Under 16
28 Maggio 2025
CASTELLO CANTÙ UNDER 16 • Alessandro Palmiotto, il bomber trascinatore della formazione di Burgio
Un elemento architettonico verticale portante trasferisce i carichi della sovrastruttura alle strutture sottostanti che hanno il compito di riceverlo. Questa è una delle tante definizioni del pilastro, il sostegno per eccellenza e l'elemento più pesante e imprescindibile della struttura. Il fulcro della struttura del Castello Cantù di Burgio si chiama Alessandro Palmiotto. In che modo il classe 2009 ha tenuto vive le speranze promozione da sesta forza del campionato, con gli ultimi due mesi di campionato letteralmente corsari, i quali hanno scaturito la meritata qualificazione ai playoff per provare a tornare nella massima serie dei regionali? Con le qualità da bomber moderno. 12 centri e 15 assist per un centravanti che non ha solamente il gol nelle corde, non raccontano tutto sulle sue qualità palla al piede e la duttilità da caporeparto che detiene. Al suo secondo anno nella città delle 100 torri, il rapace d'area dei gialloblù ha raggiunto uno status determinante per iniziare a determinare il suo futuro.
Per accingersi in primo luogo al mondo del calcio giocato, occorre chiedere in famiglia dal lato di papà e nonno. Ogni volta che il bomber di Turate andava a visitare i nonni, non vedeva l'ora di scendere in giardino a giocare a calcio. Da quella scintilla è nato un amore a prima vista incontrastabile, che ha portato il papà dopo numerosi insegnamenti ad iscriverlo nella scuola calcio del suo comune, Turate. Grazie al supporto dei suoi genitori, ha trovato la convinzione definitiva per giocare, crescere e diventare orgoglioso su come sia riuscito a legarsi così profondamente con questo sport. Dopo il percorso durato un anno nella scuola calcio del Turate, passa sei lunghe stagioni all'Airoldi Origgio, in cui ha iniziato a prendere conoscenza e dimestichezza con la realtà calcistica esordiente.
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Dopo l'avventura per lui indimenticabile, che è stata capace di averlo formato di più in assoluto, nel suo cammino spazia e sceglie l'ambiente che più lo ha confortato e in cui si è trovato meglio a 360 gradi. L'Eracle. Nel pienone della sua adolescenza, capisce di avere responsabilità maggiori e nell'unica stagione trascorsa in provincia di Como, va subito in grande coesione con il gruppo squadra e si toglie numerose soddisfazioni, esordendo nel campionato provinciale Under 14 da protagonista. Forse dev'essere stata proprio quell'annata a far scattare una scintilla d'attrazione in quel di Città di Castello. Con la sua incontrastabile qualità tecnica, da vendere è sempre stato in queste due stagioni un puntero fisso nel 3-4-2-1 del tecnico Burgio, che è stato fondamentale nel suo arrivo in gialloblù chiamandolo così due anni fa ad integrarsi nel progetto.
Dopo lo scorso anno in Élite con l'Under 15, in cui non ha avuto molte occasioni per mettersi in mostra dal primo minuto, realizzando comunque 7 centri stagionali contribuendo così a salvare la squadra di Burgio nel doppio confronto playout contro il Sant'Angelo, in questa stagione ha raggiunto una maturità impattante a livello di numeri e prestazioni. Tra i gol realizzati in questa stagione ormai volta al termine, in cui Alessandro ha dato tutto per la maglia del Castello, quello a cui è più legato e che ritiene più importante di tutti, risale a quello realizzato contro la Colicoderviese al ritorno nella trasferta di Colico. Proprio al 15' st in netta risposta al 2-1 di Manzoni, che avrebbe aperto a tutti gli effetti la gara e la carreggiata playoff in uno scontro diretto come il medesimo.
Esattamente dopo pochi secondi dal gol dei padroni di casa, ci ha pensato il bomber di Turate a calare il tris e a chiudere il discorso. Con un impatto così decisivo, capace di fare da condottiero della truppa di Burgio, Palmiotto non smette di sognare in grande e con il sogno di tornare a giocare l'Élite regionale, ha come idolo un solo nome e cognome. Paulo Dybala. La sua vera e unica fonte d'ispirazione risponde solamente alla «Joya» argentina. Dall'elevatezza della sua ammirazione per il trequartista della Roma, Alessandro è arrivato anche ad imitare il campione del Mondo, tatuandosi fittiziamente l'anello sul braccio sinistro come il fuoriclasse della selecciòn. Insomma, la passione e l'ammirazione tiene viva la scossa all'interno della vita e spingono verso mete meravigliose.