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Under 19

Un portiere eccezionale, un gol capolavoro e l'esterno indiavolato: è una finale da paura

Angiolini segna ancora, Politanò sempre leader; Diarrassouba l'ultimo a mollare: le pagelle di Orione-Afforese

Under 19 Orione · Angiolini e Vanoli

UNDER 19 ORIONE · Angiolini e Vanoli, gli attaccanti biancazzurri che hanno deciso la finale con l'Afforese

Aspettative? Alte, ma abbondantemente rispettate. Grandi giocate, fiammate e una buona dose di tensione: gli ingredienti di una finale perfetta, gli ingredienti di questo Orione - Afforese. Vanoli, Angiolini, il duo delle meraviglie della semifinale, il duo delle meraviglie della finale. I ragazzi di Conte si prendono il Titolo Provinciale . 

LE PAGELLE

ORIONE

Sala 9 Un anno fa Lollo Sala aveva deciso la partita con la Triestina, parando un rigore nei supplementari e due durante l'atto finale della serie. Oggi, nessun penalty parato, ma stessa sicurezza data fra i pali: quella parata, in slancio, quando ormai il gol sembra sicuro, su Diarrassouba sembra essere il biglietto da visita con cui si presenta alla partita. 
Moy Huarcaya 8.5 La velocità e la mobilità di Diarrassouba hanno bisogno di un tempo di lettura, di adattamento. Il segnale che l'ha capito, che ha cominciato a leggerlo, arriva con quel fallo al limite dell'area. Un punto zero, da cui ripartire: un minuto dopo insegue il suo inserimento anche molto lontano dalla sua zona di competenza e, con un pizzico d'astuzia, lo limita. 

