 in rimonta firmato Caglioni-Popa, è il sorpasso all'ultima curva. Frutto di una seconda parte di stagione clamorosa, da imbattuti con 10 vittorie e un pareggio a comporre uno score clamoroso, è il finale felice di una fiaba calcistica d'altri tempi. «Per noi è stata tutta una favola» chiosa Brancato. E non si può proprio dargli torto, di certo a questo giro nemmeno il buon Brian Clough avrebbe da ridire. Perché al tecnico e ai suoi 2008 si può solamente dire chapeau, «because they believe in miracles».

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