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Under 14

La Varesina è la regina della Lombardia: vincono anche i 2011 e il tris è completo!

A Saronno l'ultima perla dei rossoblù, che chiudono un anno spaziale

Stagione finita, stavolta per davvero, e i bilanci possono prendere forma in maniera precisa. La Varesina timbra il tris e si conferma la regina della Lombardia, chiudendo le giovanili con quattro finali su quattro e tre vittorie, ultima - ma non per importanza - la coppa alzata al cielo di Saronno con i 2011 guidati da Simionato.

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Nello sport, si sa, a volte si vince e a volte si perde no? A quanto pare non è così. La Varesina di Simionato non ne perde neanche una e, al termine di una stagione pazzesca, alza la coppa, coronando un percorso che ha dell’incredibile. La società rossoblù arriva così al terzo trofeo stagionale: dopo aver vinto in Under 17 Élite e in Under 16 Élite, arriva anche il trionfo in Under 14. La coppa in questa categoria era già stata sollevata in tempi recenti - nella stagione 2022/2023 - dagli stessi classe 2009 proclamatisi campioni la scorsa settimana; adesso però è il turno dei formidabili 2011 di Simionato che stupiscono tutti battendo chiunque, compresi i pronostici. Non esiste infatti una singola squadra che, in questa stagione, sia scesa in campo contro i rossoblù e sia riuscita ad avere la meglio: non c’è che dire, queste fenici non hanno nessun bisogno di risorgere dalle loro ceneri! Il percorso di questi formidabili talenti, guidati dal tecnico Simone Simionato da ben tre anni, è costellato di successi: sono addirittura ventisette le vittorie conquistate nel corso della regular season, tre i pareggi e, ovviamente, zero le sconfitte. Nessuna delle avversarie riesce a resistere a queste furie rossoblù, che macinano record su record: oltre quello di imbattibilità, che dura da tutta la stagione e già di per se lascia a bocca aperta, i campioni possono vantare la miglior difesa della categoria (subendo solo 14 gol) e il secondo miglior attacco (mettendo a segno 159 reti). Anche i risultati nelle singole gare lasciano di stucco: questi fenomeni infatti si lasciano andare a goleade che, se non fossero documentate, sarebbero da non credere; in più occasioni il team di Simionato supera ampiamente la doppia cifra, riuscendo a mettere a segno anche ventidue reti in settanta minuti. Sembra fantascienza eppure è tutto vero. Dopo aver dilagato durante la prima parte della stagione, le fenici approdano ai playoff qualificandosi come squadra più virtuosa della categoria. Nella post season il livello si alza ma la musica non cambia: agli ottavi, con una prestazione corale, superano il Bulgaro per 5-1; mentre ai quarti è il turno della Vis Nova. Tutti ci provano ma nessuno ci riesce, la Varesina procede spedita e niente sembra poterla fermare. Si arriva alla semifinale dove ad attendere i ragazzi di Simionato c’è una vecchia conoscenza: il Canegrate, squadra che aveva inseguito i rossoblù, senza mai raggiungerli, per tutta la stagione chiudendo al secondo posto, una delle tre squadre che erano riuscite a strappare un pareggio. Nella gara di andata il Canegrate si rende pericoloso, Lionti e Gucciardo però uniscono le forze e riescono a spuntarla chiudendo sul 2-1; nel ritorno invece Borghi, Paolocci e D’Ambrosio danno spettacolo portando la Varesina in finale. È così che si apre l’ultimo atto, quello in cui le fenici si giocano tutto contro un’avversaria che i pronostici danno per favorita: l’Aldini. Le due squadre, le migliori della categoria, si affrontano sul campo di gioco in un match sensazionale: Piatti, il capitano, apre le marcature portando la Varesina in vantaggio ma Guidi pareggia prima della pausa. Nella ripresa è D’Ambrosio a firmare la rete del 2-1 tuttavia Noè aggancia il pareggio per la seconda volta. La svolta arriva dalla panchina, Dovico entra in campo e, al 22’, va a segno: è 3-2. L’Aldini è una squadra più che temibile, ciononostante i ragazzi di Simionato riescono a battere anche quest’ennesimo avversario dando prova di tutta la loro determinazione. Al triplice fischio si leva l’urlo di vittoria dei rossoblù, l’impresa è fatta, anche questa volta hanno vinto loro. Il capitano Piatti alza la coppa al cielo sostenuto dall’abbraccio dei compagni, e ora lo possono urlare forte: sono loro i campioni. [Enrico Tripodi]

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