Bottaro 8.5 Spawna alle spalle di Bartezaghi, a fine primo tempo, quando il bomber gialloblù sembra ormai lanciato a rete. Ed è come se rientrasse nell'occhio di bue, al centro del palco verde di Via Cadorna, da cui delizia i propri tifosi con uscite così: serve riapparire come un eroe in un romanzo, per salvare i biancazzurri al momento giusto. 
Boella 8 Una sicurezza, una sentenza lì dove i palloni spiovono, lì dove i rischi possono sempre arrivare. In area, a controllare, a visionare ogni minimo movimento c'è lui, ci sono i suoi proverbiali anticipi. E alla fine, i gol subiti sono zero e il trofeo vinto, invece, è uno. 
Politanò 10 Il prof. arriva sul campo di Rho, prende gessetto, scarpini e lavagna, e inizia a disegnare calcio, in fase difensiva e in fase offensiva. Lui è ovunque, lui è l'Ovunque: in mezzo al campo, da cui serve l'assist per Angiolini, davanti alla porta, persino, dove salva un gol a metà secondo tempo, per tenere invariato quel 2-0 che al triplice fischio significa titolo (48' st Tedeschi sv).
Bonfantini 9 «O palla, o gamba», dicono i suoi tifosi commentando l'intervento su Bartezaghi. Ma lui, la palla, l'ha presa piena, senza alcune protesta. L'apice di una partita fatta di interventi pericolosi, anche al limite, ma che servono per tenere in piedi il suo Orione: come quello in spaccata sul cambio campo dell'Afforese, ma di esempi ce ne sono fin troppi. 
Iazzarelli 8.5 «Se saltelli segna Iazzarelli!», ma Iazza-gol la finale l'ha decisa in un altro modo: un assist prelibato, un gioco di prestigio col tacco a liberare Vanoli al tiro. Ma aldilà della giocata, c'è da premiare il movimento, ad accentrarsi, a farsi seguire e inseguire, per liberare lo spazio che il suo nove attacca, azzanna. Ed è forse questo il vero trucco magico (43' st Priyankarge sv). 
Cosentino 8 Spazi? Pochi. Lavoro richiesto? Tantissimo, perché il suo ruolo e quello di Politanò riequilibrano sempre un Orione che così non si sbilancia mai. Lontano dai riflettori, in mezzo alla zona calda, rientra con costanza, ma appena può si fionda subito in attacco. Instancabile. 
Vanoli 9.5 Un gol in semifinale, in quel sofferto 3-2 col Bucci. Un gol in finale, quando il suo Orione stava soffrendo di più: una boccata d'aria fresca, regalata ai biancazzurri al momento giusto, nel momento giusto. Ma è soprattutto il centro che indirizza la sfida e che, oltre a far respirare il suo Orione, lo indirizza verso il titolo provinciale. «Right time of the Night», canta il bomber biancazzurro. Direttore d'orchestra, l'azione capolavoro di Marco Conte. 
24' st Bergonzoni 7.5 Un lottatore in quel centrocampo così affollato: perché di palloni in avanti ce ne sono pochi, ma a centrocampo c'è tanto da gestire. «Vai Bergo!» è la frase che si sente spesso nei minuti di recupero, perché tocca a lui combattere. Guerriero.
Licciardi 8 Tanta lotta, anche quando la palla non c'è nei piedi, anche quando la sfera bisogna andarsela a recuperare. La sua è una partita di posizione, anche se, al momento giusto, è il suo tiro che rischia di indirizzare la partita. Un destro potente, che il muro gialloblù respinge prima che possa arrivare vicino alla porta di Righetto. 
15' st Levy 7.5 Energie, che servono all'Orione, per respirare lì a centrocampo. Tanto lavoro di quantità nel momento più delicato della partita, che serve, perché gli avversari hanno un altro mastino con cui confrontarsi. 
Angiolini 10 E dopo tre gol al Buccinasco nelle semifinali, poteva mancare all'appello proprio nel momento decisivo? Assolutamente no. «Ma hai visto come se l'è preparato?!» ci si chiede dagli spalti dopo il 2-0 biancazzurro. Risposta? Alla perfezione. Una fuga perfetta, quella con cui si libera di Medicea, un piazzato imprendibile quello con cui dà il via alla fuga dell'Orione. Motorino instancabile sull'out di sinistra, anche quando la palla non circola nelle sue zone, è sempre lì, a seguire l'azione. (34' st Figliola sv)
All. Conte 10 And the oscar goes to....Marco Conte: superstar della panchina dell'under 19 provinciale. Una stagione pressoché perfetta, come quella dell'anno scorso con gli allievi, con una differenza. Quest'anno, però, la coppa la alza lui, con una finale contissima, fatta di resistenza, anche, perché no, di sofferenza, ma che alla fine segna 2-0 sul tabellone. La sua squadra sa difendere e sa attaccare - e questo è forse ovvio, visto fin dove è arrivata - ma ciò lo fa grazie al gruppo: i singoli ci sono, ma ciò che fa la differenza è una squadra che, pur con un solo fuori quota dall'inizio, ha sfruttato la propria esperienza per arrivare dov'è ora. 

