Cerca

Lombardia

Piemonte

Partite Seguite

2023_07_26/scarica_app-1616421110858-1690379203459

Scarica l'app

Archivio Storico

Eventi

2023_07_26/classifiche-1616421559800-1690379280720

Classifiche
Calendario

Shop

Under 16 Élite

Domina la finale e centra una doppietta storica: Varesina, la festa più bella di sempre!

I ragazzi di Arban bissano il titolo dell'Under 17: le foto della partita con l'Aldini e tutti i contenuti sulla finale

Dennis Carzaniga

Email:

dennis.carzaniga@sprintesport.it

10 Giugno 2025

Avete presente la favola della cicala e della formica? Ecco. La stagione - ma più in generale il percorso nell’agonistica - dei 2009 della Varesina ricalca proprio la parte della formica. In Under 14 il lavoro del primo anno - e della preagonistica - aveva pagato e aveva permesso di portare a casa un titolo inatteso con un Alcione fenomenale. In Under 15 Élite, nonostante una qualità rimasta invariata (o addirittura aumentata), il trionfo in campionato era sfuggito per mano proprio di quell’Alcione ancora più fenomenale che si era preso la scena anche con uno Scudetto perso solo in finale con la Nuova Tor Tre Teste. Questo era l’anno della verità: essere la nuova grande dominatrice delle Giovanili o essere ricordati come i grandi incompiuti. Ancora una volta, però, il lavoro ha pagato. Prima il primato nel girone davanti all’Aldini, conquistato con una giornata d’anticipo nella trasferta con la Masseroni, mentre nelle fasi finali tutto era iniziato con forse una delle partite peggiori della stagione, quella con il Manara; un pareggio difficile e sofferto che aveva messo diversi dubbi. Dubbi spazzati via da un uno-due stellare: prima il 5-1 in casa della Pro Sesto e poi il 4-0 in casa sempre con la squadra di Testini, a certificare come quella con i lecchesi era stato solo un incidente di percorso, una tassa da pagare. Un cammino quindi perfetto che vedeva in finale forse la squadra più ostica da affrontare per i ragazzi di Arban; l’Aldini, infatti, in campionato era riuscita a tenere a bocca asciutta le fenici, lasciando solo un punto al ritorno alla Varesina, dopo la vittoria per 3-2 in casa di questi ultimi. E se in finale i pronostici vedevano comunque i rossoblù favoriti, le finali - si sa - non si giocano sulle sensazioni ma sul campo. E sul campo la Varesina è tornata a far vedere - come la formica - che il lavoro paga sempre. Anche l’atto finale, infatti, ha visto la squadra di Arban prima studiare una vivace Aldini, per poi colpirla alla prima occasione con Tortora, raddoppiare con Consoli e chiuderla con Rizzolo - un classe 2010 - a inizio ripresa. I falchi di Stella ci provano anche a rimanere in partita, ma il primo tempo non vede la freddezza giusta sotto porta mentre il gol di Santana arriva troppo tardi. E allora a fine partita sono le lacrime di Arban, la felicità di capitan Nicora e i fumogeni rossoblù a mettersi in risalto nel pomeriggio di Canegrate. Ma è anche Re Depaolini che vince il titolo nella “sua” Canegrate, la giusta chiusura di un’annata perfetta di Cavallo, il sacrificio ripagato di Guglielmetti e Cioli, la muraglia Luzaku, il salire in cattedra di Consoli, l’essere sempre più centrale di Merletti, l’importanza anche dei più piccoli come Rizzolo (e in panchina Di Gristina), il ritorno del vichingo Colugnat - probabilmente al suo tango finale -, l’annata da trascinatore di Tortora, senza dimenticare Manes (la grande coppia di difesa con Luzaku), Gambarotto memorabile nel Trofeo Galbiati con Gadda - presente anche con la mano rotta -, Broggini in dubbio fino all’ultimo, Bongiorno funestato dagli infortuni ma sempre di una qualità superlativa ogni volta che può metterla in mostra, Fois trionfante al suo secondo anno alla Varesina, Rottini che vince alla sua prima stagione con i rossoblù, Crema arrivato da bomber e diventato giocatore completo, Cozzi Mistretta e Bubba - da nominare rigorosamente insieme - tra i più pericolosi della squadra e sempre intercambiabili per garantire sempre nuove soluzioni. Ora, non sapremo come questa squadra proseguirà il suo cammino in Under 17 Élite; De Monte aveva dato il via ai trionfi in Under 14, Arban ha modellato la creazione tra Under 15 e Under 16 e ora servirà una last dance con i fiocchi lavorando ancora come la formica di Esopo, ma una cosa è sicura: questi 2009 hanno già scritto una pagina di storia indelebile. [Antonio Dileo]