Giovanili
18 Giugno 2025
GIOVANILI ALDINI E ATALANTA • Massimiliano Borsani e Roberto Samaden, direttori delle due società, stringono un nuovo accordo
È bastata una notizia, arrivata sul finire di maggio, per scuotere il mondo del calcio giovanile italiano. Dopo aver conquistato Milano-Est con l'Ausonia, l’Atalanta ha messo a segno un altro colpo importante: l’Aldini sarà un nuovo Centro di Formazione della Dea. Una nuova alleanza, che porta lo storico club di Milano-Ovest a entrare nel progetto “Deacademy Élite”, la rete di Centri di Formazione con cui i bergamaschi puntano a rivoluzionare il panorama giovanile nazionale. Si tratta della seconda bandierina piantata dalla Dea nel giro di poche settimane su un territorio strategico e altamente competitivo. Il Milan, da anni legato ai Falchi, si trovava in scadenza di contratto: l’Atalanta ha colto l’occasione e si è inserita con prontezza, accaparrandosi una delle realtà più solide e prestigiose del settore.
L’ingresso dell’Aldini segue di poco quello dell’Ausonia, prima società ad aver ufficializzato l’adesione al progetto “Deacademy Élite”. Un’iniziativa ambiziosa che prenderà vita concretamente dal prossimo 1 luglio, con l’obiettivo dichiarato di portare il modello Atalanta in ogni angolo d’Italia. Alla guida di questa rivoluzione c’è Roberto Samaden, attuale responsabile del vivaio nerazzurro, uomo chiave della crescita giovanile dell’Inter per 33 stagioni, con all’attivo 17 titoli nazionali. L’alleanza con società di alto profilo, già strutturate e radicate nel territorio, rappresenta la chiave per una diffusione capillare della filosofia bergamasca, basata su formazione, competenza e valorizzazione del talento.
Mentre da una parte si costruisce, dall’altra si chiude un capitolo importante: la Franco Scarioni, storica affiliata Atalanta di via Tucidide 10, interromperà la collaborazione con la Dea a partire dalla prossima stagione. Una nuova avventura l’attende, questa volta in bianconero: sarà infatti la Juventus a iniziare un percorso tecnico con la società milanese, segnando così l’ingresso ufficiale del club torinese nella città. Il movimento delle affiliazioni è in piena evoluzione: tante realtà dilettantistiche stanno rivedendo i propri legami tecnici, alla ricerca di progetti che garantiscano visione, crescita e opportunità concrete. E il mercato, in questo senso, è solo all’inizio.