AFFORESE

Righetto 7 Peccato per quella macchia, per quell'indecisione che costa tanto, forse troppo alla sua Afforese. L'errore lo condiziona? Il giusto, perché più si allontana l'1-0 più torna a dare sicurezza, nelle uscite e soprattutto coi piedi. Portiere completo? Assolutamente, come dimostra nei minuti finali, dove i compagni si affidano ai suoi lanci per tenere la palla lì vicino alla porta di Sala. 
Federici 8 Una presenza nota in tutto il campo di Rho: perché, seppur parta da lontano, lui alla porta di Sala ci va sempre molto vicino. Ci va vicino quando tenta di trovare i compagni al centro, quando tenta di trovare Bartesaghi Fiore al centro, ma ci va vicino soprattutto quando tenta di sorprendere lo stesso portiere avversario: triangolazione perfetta con il suo nueve e fuga davanti all'estremo difensore di Conte, che lo ipnotizza sul più bello (43' st Sollo sv).  
Genovese 7.5 Fatica a tratti, ma se c'è una costante è che non molla mai: non lascia mai quella posizione, quella difesa che col passare dei minuti si priva di uomini, ma non si priva mai del suo terzino sinistro, che rimane anche ultimo uomo, nel tentativo di allontanare i pericoli biancazzurri. Ci vuole molto coraggio. 
Pardeo 7 Gestire, controllare, equilibrare il centrocampo gialloblù, anche quando capitan Pipoli si sgancia, anche quando il suo diez lo lascia solo ad evitare le ripartenze avversarie. È sempre lì, come quel porto sicuro, a cui la barca di Pardeo può sempre approdare a centrocampo. 
12' st Tamborino 7 In campo da pochi minuti, scalda i guantoni a Sala con un inserimento perfetto: sbuca fra le maglie biancazzurre e indirizza il pallone in porta, venendo bloccato solo dal super portiere di Via Strozzi. E poi continua a lottare vicino alla porta dell'Orione, ma gli spazi per tirare si fanno sempre meno. 
Medicea 7.5 Trovarlo fuori area è quasi un'ovvietà: sta lì, per fermare ogni tentativo di ripartenza biancazzurra, ma, anche e soprattutto, per rialimentare immediatamente l'azione offensiva. E così, di tiri dal limite ne tenta tanti, e i pensieri che affollano le menti dell'Orione quando si accinge a cercare la porta di Sala sono parecchi (31' st De Lise sv).
Caon 8 Ne salta quattro, sì, quattro - ricordiamolo, nel caso servisse, è un difensore centrale - a metà secondo tempo e bussa così dalle parti dell'estremo difensore dell'Orione. Si sgancia, ma sempre col tempo giusto, quello che serve per dar supporto alla propria Afforese, ma per non lasciare sguarnita la difesa gialloblù. Un ritmo costante avanti e indietro che nel secondo tempo impegna la difesa di Via Strozzi. 
Diarrassouba 8.5 Scheggia impazzita per tutto il campo di Rho: un fulmine, una saetta e tutti gli appellativi che si possono usare per definire la sua velocità. Quella con cui spacca la difesa dell'Orione, costringendo sei giocatori di Conte a impedir al Lamine Yamal di Via Assietta di trovare lo spazio giusto per concludere. Trascinatore, sempre e comunque. 
Lombardi 8 Un'ala atipica, totalmente diversa da Diarrassouba: proprio queste differenze danno alternative all'Afforese, che sfrutta sì la sua velocità, ma si affida anche a soprattutto ai suoi inserimenti, come quello a inizio partita: invito di capitan Popoli e tiro di poco alto, che fa tremare l'Orione. 
Bartezaghi 7.5 Ci prova in tutti i modi, in tutti i mari: da ogni posizione, con ogni mezzo a sua disposizione, tenta di segnare il gol, l'ennesimo di un campionato da bomber assoluto, acclamato, anche in questa sofferta finale. Ma non ci riesce, perché di fronte a questo Lollo Sala e a un po' di sfortuna diventa difficile passare. 
Pipoli 8 Una fascia al braccio onorata finché la stanchezza non è arrivata. Un primo tempo fatto di qualità e tecnica: due aspetti che ci aiutano a descrivere il suo talento, ma che non lo esauriscono. Perchè per un capitano ci vuole quella grinta difficile da controllare, quella che ha messo oggi in mezzo al campo. E così - ed è bene ripeterlo - che ha dimostrato a tutti cosa significa essere capitani (45' st Carnevale sv). 
Fiore 7 Pronti, via e di testa sfiora un gol che, forse, ci porterebbe a raccontare una partita diversa. Un inserimento perfetto, un'incornata che però si alza troppo e finisce così fuori. Una fiammata, in una partita fatta soprattutto di lotta a centrocampo, anche e forse troppo lontano dalla porta, ma sempre lì, ad aiutare i compagni, a non lasciarli mai soli (27' st Ballini sv).
All. Pardeo 7.5 E così fa male: fermarsi sul più bello, quando il titolo, ma soprattutto il triplete, sono ormai vicini. Ma la sua squadra e il suo tecnico non si sono arresi senza mollare, anche a costo di spalancare le porte della difesa: serviva segnare, e dalla panchina ha provato a far di tutto per riuscirci. Ma non è bastato: ed è un peccato, anche perché con ogni probabilità questa era la sua ultima panchina in Afforese. Però, rimane un percorso eccezionale, rimangono due semifinali in controllo e un trofeo in bacheca.

ARBITRO

Ferrara di Milano 7.5 Sempre coerente, mai in affanno, nonostante i numerosi contatti che si susseguono, soprattutto nell'area dell'Orione. Li vede tutti, li legge tutti nello stesso modo: non è testardaggine, ma essere bravi. «La palla è rotonda, ma in campo serve anche qualcuno che faccia rispettare le regole» e questo ruolo lo onora anche in una partita delicata come la finale. 

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