Under 14
14 Giugno 2025
UNDER 14 VARESINA • Simone Simionato, allenatore della Varesina
Come i grandi Chicago Bulls del '98, che chiusero un meraviglioso ciclo alzando la coppa al cielo, la Varesina compie la sua impresa, vincendo per 3-2 contro l’Aldini. Una chiusura perfetta per il percorso dei rossoblù, protagonisti assoluti in questa stagione: prima dominano il girone A, poi si riconfermano tra le forze più temute dell’intero panorama regionale, eliminando una dopo l’altra Bulgaro, Vis Nova e Canegrate (soffrendo, però, nel primo confronto in via Terni). Anche in finale non tradiscono le aspettative: affrontano e riescono a contenere una vera corazzata come l’Aldini, che per tutta la stagione aveva incusso timore a chiunque l’avesse affrontata. Eppure, proprio contro la truppa di Taini, i ragazzi di Simionato hanno saputo gonfiare il petto, giocare con coraggio e scrivere la parola fine su un grande ciclo, che ora sembra pronto a spiccare il volo verso nuove destinazioni. E per la Varesina con questa vittoria si può ufficialmente parlare di Triplete.
«Oggi usciamo vincenti da una finale contro una delle squadre più forti della Lombardia, ma noi siamo questi. A volte ci prendiamo qualche rischio, ma siamo una squadra che ha voglia di dominare e di essere coraggiosa. E non posso davvero rimproverare nulla ai miei ragazzi: siamo sempre stati concentrati, abbiamo avuto la capacità di gestire l’Aldini, che infatti è stata costretta per tutta la partita a reagire ai nostri gol, chiudiamo la stagione da imbattuti e questo ci rende veramente fieri del nostro lavoro. Ci tenevo particolarmente a vincere questa finale, anche perché dopo tre anni è arrivato il momento in cui le nostre strade si separeranno. Questo triennio è stato duro, complicato, ma guardando i risultati posso solo dire di essere onorato di aver allenato questi ragazzi. Il triplete della Varesina? Che dire... Ci stiamo affermando sempre di più come una delle società più importanti della Lombardia. Certo, resta un po’ di amarezza per non essere riusciti a festeggiare in tutte le categorie: forse i 2010 avrebbero meritato di più, ma già questo prestigioso risultato deve riempirci d'orgoglio».