Cerca

Under 15

Segna la rete che vale il Titolo Provinciale con un gol assurdo: ecco il mediano goleador

"Iceman" Biordi Bashmeta, al termine di una stagione clamorosa, ha messo la ciliegina sulla torta per il Real Milano

BIORDI BASHMETA ● REAL MILANO UNDER 15

REAL MILANO UNDER 15 ● Biordi Bashmeta segna il gol decisivo in finale

Nel lontano 2012, qualcuno chiese a Balotelli - in stato di grazia durante quell'Europeo - come mai non esultasse quando faceva gol. La sua risposta fu molto semplice: «Non lo faccio perché sto solamente svolgendo il mio compito. Per caso un postino festeggia quando consegna una lettera?». Beh, Biordi Bashmeta non arriva a quel livello, ma ci si avvicina parecchio: dopo aver segnato la rete che è valsa il Titolo Provinciale al suo Real Milano, si è lasciato prendere dalla gioia ed è corso a bordo campo tra le braccia della sua fidanzata. Ma appena l'arbitro ha fischiato per riprendere il gioco, le emozioni si sono fatte nuovamente da parte: restare concentrati era troppo importante per portare a casa il trofeo.

POCHE PAROLE

Nel 2007 i Ferraristi diedero a Kimi Räikkönen un soprannome particolare: lo chiamarono "Iceman", come il pilota del film Top Gun, perché non era un tipo particolarmente espansivo davanti ai microfoni, anzi. Kimi, molto amato in quanto ultimo pilota ad essere diventato campione nel mondo nella scuderia del cavallino, è ricordato per alcune frasi diventate celeberrime come «Quando il semaforo diventa verde, devi partire», che descrivono a pieno la sua personalità. Una vera e propria maschera di ghiaccio, che non sembrava farsi prendere dall'emozione anche nei momenti più concitati.

Clicca sull'immagine e scarica l'app di Sprint e Sport

Ecco, Biordi sembra avere molte cose in comune con il finlandese. Basti pensare al gol che ha segnato in finale: a pochi minuti dalla fine del primo tempo, Bashmeta riceve palla in zona centrale, pare molto deciso. Chiunque da fuori sembra intuirne i pensieri: «Nessuno sembra venirmi incontro, questa è davvero una grande opportunità. Adesso mi coordino bene, la colpisco di collo piede e la metto all'incrocio dei pali, il portiere non ci arriverà mai». E così è stato, almeno nella pratica. Perché, per quanto riguarda ciò che pensava, lo stesso Biordi ha svelato la verità a fine partita: «Ho pensato: adesso tiro, vediamo come va». Tra tutte le lingua del mondo, Bashmeta ha deciso di parlare quella dei fatti.

TANTI FATTI

Biordi non è molto espansivo, quando si tratta di parlare a fine partita. Sembra quasi schivo, come se avesse esaurito tutte le energie in campo. Poche le parole, ma tutte misurate: «Sono contento di avere portato a casa questo trofeo con tutti i miei compagni, ringrazio l'allenatore e tutti i tifosi che sono venuti a vederci». Anche quando gli si fa notare la grande stagione trascorsa (9 gol in 23 presenze per lui, un'enormità per un mediano), resta piuttosto umile: «Ci sono periodi dell'anno in cui segno tanto, altri in cui lo faccio di meno. Cerco solo di fare il meglio». Insomma, se non facesse il calciatore, dovrebbe fare il diplomatico.

Al termine della finale, anche il suo allenatore Tino Caracciolo ha espresso il proprio giudizio: «Bashmeta aveva avuto un periodo un po' di stanca prima della finale, perciò non aveva giocato la semifinale di ritorno contro il Trial Rozzano. Sono contentissimo della risposta che ha dato durante l'ultima partita e del gol che ha segnato». Portare a casa un trofeo grazie a una propria prodezza dalla distanza e, nonostante questo, restare umili e parlare poco. Abbiamo trovato un nuovo Iceman: si chiama Biordi Bashmeta.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter